Qual è la miglior superficie per Alcaraz, terra o sintetico?
Nel mondo della racchetta non si spegne l’eco fortissima della vittoria di Alcaraz a Miami. Tanto che sul web ieri è scattato un curioso e interessante dibattito tra ex campioni su quale sia la miglior superficie per il giovane fenomeno iberico. È stato il noto “twittatore seriale” Brad Gilbert a parlare di una possibile grande stagione di Carlos sul rosso, con Kafelnikov a confermare ma anche porre qualche dubbio, fino ad Andy Roddick che ha incendiato il dibattito, affermando “Ma siete proprio sicuri che Alcaraz sia meglio su terra invece che sul sintetico?”. La sua carriera è ancora molto giovane, ma attualmente la sua (straordinaria) percentuale complessiva di vittoria su terra battuta è del 72% dei match giocati, sul sintetico del 72,7%, praticamente identica.
Continua Roddick: “So che gli stiamo lasciando il beneficio del dubbio perché è spagnolo. Tuttavia, stiamo solo facendo un’ipotesi. Potrebbe essere “una bestia” sul rosso. Probabilmente lo sarà. MA, gioca in modo più aggressivo della maggior parte degli spagnoli. Gli piace andare avanti, ecc”.
In effetti Andy ha ragione, e personalmente, credo che si debba andare oltre. Lo stereotipo dello spagnolo “ferraiolo, arrotino”, ecc, è ormai più che superato. Se prendiamo Bautista Agut, per esempio, è uno dei giocatori che colpisce la palla più piatta e pulita del tour… e lo stesso Carreno Busta è un forte colpitole con risultati migliori sul sintetico rispetto alla terra. Va anche sottolineato come oggi la differenza tra sintetico è terra è assai meno marcata di un tempo – sintetico più lento, terra più veloce. Ormai i metodi di allenamento e l’evoluzione della tecnica fa sì che il giocatore aggressivo da fondo campo sia molto competitivo sia sulla terra che sul sintetico, è più una questione di atteggiamento in campo e di posizione più che di tecnica esecutiva. Si tende a tirare piuttosto forte ovunque, con schemi di gioco discretamente omologati eccetto poche eccezioni. La differenza viene soprattutto dal mix tra tempi di gioco, posizione, anticipo, con i colpi di inizio gioco che sono diventati ancor più decisivi per prendere il comando delle operazioni.
Per questo una delle risposte di Kafelnikov al dibattito è particolarmente interessante: “Ci sono cose che Alcaraz non farà sulla terra battuta con la stessa efficacia ottenuta in questi tornei sul sintetico, come l’accelerazione piatta di diritto inside out sul rovescio dell’avversario, colpo con il quale ha ricavato moltissimi punti“.
Interessante la risposta di Juan Carlos Ferrero in merito. In pratica, non ne ha idea! “Non siamo sicuri quale sia la sua superficie migliore”, afferma Ferrero con un sorriso. “A volte parliamo di questo e lui mi dice al momento non ne è sicuro, perché abbiamo iniziato ad allenarci sul cemento al massimo poco più di un anno fa, quindi ancora non ha gareggiato quanto necessario in queste condizioni per esprimere il suo massimo”.
“Il suo gioco, la sua propensione ad andare avanti tante volte, chiudere sulla rete e giocare sempre aggressivo, mi rendeva consapevole che il suo gioco potesse adattarsi a meraviglia a questo tipo di campi e anche all’erba . Quindi penso che quando è allenato al 100%, forse può dare un po’ di più sulla terra battuta perché è dove è nato. Ma teniamo la porta aperta che forse in futuro sarà migliore sul sintetico” chiude Ferrero.
