La grandezza di Nadal non è nei numeri (di Marco Mazzoni)
Nadal. Ventuno. GOAT. Questi gli # che stanno imperversando su tutti i media e social da domenica pomeriggio. Il mondo del tennis (e non solo) si è stretto intorno a Rafael Nadal, che con la vittoria agli Australian Open torna a vincere il primo Slam dell’anno e soprattutto stacca i grandi rivali nella corsa al più vincente negli Slam. Un successo epocale per mille motivi, che abbiamo già ben analizzato e sviscerato. Una vittoria che consacra (…se mai ce ne fosse stato bisogno) un tennista ed atleta straordinario, uno dei migliori che lo sport – all sport – abbia mai prodotto. Era impensabile poche settimane fa pensarlo capace di giocare di nuovo un tennis di altissimo livello ed intensità. Ha alzato il suo livello strada facendo, imponendo la sua classe, testa e potenza su rivali più giovani, ricchi di talento ma ancora acerbi, con limiti tecnico tattici, non così irriducibili di fronte alla lotta e alle difficoltà. Mancava Djokovic, è giusto sottolinearlo, ma il successo di Nadal è chiaro, forte, meritato. È cresciuto nel torneo, ha ritrovato quella infinita voglia di vincere, ha annusato che la chance c’era. È andato a prendersela, “a la Nadal”, di forza, con tanta “garra”, con quella testa micidiale che non lo fa mollare mai. Anche se tutti i bookies lo davano piuttosto sfavorito contro Medvedev, e il campo nei primi due set e mezzo davano loro ragione, avevo lanciato un pronostico a lui favorevole perché i numeri non possono misurare la grandezza del cuore di un Campione.
Quindi è Nadal il famoso “più grande di sempre”? Personalmente sono convinto che l’annosa questione del GOAT sia come il sesso degli angeli. Non esiste. Il tennis ha attraversato tante epoche diverse, troppi i cambiamenti. C’è un gruppo ristretto di grandissimi campioni che hanno vinto tanto, dominato, apportato qualcosa di nuovo e spettacolare alla disciplina. Questo è il Club del GOAT, i migliori. Rafa ne è uno dei principali protagonisti, spicca e si distingue anche tra di loro.
Questo è quel che mi preme sottolineare. Per comodità e tendenza a razionalizzare tutto, creiamo categorie grazie alla comodità dei numeri. I numeri sono importanti. Ci sono aspetti sui quali i numeri non mentono. Anche pro-Nadal, come il mitico “21” alla casella Slam, record epocale, enorme. Ma la grandezza di Nadal a mio avviso è superiore a qualsiasi categoria e/o numero, si fonda in altri aspetti meno tangibili ma ancor più significativi.
L’impatto di Rafael Nadal Parera sul mondo della racchetta è stato rivoluzionario. Prima di lui non c’era mai stato un tennista così potente, efficace, atleticamente superiore. Una macchina da gioco micidiale, che ha imposto un nuovo ed unico modello di gioco. Poche volte un tennista ha avuto il suo istinto killer, quello che gli ha permesso di scappare via verso il successo in tantissime fasi critiche. Nessuno come lui eccelle nella lotta, sul punto-a-punto, quando la testa conta più di qualsiasi colpo. Nessuno come lui riesce a crederci sino alla fine, ribaltare situazioni che paiono disperate. Vedi la finale di domenica, ma quante ne ha vinte soffrendo, lottando, sprintando, correndo, tirando colpi assurdi sotto totale pressione e fatica. Nessuno come lui riesce a cavarsi da situazioni difficili, a trovare uno spiraglio anche quando la porta sembra chiusa. Unico. Ci riesce grazie a sue qualità innate, e per come Zio Toni l’ha costruito da piccolo. Facendolo giocare in condizioni orribili, con palle sgonfie, con campi pieni di buche, con sessioni folli per fatica e durata. “Devi imparare a cavartela da solo”. Il ragazzo ha imparato come nessuno.
