Masters 1000 Miami: Sinner salva tre match point nel tiebreak decisivo e supera Ruusuvuori
Vittoria col brivido per Jannik Sinner al Miami Open. L’azzurro supera in tre set Emil Ruusuvuori, 6-4 3-6 7-6 (8) lo score di una partita davvero modesta per l’azzurro, ripresa letteralmente per i capelli. L’ha vinta giocando male, scarico, con tanti errori e problemi di ogni tipo. Ce l’ha fatta di pancia, di testa, con la rabbia e la voglia di restare aggrappato al torneo in cui difende la finale del 2021 con quel poco che aveva in una giornata che definire difficile è poco. “Winning Ugly” all’ennesima potenza oggi. Evidente come Sinner non abbia recuperato la miglior condizione dopo i problemi accusati ad Indian Wells, che l’avevano estromesso dal torneo. Dopo un inizio incerto ed un’impennata di qualità che gli è valso il primo set, a metà del secondo Jannik si è come spento, ha iniziato a giocare con un ritmo troppo blando, accorciando la profondità dei suoi colpi e perdendo campo. Ha avuto buon gioco così Ruusuvuori nel prendere il comando del gioco ed accelerando in sicurezza. Jannik non è crollato, è stato bravo a resistere, tanto da approfittare di un game disastroso di Ruusuvuori sul 5-4 del terzo, proprio al momento di chiudere, quando le palle pesano una tonnellata. Al tiebreak decisivo, giocato tecnicamente molto male da entrambi, tra la tensione alle stelle di Emil e la totale assenza del servizio di Jannik, alla fine l’ha spuntata l’azzurro grazie ad un Ace e una risposta vincente, a castigare il “braccino” del rivale. Una vittoria importante, perché arrivata soffrendo terribilmente, giocando male, ma dimostrando quanto sia forte la testa del nostro talento, capace di farlo restare in una partita che era praticamente persa.
È giusto “ringraziare” Ruusuvuori per il terribile game non-giocato sul 5-4 del terzo. Ha sbagliato tutto lui, inutile girarci intorno. Ha smarrito il servizio, il campo, e Sinner ha solo mostrato il pugno e rimessa di là. Alla fine però, Sinner c’è arrivato a quel momento, “sputando sangue” e rincorrendo, seppur con modesta efficacia, ogni palla. Questo è l’aspetto che dovrà chiarire nel dopo partita l’azzurro. Sinner aveva iniziato maluccio, incerto, ma non era scarico fisicamente. Il dover annullare palle break nel primo set l’ha come scosso: ha aumentato il ritmo e sono bastati 10 minuti “da Sinner” per dargli l’allungo che è valso il primo set. Ruusuvuori sembrava incapace di reggerlo, con troppi errori col diritto. Invece nel secondo set, già dai primi game, l’inerzia del match è cambiata. Jannik ha iniziato a giocare con poco ritmo, a velocità ideali a mandare in palla le accelerazioni del rivale. Ha perso campo e soprattutto si è messo a scambiare centrale, fornendo in pratica continui assist alla spinta di Ruusuvuori, e correndo più lui dell’altro. Non è quasi mai riuscito a ribaltare gli scambi da difesa ad attacco. Non praticamente mai provato a sporcare di più la palla, o qualche taglio col rovescio, o meglio ancora rischiare qualche strappo col rovescio lungo linea per spostare il rivale. È sembrato con poca energia, ma non ha mai mollato. Proprio il non mollare gli ha consentito di esserci quando l’altro è collassato sulle proprie tensioni.
Il tiebreak è stato sinceramente terribile per livello tecnico, quasi solo errori, di ogni tipo (tecnico, tattico), un festival al contrario dal quale è uscito vincente Jannik, annullando tre match point, trovando un Ace e una risposta a tutta sul proprio primo match point a favore. La classe del campione? Sì, di quello che dentro ha qualcosa di diverso, anche nelle giornate in cui niente funziona, in cui sei in balia dell’avversario, ma riesci comunque a farti trovare pronto nei momenti decisivi.
Se Emil avesse trovato un game decente sul 5-4, sarebbe finita lì, e se la sarebbe pure meritata. Per fortuna per Jannik, il finale è stato diverso. È necessario che l’azzurro ritrovi una miglior condizione fisica, un servizio più continuo, un tennis più incisivo. Ma ripeto, in una giornata così difficile anche il solo averla portata a casa, in qualche modo, è da salutare con grande gioia. Per il resto delle analisi, ne riparliamo quando avrà ritrovato una condizione migliore. Bravo Jannik.
