Lunga intervista a Simone Vagnozzi che parta di tanti argomenti: “”Jannik non deve essere la brutta copia di Nadal, di Medvedev, di Djokovic o di nessun altro. deve essere la versione migliore di se stesso. Per ora non entrerà nessun altro nel team”
Su Supertennis è andata in onda quest’oggi una lunga intervista a Simone Vagnozzi.
Dichiara il coach di Sinner: “Se non mi sentissi pronto non sarei qua. So che è un ruolo di responsabilità, perché parliamo di un ragazzo che a vent’anni è tra i primi dieci del mondo e ci sono tante aspettative. Mi sento pronto, altrimenti non avrei accettato”.
“Ho ricevuto la chiamata del suo entourage il mercoledì. Mi chiedevano se potessi andare a dargli una mano a Montecarlo. Poi la storia la sapete tutti come è andata, ma è stato tutto molto veloce”.
Ho sempre avuto massimo rispetto di Riccardo Piatti, è l’allenatore con più esperienza e con i maggiori risultati in Italia. Ha fatto un grandissimo lavoro con Jannik e prima con altri giocatori. E’ un motivo di orgoglio per me subentrare a un grande come Riccardo”.
SINNER? IL GIOCO CHE VORREI
“L’obiettivo è cercare di migliorare aspetti del suo gioco e cercare di battere i top player nei tornei importanti. Lui è già pronto per vincere partite importanti, ma non dobbiamo dimenticare che ci vuole tempo per costruire qualcosa. Ci siamo detti di non stare attenti troppo al ranking ma a migliorarsi tennisticamente
Può migliorare il servizio, la sicurezza nella discesa a rete, la tecnica nell’esecuzione della volée. Può migliorare lo slice di rovescio, che lo potrà aiutare anche se non sarà un colpo che giocherà tantissimo. Tatticamente può migliorare tanto, penso che aggiungere un piano B e un piano C possa essere importante perché quando affronti volpi del circuito come Djokovic o Nadal devi essere pronto a cambiare le carte in tavola
Sono molto contento di come sia andato il torneo di Dubai. Dopo l’Australia non si era allenato per due settimane. Abbiamo iniziato a lavorare il giovedì, quindi prima di Dubai abbiamo fatto dieci giorni di allenamento in una situazione evidentemente non facilissima. La risposta mentale che lui ha dato il primo giorno per me è stata incredibile: battere Davidovich Fokina dopo essersi trovato un set e un break sotto, e aver salvato tre match point al tiebreak, fa capire quanto sia forte mentalmente. Ha interpretato molto bene la partita con Murray, con Hurkacz certo non è stato il suo miglior match. Magari mancavano un po’ di energie, perché l’ultimo mese è stato particolare per lui. L’abbiamo preso come un periodo di rodaggio, dobbiamo conoscerci meglio. Fra due-tre mesi si vedrà la strada che stiamo prendendo”.
LE PRIME IMPRESSIONI SU JANNIK
“Jannik è un ragazzo solare, che si diverte. Ci siamo trovati molto bene per il momento. Ci dobbiamo conoscere, dire qualcosa ora è affrettato.
L’ho visto la prima volta quando allenavo Gianluca Quinzi, il fratello di Gianluigi. Era il primo giocatore che seguivo dopo aver smesso. Giocarono contro, e vinse Jannik 7-6 al terzo, quindi mi ha già battuto. Era un ragazzo molto serio, che capiva bene il gioco con un ottimo timing. Non mi ha fatto la stessa impressione di un Alcaraz che a 14 anni passava turni nei Futures. Ma ha fatto un percorso velocissimo dai 14 ai 20 anni, e in questi dieci giorni ho iniziato a capire perché. E’ totalmente immerso nel suo lavoro, vuole fare sempre qualcosa in più e non qualcosa in meno ed è sempre pronto a confrontarsi”.
IL SUPER-COACH
“Jannik non deve essere la brutta copia di Nadal, di Medvedev, di Djokovic o di nessun altro. deve essere la versione migliore di se stesso”.
Per ora non entrerà nessun altro nel team. In America andremo io, il preparatore atletico Davide Cassinello e il fisioterapista Paolo Cadamuro. Ma siamo qui per fare il bene di Jannik, e se ci troveremo ad aver bisogno di altre persone che ci diano qualcosa in più restiamo aperti a questa eventualità”.