E c’è molto, molto di più che lo rende superiore a tutti gli altri della sua epoca. Se qualcuno ha voglia di andarsi a rivedere un match del Nadal 2005-2008, quando atleticamente era davvero diverse spanne superiore a tutti, troverà un tennista completamente diverso da quello attuale. Era il più formidabile contrattaccante dell’era moderna, con quel “dirittaccio” così arrotato che diventava ingestibile, con due piedi capaci di rimettere tutto, con una risposta aggressiva e una fame famelica di vittoria su ogni singolo punto. La grandezza di Nadal sta anche nel non essersi fermato mai. Ha continuamente cesellato il suo gioco, con un’evoluzione che ha del sorprendente. Ha capito che doveva muoversi in avanti, che quel gioco lo stava massacrando sul piano fisico e che doveva diventare sempre più costruttore di gioco prima, più attaccante poi. Il Nadal che ha vinto gli Australian Open 2022 non è più il più grande difensore al mondo, quello semmai è Medvedev oggi. Rafa attacca, ha tempi di gioco molto più rapidi. Ha migliorato moltissimo il servizio e la risposta. È prontissimo ad aggredire la palla e pure venire a rete. È diventato un tennista assai più offensivo, con colpi più rapidi e schemi anche assai più gradevoli dal punto di vista meramente spettacolare. Nadal va prendersi il punto, domina, ti stritola non a furia di rincorse ma di pallate giocate con potenza e qualità tattica. Ha rivoltato il suo tennis e ne ha fatto un capolavoro. La sua intelligenza e duttilità è quindi superiore.
Non è finita qua. La grandezza di Nadal è soprattutto nella sua qualità mentale e morale. La dignità con la quale ha saputo accettare tante sconfitte, traendone forza per ripartire e cambiare, con umiltà e coraggio. La voglia di ripartire dopo tanti problemi fisici – misterioso come dopo tutta questa usura, sia ancora lì, contro gente di 15 anni più giovane! – è un esempio per tutti. Soprattutto per questa nuova generazione di tennisti, dotati di grande talento tecnico ma assai lontana a Nadal per abnegazione e voglia di andare oltre ai propri limiti, oltre alla fatica, oltre al dolore. Rafa non è mai domo. Ci crede sempre. Lavora con un’intensità e qualità straordinarie, con una disciplina e dedizione inarrivabili. È l’esempio vivente di come massimizzare le proprie qualità e talento per diventare una leggenda.
Rafael Nadal è diventato il tennista con più titoli dello Slam vinti in singolare, 21. Ma non esiste un numero che possa misurarne la grandezza come persona ed atleta.
Marco Mazzoni
TAG: 21 Slam Nadal, Marco Mazzoni, Nadal, Rafael Nadal
@ Frenk (#3062497)
Quello che ho gia’ spiegato sotto ovviamente
caro rovescioadunamano …..in partenza io e te non siamo compatibili perchè a me piacciono i tennisti col rovescio bimane e impugnatura presa western a 3/4 ….degustibus dicevano….apprezzo quello che hai scritto innanzitutto parole vere indubbiamente e non fanfarate che si leggono normalmente qui dentro ….vengo al dunque….sai è normale quello che hai scritto alla fine cioè di 2 avversari che si sono fatti la guerra per anni per poi vedere che un terzo gli potesse portare via tutta la celebrità e soprattutto le vittorie ….i titoli perchè poi all’atto pratico sono quelli che decidono tutto…quindi che tu tifi Nadal sotto certi aspetti psicologici è normale non mi sorprende ….preferisci che sia Nadal il tennista più titolato di sempre visto che il tuo ormai per questioni anagrafiche ovviamente non credo potrà incidere … e stai attento alla cresima che dovrà fare tuo nipote…li non potrai mancare …ah dimenticavo da Radio Belgrado mi dicono che Nole non smetterà finchè non sarà davanti ai due che una volta si facevano la guerra….2 anni li può fare ancora al top …lui è uno che ha classe da vendere come credo saprai e che purtroppo qui dentro per ragioni di tifo tipo stadio non lo sa ….alla fine vedremo chi avrà ragione ….un caro saluto ad un uomo vero
Godo soprattutto per i rosiconi del serbo nn più nr. 1 è per i detrattori di nadal che si confermano anche in questa occasione gente che nn capisce nulla, ma nn solo di sport
Io son d’accordo sul fatto che Djokovic sarebbe stato favorito su Nadal, in eventuale semi, e anche in finale su Medvedev. Ma Djokovic non c’era! Ed anche a causa di una sua scelta! I tornei non si possono riscrivere in base agli assenti! Poi la sorpresa è sempre dietro l’angolo. Secondo me Nadal sarebbe stato sfavorito anche contro Zverev, ma è riuscito a farsi battere da quel pollo di Shapovalov che al turno successivo ha perso un 5 set contro un giocatore che giocava da fermo. Per fortuna lo sport non è matematica! Le percentuali in campo a volte non vengono comfermate, vedi RG 2021.
