Bublik ed il mal di terra rossa: “Gioco per guadagnare soldi, alla fine gioco a tennis per questo”
Intervenuto ai microfoni dell’edizione tedesca di Eurosport, Bublik ha detto che parteciperà ai tornei di Madrid, Roma ed al Roland Garros di Parigi nonostante la sua avversione verso la terra battuta.
“Si, confermo le parole delle ultime settimane. Non mi piace la terra battuta ma sarò presente a Madrid, Roma ed a Parigi. Gioco per guadagnare soldi, alla fine gioco a tennis per questo.”
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non ha sputato nel piatto in cui mangia. al contrario, ha detto che lui è lì proprio perché mangia in quel piatto.
Quale sarà che il sogno di Bublik? Fare l’idraulico? Beh dai, se fare il tennista non è il lavoro dei suoi sogni, gli è comunque andata benone come attività di ripiego!
Non c’è proprio bisogno di celarla l’invidia, ma non mi causa bruxismo. E da parte tua non vedo ragionamenti, ma solo sentenze, pure sommarie.
Sinceri applausi per questo commento!!
Non ha detto in modo categorico che gioca per i soldi, analizza meglio il suo discorso… Ha detto che la terra rossa non gli piace, ma che poiché lo pagano sarà presente nei tre tornei maggiori che restano su questa superficie. Con ciò ha fatto intendere indirettamente che sulle altre due superfici i soldi non sono l’unica motivazione, e conoscendo il tipo non credo che ci sia una spiegazione diversa.
Semmai, ciò che è criticabile in coloro che affermano che su una data superficie non gli piace giocare, è che potrebbero esprimere lo stesso concetto dicendo con un po’ più di modestia (e di autocritica) che su quella data superficie il loro gioco è meno efficace. Così fanno i signori giocatori (tipo i big3, che non a caso ottengono risultati anche su superfici che originariamente detestavano), invece di denigrare la superficie stessa dicendo che andrebbe abolita, come fanno i tamarri tipo Kyrgios… (ma Bublik è stato senz’altro più discreto di quest’ultimo)
@ Armonica (#3157039)
Hai ragione sul mischione, la malcelata invidia condita da bruxismo sonoro si percepisce in entrambi i thread.
Ah, c’è un altro motivo perché critico i tuoi post: fai parte di quella schiera di chi spara sentenze e poi, quando si va a ragionare, fa dietro front. Insopportabile.
Secondo questa tua interpretazione io ho detto cose che non ho mai nemmeno pensato. È evidente che hai fatto un mischione dei miei commenti a questo articolo e a quello su Badosa per criticarmi. Il mio pensiero per l’articolo di Badosa era, non che io lavoro più di tutti come hai erroneamente inteso, ma che ci sono lavori ben più duri dell’essere tennista pro di successo, specie in rapporto ai guadagni e a quando si può smettere; un conto è fare la durissima vita del tennista top fino a 35 anni e smettere ricchi, un altro è lavorare fino a quando te lo dice l’INPS.
Riguardo questo articolo, ancora una volta non intendo dire che io lavoro più di tutti, ma che è curioso che un professionista dica che gioca solo per soldi, mentre a milioni pagano per giocare.
Per concludere: so benissimo che uno che fa il tennista a tempo pieno fin da bambino, quando arriva a 25-30-35 anni potrebbe averne piene le scatole e pensare di fare il lavoro più faticoso del mondo che lo costringe alle più dure privazioni, ma questo accade anche perché, per l’appunto, non ha mai fatto altro nella vita.
Io non ho mai sentito nessuno del passato che sia stato erbivoro o terraiolo sputare nel piatto che gli ha dato da mangiare in questo modo dicendo che gli piace solo questo o quello ma lo fa perchè deve farlo. Magari lo pensavano anche ma esiste il rispetto e la dignità anche solo nei confronti di chi non può permettersi di giocare a tennis o di chi è 400 in classifica e non è capace di salire di più. Tutti questi omuncoli a cominciare da Kyrgios che sempre di più se ne escono con dichiarazioni denigratorie e poco diplomatiche ( per usare un eufemismo ) mi fanno abbastanza pena, così come sempre più donne vincono 4 tornei e poi si sentono arrivate o vanno in crisi, cose che fino all epoca precedente di Sharapova Williams Ivanovic… mai successe. Non c’è più il culto dl sacrificio e dalla fatica, del resto si comincia già a notare l’abisso che c’è tra i professionisti di prima e i giovani che saranno protagonisti in futuro. Potete spolliciare quanto volete ma vi mettete allo stesso livello, e probabilmente siete capaci di lamentarvi di Paire.