Marco Mazzoni
La cronaca del match
Inizia Ruusuvuori alla battuta, il suo tennis scorre veloce e fluido, soprattutto col diritto. A zero (incluso un Ace) muove lo score. Meno sciolto all’avvio Sinner, qualche errore col diritto ma non rischia niente, la prima lo sostiene, ma in risposta non è preciso. Sul 2-1 Ruusuvuori, Sinner soffre al servizio. Due errori e 0-30, male col rovescio dopo essersi aperto il campo. Emil non rischia niente, gioca centrale, ci pensa Jannik a sbagliare. L’ennesimo errore in scambio, totalmente gratuito in rete, lo condanna allo 0-40, tre palle break per il finlandese. Finalmente gioca il primo scambio “da Sinner”, grande cross vincente che interrompe una striscia di 6 punti del rivale. Forza lungo un diritto Ruusuvuori e poi sbaglia una risposta, consistente la prima palla dell’azzurro. Continua a spingere molto col diritto Emil, ma Sinner si porta 2 pari, anche grazie ad un nastro fortunato. Il game sofferto è la scossa che accende Jannik. Inizia il quinto game con una risposta profondissima, che Ruusuvuori non contiene, quindi lavora benissimo col rovescio e chiude col diritto inside out. 0-30, molto più incisivo ora Sinner. Un errore col diritto costa a Ruusuvuori il 15-40, e prime due palle break da difendere. Cancella la prima con uno scambio ad alto ritmo, e vola via la risposta dell’azzurro sulla seconda. Non demorde “Jan”, con un rovescio cross micidiale strappa la terza PB. Risposta aggressiva, Emil spinge ma trova la rete. BREAK Sinner, 3-2 e servizio, davvero buon game di risposta. E ancora meglio alla battuta, in un amen tira 4 spallate e vola 4-2, parziale di 15 punti a 4, ha letteralmente cambiato ritmo nell’annullare le palle break. Il set avanza senza scossoni fino al 5-4, Sinner serve per il primo set. Inizia con un errore di diritto, 0-15. Trova un cross molto stretto, forse anche fortunato, che spacca lo scambio e provoca l’errore del rivale. 15 pari. Costruisce un ottimo schema offensivo col diritto, chiudendo da tre quarti campo, per il 30-15. Col servizio vola 40-15, due Set Point Sinner! Con grande ritmo forza l’errore di Ruusuvuori. 6-4 Sinner, in 46 minuti. Dopo un inizio con troppi errori, ha messo la quinta nel quarto game ed ha trovato l’allungo decisivo. 84% di punti vinti con la prima di servizio in campo, buon dato.
Secondo set, Ruusuvuori scatta alla battuta. Cerca di essere aggressivo, si prende discreti rischi intuendo che alla velocità di crociera del primo set “sbatte” contro il muro di Jannik. Con uno splendido rovescio lungo linea trova il vincente per l’1-0. Buon game anche per Sinner, viene avanti e in sicurezza impatta 1 pari (nonostante un passante straordinario di rovescio di Ruusuvuori). Si scambia a ritmi superiori rispetto al primo set, soprattutto per merito di Emil che “regge” la velocità di Jannik e prova qualche strappo lungo linea. Nel quarto game, Sinner trova il primo Ace del match ma anche un doppio fallo che lo condanna al 30-40, e palla break da difendere. Non entra la prima palla… carica moltissimo la seconda, che il finlandese “abbocca” spingendo troppo e sbagliando. Col servizio, in sicurezza, l’azzurro impatta sul 2 pari. Sul 3-2, Ruusuvuori lascia partire un paio di accelerazioni di rovescio davvero notevoli, che sorprendono l’azzurro. 15-40, altre due palle break da difendere. Con una grande risposta di diritto strappa il BREAK all’azzurro, vola avanti 4-2. Sinner accusa il colpo, non riesce a contenere la spinta del rivale, che gioca con grande profondità e comanda lo scambio. 5-2 Ruusuvuori con un altro rovescio vincente su di una palla un po’ corta di Jannik. Evidente un calo fisico di Sinner, arriva in leggero ritardo e le sue palle sono più corte, facili preda delle accelerazioni di Emil. Crolla 0-30 nell’ottavo game, è un momento difficile per lui. Con tre prime di servizio torna in vita nel game. Con 4 punti di fila, recupera e resta in scia 3-5. Ruusuvuori serve per il set. Con grande sicurezza chiude 6-3, un solo break ma è stato più brillante ed aggressivo per tutto il parziale, meritato.