TAG: Jannik Sinner, Simone Vagnozzi
E’ anche il doppio di quello di Medvedev, se è per questo.
Patrick Mouratoglu su Jannik Sinner: “Deve sviluppare il suo piano A come Agassi, non cercarne altri”. Io sono sostanzialmente d’accordo con l’allenatore francese. Sinner dovrebbe ottimizzare le sue qualità naturali piuttosto che cercare tattiche differenti. Basterebbe potenziare il servizio e limitare sempre più i gratuiti del suo fortissimo gioco da fondo. Il gioco al volo cresce piano piano con l’esperienza e con le smorzate sta già dimostrando di saperci fare. Non andrei a cercare chissà quali altri piani b, c etc. Anzichè concentrarsi sul proprio talento e usarlo con sempre maggiore spregiudicatezza, aggressività e disinvoltura, pensando a soluzioni alternative Jannik si blocca, perde campo, pencola tra attacco e difesa, a volte esita e quasi si imbambola. Magari sbaglio, ma quel che Sinner sa fare, con qualche aggiusta, basterebbe per arrivare alla pari con i migliori, con le sue buone chance di batterli.
Avesse il diritto di Fabio….ma ha il diritto di Paire…
@ Livio (#3091169)
La risposta vera te la possono dare solo i due interessati: ho l’impressione che il pensiero di mollare avvenga quando Vagnozzi pretende molto impegno e un tennista che si crede ormai molto forte comincia a perdere qualche match di troppo! A quel punto sorge disaffezione perchè magari si imputa al coach una eccessiva durezza che in quel momento non porta a nulla perche si perde lo stesso e quindi si decide di mollare pensando di poter fare comunque bene (quasi a dire:amico il fenomeno sono io che gioco non tu che alleni come può allenare un altro) con un allenatore meno integralista e più comodista! Questo processo mentale dell’atleta quasi arrivato in alto inaspettatamente è molto frequente. Per voler essere molto cinici però bisogna ricordare che chi nasce tondo non può morire quadrato! Se uno è fenomenale di suo lo fa vedere in maniera netta dai 18 anni in poi e non a sorpresa a 25 anni perchè li (anche con un minimo di pancia piena e meno fame) puoi ricadere in standard di mediocrità che ti sono più usuali!
@ De wolf (#3091110)
“Fognini all’età di Musetti era, oltre la 500 posizione”
Non esageriamo!
Fognini il 21.05.2007 (tre giorni prima di compiere 20 anni) era 190, un bel po’ più avanti della 500-ma posizione.
Cecchinato e Travaglia sono quelli che al circolo definiamo psyco1 e psyco2. Ovvero giocatori con delle qualità ma fuori di testa. Praticamente impossibili da allenare. Fossero capitati nelle mani di Piatti o zio Toni sarebbero stati scaricati dopo un mese.
Condivido, ma di quelli che hanno avuto la precocità di Jannik pochissimi hanno fallito. Uno di questi è stato Gasquet ma se lo vedi capisci che non aveva la struttura fisica per fare molto di più..indiversamente il margine di Sinner da un punto di vista atletico e tecnico-tattico è veramente importante. Visto l’entusiasmo di molti utenti verso gli Shapovalov, gli Aliassime, i Korda, i Brooksby, ottimi giocatori che sembrano comunque già aver completato lo sviluppo psicofisico ma che in quattro hanno vinto complessivamente meno tornei di Jannik, direi che dovremmo essere ottimisti. Lo stesso Alcaraz, rispetto al quale non ho il minimo dubbio che, salute permettendo, diventerà un top sembra un giocatore fatto e finito.
Tra Fognini e Musetti c’è un abisso.
Ma giocate a tennis o siete solo commentatori della domenica?
Muso è giovanissimo ma non ha colpi..Fabio con la racchetta fa quello che vuole..ferro e piuma..se non avesse un servizio da wta avrebbe fatto una carriera pazzesca. Lorenzo è giovane, ha tempo, ma è leggerissimo..non regge lo scambio, servizio così così.
Dubito che all’improvviso cominci a tirare comodini in campo..o a servire come Tzitzipas..ecco perché oltre al tifo bisogna essere realisti e capire il tennis
In entrambi i casi, vista la crescita del tutto inaspettata, io come giocatore non mi sarei mai messo nelle condizioni di interrompere un rapporto del genere. Eppure è successo ed entrambi sono crollati. A qs punto mi chiedo il perché di entrambe le rotture. Chi mi aiuta?
