Al Circolo del Tennis Firenze per il 45° Itf Under 18 Città di Firenze sventola la bandiera italiana
Sventolano i colori italiani alla 45ª edizione del Torneo Internazionale Under 18 “Città di Firenze”. I giovani giocatori azzurri sono i protagonisti della kermesse fiorentina che apriva la stagione del tennis under 18 Tutti e quattro gli azzurri impegnati nelle semifinali sono riusciti a conquistare le finali di questa edizione del Città di Firenze, dopo due anni di stop a causa della pandemia, davanti al pubblico delle grandi occasioni.
Bel sole sul campo centrale delle Cascine disturbato un po’ dal vento ma una solida Georgia Pedone, numero 3 del seeding, non ha problemi a qualificarsi per prima al match conclusivo di questa kermesse. La siciliana molto concreta e con un ritmo davvero impressionante sconfigge la polacca Olivia Bergler, proveniente dalle qualificazioni, per 61 62. La giocatrice azzurra è sempre stata sopra e dentro il campo non lasciando mai la possibilità all’avversaria di avere chance. Nell’altra semifinale Federica Urgesi lotta e tiene testa alla numero uno Evialina Laskevich, che giocava senza bandiera, ma perde il primo set al tie break 7-6. L’azzurra non demorde e con il suo ritmo e un rovescio davvero preciso mette in difficoltà la favorita della manifestazione e dopo il break mantiene il servizio e conquista il secondo set 6-3. Dopo una breve sosta è ancora l’azzurra a variare il ritmo per non dare l’opportunità all’avversaria di spingere con il dritto. Alla lunga la Laskevich commette qualche errore e l’italiana riesce a portarsi in vantaggio e a chiudere la sfida 6-3 e a guadagnarsi il derby per iscrivere il proprio nome nell’albo d’oro dove hanno vinto giocatrici del calibro della Amelie Mauresmo, Martina Hingis, Jennifer Capriati e Simona Halep.
Nel maschile Lorenzo Ferri affrontava il serbo Branko Djuric (3) che dopo l’under 15 Cinà aveva sconfitto il maratoneta, un po’ stanco, Niccolò Ciavarella ma si è scontrato contro la fisicità del piemontese che in un match davvero bello è riuscito a portare a casa la vittoria per 64 75. Federico Bondioli invece aveva di fronte un altro mancino come lo svizzero Manfredi Graziani e con lo stesso punteggio 64 75 conquista la finale e anche in questo caso un derby tutto italiano.
Una Pasquetta davvero di tennis azzurro con la finale femminile in programma alle 14,30 sul campo centrale del Circolo tennis Firenze e a seguire quella maschile
In tarda serata si sono conclusi anche i tornei di doppio e le finali vedevano le sfide tra la coppia numero uno Evialina Laskevic ed Ella McDonald contro il duo polacco estone Bergler Varul nel femminile. Mentre nel maschile Djuric-Schwaerzler affrontava il duo italiano portoghese Ferri-Pereira
TAG: ITF Junior "Città di Firenze"
7 commenti
Ferri Bondioli 64 61
@ Adriano (#3142624)
Alvisi allora non vinceva neanche contro la figlia del custode del tennis club.
Basiletti per ora sparita proprio,quei pochi juniores non positivi.
Ho già spiegato mille volte che se una ragazza ha la stoffa non servono i tornei juniores,emerge comunque,anche senza giocarlo,sono solo più formativi,a mio avviso,dei W15.
Ho già fatto esempi di tante ragazze che sono arrivate in alto con un best ranking juniores molto basso,non perché perdevano ma perché ne hanno giocati talmente pochi,quindi una valutazione in base alla trafila juniores si può fare solo se ha un certo quantitativo di eventi giocati.
Certo se ne hai giocati 50 e hai un best ranking di 280 allora qualcosa non và.
Non è una gara di precocità ma in base alla precocità che è spesso sinonimo di potenzialità si ha una certa percentuale con una tennista possa emmergere.