Personalmente condivido le parole di JC Ferrero. Quando nasci e cresci su di una superficie, e plasmi il suo tennis con quelle condizioni, qualcosa ti resta dentro. La sua forza atletica e mentale lo rendono un agonista formidabile, condizione perfetta per eccellere sul rosso. Tuttavia Alcaraz è un giocatore che rappresenta un’ulteriore evoluzione, poiché il suo modo di stare in campo, la sua ricerca continua di colpi aggressivi senza fasi d’attesa, e l’abilità nell’accelerare da ogni posizione di campo e con ogni colpo, lo rendono un attaccante a tutto campo sbocciato su di un difensore nato, un modello di giocatore come poche volte abbiamo visto in passato. Con i campi sintetici (e palle) rapidissime dei ’90s, le cose sarebbero state diverse. Soprattutto col diritto la sua apertura sarebbe stata un po’ troppo ampia; ma con le condizioni attuali, non così rapide, è un idealtipo perfetto per un tennis aggressivo, potente e vincente anche sul “duro”. Del resto, l’abilità di un giocatore è di eccellere con le condizioni del momento. In questo Alcaraz è davvero impressionante.
Marco Mazzoni
TAG: Andy Roddick, Carlos Alcaraz, Juan Carlos Ferrero, Marco Mazzoni, Yevgeny Kafelnikov
Carlos Terra o sintetico?
Nada problema.. Mi va bene anche l’asfalto di un parcheggio!!
Io dico che sarebbe doveroso da parte della Redazione…
Qua va lasciato spazio solo a coloro che possono portare un contributo al dibattito,o quantomeno a chi si esprime educatamente …
Vai Carletto
Questo, macina tutto e tutti.
Motivo in più per bannarli. Redazione batti un colpo se ci sei….
Nel frattempo, annoto che una delle 2 sconfitte dell’anno, di misura ma si stava prospettando una bella lezione, l’ha incassata dal nostro Berretto agli AUSTRALIAN OPEN! Dunque: Alcaraz fenomeno si, ma aspettiamo a vedere come si comporta negli SLAM, che sono quelli che veramente contano!
Per Alcatraz avere una miglior superficie è superficiale.
…lento o veloce cemento o terra ..assomiglia a questo o assomiglia a quell’altro…sembra di essere al tototennis…come nostra abitudine pensiamo di essere originali o addirittura sbalorditivi nel manifestare le nostre arroganti conoscenze, insomma, paradossalmente essere saccenti del..nulla-
Alcaraz è unico, non raro …ogni sportivo capace, preparato, porta la sua unicità in quello che fa… è solo figlio del tempo in cui vive …capendo che , il tennis come tutti gli sport, si evolve, come tutto ciò che ci circonda…
In linea generale concordo ma questo qua non e’ “ umano” , solo un fisico che si dovesse logorare in anticipo potrebbe precludergli vittorie a grappoli ma non mi sembra cagionevole anzi….. di testa e’ gia’ stra- centrato, ragiona da campione a 18 anni, atleticamente e’ una macchina, il tocco non gli manca, migliorerà il servizio ed il gap con gli avversari potrebbe ampliarsi …. Poi in campo ci sono anche gli altri ma non credo che Medvedev , Sasha e Tsitsi riusciranno a giocare al suo livello. Sui suoi coetanei al momento difficile trovare chi gli potra’ tener testa, certo le cose possono cambiare ma al momento credo sara’ lui il tennista che dominera’ i prossimi 10-15 anni.
Tutte!
@ Dario (#3125949)
e qualche OPEN di golf no? La postura e l’abbigliamento non gli mancano! 😆
A quando la domanda sui colori preferiti delle mutande del numero 1 della galassia ❓ 😆 ?
@ Armonica (#3126043)
IO! 😆 ❗
Direi terra per la matrice difensiva di tennis che si porta dietro. La tecnica di scivolamento è un indice serio del fatto che sui campi in terra sia a suo agio. La grandezza è aver innestato su quella base un tennis verticale e un tocco sopraffino.
Insomma, mi aspetto un 1000 (Madrid?) sulla terra per le condizioni di altura e fasi importanti del RG
È sempre lo stesso: lo sfanculatore sfanculato, che entra ed esce con almeno 5 nick diversi. Vero genio del pollice verso 😆 😆
Potreste darmi la vostra classifica sui top ten dall’epoca Borg , Mcnoroe ad oggi.
È una discussione che porto avanti con i miei amici da tempo.
Io dico la mia , preciso perché 3 Borg.. parliamo di un giocatore che dai 18 anni ai 25 ha vinto 11 Slam, facendo una vita sregolata , facendo la vita da atleta e con 10 anni di carriera davanti sarebbe arrivato a 25 Slam.