Come al solito non si riesce mai a leggere un commento che contempli le sfumature di grigio, sempre o bianco o nero.. Tutti noi lavoriamo per i soldi e per mantenerci.. Poi c’è chi è fortunato ed è anche appassionato del proprio lavoro e chi non lo è… Noi diamo per scontato che un tennista ami il proprio lavoro perchè siamo appassionato di tennis e ci piacerebbe essere dei professionisti e vivere di quello.. Sono sicuro che, pur essendo molto talentuoso, Bublik faccia i sacrifici necessari per essere in top 100 perchè di solo talento nessuno riuscirebbe a restarci con tutti i professionisti più “affamati” di successo e vittoria di Bublik stesso che affollano i tornei.. Lui probabilmente non prova una particolare passione per lo sport che pratica, che è anche il suo lavoro, è gioca per i soldi.. Non c’è nulla di moralmente sconveniente, anche perchè è un tennista piacevole da guardare e non ruba nulla a nessuno. Anche la dichiarazione in sè non dice nulla di sconveniente, potrebbe cercare di essere un po’ più diplomatico ma, entro i limiti della decenza, meglio una persona educatamente schietta che una serie di luoghi comuni snocciolati davanti alle telecamere. Purtroppo ogni tanto, soprattutto su terra, non si impegna, gioca in modo irritante, raccoglie il prize money e se ne va.. Di per sè sarebbe pure un suo diritto ma è una mancanza di rispetto per chi ha pagato biglietti salatissimi per assistere ad un suo match.. Sotto questo aspetto mi sento di criticarlo e penso che il pubblico meriti un rispetto maggiore anche se a lui non piace la terra battuta.. E questo è il ragionamento di massima, ovvero che lui non ruba nulla a nessuno perchè le regole sono queste.. Poi che le regole sian sbagliate è palese, andrebbero abbassati sensibilmente i montepremi di slam e 1000 e diminuiti sensibilmente gli assegni di chi perde al primo turno: si scoraggerebbero certi comportamenti indolenti e si finanzierebbero meglio i tornei Challenger che garantiscono il ricambio costante ai vertici del tennis e che costringono i giocatori a fare i salti mortali a livello economico..
Bublik non è esattamente il prototipo della concretezza efficiente nei guadagni tennistici. Spesso ha giocato per fare spettacolo e fare i complimenti a chi lo batteva! Guadagna al netto di un certo distacco ironico perchè rimane valido tecnicamente e con molti non può proprio perdere!
Qualcuno ti pagherà per fare quello che ti riesce meglio. Qui fai solo capire che tu lavori più duramente di chiunque altro, e ci rendi questo servizio spontaneamente e gratis.
Beata sincerità, almeno non è ipocrita,forza bublik.
Molti giocatori giocono per divertimento o per la Gloria. Lui è più venale e lo fa per i Dollari. Da censurare in toto.
Nella foto Bublik mentre esternava compiaciuto il suo lucido pensiero!
@ Bublik mania (#3156746)
ci mettesse più impegno, sarebbe tranquillamente nei primi 10/15
Forza Bublik!
Anche al Pogacar del ciclismo non piacciono le Crono però anche nelle gare contro il tempo lo battono in pochissimi. Tomic diceva di giocare per soldi e si vantava di quello che aveva guadagnato, quando compirà 30 anni non avrà neanche 50 punti ATP perché non si è gestito. Almeno Bublik gioca e non si ritira quasi mai.
Direi che è lecito, anche nei lavori che si scelgono ci possono essere cose che non piacciono o piacciono di meno fare.
Io amo la terra rossa, sia guardare tornei, almeno si vedono scambi e vere battaglie, sia giocarci.
Invece i post più brutti di questo sito ?… 💡 Cambia sport 🙄
Senz’altro, ma se mi pagassero per giocare dovrebbero portarmi via dal campo in catene…
Un altro Tomic…..
