I biglietti della finale maschile e femminile di Wimbledon costeranno lo stesso prezzo
Per la prima volta i prezzi dei biglietti delle finali di singolare a Wimbledon (maschile e femminile) avranno lo stesso prezzo: 240 sterline (circa 285 euro).
Una piccola rivoluzione per lo storico torneo londinese, visto che finora il costo di un posto nel Centre Court per la finale maschile era sensibilmente più costoso rispetto a quella femminile. Nell’ultima edizione disputata, il prezzo per assistere alla finale maschile tra Novak Djokovic e Matteo Berrettini è stato di 240 sterline, mentre per quella femminile tra Ashleigh Barty e Karolina Pliskova “sole” 200 sterline.
Per la prossima edizione del torneo londinese, non ci sarà il “classico” Public Ballot, ma a coloro che si erano aggiudicati un posto col “Ballot” 2020 (col torneo non disputato) sarà assegnato un biglietto per la prossima edizione nello stesso giorno e campo. Tornerà invece la storica “Queue” per aggiudicarsi un posto giornaliero e anche la Ticket resale.
Wimbledon è stato l’ultimo dei quattro tornei dello Slam a stabilire lo stesso prize money per il vincitore e la vincitrice dei due tornei di singolare, accadde nel 2007. Gli US Open furono i pionieri nell’uguaglianza dei compensi, con lo stesso assegno staccato già nel 1974 per uomini e donne, soprattutto grazie alle battaglie di Billie Jean King. In Australia si decise per lo stesso prize money nel 2001, a Roland Garros nel 2006.
Marco Mazzoni
TAG: costo degli biglietti, Marco Mazzoni, Wimbledon 2022
Ma 240 sterline in qualsiasi settore dello stadio?
@ Pier (#3072032)
lo penso anche io.
😕
Non ci sei stato. Quando arrivi c’è un grande spazio verde, si viene disposti in gruppi e l’attesa non è in piedi ma seduti. C’è chi legge, chi prende il sole, chi chiacchera con sconosciuti della propria passione per il tennis. Ogni 30/40 minuti si viene fatti avanzare. Si può mangiare, i bagni sono decenti. Io mi sono divertito a parlare con dei sudafricani della loro realtà, passando dal tennis alla politica al rugby.
Ma sei mai stato ad un concerto importante? Certi appuntamenti non sono come andare al cinema: l’attesa è il viaggio e può essere bella quanto l’evento.
@ Vasco92 (#3070934)
Volevo metterla un po’ in caciara. Poi questa roba mi affascina onestamente, sarebbe come se in Europa la finale di Champions’ divenisse una sorta di fotografia sociale (nel senso che tutto si ferma) e un rito tipo il Natale. Anzi, la curiosità proprio mi ha spinto a scoprire bizzarrie di un evento che per yankee e dixie ha caratteristiche molto simili al 25 Dicembre o al Ringraziamento. E poi, non scherziamo, “Lo chiamavano Bulldozer” è uno dei più grandi film sportivi di sempre quindi massimo rispetto a prescindere per il gridiron USA grazie a Bud!
Esiste da sempre, che cosa c’entra il progresso, anzi è la tradizione che è il suo contrario.
Ma perché parlate di ciò che non conoscete?
E già figuriamoci pure fare la fila diventa “figo” ….
mamma mia che vita di m….a, proprio il progresso!!! Si ma al contrario…. 🙂 🙂
Ma già solo il fatto che si disputa 2/3 e che può durare anche poco meno di un’ora, dovrebbe far sì che il prezzo non possa essere pari alla finale maschile…
Aggiungici pure che il tennis femminile è ai minimi storici e che ci può scappare una finale tra scappate di casa fuori dalle 50 ….
Io non pagherei mai quei soldi per vedere poi uno spettacolo osceno
Comunque vedere la finale di Wimbledon costa poco più che assistere ad un qualsiasi match di round ribin alle Finals.
Meditate gente, meditate…
È inutile fare i maschilisti che tanto in casa sappiamo tutti chi è che comanda!! Detto questo, trovo giusto che i prezzi dei biglietti costino lo stesso prezzo.
…nessuno ci va per “vedere” la partita, quella si vede meglio in TV, quasi gratis, ci vanno per dire “io c’ero”….e mangiare le fragole; è giusto pagare; vogliono fare gli “sboroni ?”, bene, che paghino…
@ Vivino (#3070883)
ovvio…d’ora in poi ogni giorno
Confermo, perfino la fila (se non piove) è un happening indimenticabile
Penso sia l’effetto Raducanu.