@ Gaz (#3142335)
Sulla Urgesi sei in ritardo di diversi mesi, solo per fare un esempio a Solarino ha battuto la Alvisi di due anni più grande.
Molte delle nostre giovani migliori De Stefano, Parravicini, Basiletti e Vincenti nel circuito junior neanche ci giocano tranne casi sporadici.
Per te diventeranno casi inspiegabili visto che avranno classifiche junior basse o inesistenti ma ognuna scegle il suo percorso, l’importante è arrivare al traguardo del professionismo.
Non è una gara di precocità ma una maratona lunga 15-20 anni, non è un caso che le nostre giocatrici raggiungano il best ranking non prima dei 30 anni tranne pochissime eccezioni.
@ Gaz (#3142608)
Alessandra
Oggi in Francia a Belaieu-sur-mer comincia un J1 con Paradisi e Ferrara già in Tabellone,raggiunte da Valente 2004 che da 135 e testa di serie numero 1 ha superato i due turni di qualificazione(11-9 al super-tiebreak nell’ultimo match),ma anche da,ed è questa la lieta novella, Alexandra Teodosescu 2006,che invece ha superato tre turni di qualificazione senza perdere un set, affronterà al primo turno una #74,al momento lei #700 e qualcosa.
Pedone ovviamente cancellata.
Credo giocheranno tutte domani.
@ Gaz (#3142335)
Ottimo risultato per le nostre ragazze. Avere una finale tutta italiana non è cosa da poco in questo periodo. Io posso dirvi che a livello giovanile qualcosa si sta smuovendo e vedo alcuni prospetti molto interessanti. Per quanto riguarda l’età di cui fai spesso riferimento è si una cosa importante da vedere ma è importante osservare la storia tennistica di ogni ragazza. Non tutte si allenano da professioniste da giovanissime e molte fanno addirittura 2 sport per poi decidere tra i 13-14 anni con cosa proseguire (vedi la Maines da te citata la settimana scorsa). Quello che noi dobbiamo osservare sono le capacità tecniche, le capacità di lavorare sui propri limiti, le capacità di migliorare i propri punti forti, le capacità di migliorare il proprio fisico e le proprie capacità mentali e tanti altri aspetti. Io il quadro di un giocatore\giocatrice lo faccio a 20 anni (te mi dirai che a 20 anni sono anziani per il tennis ma non è così)anche perchè è a quell’età che si capisce sia a livello fisico, tecnico e psicologico (aspetto che molti sottovalutano) se un giocatore può fare il professionista del tennis e girare il mondo per 250 giorni all’anno.
Altro tema da affrontare sono un numero sempre crescente di nazioni che stanno valorizzando il tennis nei loro rispettivi paesi (anche del terzo mondo) che porta a sempre una maggiore difficoltà a diventare i migliori visto l’aumento esponenziale degli antagonisti.
Insomma c’è un bel po di cui parlare potremmo stare delle ore (probabilmente settimane intere) a parlarne. Per oggi dobbiamo essere felici di 2 finali italiane al 100% e solo il tempo ci dirà e forse ci ridarà le campionesse che abbiamo avuto negli ultimi anni.
Ad inizio settimana scrissi che pretendevo la vittoria in un J2, almeno in italia,che non avveniva da Delai 2019 e prima Alvisi,un J2 non è qualcosa di notevole,basti vedere le difficoltà che hanno ancora Alvisi e Delai a lasciare i W15, soprattutto per l’età delle nostre due finaliste di domani, juniores già molto grandi, ma ciò che conta è vedere che c’è una crescita,il campo partecipatino non era eccelso,la Paradisi che non ha vinto neanche un J3 era la 7.
Ma la Laskevich era certamente più che discreta,il fatto che sia stata battuta dalla Urgesi che è stata l’unica a vincere un J3 lo scorso anno( almeno quello per il tennis italiano),è un altro indizio.