1 Federer
2 Nadal
3 Borg
4 Djokovic
5 Sampras
6 Lendl
7 Connors
8 Mcnoroe
9 Agassi
10Wilander/Becker/Edberg
Sul sintetico può soffrire molto con i big server (già visto in Australia).
Sulla terra rossa, tranne Nadal e Djokovic, non vedo molti rivali alla sua altezza.
Ma ora Redazione volete ammorbarci tutti i giorni con notizie relative all’iberico ? Per cortesia risparmiateci
É la stessa, triste persona con tipo 5/6 account diversi ahahah
Chi è che ha voglia di perder tempo a mettere pollice verso a tutti, o quasi, i commenti??? Ahahahahahah
Herbert Ballerina? Il compare di Maccio Capatonda???
Lo vedo bene ovunque. Ha un gioco di gambe che ricorda Federer….si muove come una “Ballerina”.
La risposta ce le darà la stagione che verrà (fa anche rima).
In un anno Alcaraz ha fatto passi da gigante, vediamo adesso come se la passa sulla terra
Alca(t)raz (mi scuso per la banalità ma la “t” vorrebbe sottolineare la perentorietà con cui il suo gioco senza posa soffoca tanti dei suoi avversari) è sicuramente bravo e preciso. Avercene qui in Italia. Se mantiene le promesse sarà sicuramente protagonista nei prossimi anni. Ma non è che è destinato a vincere sempre tutto e comunque. Mi sa che l’ansia ci fa perdere di lucidità a volte nei commenti. Di ansia non soffre sicuramente Alcatraz che dimostra una solidità mentale che a quell’età è difficile riscontrare. Ma un vero talento, un sincero campione è a quell’età che sboccia. Semmai, (e qui viene fuori tutto il mio inconfessato livore e la mia invidia tennistica) io mi preoccuperei di stimolare un maggiore controllo antidoping che oggettivamente e chissà perché, in questo sport latita. Lunga vita ad Alcatraz comunque
No troppa difficoltà esporre dei pensieri. Sono dei troll che si divertono in questo modo. Fatevi una ..
Alcaraz non è altro
che altoatesino spagnolo…
chi gli consiglia le canottiere, è un “pirla”…. saluti
@ Pier (#3125959)
Che poi saranno la stessa persona con 4 nick…
Mah….sai..Alcaraz ha praticamente perso tutte le settimane che ha giocato a parte tre volte….fa parte del tennis e ne perderà tante altre, alla fine conta quante ne vinci prima di riperdere… 😉
Certo l’asticella si alza e si parla di vincere magari 3 match di fila tiratissimi e/o al 5o set per vincere uno slam.
Non so se già adesso ne sia capace, ma fa sicuramente parte dei pochi che possono farlo.
Ne ha ancora di margini se corregge l’apertura del polso
Ah no, ora c’è pure quello del trasloco. Sempre utile!
Ho paura che ti stia sbagliando. Robocop è MOLTO più elastico di Jannik e quindi credo che sia proprio il nostro fenomeno, purtroppo, più in pericolo in quanto ad infortuni. Entrambi sono estremamente fluidi nel colpire la palla, io non vedo tutto sto sforzo nella biomeccanica dello spagnolo. Ha un Team di primissimo livello e sapranno come gestirlo, anche confortati dal fatto che, per il momento, tutte le scelte sono state azzeccate, con risultati anche aldilà delle loro aspettative. Non si può nemmeno sperare negli effetti nefasti della notorietà o delle distrazioni legate al genere femminile. Sono più i nostri ragazzi ad essere distratti dalla pubblicità, masterchef e Sanremo. In Spagna queste cose esistono chiaramente ma, ancora una volta, il Team lo preserverà oculatamente.
Ma i 3 A/R, TUNISINO e sfanculatore_timido, hanno anche dei pensieri da regalarci o soggetto verbo complemento è una struttura troppo complessa da formulare?
Comunque x me quest’ anno può vincere sia Roland Garros che US open
Nei punti decisivi ha la freddezza dei veri fuoriclasse: li vince quasi sempre lui !