sei uno dei pochi onesti che esiste qua dentro….le probabilità di un Nole al 70 per cento bastava e avanzava sicuramente per vincere almeno la semifinale contro Nadal
Bell’articolo, concordo in tutto su Nadal anche lui come fece Federer ha saputo adattare nel tempo il suo gioco a quello che il fisico gli permetteva . Il Nadal di oggi è sicuramente meno ingiocabile di quello di 10 o 15 anni fa, ma da un punto di vista tattico è enormemente cresciuto. Vederlo vincere a 35 anni uno Slam nonostante tutta l’usura e gli interventi subiti è stato qualcosa di straordinario. Per intelligenza, disciplina e volontà di farcela nonostante tutto è un modello esemplare non solo per chi gioca a tennis ma per tutti gli sportivi.
Mi permetto un piccolo appunto su Medvedev. Il russo è forte, non si può vedere da un punto di vista stilistico ma è forte. Ma finché c’è in circolazione un certo Djokovic il più grande difensore al mondo non è lui. Sicuramente, prima o poi lo sarà ma per il momento gli sta dietro.
@ l Occhio di Sauron (#3061977)
oddio, devo dirti la verità, una partita come Isner-mahut non è il mio prototipo di partita spettacolare eh…tutt’altro…
È vero, però le partite infinite stufano e falsano il programma. Era giusto secondo me togliere il 5 set ad oltranza.
In realtà danni ne han già fatti, una partita come Isner-Mahut non la vedremo più
Non è nei numeri perché è nettamente dietro Djokovic per settimane al numero 1, per Finals vinte, è dietro nei Master 1000, e nei confronti diretti. Quindi è dietro
Nadal è un grandissimo ma con Nole in campo il ventunesimo se lo sognava e lo scrivo da non tifoso del serbo.
Oggi Fabio Fognini, direi, ha inquadrato perfettamente la questione in poche parole entrando in sintonia con la maggioranza del pubblico del Tennis. Tra l’Arrotino e il Maratoneta serbo è sicuramente lotta aperta per superarsi e personalmente preferisco lo Spagnolo pur ammettendo che il Serbo è più completo (pesa l’assenza di risultati indoor paragonabili di Rafa). Poi c’è il Terzo incomodo che, al di là dei titoli, nell’immaginario collettivo ha giocato un Tennis di una qualità e di un livello talmente superiore agli altri due ( come molto sportivamente Rafa e il suo clan ammettono ad ogni intervista e fa invece masticare amatissimo Srdjan e il suo clan) che lo pone sempre sopra i due pur ammirevolissimi contenders. Il Tennis del Re è celestiale. Quello degli altri due eccezionalmente terreno.
Non c’è torero che può domare il Toro di Manacor !!! Questa è la realtà !!!
@ aquarius74 (#3061411)
Solo per il Re
Rileggendo l’articolo interpreto – Mazzoni mi corregga se sbaglio – che esiste sì l’oggettività dei numeri (trofei vinti, ranking negli anni e via dicendo) ma esiste anche dell’altro che esula dai freddi numeri ma che, se si è dotati anche solo di un normalissimo livello di buon senso, si può riconoscere come altrettanto oggettivo: solo un tennista incredibilmente e mostruosamente capace di adattare il proprio gioco al mutare negli anni di tutte le variabili (in primis l’avanzare della propria età) può continuare a vincere Slam per 17 anni pressochè continuativamente (e per 14 anni su superfici che non siano la “sua” terra rossa, da Wimbledon 2008 a Melbourne 2022) e contro avversari che a questo punto sono appartenenti al turn over di ormai 3 generazioni di tennisti di livello mondiale (ovviamente non alludo agli altri due ‘sempiterni’ bensì a tutti gli altri che possono avere carriere con permanenza in top ten per 6-7-8 annate)
Non vorrei doverti dar ragione ma ora come ora è proprio dura
MMMMM CHE U O M O
@ Spider 99 (#3061597)
Ti ringrazio. È giusto avere delle preferenze e tifare qualcuno…ma il tennis è straordinario nella sua interezza. Non esiste cosa più bella che un bambino di 7 o 8 anni giocare felice a minitennis con un suo coetaneo.
Grazie. Sai anch’io ho letto balzane teorie secondo cui star fermi 6 mesi senza match sia d’aiuto; magari sono le stesse persone che giustificherebbero una sconfitta del proprio beniamino nella medesima situazione.