Quello che ha fatto e sta facendo Sinner è già grandioso, gli resta da compiere l’ultimo passo per diventare un top player, ma è quello più difficile e che molti non hanno mai fatto per una carriera intera nonostante le ottime basi. Nessuno può sapere se ce la farà o no, la fame di voler arrivare lassù ce l’ha, ma non è semplice per niente. La storia è piena di talenti che hanno fatto un ottima carriera ma che non sono mai arrivati a diventare top player
@ cataflic (#3090981)
Staremo a vede’!!!! Io ci credo poco……
Giusto anche fare presente che Wawrinka, tre slam, vinti, (SO, US Open, Roland Garros) sarebbe il massimo dei massimi dei sogni che non c’ e’ il benche’ minimo fondamento di aspettarselo da Sinner, altroché carriera “ottima”… stellare, sensazionale, IRRAGGIUNGIBILE, facendo salti nel buio.
Solo “ottimo” se Sinner dovesse vincere Roland Garros, US Open, AO…
Veda di restare nei top 50…
@ No Way (#3091087)
o di djokovic 15 anni fa…se ha voglia di lavorare e verrà seguito bene (e ho molta fiducia in simone), sono certo potrà crescere tanto…ma ci vuole tempo e pazienza…l’importante è non scoraggiarsi se arriverà qualche risultato negativo e non distrarsi dall’obiettivo primario (migliorare come giocatore).
Ah l’alimentazione anche penso possa essere molto importante (in quello e non solo in quello, djokovic è stato un maestro)
Bravissimo Simone! un esempio da ragazzino, un ottimo professionista ed un abile allenatore!
Mi auguro si lavori molto anche sull’aspetto tattico di Sinner…spesso vedo delle scelte non esemplari…anche se è sicuramente migliorato e l’uso della palla corta, che finora non avevo mai visto fargli, è un ottimo passo avanti…soprattutto per lui che mette molta pressione da fondo campo, cambiare ritmo può essere un ottimo passo avanti…
Per quanto riguarda l’aspetto tattico credo ci sia molto da lavorare sul cambiare ritmo, migliorare nella chiusura degli angoli (sia a fondo che soprattutto a rete), l’uso della palla corta e del back…
C’è anche da lavorare sulla risposta (qualche volta potrebbe anche rispondere in back) e certamente può migliorare il servizio, non necessariamente serve un gran fisico, basta usare bene il corpo ed appoggiarlo alla racchetta (nargiso docet ma lo stesso goran ivanisevic…sfruttava corpo ed altezza ed a jannik quest’ultima non manca). La sua dinamica al servizio è molto statica e potrebbe, pian piano, trasformarla un po’…magari solo per la prima di servizio…
Fognini all eta di nmusetti era, oltre la 500 posizione. Con tutto che sono un tifoso di fognini
@ Pierluigi (#3091026)
Avrei voluto vedere cosa avresti scritto di Medvedev a 22 anni, di Wawrinka fino ai 27 e, al contrario, di Chang, Roddick Hewitt, gente che sembrava poter dominare e poi invece ha fatto solo “ottime” carriere. È assodato che Jannik abbia al momento un gap con il gioco dei top5, e su 10 partite ci perderebbe 8/9 volte. Non so se riuscirà ad arrivare a quel livello (io ci spero), ma vi ricordo che quando il ‘futuro dominatore, vincitore di 30 Slam” iniziava a vincere Futures, jannik aveva appena mollato a tempo pieno gli sci ed iniziava ad essere un tennista serio. In 6 anni e mezzo è diventato top 10,quindi, per me, queste sentenze sparate adesso fanno ridere
Chissà cosa pensavi di Medvedev quattro anni fa…
Non sono d’accordo. Sinner al momento ha i limiti imposti dalla sua giovane età e inesperienza. E quelli imposti dal suo fisico che non è esploso come Alcaraz.
Vagnozzi conferma quello che tutti avevamo capito. Sinner è lontanissimo dai primi e non ci sta.
Questa fame è un fatto molto positivo ma io resto della mia opinione: ci sono limiti insuperabili.
Tra il grande giocatore e il campionissimo c’è una sottile linea rossa che nessun allenatore può fargli oltrepassare.
Spero di sbagliare ovviamente ma a Sinner mancano alcune chiavi tecniche. Ci sono limiti oggettivi.
Il servizio (inadeguato), il dritto (spesso lo perde o non lo sente) e il gioco a rete (insufficiente).