Ma questi oggetti di ar e tunisino chi cazzo sono? Aaaaah poveretti
Livetennis.alc
@ Pierre Herme the Picasso of Pastry (#3125888)
Me lo auguro per la salute di questo sport. Ma vediamo anche spessore di avversari ci sarà. Perché se gioca da solo può arrivare anche a 30 slam.. no varranno mai i 20 di quei 3 che si sono affrontati a vicenda
@ Sarra_cino85 (#3125895)
Forse io dico questo per non illuderci. Qualche anno fa nel 2019 molti dicevano lo stesso anche su shapovalov quando sconfisse rafa. Per questo dico. Oh.. alla fine io sono il primo a tifare per lui
Questo può vincere ovunque.
Questioni legate ad una possibile usura fisica, alla sua età, hanno poco senso. Nessuno dice che debba giocare e vincere fino a 40 anni. Che poi, quanto a problemi fisici, guarderei onestamente di più in casa nostra, con i due migliori perennemente ai box e quasi mai al top della forma. Se a 20 anni sei ahimè spesso fermo, chissà a 30 cosa ti aspetta
ahahah è proprio chi capisce di tennis che evita le previsioni….sport strapieno di folli variabili…poi quei 3 sono non solo un’eccezione nel tennis…ma anche nello sport in generale…invece si fa l errore di pensare che sia replicabile…anzi di più..di fare meglio…
Ritengo sia più bestiale su terra rossa, per la fisicità e la resistenza che esprime, per il tipo di gioco (v. anche palle corte), per la grande attitudine alla difesa (le poche volte che subisce), che sulla terrà è meglio gestibile…
Penso il rombo.
Fondamentalmente, ti do ragione… Carlitos è cresciuto sulla terra battuta, ma poi ha migliorato molto la battuta e (soprattutto) la risposta, cose che gli hanno consentito di affermarsi anche sull’hard quick, come si è visto. Adesso si tratta vedere a che punto è sull’erba. Lì a mio avviso soffrirà, o comunque non manterrà il suo livello, come accade agli altri suoi connazionali (eccetto Feli Lopez) e a molti altri next – gen (eccetto qualcuno, tra cui Berretto)
Secondo me è il duro: chi scivola sul duro come Alcaraz? Credo nessuno.
Sulla terra rossa, se non ti chiami Medvedev o Hurkacz, puoi compensare sfruttando le caratteristiche di quel tipo di suolo.
Credo che avrà comunque grossi problemi sull’erba per la poca abitudine, problema di tutti i giovani, ed i limiti al servizio.
Oggi comunque sembrano tutte rose e fiori: arriveranno i problemi come per tutti, le giornate storte a cui nessuno è immune ed il peso della responsabilità. Saper affrontare questi è il discrimine tra i grandi, i mezzi sono lì sotto gli occhi di tutti, e i grandissimi.
Tutte le superfici
Chi ne sa di tennis lo ha gia capito che questo e’ il 4to Marziano e che non vincera meno degli altri 3 …. Anzi……
Magari invece, avendo un po’di esperienza, vediamo degli aspetti interessanti. Se in un post si indica nel servizio il colpo più debole, e visto come lo sta migliorando (il kick esterno sui punti dispari, alias vantaggi, è eccellente), capisci che le premesse non sono di uno che riempirà un vuoto ma che rischia di farlo dietro di sé.
@ IMPERIALISM (#3125883)
C’è anche un po’ di ressa per accaparrarsi i posti sul carro…
Io ricordo il periodo in cui nacque il mito Nadal, era fortissimo ma soprattutto ricordo la sua umiltà anche post vittoria slam.
Il personaggio Alcaraz, che può vincere su qualsiasi superfice da quello che abbiamo visto, sembra peccare di un po’ di presunzione…caratteristica non così evidente nei fab3.
Alcaraz dopo la sconfitta rocambolesca con Gaston scoppio a piangere…la domanda è: Ora va tutto bene, ma appena le cose si metteranno male, come reagirà? e sappiamo che più si sale e più la caduta potrebbe far male…
Sai che ti dico ???
Che questo e’ il 4to marziano nato 4 lustri dopo Roger e 3 dopo Rafa e Nole.