Ma il tifo è così. Personalmente non amo il gioco di Nole, non mi emoziona ma quando vedo la sua determinazione, la capacità di contrattaccare… Come si può non riconoscerne la forza? Ma è come per i rapporti amorosi, t’innamori di chi ti attrae nonostante l’imperfezione, caratteriale o fisica. Ho adorato a lungo Wawrinka, quello schiocco sulla palla, quel rovescio fortissimo, quel servizio a trofeo e quello sguardo da cane bastonato, con un fisico che quando si ritirerà butterà la bilancia nonché quel gusto atroce nello scegliere dei completi da ungherese in spiaggia. Ma la vittoria del Roland Garros, su un Nole che non credeva a quei colpi ,resta uno dei livelli più alti raggiunti da un giocatore.
Bellissima…
E’ da quasi vent’anni che spero che perda, ed è da quasi vent’anni che mi frega questo diavolo di maiorchino !!!
Ero fra quelli che…”tennis troppo muscolare… no può durare”.
Mi ricordo il povero Roger, bastava che lo vedesse dall’altra parte della rete che il terrore si esprimeva nel suo sguardo.
L’unico che l’ha tenuto a bada è stato il grandissimo Novax, anche lui peraltro troppo vincente per essermi simpatico.
Ti ho letto NOVAK, post num. 15 – Se vuoi contestare l’articolo di Mazzoni puoi farlo ma devi restare sui temi se hai delle idee. Fare dell’ironia spicciola quanto irrispettosa è tipico degli arroganti quando non hanno argomenti validi da sostenere.
@ Giovanni (#3061553)
Si….forse in bicicletta.
In ogni caso un bravo al campione Iberico..immenso..
Che le tutto sia ancora “ribaltabile” mi trova assolutamente d’accordo tuttavia, perdonami, ma sostenere che le cifre non contano è come dire che per stabilire il risultato di un esame il numero di risposte giuste non conta nulla. Secondo questo criterio,a volte purtroppo presente anche nella società, potremmo mettere i voti basandoci sulla simpatia del candidato, sulla sua bellezza oppure sul grado di parentela con il professore.
Quando viene meno un criterio oggettivo si entra nel caos più totale e nulla ha più senso logico.
Tre partite nella memoria più delle altre.. sono passati 16 anni e mezzo dalla finale di Roma 2005 contro Coria, una clamorosa rimonta nel quindo set che mi ha fatto innamorare del tennis come sport e di Rafa Nadal come atleta e personaggio… e poi la finale di Wimbledon 2008 dove irruppe di prepotenza nel giardino del Re… e infine la cavalcata incredibile culminata con la finale di domenica a Melbourne nella quale il vecchio leone è tornato a ruggire più forte che mai
@ Oh, Reilly? (#3061481)
Perdonami, ma GOAT significa Greatest of ALL TIME, quindi che senso ha dire che è uno è il più grande di TUTTI I TEMPI ma solo per due mesi, mi pare un ossimoro. E GOAT non è chi vince più slam anche se questo è un fattore fondamentale. IO credo che il GOAT si valuterà quando questi tre termineranno la carriera e si valuteranno i risultati.
Quello che possiamo dire è che il modo in cui NADAL ha vinto questo suo SLAM pareggia la vittoria di Federer contro di lui agli AO di qualche anno fa, ma concordando con Mazzoni quello che lui ha dimostrato per l’ennesima volta non è misurabile, lo porta nella LEGGENDA di tutti gli sport (e non c’entra nulla il fatto che questo vinto sia il suo ventunesimo). Djokovic potrà anche vincere a Parigi e poi Wimbledon ma deve ancora dimostrare di essere superiore a NADAL e FEDERER; certo se avesse fatto il Grande Slam agli US OPEN sarebbe diverso.. cmq Djokovic avrà ancora possibilità nei prossimi anni di diventare lui il GOAT. Oggi è NADAL. PS io amo Federer alla follia ma domenica mattina mi sono emozionato perchè ho assistito a qualcosa che trascende la storia del tennis
Splendido pezzo d’autore, Mazzoni.
Sì, c’è molta soggettività nel giudicare più grande l’uno o l’altro o l’altro ancora e se poi, quanto a cifre, viaggiano pure ad un alito di differenza tra di loro ecco che i prossimi Slam potrebbero ribaltare e poi ancora controribaltare le opinioni degli ‘indecisi’ (leggi i non tifosi dell’uno o dell’altro), suggestionati da quella che è stata l’impresa più recente (tipico frequente meccanismo della mente umana).
