Jannik Sinner: “bisogna avere anche il coraggio di fare scelte difficili”
Intervistato da La Gazzetta dello Sport, Jannik Sinner ha parlato di alcuni argomenti interessanti: “Abbiamo iniziato a lavorare io e Simone Vagnozzi sul servizio, sul rovescio, sul fare qualcosa in più a rete.
Nessun stravolgimento, però, perché l’attenzione resta concentrata sul non perdere le mie caratteristiche fondamentali, quelle che mi hanno portato ad arrivare in questa posizione di classifica. Sono soddisfatto perché stiamo lavorando molto duramente sul campo, come piace a me.
C’è stato subito un buon feeling e non solo per quanto riguarda il tennis. Vagnozzi è un milanista sfegatato e quando parliamo di calcio andiamo d’accordo, siamo sulla stessa lunghezza d’onda”.
“Parlare di classifica è una cosa che non faccio mai volentieri.
La mia ambizione è quella di crescere ancora. Se poi questo percorso mi porterà un giorno ad essere numero 1 al mondo sarà un bene. Sarà un’impresa difficile, ma il mio sogno è questo.
Bisogna fare dei sacrifici e a volte bisogna avere anche il coraggio di fare scelte difficili come ho fatto io, cambiando allenatore” .
TAG: Jannik Sinner
Diciamo che è passato da una “cerchia familiare” a un’altra!
Ti posso garantire che simili scelte non sono affatto facili. Nonostante rischiare di mandare a monte una carriera tennistica non sia paragonabile alle scelte di presidente del Consiglio di una nazione o anche solo a quelle di un CEO di una multinazionale, Sinner si è comunque trovato di fronte a una situazione delicata ed è imparando a decidere come ha fatto lui che poi si impara decidere come imprenditore o premier
Verissimo! Infatti molte persone non rifiutano inviti a cena da gente che detestano, proprio per paura di essere mandati a quel paese!
Giusto. Anche accettare/rifiutare un invito a cena può essere difficile, anche se il peggio che può accadere è che un tuo amico ti mandi a quel paese.
Diciamo che è passato da una “cerchia familiare” a un’altra!
Ti posso garantire che simili scelte non sono affatto facili. Nonostante rischiare di mandare a monte una carriera tennistica non sia paragonabile alle scelte di presidente del Consiglio di una nazione o anche solo a quelle di un CEO di una multinazionale, Sinner si è comunque trovato di fronte a una situazione delicata ed è imparando a decidere come ha fatto lui che poi si impara decidere come imprenditore o premier
Le parole vanno sempre rapportate al contesto. Ovvio che a fronte dei più gravi problemi del mondo, i problemi di un tennista professionista sono stupidaggini. Anche io mi lamento che la benzina costa 2 euro al litro, ma dovrei ringraziare che stamattina mi sono svegliato in un letto e ho potuto fare colazione, mentre qualcuno no. Ma questo non toglie che il costo della benzina sia un furto legalizzato. Giusto per fare un esempio.
Condivido , si paga per vederli giocare e basta, è ovvio che per argomenti di spessore bisogna rivolgersi altrove. Confido che a breve qualcuno del suo staf sata’ adibito ad evitargli uscite del genere
@ WhyNot (#3097821)
Cavolo che profondità di pensiero ….hai una superficialita incredibile perché prima di arrivare a tutti i traguardi che hai elencato te devi sbatterti da paura e se calcoli che a cose fatte di anni ne ha 21 vuol dire una cosa solo …sei molto in gamba
Veramente lo diceva anche Piatti che rimase colpito dal coraggio di Jannik che da piccolo scendeva spesso a rete prendendo delle belle stese. Il gioco di Sinner è estremamente offensivo come dice anche Nishikori che, in questo atteggiamento, pensa un po’, lo paragona (insieme ad Alcaraz) a Federer a differenza di Zverev e Medvedev che assomigliano e si ispirano a Diokovic. In tal senso, in prospettiva, la presa della rete è una opzione che certamente fa parte del piano di crescita di Jannik. Ma tutto a suo tempo, e se questo sarà il futuro e Jannik riuscirà a perfezionare questo fondamentale ne vedremo delle belle…
Mah, nel dialetto toscano parlano così…in questo caso si intende di’ a lui…. “oh dicci al Vagnozzi….maremma maiala….