È il giocatore più spettacolare del Circuito e se gioca per soldi o per la Gloria non frega a nessuno.
non tutti hanno la fortuna di poter giocare oper la storia…
Vuol dire che sei scarso 😉
Qualcosa di più intelligente non poteva dire ?
Si anche io…ho sbagliato a nom essere tra i primi 100 al mondo ma solo tra i primi 100 del mio quartiere (forse…)
@ Armonica (#3156781)
Ridurre drasticamente i montepremi di questi tornei, anche del 75 per cento. Il ricavato andrebbe ad aumentare i prize money dei challenger. In questi giorni, al Garden, ho visto trentenni schiumare nella polvere per due soldi, ho parlato con tennisti che dormono da amici nelle località dei tornei.
Ci vuole giustizia e senso della misura, come sempre.
Senza arrivare ad esagerazioni del tipo Bublik e Paire in miniera. Anche se… male non gli farebbe.
Non capisco perché non possa piacere il proprio lavoro, specie se si tratta di giocare a tennis.
Sempre questa morale in mezzo a spartire tra la VERITÀ ed il resto dell’universo.
@ Losvizzero (#3156623)
Guarda che anche per i ginecologi dopo un po’ è lavoro 😉
E io che spendo soldi per giocare a tennis… Devo aver sbagliato qualcosa…
E quindi?
È un ragazzo simpaticissimo e spontaneo, oltre che un signor giocatore. Gran talento, gran servizio, fondamentali solidi. Ci mette poco impegno. Ma vale tranquillamente i primi venti del mondo. È il mio nick. Lo adoro.
Il mondo invece dovrebbe riscoprire l’onestà intellettuale. Siamo talmente abituati alle dichiarazioni di circostanza che ormai apprezziamo più le bugie politicamente corrette che le verità scomode. Bravo Bublik per la sincerità.
Per un Top sono soldi da godere, per molti di seconda fascia i soldi dei Master e degli Slam (se ci arrivano) sono fieno in cascina per programmare la stagione. Un professionista nei primi 150 (togliendo i Top) ha spese vive sui 70-80mila euro l’anno, tra staff, viaggi, alberghi e contorni vari. In parte o in toto sopperite dagli sponsor, ma sempre di spese si tratta.
Poi cosa ha detto di male? Gioca per soldi? Perché gli altri giocano per l’applauso del pubblico? Tutti si lavora per soldi, dal più umile al più ricco, l’importante sarebbe non essere avidi, ma questa è un’altra storia…
@ De vlaeminck (#3156675)
Guarda che anche tu li paghi per il gas e altro, se abbiamo gli zibidei rinunciamo subito al gas e così via.
Appunto ma è russo.
I professionisti sono quelli che vivono e guadagnano con la loro attività. I più fortunati facendo una cosa che a loro piace, la stragrande maggioranza perché consente di farsi una vita, una famiglia, una casa: non è il loro sogno, ma magari la fanno con dedizione e competenza.
E nel tempo libero si dedicano ad una attività che fanno per pura passione, in cui si dilettano, senza ricavarne alcun profitto: in questa veste sono dilettanti.
Tutti quelli che si dedicano al tennis, o altro sport o hobby, solo perché gli piace, senza ricavarne alcun profitto, sono dilettanti per definizione.
Chi non gioca per soldi? Nessuno.
Sinceramente lo guardo perché mi piace come gioca, non come pensa.
Così come guardavo Maradona giocare e non come vedeva la vita o ascolto una canzone perché mi piace come canta il cantante, non come beve la birra.
Almeno questo è sincero…bravo.
Non gli piace la terra, però l’anno scorso è arrivato in finale del doppio al Roland Garros. Complimenti.
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Bublik mi piace sempre più
Terra rossa e rovescio ad una mano sono le cose piu’brutte del tennis
Alla faccia dei falsi moralisti… Il tennis è il suo lavoro, col tennis ci vive, sulla terra non rende al meglio ma già col il prize money del primo turno c mangia se poi passa qualche turno meglio…
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Il tennis non si merita questi personaggetti, queste dichiarazioni sono proprio l’antitesi della professionalità
spietato ma giusto, chapeau Bublik!!
Bela poi la foto. Meraviglioso spot
certo che in fatto di sincerità batte tutti. beati loro a cui basta fare una partita in questi tornei per mettersi in tasca diverse decine di migliaia di euro, tutti poi da godere……