E che le cifre siano ben lungi dall’essere decisive per giudicare la grandezza è ben ben dimostrato anche in altri sport: Maradona ha segnato meno della metà dei gol di Pelè eppure secondo tantissimi…e se chiedi ad un innamorato del ciclismo se il più grande è stato Merckx, con buona probabilità ti risponderà invece ‘eh no, è stato Fausto Coppi’ (ed io sono uno tra quelli), che di corse ne ha vinte meno della metà. Ma come le ha vinte…
Eh sì, perchè è il modo di vincere che conta veramente (ed anche questo è giudizio assai soggettivo) per il cuore degli appassionati, proprio come è stato per Rafa domenica. O magari anche di non vincere (e lì le cifre c’entrano quindi veramente come i cavoli a merenda), con il fuoriclasse che in quel momento assume connotati umani, umanissimi che lo dimostrano non invincibile e quindi più vicino a noi e quindi ancor più amato.
E proprio così è stato e continuerà ad essere – mi vengono in mente – per il rigore di Roberto Baggio a Pasadena o per i 2 match-ball di Roger Federer a Wimbledon….
Da tifoso bianconero trascorrere un dopo-champions guardando i bambini all’oratorio è catartico… Ed a volte giocano pure meglio loro! Mannaggia… Meno male a volte gira in tv la replica di Ajax Juve… 1996…
Bisogna anche tenere conto che pur essendo destro ha deciso di giocare con la sinistra.
I commenti che sento sono surreali da tifosi fanatici che anche SE ELCAMPEON VINCESSE 30 SLAM DIREBBERO CIECAMENTE CHE IL LORO IDOLO E’SUPERIORE MA VI MANCA IL SENSO DELLA REALTA’ PURTROPPO PER VOI CHI HA PIU’ SLAM E’ IL PIU’ GRANDE E RAFA NON E’ MAI SAZIO FINO A 40 ANNI POTREBBE DARVI IMMENSI DISPIACERI A VOI ILLUSI DI 2 TENNISTI 1 GIA’ IN PENSIONE L’ALTRO SCONFITTO DA SE’ STESSO.
Questo post ti fa onore, complimenti. Ma d’altronde mi pare di ricordare che sei un maestro di tennis e quindi il tuo spirito sportivo potrai trasmetterlo ai tuoi allievi, soprattutto se segui agonisti under 14-16 in rampa di lancio.
Io sono uno dei più grandi tifosi di Roger al mondo. Non lo dico tanto per, ma per Roger ho fatto cose che nemmeno per le mie fidanzate più amate. Nottati intere, cene rifiutati, esami posticipati, transenne scavalcate, litigi con amici, bidoni a parenti per cresime comunioni e matrimoni. Lo seguo ININTERROTTAMENTE dal 2003. Da quando mi innamorai di lui in quel Wimbledon. Non vi nascondo che tanti anni fa, quando Rafa, in particolare sul rosso, lo batteva, piangevo. Stavo male. Proprio fisicamente. Tra Maggio e Luglio 2008, per l’umiliazione nella finale del RG e poi la sconfitta al quinto nella magica finale di Wimbledon, ho vissuto un periodo duro della mia vita…perchè ero demotivato in tante cose. Però, devo ammettere, che domenica mattina sono stato felice. Davvero. Senza retorica. Senza falsità. Sono stato felice quasi come se avesse vinto Roger. Perché Rafa è un grande campione. Un bravo ragazzo. Una persona sportiva e leale. E merita tutto questo. La sua umiltà nella vittoria è ancora più da prendere ad esempio rispetto alla determinazione con la quale ci arriva. Gli auguro davvero ancora tanti altri successi. Per il bene suo, del tennis e perché no, anche del mio amato Roger. Buon tennis a tutti.
condivido pienamente, solo un incompetente potrebbe volere un cambiamento in questo senso, i tornei dello Slam devono rimanere così come sono, per sempre
“La fame famelica!”
Poche storie.. Bando alle ciancie.. FOGNA HA BATTUTO E RIBATTUTO IL GOAT!!
Nadal sarà superato da Alcaraz
Complimenti.. Tra i tifosi di Djoko sei uno dei più equilibrati e piacevoli da leggere. “Nadalone” mi piace un sacco!
E il ricambio generazionale non esisterà più perché si giocherà fino a 45 anni
Uno ha 35 anni, l’ altro era prossimo ai 40. Forse ti sfugge questo particolare.