Enzo ma ti sembra che Pete Sampras quando vinse il primo US Open fosse un culturista? Vai a riguardare le immagini, la muscolatura dei quadricipiti era ancora lontana da come diventò in seguito ma il dritto ed il servizio erano i più veloci mai visti. Sei proprio fuori strada…
Ma non sa nemmeno l’età. 20 anni; non 21. Di certo non è il numero uno dei biografi.
@ Mentalmente pompato (#3097901)
Ahahah! Hai ragione! Sono tempi bui…
Concordo
Il dicci di Dante significa “di’ a noi” ed è corretto. Quello di Italyfirst un po’ meno (siamo buoni).
Beh certo immagino che sia una scelta banale, in fondo sta provando a diventare numero 1 al mondo. Ah già anche tu sei numero uno, in cosa?
Dovresti sapere che la forza del braccio non conta niente. Qualunque maestro ti dirà che il braccio lo usano solo i quarta categoria scarsi. Ad esempio, sono molto più importanti gli addominali e in generale quello che conta è la velocità del braccio o se vogliamo, come ci insegna Federer il punto di impatto della palla. Se colpisci mentre la palla è in fase ascendente devi spingere meno e generi una maggiore pesantezza della palla perché sfrutti la forza dell’avversario oltre a toglierli un tempo di gioco….
E ti pare poco…di sti tempi…
Mah più che di bicipiti nel dritto per spinta contano i quadricipiti essendo il tennis un gioco dinamico.
Ad esempio Lorenzo Musetti non riesce ad esprimere una spinta sufficiente e coerente a causa della difficoltà di impostazione delle gambe, nonostante abbia una buona muscolatura.
Ancor di più vale il discorso con Jannik proprio perché lui lavora di leva più che di potenza, e quindi non è la prestanza dei suoi bicipiti il problema ma altro.
sei leggendario Enzo.
Non so se ti sia mai capitato di vedere certi ragazzini dotati.
a 10/12 anni riescono ad imprimere una potenza alla palla impossibile da raggiungere per molti tennisti adulti, anche ben piazzati fisicamente.
Tecnica, timing valgono molto più dei muscoli.
Vale lo stesso anche in altri sport, ti risulta che i calciatori con il tiro potente siano tutti grossi?
Sei fantastico
Così parlò il Nick Bollettieri de noantri…
@ Giova (#3097880)
Yesssss..concordo
E comunque sono solo piacevoli disquisizioni da appassionato. In 40 anni che seguo il tennis, un momento così esaltante per i colori italiani non l’ho mai visto
In effetti il dritto con alcune angolazioni lo può migliorare. Aveva iniziato a fare uno strettino molto bello qualche tempo fa, ma adesso non lo usa più. Il servizio comunque migliorerà ancora come efficacia, sempre di più (e già adesso mi pare notevole. Il gioco di volo sarà solo un’opzione tattica da usare opportunamente ma ovvio che non potrà diventare la sua casa
Un torneo ATP sono 4/5 partite, dispendiosissime fisicamente e moralmente, in 5/6 giorni. La differenza tra Sinner e i tennisti mediocri che l’Italia ha avuto negli ultimi 40 anni è che lui la solidità per vincere un torneo ATP lui ce l’ha, loro no.
Heribert Mayr, il primo maestro di Jannik, per intenderci il suo maestro finché non passò da Piatti, in un intervista del 2020 disse che Jannik diventerà un grande giocatore anche a rete, perché lo era da ragazzino e il suo gioco aggressivo lo predispone alla rete. Io faccio fatica a crederlo, e non sono il solo, ma se l’ha detto il suo primo maestro…boh, speriamo. Se fosse così, forse il suo distacco da Piatti è da leggersi anche perché in disaccordo sull’idea di giocatore che aveva in mente Piatti rispetto a Jannik.