Ricordo come fosse ieri il 1mo Roger che batte Sanguinetti in Davis e poi Pete a Wimbledon, i predestinati si vedono da subito hanno qualcosa di diverso/ speciale , le % di vittorie in primis :-))))
Mettitela via perche’ questo non vince meno degli altri 3 , vedrai….
Sarei portato a dire che forse per lui la superficie migliore è la terra battuta
Sapete perché state valorizzando sto ragazzo? Tra un po’ non lo fate nemmeno respirare.. perché tutti stiamo stati abituati per 15 anni con 3 marziani di mome rafa roger e nole. Sappiamo che tra un po’ sta per terminare tutto questo.. quindi la nostalgia già vi sta assalendo prima ancora che accada. Ecco perché state idealizzando un fortissimo 18enne.. per colmare il vuoto che vi aspettate tra qualche anno. Questa è la verità.. accettatela!
giocatore atletico all’inverosimile, quindi il suo rendimento secondo me dipenderà più dalla forma fisica che dalla superficie.
vediamo se resterà al top dall’australia a torino.
viva sonego
L’anno scorso il medesimo torneo incoronò Sinner, anche se non attraverso il successo finale. Ma anche Alcaraz è stato a un passo dall’uscire contro Kezmanovic, ha vinto di strettissima misura contro il polacco. Insomma poteva tranquillamente uscire prima. Certo, ha sconfitto in modo netto Tsitsi, di cui sta diventando la bestia nera, ma pare che il greco non sia al meglio in questa fase della stagione.Contro Berrettini lo stop per pioggia a Rio lo ha favorito in modo netto, proprio quando il romano stava facendo girare la partita a suo favore, dopo aver vinto il secondo set. Questo cosa vuol dire? Che pur essendo un tennista giovanissimo, per quanto fisicamente già strutturato, in grande ascesa, senza punti deboli, fa pur sempre al momento parte del gruppone alle spalle dei migliori. con tutto il rispetto per i mille degli ultimi due anni, il suo valore in termini assoluti lo si dovrà misurare negli Slam, che non mentono mai. come già riportato da altri, anche Zverev ha vinto giovanissimo tre mille, se ricordo bene, uno addirittura sul rosso a Roma contro sua maestà Nadal, eppure ancora oggi non ha vinto una slam. Quindi calma, si è di fronte a un giovane talento di grande valore sotto tutti i profili, ma dove potrà arrivare, in qualsiasi superficie, è ancora prematuro affermarlo.
ora come ora, puoi farlo giocare anche sulla sabbia ,che vince lo stesso
Quel che è certo è che non gioca da terraiolo, salvo quando rema 3 metri dietro la linea di fondo. Può diventare un grande giocatore completo.
Per me la sua superficie migliore (soprattutto in ottica Slam) sarà la terra, oltre al fatto che ci è nato, per due motivi : 1) la minore importanza del servizio – che è il suo colpo meno efficace. Subire un break (cosa che gli capita comunque spesso) non è mai un problema sulla terra 2) la maggior importanza della fisicità/resistenza fisica – dove lui ha uno strapotere impressionante
Non so a 18 anni già parlate di usura ..forse non vincerà come Federer slam da 37enne…il fatto che sia quasi al massimo del suo potenziale è del tutto opinabile e penso sia più una speranza che una vera opinione.. naturalmente non può mantenere questa condizione fisica per altri 10 mesi è normale ma tutti gli sportivi hanno alti e bassi..a me personalmente sembra più da sintetico come giocatore ma vincerà molto anche sul rosso.. su erba e’ da verificare non saprei dire ma basta aspettare un paio di mesi
Osservazione squisitamente tecnica,la tua, che ritengo giusta e interessante:
la parabola di un dritto lungolinea e’ piu accentuata come curva,ma fa” meno strada”,e’ vero,in effetti, cio’ che dici: richiede,cioe’,affinché resti in campo,un effetto in spin piu forte ,con relativo finale della testa della racchetta piu alto che si traduce in un maggior numero di giri della pallina,col risultato di un maggior controllo innanzitutto unitamente alla spinta,ma in sostanza e’ correttamente eseguito quando va a coniugare ambedue gli aspetti.