Complimenti.. Tra i tifosi di Djoko sei uno dei più equilibrati e piacevoli da leggere. “Nadalone” mi piace un sacco!
Se lo fanno, mollo il tennis completamente.
Già con la Davis hanno fatto un crimine.
I tornei 2 su 3 dopo un torneo dello Slam è come andare a guardare i bambini all’oratorio il giorno dopo aver visto la Juve in champions
Bravo nadalone sei sempre il solito leone. Ma ricordati che non è finita qua. Il vecchio lupo continuerà a inseguirti.
Scusa ma Federer nel 2017, 35 anni e mezzo, ha fatto la stessa identica cosa. Fuori da Wimbledon 2016, a secco di vittorie slam da quasi 5 anni, definito ormai troppo vecchio per reggere le fatiche degli slam, torna dall’infortunio all’Australian Open, passa un turno dopo l’altro, vince partite in 5 set trotterellando sui piedi come ringiovanito 10 anni e porta a casa la coppa.
Molti che oggi fanno i sospettosi “Nadal torna, vince in 5 set… Ma… Boh” eran quelli che 5 anni fa sbrodolavano montagne di retorica per il rientro miracoloso dello svizzero, aggiungengdo “Nadal e Djokovic a quell’età bolliti in ospizio”.
Grande commento! 20, 21, 25 slam, 10, 20, 500 settimane da n. 1, 10, 30, 100 tornei vinti, sono numeri da sventolare contro tifosi di parte avversa. Le emozioni sono quelle che contano e non c’è numero che possa misurarle. Ognuno ha il goat del proprio cuore e si emoziona per i colpi e le vittorie del proprio favorito, indipendentemente dal confronto numerico di vittorie, ecc.
Può essere tutto vero, però che io sappia sarà già la quinta o sesta volta che Nadal dice che ha degli infortuni per cui smetterà di giocare,o per il ginocchio o per la spalla o per il piede, o per l’appendicite(sic) o per altro infortunio; dopodichè sta fermo sei mesi torna e vince, come se niente fosse ; è vero è un fenomeno, non è come Federer che dopo cinque mesi fermo gioca con un tedesco al Rolland Garros vince al quinto e la partita successiva non la gioca perchè è stanco e per il poco allenamento
Che castelli vi fate…
Comprendo quanto scrivi tuttavia non bisogna dimenticare che questi grandi campioni(e in generale tutti i professionisti) fanno enormi sacrifici per un solo obiettivo: vincere!
Le emozioni, la lotta, i bei gesti sono tutte conseguenze di partite nelle quali due campioni, entrambi con mentalità vincente, si incontrano. Non sono peró il fine ultimo che rimane sempre e solo vincere.
Per questo il discorso sui numeri non può sminuire Nadal (o Federer e Djokovic se supereranno Nadal) ma solo consacrarlo.
Ritengo quindi che sia intellettualmente onesto ribadire che, in questo momento, il goat c’è eccome e sono i numeri a dirlo.
Sono sicuro inoltre che, proprio perché anche Djokovic la pensa così, ne vedremo ancora delle belle!
Seee…. come no…
Abbiamo avuto il tema del GOAT proprio perché abbiamo i 3 tennisti migliori che giocano nella stessa epoca, stesse superfici, stessi materiali.
Il discorso GOAT non poteva esistere prima. Nessuno aveva vinto 2 decine di Slam.
I numeri parlano chiaro ad oggi e per un paio di mesi almeno il GOAT è Nadal, che ha vinto più Slam di tutti.
Io pensavo che per via della pandemia e delle restrizioni a giocare, il conteggio sarebbe stato falsato, ma fra squalifiche e infortuni, direi che il numero di partecipazioni agli Slam fra Djokovic e Nadal si equivalgono. E’ fra loro che si deciderà il migliore di sempre del tennis maschile, e se superano quota M. Court anche del Tennis.
In questi ultimi due anni, con Federer, bravissimo certamente, ma oramai fuori dai giochi, la rivalità fra Djokovic e Nadal sta crescendo ed è diventata avvincente da seguire. Colpi di scena uno dopo l’altro, l’ultimo che Nadal vincesse l’AO dopo 17 anni! O che Djokovic battesse Nadal al RG nel 2021!!