Ma dovesse esserci l’ennesima finale random ( e non con raducanu dentro ) tra due top 60 qualsiasi devono prepararsi anche all’eventualita’ di uno stadio semi vuoto.
Quoto, riquoto, straquoto.
Ho avuto la fortuna di andare per lavoro a Londra, nel periodo del torneo, di poter spostare il mio volo di rientro all’ultimo della sera e quindi di vivere un venerdì speciale che ricorderò per tutta la vita.
Non è solo tennis, davvero.
Proprio la stessa cosa
È la logica malata dell’uomo uguale alla donna estremizzato in ogni contesto.
Vediamo dove porterà.
@ M.A.PA.CE.TE (#3070778)
Se poi consideriamo che a S. Pietroburgo, ad esempio, si gioca su un fondo Decoturf rimovibile poggiato sul parquet di legno..
Se foste stati a Wimbledon almeno una volta, non assocereste il costo ( tra l’altro veramente popolare) allo spettacolo solo tennistico.
Si tratta di qualcosa di molto diverso che vi consiglio di vivere una volta (anche di più) nella vita.
Consiglio a qualche commentatore di utilizzare il tempo che spreca a scrivere di cose che non sa, a fare qualche lavoretto ed andare.
Non è che se non capisci uno sport questo sia foriero di patologie varie. Togli il baseball ed il football agli Americani e si che si incazzano.
Ma fai lo stesso con il cricket in India o Pakistan e vedrai.
Derubricare il football ad una sfida tra due intelligenti e degli energumeni significa che non lo conosci. Sport difficile, non agile, ma è il primo che ha maturato l’idea di un allenamento settoriale (attacco e difesa) poi mutuato nel calcio. Può non piacere ma ogni azione è frutto di studio e di calcolo delle probabilità per prevederne l’esito.
E lo show che c’è dietro raccoglie più sponsor di qualunque altro “prodotto” sportivo.
Mi sembra una decisione sensata. Se il torneo maschile e femminile di Wimbledon hanno lo stesso prize-money e il vincitore del torneo maschile guadagna la stessa quantità di denaro della vincitrice del torneo femminile (discorso analogo per finalisti, semifinalisti fino agli sconfitti al primo turno delle quali), mi sembra giusto che anche i biglietti abbiano gli stessi prezzi. Se poi in una delle due finali non ci fosse il tutto esaurito (cosa che ritengo improbabile tra l’altro), si adegui oltre al prezzo dei biglietti, anche il compenso da dare a giocatori e giocatrici!
Guarda di solito mi trovi concorde a quanto sostieni ma questa volta no dai…
Il football americano è uno sport non facilmente interpretabile da noi italiani.
Io l’ho seguito per anni perché sono tifoso dei Raiders e sinceramente a me piace! Sicuramente è uno sport molto duro, ma è molto tecnico e complicato.
Poi che il contorno, con tanto di pause sia proprio un’americanata non lo nego!
🙂 🙂
Condivido, atleti straordinari,spezzettato perché vi è inclusa anche quella parte di elaborazione degli scacchi.
Sempre preferito al Basket tra gli sport usa,i quali match sono decisi alla fine dagli ultimi 5 minuti.
Nel football già il primo drive ha un peso specifico diverso.
Cioè, hanno rincarato il femminile mantenendo uguale il maschile. Non avendo problemi a riempire le tribune completamente guadagneranno di più, facendo al contempo bella figura con gli sponsor perché “mettono le donne al pari degli uomini”, che è ciò che tira adesso sui social.
Una bella mossa di marketing, nulla più
esatto, avrei voluto dire la stessa cosa, ma mi hai preceduto, tutto questo a prescindere dalla qualità dei tennisti/tenniste in campo
E allora seguendo questa logica i prize money non dovrebbero essere gli stessi…
Beh fanno danno solo a loro stessi alla fine, quindi amen. Che poi vorrei capire dove starebbe l’uguaglianza, visto che uomini e donne fanno due sport completamente diversi.
Il prize money è identico quindi i biglietti è giusto che abbiano lo stesso prezzo.