Dante sarebbe stato il N 1 di tutti i tempi altro ché nadal
Non so se sia tecnicamente perfetto, forse tiene il braccio un po’ troppo piegato nell’impatto, ma non sono abbastanza qualificato per considerazioni troppo minuziose.
Di base il rovescio mi da sempre l’impressione di un orologio svizzero, come quello di Murray, ancora prima che parta sai già che andrà dentro forte e lungo, mentre col dritto non ho la stessa sensazione di stabilità, mi ricorda a volte certe giocatrici wta.
@ ItalyFirst (#3097769)
Vedremo il Vagnozzi con la cassetta degli attezzi al seguito? Se gli deve sitemare i dirtti, avrà bisogno come minimo delle pinze. enzo
@ Giampi (#3097812)
Ogni tennista imprime alla palla la forza che ha. Se la natura l’ha dotato di buona muscolatura, è fortunato. Se confronti il bicipite di Nadal con quello di Sinner, il primo ce l’ha come minimo il doppio. Anche il ragazzo Alkaraz ha i bicipiti poderosi. Musetti e Sonego, purtroppo non dispongono di una grossa muscolatura. Questo sarà sempre un loro limite. enzo
Mio nonno Interista
Mio Padre Milanista
Io nato con maglia bianconera
Ma a tavola da noi si parla solo di Tennis………..
X favore,scrivi commenti divertenti che li fai bene,come maestro…lasciamo perdere…e più facile fare Ace che imparare a fare meno unforced..quindi spingiamo col servizio sennò altro che Alcaraz e compagnia bella…
Bravo, entra nei primi 5 al mondo e non giocare più in doppio in Davis, che é un altro tipo di sport
La cosa importante è non perdere qualità con il piano A. Muratoglu, ad esempio dice che Sinner non ha bisogno di piani b,c ecc. Io non sono del tutto d’accordo perché adeguare il proprio tennis all’avversario mi sembra importante ma al tempo stesso troppe soluzioni possono creare confusione. Musetti che, naturalmente, ha una infinità di soluzioni, delle volte da l’impressione di non saper nemmeno lui che sta per fare….
la sua non mi sembra una scelta difficile, ha praticamente scelto di stare in una cerchia di amici, quasi familiare.
Oddio, le palle corte in genere le gioca abbastanza bene, e anche il serve e volley mi pare una buona variazione. Lo dovrebbe fare di più anche Berrettini ma a dispetto di quello che si pensa, non ha una buona volée. L’unica che gioca è la volée appoggiata….
Concordo pienamente che a volte bisogna avere il coraggio di fare scelte difficili!
Se veramente il percorso intrapreso con PIatti era volto al termine e con Vagnozzi va molto meglio, il suo ragionamento non fa una grinza. Dimostra anche una maturità che non è da tutti quando si ha solo 20 anni!
Certo, se poi con Vagnozzi finisse presto…
Concordo pienamente che a volte bisogna avere il coraggio di fare scelte difficili!
Se veramente il percorso intrapreso con PIatti era volto al termine e con Vagnozzi va molto meglio, il suo ragionamento non fa una grinza. Dimostra anche una maturità che non è da tutti quando si ha solo 20 anni!
Certo, se poi con Vagnozzi finisse presto…
Salute…talento in ambito sportivo …21 anni..contratti milionari…residenza a montecarlo.. e lasciare piatti è stata una scelta difficile.. ??
Capisco che lo hanno tolto da scuola da piccolo per farlo correre dietro ad una pallina pero’ forse non ha ben chiaro cosa sono le scelte difficili…. speriamo che qualcuno gli faccia un riassunto
ha ragione. E’ stata una scelta coraggiosa. Se giusta o sbagliata lo scopriremo in futuro.
Io credo che Jannik e Vagnozzi non debbano fossilizzarsi su un gioco più completo, quanto a migliorare il servizio. Quello è l’ ingrediente fondamentale per fare il salto di qualità.
Djokovic non è un fenomeno al volo, non ha un back così incisivo, la palla cortà è discreta e poco più ed ha uno dei peggiori smash tra i top 100, eppure l’ anno scorso stava per fare il grande slam.