Vinca il migliore.
ps: se volete metterla sul piano delle emozioni, allora per pincopallino il Goat può essere pure Cilic e nessuno è abilitato a contraddirlo. Per questo i numeri, in quanto oggettivi, sono gli unici indicatori per determinare chi sia il Goat. Si può e si deve certamente discutere delle caratteristiche di ognuno dei due, ma il confronto può essere deciso solo dai numeri. Il resto è fuffa.
Meglio ancora: dichiarazione che sottintende “se a fine carriera ne ho più io allora ci tenevo, se me ha di più l’altro allora non ne ero ossessionato”
5,5 ore vedendo quello che si tocca la maglia, le orecchie , il naso , e spesso il posteriore, e quindi lascia attendere l’avversario , che alla fine esce distrutto dal campo !! Si dovrebbe ridurre il tempo a disposizione per chi batte , vedi invece la rapidita’ di Sinner .
@ Armonica (#3061454)
speriamo non accada mai
@ Rumbo (#3061437)
io mi riferivo al fatto che così come per Rafa, anche per Roger e Novak vale la considerazione che limitare la loro grandezza ad un semplice discorso basato sui numeri è fortemente limitativo
Per me Nadal ha, più degli altri due, una moglie e un padre che non si intromettono, ma qui divaghiamo dalla tecnica e allora torniamo nei ranghi. Mi spiace non vederlo più spesso a rete perché le volte che lo fa dimostra un tocco di palla ottimo. Talento, non solo forza.
Per la storia del goat e dei 21 Slam credo faccia più che bene a mantenere un profilo basso e a dire che non gli interessa da farne diventare un’ossessione, anche se non è proprio vero. Solo così può mantenere la calma e non farsi sopraffare dalla gloria e dalle aspettative e dallo stress della stampa. Djokovic a N.Y.quello stress lo ha pagato molto caro.
In un intervista lasciata a Cazzullo del Corriere della Sera, ha detto che i tic in campo sono un modo per far tacere le voci interiori che ti dicono che perderai ma anche quelle che ti dicono che vincerai, che sono le più pericolose.
Forse bisognerebbe spostare l’attenzione sulle emozioni e non su statistiche, codici a barre e QR Code.
E si scoprirebbe che ciò che ci fa battere il cuore non sono i numeri ma un bel rovescio giocato, proprio quello fatto vedere da Nadal contro Medvedev che reputo il più bel colpo del 2022.
Le sigle, i numeri , i codici stanno invadendo un mondo che è diverso dalla realtà che ci circonda proprio perché da essa vuole estraniarsi.
Chi ascolta una canzone , o guarda un’opera teatrale, o ancora visita una mostra d’arte lo fa proprio per fare un’esperienza emozionale, lontano da 730, prima nota, covid , burocrazia, problemi condominiali , autovelox, green pass e chi più ne ha e più ne metta.
Invece i discorsi sul GOAT riportano discussioni anonime , numeriche , asettiche e fredde un’attività che ci spinge a seguirla per tutt’altro rendendo sterile e coprendola con una nube di pragmaticità anche la straordinaria ed emozionante prova di Nadal.
Apprezzo il fatto che chi ha scritto l’articolo abbia aspettato qualche giorno per “metabolizzare” la botta..e mi trovo anche d’accordo su tanti aspetti evidenziati ma non su uno:il goat,ovvero il tennista più vincente dell’era open, esiste eccome e, ad oggi, si chiama Rafael Nadal. La matematica non è un opinione.
Logicamente.
Quando gli slam saranno sei e giocati 2 su 3 finirà il confronto. Da una parte ci saranno le statistiche degli slam quello veri, dall’altro quelle degli slam farlocchi.
Mentalmente è un mostro, ma non lo scopriamo oggi anzi casomai questa vittoria lo ha accentuato ancora di più. Certo che Nadal deve avere dei medici di alto livello per permettergli di ritornare sempre ad alti livelli dopo tutti i suoi infortuni perché non dimentichiamoci che, oltre alla forza di volontà, se non hai un team di medici con le palle dietro non torni così, quindi il merito va anche ai medici che lo seguono. Io personalmente credo che se fosse stato un comune mortale a farsi male avrebbe smesso di giocare a tennis da un bel pezzo. Ma d’altronde si sa che gente come Nadal e tanti altri miliardari dello sport in generale possono permettersi di pagare tutti i medici e tutte le terapie che vogliono per poter giocare. Stessa cosa vale per un domani quando tanti affermano che Nadal avrà una brutta vecchiaia in termini di logorio di articolazioni, dolori vari ecc. Questa gente però dimentica che Nadal essendo miliardario sarà sempre seguito da medici di alto livello che sapranno come alleviare le varie conseguenze della sua straordinaria ma al tempo stesso logorante carriera.