Può migliorare ma non può trasformarsi completamente.
Sinner farà una grande carriera ma il gap rispetto ai primissimi secondo me è incolmabile.
Siamo tutti tifosi ma serve anche una buona dose di realismo.
Lo stesso vale per Musetti (non andrà oltre una carriera mediocre).
Certo è un talento ma non basta.
Nel tennis dei comodini e dei lavandini non ha alcuna possibilità (è leggerissimo).
Godiamoci un top 15 o anche top 10 come Sinner e i tocchi di Muso. Punto.
Pensare che Jannik possa vincere Slam o diventare n.1 ad oggi è follia. Pensare che Musetti possa fare una carriera alla Fognini (per capirci) è pura follia.
Il fuoco cova sempre sotto la cenere. Non credo ai complotti in nessun campo se non in quello bellico, ma non credo neanche agli intonsi ed immacolati a cui opportunita’ cosi clamorose piovono dal nulla con loro inconsapevoli protagonisti a “subire” passivamente la scelta o il colpo di c….o. Chiamatelo come volete. Nulla che tolga meriti a Vagnozzi come coach ovviamente ne che mini la sua sincerita’ quando considera Piatti un maestro, assolutamente. Ma credo che il manager di Sinner o comunque persone vicine a lui abbiano quanto meno indirizzato la scelta e anche da tempo. Non troppo tempo logicamente, altrimenti tutti avrebbero preferito inziare gia dalla off season ma sicuramente da un lasso di tempo abbastanza lungo da rendere il terreno fertile. Speriamo paghi come scelta in futuro
Sì così come dici tu tutto avrebbe un senso anche perché in sé e per sé le dichiarazioni di questa intervista non lasciano una gran buona impressione. Ho detto impressione. Quello che conta sarà vedere i miglioramenti che il Sinner tennista potrà trarne.
L’impressione, appunto, è quello di un cambio di atmosfera e di stile, sia di lavoro si di prospettiva e di relazione. Mi piace pensare che il team vagnozzi rispecchi un’esigenza anche umana di maggiore apertura e leggerezza: meno accademica e più friendly ma non per questo meno seria, soprattutto se nell’orbita del pianeta Sinner (che, ricordiamolo, muove già interessi notevoli) gireranno davvero anche i nomi alche chiami in causa. Ciao
Interessante post. Ci daresti anche la traduzione in italiano?
Concordo, il almeno 2 interviste Sinner (che è uno che parla poco e non divulga notizie riservate) aveva anticipato come dato di fatto l’inserimento di un c.d. “supercoach” o “superconsulente” affermando: io so già chi è, voi (giornalisti) lo saprete tra qualche settimana.
Poi c’è stata una improvvisa inversione di marcia.
Giocatori come Cecchinato e Travaglia sono ottimi colpitori e mediocri giocatori di tennis, è difficile, ma se riesci a trasformarli in tennisti veri e i colpi servino a mettere in atto schemi produttivi è facile aumentarne il rendimento anche di molto.
Con Jannik è diverso, lui la testa da top ce l’ha già, ma gli mancano dei colpi….una sfida completamente opposta.
@ enzolabarbera1938@libero.it (#3090460)
Si scrive Jannik. Altrimenti stai parlando di qualcun altro.
Jannik ha solo 20 anni. Dagli tempo ed anche il suo braccio si fortificherà. Ma, secondo me, tu non hai visto molte partite di tennis, se riduci tutto alla potenza di un muscolo.
In parte dovrebbe essere anche causa covid: 2 settimane filate senza potersi muovere e meno di 10 gg di allenamento col nuovo tecnico + problemi vari (con ricadute psicologiche di non poco conto) causati dal cambio dello staff. Non è per giustificare a tutti i costi tre prestazioni deludenti (se pur con 2 vittorie) ma mi sembra oggettivo rilevarlo.
In ogni caso non sono ottimista sul futuro
Assolutamente d’accordo con te. Jannik aveva perso un po’ di serenità e più andavano avanti e più Piatti lo isolava. Ma credo sia normale voler tornare da chi ti ha scoperto e dai tuoi amici. Se Piatti fosse stato meno ossessivo sarebbero ancora insieme. Magari poteva lasciare la guida a Vagnozzi e restare nell’orbita ma forse non è il suo stile.