Terzo set, Sinner to serve. Inizia male, sbaglia anche di volo una palla non difficile, 0-30. Nemmeno la prima va, sembra spento in questa fase cruciale del match, in cui è chiamato ad arginare l’ondata del rivale. Lo aiuta Ruusuvuori, che sbaglia in risposta. Spinge Emil, troppo corto nel palleggio l’azzurro. Un errore condanna Jannik all’immediata palla break da difendere. Ancora un errore in risposta aiuta Sinner. A fatica, Sinner si salva pizzicando un millimetro di riga con lo smash, 1-0 avanti. Tutto facile invece per Ruusuvuori alla battuta, 1 pari. Anche nel terzo game, crolla 0-30 l’azzurro, solo errori e gambe pesanti. Con un Ace esterno e poi uno scambio finalmente condotto torna 30 pari, urla e fa il pugno, segnale di presenza in campo dopo una fase un po’ abulica. Sbaglia però un rovescio (colpito da fermo), e ancora palla break sul 30-40. Un errore di Emil lo salva, e un altro errore condanna Jannik all’ennesima palla break. Stavolta il BREAK arriva, con un attacco che provoca l’errore col passante di Sinner. 2-1 e servizio Ruusuvuori, che continua a spingere con sicurezza, agevolato dal ritmo blando di Sinner. 3-1 Emil, nonostante un game con un paio di errori. Sinner non crolla, almeno di testa resta nel match, provando qualche difesa importante. Sul 3-2 Ruusuvuori commette un doppio fallo che manda Sinner 15-30. Piccola chance per riaprire il match… si difende bene Jannik, ma Emil trova un contro piede di diritto molto preciso, dopo un lungo scambio. Con un bel diritto vincente (che mancava da un bel po’), Jannik forza il game ai vantaggi. 4-2 Ruusuvuori. Sul 30 pari la seconda violazione dei 25 secondi costa la perdita della 1a palla, per fortuna di “Jan” la seconda è bella carica e lo aiuta. 3-4 Sinner, resta aggrappato al match, ma serve incidere in risposta. Purtroppo anche l’ottavo game fila via liscio, troppo liscio per il finnico. Serve per il match Ruusuvuori sul 5-4. La tensione blocca il suo braccio, mentre Jannik urla e fa sentire la sua presenza. Clamoroso 0-40, tre palle break per Sinner! In rete il diritto del finlandese… crollato totalmente al momento di chiudere. BREAK a zero per Sinner, che ringrazia e torna in vita in una partita che pareva persa. Si salva da 0-30 Jannik, sale 6-5 e di nuovo la pressione è tutta su Emil. Che la sente… un errore gli costa un pericolosissimo 15-30. Bravo a venire avanti, con coraggio, dopo una bella prima. 30 pari. Si butta avanti stavolta Sinner, ma aveva troppo e il passante robusto è troppo. Il match si decide al tiebreak. Scatta male l’azzurro, errore col diritto in rete, classico non forzato. Con un bel contropiede di diritto Ruusuvuori si porta 2-0. Ora è Emil a trovare la rete col diritto, molto attento Jannik a non sbagliare nello scambio. Rischia l’accelerazione lungo linea Sinner, ma la palla muore in corridoio. 3-1 Ruusuvuori. Doppio fallo Sinner… Mai una prima in campo nel “decider”. 4-1 Ruusuvuori. “Ciapanò” in questo tiebreak, Emil sbaglia col diritto e poi a rete. 4-3 Ruusuvuori, ma serve Sinner (bravo in difesa nel settimo punto). Terribile errore col diritto di Sinner, totalmente fuori equilibrio, 3-5. Finalmente una prima di servizio in campo, 4-5 Jannik. Anche Ruusuvuori è bloccato dalla tensione… 5 pari. Con una prima Emil si porta 6-5, primo Match Point. Lunga la risposta… 6 pari. Con una difesa estrema e un po’ fortunata, Ruusuvuori rimette tutto e Sinner alla fine sbaglia in spinta. 7-6 Ruusuvuori, altro match point, stavolta alla battuta. Sinner spara a tutta!?! Rischia di sbagliare ma si salva, di nuovo. 7 pari. Livello tecnico terribile in questo tiebreak, ma che emozioni… Sbaglia col rovescio Jannik, 7-8. ACE! Ritrova un “asso” dopo secoli.. 8 pari. Stavolta il rovescio è preciso, un cross che gli porta il 9-8 e primo Match Point a favore!!! Niente prima “in”… Entra Sinner, ENTRA!!! Col diritto, scaraventa una bordata che Emil non contiene. Vince 10-8 salvando tre match point. Una partita brutta per Sinner, sofferta, ma alla fine l’ha vinta di testa e di “cattiveria”, approfittando della strizza del rivale, ma restando sempre lì.