Postalo di nuovo… Così migliori la tua visibilità ed il tuo ego
Quindi i problemi dell’America con le armi, razzismo, violenza, etc dipendono dal football? 🙂
È uno sport molto tecnico ed estremamente tattico giocato per la maggior parte da atleti eccezionali non è obbligatorio commentare cose di cui non si sa nulla…
@ Vasco92 (#3070809)
…per guardare uno intelligente che, mentre degli energumeni vogliono ucciderlo, passa la palla a degli altri energumeni che cercano di correre oltre una linea mentre ulteriori energumeni vogliono uccidere anche i corridori. Il tutto spezzettato 400 volte e con Katy Perry che canta per due nell’intervallo. Poi ci si chiede perché in America ogni tre per due uno scende al super.ercato, compra un kalashnokov e fa una strage in una scuola media. Immagina nel tennis che bello: spot pubblicitario ad ogni punto, neanche game, e tra il quarto e il quinto set della finale di Wimbledon un’ora e mezzo di Adele che urla. Al Foro Italico metterebbero Sferaebbasta o quel palloso di Mahmood.
però gli uomini giocano 3 su 5 e le donne giocano 2 su 3. il costo del biglietto dovrebbe anche assere proporzionale alle durate medie delle partite. se vado a vedere una partita degli uomini, molto probabilmente durerà più di 2 ore, se vado a vedere una partita delle donne, difficilmente durerà più di un’ora e mezza.
troppi soldi per vedere le ragazze.
Certo che una finale Djokovic – Nadal ha lo stesso fascino e pathos di una finale Sabalenka – Krejcikova. Stesso spettacolo, stesso prezzo.
Perché serve addirirtura un biglietto?? Da quando Serenona non c’è più il livello del tennis femminile pare da torneo di terza…
Maledetto correttore
Off topic!!!! Off topic!!!
Scusate l’off tipici…
Leggendo del costo per la finale pari a 240 sterline mi viene in mente una notizia che ho sentito alla radio e che poi ho trovato su varie testate.
Per assistere al Super Bowl di football americano, tra i Cincinnati Bengals e Los Angeles Rams al SoFi Stadium di Inglewood, in California quest’anno bisogna sborsare almeno 1.000 euro, per un posto peggiore all’ultimo anello dello stadio, ma l’importo medio è di circa 10.000 euro, con punte fino a oltre 64mila euro!! per posti migliori!!!
Cazzarola…. 🙁 🙁
…in questo momento visto il periodo di assoluta modestia che sta vivendo (ahimè)il tennis in rosa scelta fu sbagliata…
…provate ad immaginare una finale tra un serbo a caso o chiunque altro da una parte,e dall’altra una Barty nella migliore delle ipotesi (almeno salverebbe l’albo d’oro come agli AO) contro l’ennesima meteora pronta a tornare all’ombra al prossimo slam!!!
Buongiorno, sono del “M.A.PA.CE.TE” Movimento Abolizione Parola Cemento nel Tennis, ogni tanto spunto fuori a ricordare a tutti che a parte i vecchi campi di MATECO o di gettate di cemento nei campeggi, villaggi valtur, e oratori parrocchiali vari, NON ESISTE un luogo in cui si giochi a tennis, in cui una palla da tennis rimbalzi sul “CEMENTO”. A LIVELLO PRO poi, assolutamente mai. Cio che i vari giornalisti e forumisti del tennis si ostinano a definire cemento tutto ciò che non sia erba o terra battuta, in realtà trattasi di superfici acriliche o resine. Eccovi le varie denominazioni di ciò che quasi tutti chiamano “cemento”.
DecoTurf.
GreenSet.
Laykold.
Plexicushion.
Rebound Ace.
SportMaster Sport Surfaces. Plexipave
eccovi la descrizione di uno di questi:
SE PROPRIO DOVESSIMO USARE UN TERMINE SINGOLO E SEMPLICE, SAREBBE MEGLIO DIRE “GOMMA” “ACRILICO” “HARDCOURT” “VELOCE” “DECOTURF” “GREENSET” “PLEXICUSHION” “REBOUND ACE” e poi far seguire la parolina magica “indoor” o “outdoor” visto che queste 2 variabili fanno tutta la differenza del mondo. Ma il cemento, a parte il costituire la base sottostante, non centra assolutamente nulla. Impariamo a usare le parole giuste nel tennis che si evolve. Perchè cemento fa tanto Villaggio Valtur, o oratorio parrocchiale. GRAZIE PER L’ATTENZIONE. il prossimo che dice “cemento” verrà prelevato a casa dal “cosa nostra tennis club” e seppellito in una colata di cemento usata per un nuovo viadotto autostradale.