Non credo molto ai cambiamenti che può fare un allenatore o un altro! In campo non ci vanno loro. MEDVEDEV non ha il fisico giusto per poter primeggiare, è troppo gracile. Il diametro del braccio di Nadal, misurato all’attaccatura della spalla, è il doppio di quello di MEDVEDEV. Farà comunque una onesta carriera, ogni tanto qualche lampo (N.1 atp, vincitore e plurifinalsta slam).
Piatti ha lasciato a briglia sciolta sinner fino ai 18 anni e a jannik piaceva tirare a tutto braccio e ricordo degli open in Liguria (uno su tutti pietra ligure) in cui un sinner 13enne e spensierato tirava 2 palle dentro e la terza contro il telo..ma lui incurante del risultato continuava senza sosta.
E infatti 5 anni dopo a Milano sfondava tutti a suon di vincenti fi dritto e di rovescio.
Poi il suo allenatore Riccardo piatti che gestisce l’accademia che rimane di poco sopra il nostro circolo di Bordighera ha deciso di impostare il ragazzo in maniera più conservativa snaturando il duo gioco.
Il fatto del cambio dell’attrezzo e soprattutto della tensione delle corde non posso confermarlo e non so se possa incidere in questo modo….
Ora non so se sinner riuscirà in qualche modo a tornare il giocatore di 3 anni fa…secondo me sarà molto difficile
Caro Simone….quanto ti durerà l’innamoramento??? Spero che Jannik non si trovi…..fregato come Cecchinato e Travaglia!!!!!
la rottura tra Sinner e Piatti è evidentemente iniziata alle Olimpiadi. Quel fine psicologo di Piatti NON ha capito l importanza di partecipare per un ragazzo altoatesino. Chi è andato in vacanza in quelle zone sa che nelle foto dietro ai banconi dei bar in ogni paesello ci sono foto di atleti che hanno fatto le olimpiadi. Jannik ha detto “obbedisco” come Garibaldi ma da quel momento si è chiamato fuori.Ha contattato i pochi che conosceva e appena libero contrattualmente ha iniziato ad andare per la sua strada.
Mi sembra che Vagnozzi sappia su cosa lavorare e che lo stiano facendo. Aspettiamo un sei mesi e vediamo
il nome di vagnozzi è stato suggerito da sartori.
non sappiamo quanto inciderà nelle scelte di medio periodo, ma sicuramente nel lavoro quotidiano sarà farina del sacco di vagnozzi che è un giovane allenatore che ha già dimostrato di capire molto di tennis portando due onesti giocatori come cecchinato e travaglia a risultati impensabili
Guardi… io non ho negato la possibilità di un coinvolgimento di Sartori, anzi ho fatto intendere in un limguaggio scherzoso (rivolto a IF e non ad altri!) che è “verosimile” (sic) che l’evoluzione sia quella. D’altro canto però non vi è ancora nessun ingaggio ufficiale, quindi, a differenza sua che sembra aver attinto da chissà quale gazzettino ufficiale, mi sono limitato prudentemente a dire che è verosimile (cioè probabile, auspicabile ecc.) ma non assiomatico al punto di dover redarguire chiunque non abbia un identico modo di definire le cose.
Ok ma alla fin fine è rilevante chi materialmente ti allena nel quotidiano: evidentemente Vagnozzi viene ritenuto superiore a chi aveva prima nel day by day e in giro per i tornei. Poi a sovraintendere con esperienza e indicazioni e dritte può essere Piatti, Sartori e ogni altro ma in genere uno ben più giovane allena l’atleta concretamente e Vagnozzi in tal senso non è l’ultimo arrivato.
Gran bel post, bravo.
Il corvo parlante è più chiaro di te…
Ma lo sai chi allena Medvedev o Rublev o Shapovalov o Aliassime (non mi dire Zio Toni che sta come è noto sulla panchina di Rafa)? E Santopadre chi è? O vogliamo parlare di Arbino? Hanno preso due giocatori modesti e uno è diventato incredibilmente numero 6 al mondo, l’altro ancora più incredibilmente n. 20. Piatti è sicuramente un ottimo coach ma la sua fortuna l’ha fatta Sinner e prima Ljubicic, o il canadese di “vetro”. Giocatori forti di loro che poi Piatti ha migliorato….