Intanto cominciamo col dire che Carlos si sta rivelando un giocatore multisuperficie e i risultati lo dimostrano: sull ‘erba di Wimbledon e tornei preparatori dovra’ confermarlo e non sono sicuro possa ottenere lo stesso profitto,pero’ ne ha le potenzialita’, su terra e duro,forte di aperture non eccessivamente ampie e anzi relativamente contenute,unitamente a un gran gioco di piedi sia in orizzontale che in verticale,riesce a essere dominante,in questo momento contingente dov’ e’ sorretto da una condizione fisica che non ha eguali nel Circuito.
E’ comunque un giocatore di spinta ,che seppur completo come repertorio di colpi,ha bisogno di essere al massimo fisicamente e potra’ essere giudicato in maniera piu oggettiva,quando non sara’ al 100% sotto questo aspetto e quindi occorre andare cauti: siamo al cospetto, si,di un grandissimo talento,ma che dovra’ dimostrarsi continuo nel tempo per poter entrare nel Gotha del Tennis e questo solo il tempo ,lo dira’.
@ LunaDiamante (#3125814)
Meglio, meglio, meno pressione sui nostri…
Potrebbe avere uno sviluppo inverso a Rafa, da straordinario giocatore sul rosso a fortissimo sul duro grazie ad un cambio di traiettorie e di movimenti sul campo. Alcaraz su terra qualcosa cambierà ma, ad esempio, la smorzata potrebbe essere esaltata e diventerebbe un’arma importante.
Potrebbe essere un giocatore in grado di sintetizzare ciò che abbiamo visto con i tre grandi,per l’agonismo, l’aggressività, la duttilità, la fisicità e la determinazione.
Che poi raggiunga le vette di ogni aspetto è altra cosa.
Ciò di cui sono convinto è che altri, Sinner compreso, ne trarranno beneficio attraverso la competizione, come avvenuto per Roger Rafa e Nole, elevando il proprio standard e non è detto restino dietro.
Il colpo più significativo di Alcaraz è il dritto inside in, che va fatto per forza con una importante rotazione e percorre in aria una distanza minore dell’inside out, quindi non vedo grosse differenze.
La palla di Alcaraz ha dei giri fuori norma, farà sfracelli sulla terra.
Io onestamente pensavo che fosse possibile già una sua sorpresa nello scorso RG ma ci ha messo un po’ di più a carburare.
Immaginifica una finale con Rafa che passa le consegne.
Ma anche basta con questo Alcaraz! Ce lo state facendo diventare pesante ma pesante forte…
Dal momento che li sta battendo tutti, direi “asfalto”
Sintetico per me
Siccome a scuola Carlitos non era proprio forte come a tennis, la sua superficie preferita era quella del quadrato, la più semplice da ricordare….
Lato x Lato= Vamoooosss!!!
Troppo presto per dire dove si adatterà meglio, chissà, forse vincerà più Wimbledon di Federer e Djokovic. Chi vivrà vedrà.
la vera natura di Alcaraz… salterà fuori quando non sarà al massimo fisico…a quel punto vedremo cosa sa fare davvero…adesso arriva su tutte le palle…spaccate con l incrociato al volo…legnate da fondo impressionanti…che gli permettono di fare drop in tutta tranquillità…tutto gioco di spinta che richiede una forma fisica impressionante…tutto gioco che ti dissangua nel tempo…ecco…la domanda è quando fra qualche annetto finirà la birra come si evolverà il suo gioco ?? Si evolverà… perché è seguito da un team eccellente..ed allora saprà reinventarsi come Nadal ?? perché non solo lui ma molti suoi coetanei…portano ad una usura fisica molto più accentuata dei loro padri…Sinner invece è un diesel…diverso è il tipo di gioco e diversa sarà la crescita ed il plateau…questo ragazzo invece è molto vicino al suo massimo…poi ci sarà la discesa inevitabile…per ora secondo me terra o duro non cambia un granché… ciò che cambia sono le energie per match…e sappiamo in quale superficie mette più a repentaglio le articolazioni…quindi ci giocherà meno spesso…
Lo stereotipo dello spagnolo “ferraiolo”? 😉
ma chissenefrega. ❗ Forza Azzurri
La migliore non sò, diciamo che per questo ragazzo non ne esiste una “peggiore”