Emil Ruusuvuori vs [9] Jannik Sinner
4 ACES 3
4 DOUBLE FAULTS 2
66/98 (67%) FIRST SERVE 63/101 (62%)
45/66 (68%) 1ST SERVE POINTS WON 49/63 (78%)
19/32 (59%) 2ND SERVE POINTS WON 15/38 (39%)
2/4 (50%) BREAK POINTS SAVED 6/8 (75%)
16 SERVICE GAMES PLAYED 15
14/63 (22%) 1ST SERVE RETURN POINTS WON 21/66 (32%)
23/38 (61%) 2ND SERVE RETURN POINTS WON 13/32 (41%)
2/8 (25%) BREAK POINTS CONVERTED 2/4 (50%)
15 RETURN GAMES PLAYED 16
64/98 (65%) SERVICE POINTS WON 64/101 (63%)
37/101 (37%) RETURN POINTS WON 34/98 (35%)
101/199 (51%) TOTAL POINTS WON 98/199 (49%)
TAG: Emil Ruusuvuori, Jannik Sinner, Marco Mazzoni, Masters 1000 Miami 2022
E come disse il compianto Troisi, questa me la segno
Ma non hai visto che non stava bene! lento, in ritardo sulla palla fuori equilibrio, scarico. E’ inutile giudicare una partita quando si è al 50% della forma fisica. L’ha vinta di nervi perchè è uno cocciuto che non molla mai, perchè a Ruusuvuori è tremata la mano e grazie alla fortuna. Alla prossima perde, come è giusto viste le condizioni fisiche e lo giudicheremo quando avrà recuperato.
A mio modesto avviso ricordi proprio MALE
Passato piu’ volte, volee’ precaria che in genere richiede una seconda volee’ giocata non in avanzamento deciso verso la rete, ma fermo sulle gambe.
Di la’ c’ era un 70′ al mondo con best ranking 66′
@ Cingh (#3111102)
Se non ricordo male, ha sbagliato una sola voleè, per altro non semplicissima, mandando la palla sul nastro. L’altro gli aveva tirato addosso. Le altre, seppur poche, le aveva fatte bene, tanto che Rusuuvuori aveva dovuto tirare i passanti da posizione molto decentrata. Se hai attaccato bene, l’altro deve fare una prodezza per fare il punto, per cui la tua scelta ed esecuzione era corretta. Semmai il punto è stato che ha fatto poche discese a rete, cosa non tanto insolita quando un giocatore non è in condizione nè in fiducia. Sarebbe ben strano se, vedendo che il tuo gioco non risponde, tu tentassi di tamponarne le falle praticando un tennis che non è per te naturale. Significherebbe perdere molto più facilmente.
Ho letto tutti i commenti scritti qui sotto, e sono più che d’accordo con quanti hanno rimarcato il fatto che il problema sia stato di pura natura fisica. Non sappiamo che cosa gli abbiano dato per curare i sintomi dell’infezione (penso) della settimana scorsa, ma di sicuro è qualcosa che non deve certo aver contribuito al suo recupero pieno, senza poi considerare che qualche giorno si sarà dovuto fermare negli allenamenti. Ho letto di involuzione, di servizio peggiore di quello di un anno fa, di incapacità di poter stare altro che fra i primi 20, ma non di essere un top player. Involuzione non la vedo, è sufficiente considerare il miglioramento nel giocare la voleè tecnicamente, e anche tatticamente, come è emerso nelle partite giocate da inizio anno. Che il servizio sia migliorato, lo si può evincere dagli ace fatti da inizio anno e anche dalle percentuali sulle prime e seconde, che mi pare siano decisamente migliori di quelle di un anno fa. Che poi non possa essere mai che un onesto primi 20 lo confuta il fatto che è già stato fra i primi 10, e non per una settimana e basta, e ora è appena numero “11”. Ma prima di scrivere verificare su dati oggettivi è tanto difficile? Poi ci si lamenta di subire i dislike o le bordate di altri. Ieri è stato tutto molto semplice, una brutta prestazione dovuta a probabile mancanza di energie. Qualcuno si ricorda di come giocò Nole a Belgrado 1, un anno fa? Palle lente, quasi sempre poco oltre la metà campo, e infatti patì le pene dell’inferno per arrivare allo scontro con Karatzev, dove infatti perse. Questo è un episodio, che per diventare categoria critica necessità di tutta una sequenza di situazioni analoghe. Pare quasi che si stia valutando la Sabalenka, che dal post covid (e questo va preso in considerazione come un possibile parallelo) è precipitata di rendimento e di livello tecnico.
Quindi? Come fara a dominare il tennis se ne ha sempre una?
Si stanno ammosciando i nostri
@ Supporter dei poeti estinti (#3111211)
Non importa vincere o perdere si puo anche perdere se l avversario gioca meglio, ma sarebbe stato sicuramente piu gratificante vederlo perdere giocando alla grandissima in un match combattutissimo dove mostra un livello di tennis decente che vederlo vincere giocando in maniera imbarazzante, anche perché così se non va a casa ora va a casa la prossima non c è molto da sperare o da credere che possa fare strada nel torneo, la cosa è lampante, quindi se un tifoso è obiettivo guarda il gioco espresso, poi se si vince o si perde ci sta, se uno gioca bene prima o dopo i risultati arrivano, ma se Sinner gioca così uscirà dai 20 entro poco e non so dove finirà