Non è andata così… a Bordighera lo ha portato lui. Semplicemente in un primo momento sembrava che Sartori potesse far parte del progetto e poi è sparito. La mia impressione è che sia stato, diciamo così, allontanato….Secondo, tutto lascia intendere che non ci sia nessun ripiego, infatti leggendo tra le righe, ma nemmeno tanto, delle interviste a Sartori, Jannik avrebbe confidato un suo disagio e, aggiungo io, chiesto un consiglio per uscire da una situazione un po’ bloccata….
Ora, va bene essere più interessati ad esprimere il proprio parere piuttosto che leggere gli altri contributi….ma come ripeto oggi e come ho segnalato nei giorni scorsi lo ha chiaramente detto lo stesso SARTORI!!!! E ha parlato di Vagnozzi, Vittur e Seppi. Non è difficile informarsi, basta mettere nella ricerca “Sartori e Sinner” e trovate almeno un paio di interviste….
Concordo
Le iniziali sulla maglietta un pugno all’occhio
A Piatti sono rimasti gli spot con Sinner degli stage 2022 all’Elba.Porterà un cartonato di Jannik per le persone che hanno già pagato.
@ Mario (#3090496)
mahh lendl campione eccezionale aiutando murray per fare impresone, x zverev qui, hanno chiarito che ovv il signorino ha irrascibilita’,
eh rifiutava qualunque consiglio
vuole perennemente ribattere out linea
ex fidanzata e guai
o squalifica x acapulco
picchia o
colpisce arbitro
e probabilmente big lendl appostoooo
mahh zverev ????
altre proveeee
mahhhhhh
infatti ha un enorme lavoro da fare…e il vagno lo può fare benissimo…quando anche lui arriverà al plateau passeranno mesi…poi vedrai che o Sinner o lo stesso vagno farà l integrazione…ma come dici te non ha bisogno del nome importante ma basta il super specialista…ma già allora sarà ad un livello molto alto..sono entrambi due persone molto intelligenti ed è seguito da gente amica non da mercenari…e son sicuro che ogni tanto ci leggono…
Interessante sapere che il fratello di Quinzi era una promessa..forza Vagnozzi fai un gran lavoro con Jannik!
A me Sartori ha spesso dato la sensazione della persona che, è vero ha scoperto Sinner, ma poi si sia visto sfuggire la gallina dalle uova d’oro quando Sinner è andato a Bordighera.
Non vorrei che la scelta d Vagnozzi e Sartori sia un ripiego dopo la rottura con Piatti.
Con tutto il rispetto per Vagnozzi, ma non ha molta esperienza a questi livelli.
Poi, certo, un campione riesce ad emergere anche senza un grande allenatore dietro (Medvedev per esempio).
Incrociamo le dita.
Resta il dubbio… solo un mese fa Jannik parlava di un supercoach… e poi nulla.
Ci sono stati dei cambi di rotta.
guarda che neanche a me piace il gioco alla Sinner e preferisco musetti…lo trovo alla stregua di Alcaraz…Rublev…Felix…etc… più o meno è il tennis del futuro…che tutti vedremo …anche se fra loro ci sono delle differenze …saranno queste che diverranno lo spartiacque…per esempio l italiano fa un gioco non fisico nella spinta …mentre Alcaraz sì…e quindi ti puoi aspettare un futuro dove lo spagnolo soffrirà di più…mentre l italiano crescerà se saprà arricchire il suo gioco..l italiano è destinato a crescere…chi capisce un po’ di tennis sa che il suo potenziale è enorme…e dove sta? nel servizio e poco farà Alcaraz per l altezza…o Felix che già è al top…o Rublev che è palesemente incapace di lavorare il servizio…mentre l italiano sa farlo ma difetta nella stabilità… può migliorare Jannik nel dritto…anche se come ho già scritto deve rivedere l’impostazione delle gambe…e a mio avviso serve un coach più esperto..mentre Alcaraz e Felix hanno già detto tutto… può migliorare nel rovescio lungolinea perché viene a mancare quando si sente insicuro e diviene insicuro quando gli manca un piano secondario …e può fare miglioramenti in rete…cosa che ha bisogno solo di tempo…ma la cosa più importante è quello che dice il vagno… cioè piano B e C che con piatti non ha mai sviluppato e questa è la sua vera debolezza…ma come dice lui questa sarà l ultima cosa che farà … perché sarà come unire i puntini…e chi pensa che vedrà il nuovo Jannik fra 2 settimane forse dovrebbe guardare Barbara d Urso…
Facendo un parallelo col calcio, ci si aspettava Guardiola, è arrivato Mazzarri.