Nel tennis moderno essere completo nel gioco non è così essenziale, può aiutare in certi match, ma non fa una grande differenza.
Lo stesso Alcaraz vince perchè è un mostro nei colpi di rimbalzo e nel fisico, non perchè sia un giocatore completo.
Jannik deve pensare a sistemare il servizio e a crescere un po’ dal punto di vista fisico, poi non so se riuscirà a competere con Alcaraz, ma di sicuro sarà l’ alternativa più valida allo spagnolo.
Negli ultimi game con Gombos è tornato ai fondamentali stile Next Gen a Milano: ritmo da fondo.
Durante il match, ogni tanto sul 40-0 faceva esperimenti (servizio e discesa a rete, smorzate con poco senso, etc.).
Fingeva di esserlo, in realtà teneva dei gagliardetti della Lazio in uno stipetto. Quando Sinner lo ha scoperto, ha rotto per sempre il loro rapporto. Ora finalmente la verità è rivelata, amen!
E comunque non è il dritto in se che è tecnicamente perfetto ma gli appoggi che talvolta non lo fanno arrivare bene ordinato sulla palla. Sul rovescio che pure è perfetto, credo si voglia lavorare per dargli una maggiore rotondità e quindi più controllo e un rimbalzo un po’ più alto. Spesso ho l’impressione che colpisce benissimo ma fa meno male di quello che si aspetta perché la palla arriva fin troppo pulita e l’avversario appoggiandosi bene tiene lo scambio. Gombos che pure è bravo con il rovescio, non andava in difficoltà ma anzi tirava anche più forte. Una palla con più effetto che rimbalza più alta può diventare molto difficile da gestire.
Oralità (in senso linguistico)
È italiano volgare…Dante Alighieri “dicci chi fosti in vita e…”
Del resto il feeling calcistico è un punto fondamentale nel rapporto coi partner di lavoro. E’ risaputo..
Vorrei continuare ma temo che il messaggio possa diventare un’inutile paternale.
…dicci?,italyfirst ma non nella lingua?
@ ItalyFirst (#3097769)
🙂 arguto come sempre il buon ItalyFirst..scommetto che il commento negativo al suo post e’ a firma del solito spagnoleggiante invasato ……
il servizio…alleggerisce tutto…poi la smetta di fare il robottino se non sfonda…interpreti i messaggi…e trovi i punti deboli dell’avversario…il vagno e’ bravo…ma sinner deve evolversi in quello…piano b….piano c…ha tutto per essere un assoluto protagonista da robottino con alcaraz felix e rublev…che a me non piace come stile…ma nella sua specialita’ e’ fantastico top3 o 4…poi abbiamo gia’ musetti e berrettini…direi che l Italia e’ completa…anche negli stili peculiari del tennis moderno…cosa pretendere di piu’??
parole corrette
anche migliori di quelle di alcaraz
poi andrà come andrà, ma è bello tifare per uno che si impegna nel modo giusto
cmq bisogna partire dalla necessità di imparare ancora
con Piatti, forse sarebbe rimasto troppo monocorde
Del resto in tanti sono passati da Piatti, giovandosene, ma nessuno è rimasto sempre lì
Ad esempio la Sharapova è stata forse troppo condizionata dagli allenatori. Forse avrebbe raccolto ancor di più con un tennis più completo e tradizionale
A me viene sempre piú da pensare che Jannik sentisse il bisogno di qualcuno di piú “fresco” a seguirlo. Forse i discorsi tecnici seguono…
Anche piatti era milanista
Non so se il servizio adesso gli va meglio o peggio, certo che la tecnica di esecuzione sembra cambiata. Inarca molto di più all’indietro la schiena, cosa che gli permette di sfruttare di più la lunghezza delle braccia e di imprimere più peso. L’estetica attuale del servizio di JS mi ricorda un po’ quella di Tsitsipas
Il dritto! Il dritto! Dicci a Vagnozzi di sistemarti i gratuiti di dritto! Col rovescio che ti ritrovi e un servizio registrato come dio comanda, ma chi ti ferma! Alcaraz neppure se mette i muscoli di Rocky Balboa ti mette piu’ KO!