Miracolato
Non vedono l’ora di seminare un po’ di zizzania, come sempre.
Chiedere a Cecchinato cosa successe prima del famoso Rolando.
Magari gente che ne capisce, Sartori e Vittur ad esempio.
Interessante il commento di Vagnozzi su Sinner quando ancora allenava Travaglia (dal minuto 41.47). Aveva già le idee abbastanza chiare…
https://www.youtube.com/watch?v=7hg6JAlcTzM
Ho letto il montepremi del torneo di Santiago. Agli eliminati al primo turno vanno 4950 euro, al vincitore 45.000. Quasi 5000 euro per una partita di tennis, sicuramente meglio di un cazzotto in un occhio. Agli eliminati al secondo, 8000 euro. Cecchinato, male che gli vada, ha già 5000 euro in saccoccia. enzo
È un po’ Delpotro un po’ Berdych ma senza le percentuali di prime di questi due purtroppo
Jannik è in evoluzione, anche tattica. Basta guardare la novità delle discese a rete, sempre più frequenti, delle palle corte, del back di rovescio, che usa talvolta, e in generale una maggiore tendenza all’aggressività. Sta tentando di rimodellare e far evolvere il proprio gioco, non possiamo aspettarci risultati subito. Ma la sua propensione a lavorare sodo e a migliorarsi fanno ben sperare….
Rublev a 21 anni era secco quanto Sinner…1 anno di massa (non tantissima) e tira a 220 km/orari…puoi chiamare pure qualcuno lassù in cielo ma se non migliori sto servizio e impossibile migliorare,perché il gioco che possiede ha bisogno di servizi che gli diano il punto facile ogni tanto,lui scambia troppo , addirittura molto più adesso che prima adesso vedo tirare agli angoli molto raramente,tende sempre a tirare centrale forte….cmq la top 10 non la tiene..resterà nei 15 /16
@ Hoila Sinner (#3090436)
Vai avanti tu, io ti seguo
È così, e lo sappiamo già da diversi giorni. Basta leggere le diverse interviste rilasciate da Sartori….
@ Adrio (#3090538)
Peró, a parole fai tutto facile enzo
Palle corte precise e nascoste dopo le tremende bordate, tagliano le gambe all’avversario, servizi da 130 vista la sua altezza, variazione sei tagli, tutto il repertorio del tennis compreso i passanti
È vero… però era la tesi di un opinionista ospite intervistato, anche se detta col tono di chi conosce la verità. Ma certo non è inverosimile che sia proprio così, Sartori è stato il suo talent scout… E poi ormai nulla è impossibile nel team di Jannik, neanche l’arrivo di Seppi (di Gustav Thoeni, di Reinhold Messner, di Oetzi… ;))
Non dovete fissarvi con i nomi famosi. Becker come coach non hai mai combinato nulla. McEnroe ha la stessa eta’ di Piatti e non puo’ essere un coach full timer. Lendl umanamente e’ difficile averci a che fare ( chiedere a Zverev )…Ha provato con Vagnozzi e si e’ trovato bene. Prima di giudicare vediamo come si sviluppa questa stagione per jannik
Con entrambi ha fatto un buon lavoro, però con entrambi ha chiuso male il rapporto mi sembra….
dopo i 60 milioni di ct della nazionale …ora i 60 milioni di coach di Sinner ..
Cecchinato e Travaglia hanno fatto una fine ben peggiore lasciandolo! In alto ti porta poi se ti monti e vuoi fare meno è una tua scelta e non sei fatto per stare troppo sopra! Eccellere per davvero comporta grandi sacrifici e grande motivazione e i primi soldi magari fanno venire le vertigini a qualcuno non troppo abituato ad essere li in alto. Solo gente di immenso talento può fare bene con qualsiasi coach anche solo dignitoso o inesistente mentre il modesto se lascia il coach brillante attribuendosi tutti i meriti con le iniziali sulla maglietta alla Federer va a sbattere.
Dallo studio di SuperTennis, hanno commentato dicendo che il supercoach già esiste e si tratta di Max Sartori,che conosce Jannnik sin da bambino e starebbe gia dando consigli al team.
Sicuramente adesso non è la copia di nessuno di questi… Purtroppo
E aggiungo che Piatti, per il quale ho grande rispetto e stima, anche da diverse interviste mi è sembrato monomaniacale rispetto al tennis il che va anche bene visto che anche Jannik sembra così ma forse, arrivati a questo punto e visto che alla fine è anche molto giovane, ha bisogno intorno a sé di persone che allarghino le prospettive affinché si vada oltre a quella immagine di nonno e nipote chiusi in una stanza a rivedere per ore le partite di Federer,Nadal, ecc. Personalmente, mi sembrava una situazione un filo claustrofobica se capite quello che intendo….
In proporzione al talento speriamo proprio di sì! Portare Cecchinato che a stento vinceva i challenger in semi al RG battendo Djokovic, in proporzione per Jannik vuol dire vincere slam e diventare n°1. Vagnozzi ha sempre fatto un ottimo lavoro con i suoi assistiti speriamo riesca anche con Sinner. Poi i motivi delle separazioni le sanno solo loro.
Non ho visto il ragazzo che lotta su tutte le palle tre mesi fa contro Urkach lha devastato ora sembra la copia brutta di quel Sinner spero e mi auguro che sia stata colpa del covid,e presto rivedremo il vero Sinner
Non lo nemmeno io, ma direi che possiamo escludere Piatti 😀
@ vittorio carlito (#3090366)
Non sono certo scarsi per colpa del tecnico. enzo
Vagnozzi ha aggiunto che tra 150 partite potremo capire dove può arrivare il vero Sinner
Non credo molto ai cambiamenti che può fare un allenatore o un altro! In campo nono ci vanno loro. Yannik non ha il fisico giusto per poter primeggiare, è troppo gracile. Il diametro del braccio vincente di Nadal, il sinistro, misurato all’attaccatura della spalla, è sicuramente il doppio di quello di Yannik. Farà comunque una onesta carriera, ogni tanto qualche lampo. enzo
Dietro a Vagnozzi c’è Sartori. Chi ha letto le recenti interviste di Sartori non ha neanche bisogno di leggere tra le righe. Vittur, Vagnozzi e Seppi sono o sono stati allenati da Sartori. Si sta formando un cerchio magico (lo dico in positivo) di stampo altoatesino che, come lascia intendere Sartori se il rapporto tra Jannik e Vagnozzi proseguirà in modo fruttuoso, vedrà anche l’inserimento di Seppi da qui a un paio di anni al massimo. Sentire la presenza di Sartori, che è il vero scopritore di Sinner e immaginare la futura presenza di esperienza di Andreas mi dà fiducia circa l’inizio di un percorso virtuoso. Vittur, Sartori, Seppi, Vagnozzi si conoscono bene sono legati da un rapporto di amicizia tra loro e possono stabilire un rapporto più di fratellanza che paterno con il ragazzo.
Nato con la camicia. Beato te!
@ Angelo Attolico (#3090443@ Angelo Attolico (#3090443)
Ma ha importanza chi lo ha consigliato?
Non ci resta che attendere
Buona fortuna
A me piaceva molto il Sinner del 2019.
non so chi abbia consigliato a sinner di prenderti!
@ vittorio carlito (#3090366)
Per una semifinale al Roland Garros di quest’anno firmo subito.
Prepariamoci a grandi vittorie
Inizia già a parlare quanto Riccardo Piatti…
mi spiace per Jannick, ma non c’è più un progetto dietro e quindi rimarrà invischiato nel circol-tennis italiano…come voleva la Fit…
Idee chiare e consapevolezza di avere l’opportunità e la responsabilità di raggiungere traguardi assoluti. Non manca di autostima e ambizione e anche queste sono componenti necessarie. Il secondo semestre sarà quello in cui vedremo la bontà del raccolto, ora buona semina e non guardiamo Alcaraz ognuno fa la sua strada. Forza Jannik.
Idee chiare e consapevolezza di avere l’opportunità e la responsabilità di raggiungere traguardi assoluti. Non manca di autostima e ambizione e anche queste sono componenti necessarie. Il secondo semestre sarà quello in cui vedremo la bontà del raccolto, ora buona semina e non guardiamo Alcaraz ognuno fa la sua strada. Forza Jannis.
Vagnozzi sa parlare bene..
Spero il sodalizio porti grandi risultati
Prima impressione mi pare positiva
persona intelligente…e non di marca di Via Napoleone…io credo che darà tanto al nostro robottino Jannik…per farlo diventare un giocatore …ma non quello completo che si aspettano i più… sarà unico ed esprimerà il vero Jannik..
Speriamo che Sinner non faccia la fine di Cecchinato e Travaglia