@ Pier (#3061408)
Bellissimo post. Pensa che qualche tifoso di Djoko dice che Rafa ha vinto perché più riposato rispetto a gli altri.Non ho parole, non sapevamo neanche se poteva tornare a giocare
Mazzoni, grande e giusto articolo.
Da questo punto di vista il tennista Nadal non l’avevo mai guardato.Mai tifato per Nadal ma sempre per Nole.
Però devo dire che mi sto
ricredendo su tutto.
Nadal merita tutto il successo e la fama specialmente in questo momento per l’ossessiva caparbietà e l’eccessivo lavoro da lui stesso messo in atto.Inoltre dai suoi comportamenti si può trarre un insegnamento :ha sempre cercato di avere un atteggiamento corretto e di basso profilo attirando a sé la simpatia e il tifo della gente.
Tutti gli onori e i complimenti per questo atleta e persona.
Detto questo scrivo anche questo:”Nole non mollare e vaccinati”
Ragazzi, svegliaaaaa! Grande merito di Nadal, ma non c’era Djokovic. Nadal attualmente è inferiore da tutti i punti di vista rispetto a Djokovic, purtroppo!
Anche loro hanno fatto miglioramenti e/o modifiche per adattarsi, ma il modo di giocare è rimasto sostanzialmente lo stesso.
Nadal l’ha invece trasformato, dai colpi ai ritmi di gioco. A questo punto mi domando cosa sarebbe stato se fin da giovane, invece di un zio Toni a impostarlo come ‘terraiolo’ puro, fosse finito nelle mani di un Bollettieri o di uno dal tennis più da veloce in testa.
Forse avrebbe vinto di più forse di meno. Chi può dirlo
Ma sai leggere o no I numeri? Nadal più forte sul rosso ,non c è dubbio…ma su cemento e erba è indietro e di tanto dia du roger che su djoko e anche su sampras…cemento:djoko 12 slam,roger 11,nadal 6….erba wimbledon:riger 8,djoko 6,nadal 2 …ci siamo o no ? Australian e us open sono cemento…
Sulla questione Goat proporrei di sudduviderla in divere voci:
1)il giocatore più duraturo (e con maggiori vittorie, ma non è la stessa cosa)
2) il gioco più efficace (il più forte nel singolo match o nel singolo torneo)
3) il gioco migliore, tennistcamente parlando (e quì per intenderci metterei RF, Mcenroe,Rod Laver, forse Sampras)
sul punto 2 poi bisognerebbe differenziare per superfici
Mazzò…manca solo la cerimonia di canonizzazione col papa e la statua in piazza San pedro a Manacor.Ahhhh manca pure il giorno dell’anno in cui c’è scritto il nome sul calendario e la preghierina scritta con tanto di genuflessione ritmata e gesto del dritto arrotolato al fulmicotone da ripetere almeno 6 volte dopo 2 rosari,4 ave maria e 5 padre nostro.E l’insalata/macedonia/minestrone era completa.
Ciò che in effetti stupisce di più è la metamorfosi del suo gioco, come sia riuscito a cambiarlo negli ultimi anni, da ultradifensivo e ultrafisico a superoffensivo e vario.
Il Nadal 2009 del primo Australian open c’entra poco col Nadal 2022.
Al di là dei titoli, l’avevo sempre considerato tecnicamente – a livello di puro tennis – una spanna sotto a Djokovic, di due a Federer, e troppo legato a una sola superficie.
Anche se ricordo che fin dal 2005 gli addetti ai lavori dicevano che Nadal avesse una grandissima mano, che faceva vedere soprattutto in allenamento e poco nelle partite, perché col fisico che aveva non ne aveva bisogno e perché era stato impostato a giocare in quel modo dallo zio.
Con i successi però degli ultimi anni a New York e Melbourne (oltre a un altro paio di semi a Wimbledon), e soprattutto nel modo in cui sono arrivati, devo ricredermi.
Poi certo, non avrà mai lo stile di Federer e magari prima di fine carriera Djokovic arriverà a 25 slam, ma la sostanza non cambia. Anche tecnicamente merita di essere considerato tra i migliori all-time del tennis, al di là dei numeri
stessa cosa vale anche per Federer e Djokovic
Ciò che mi ha colpito di Nadal è stato un concetto da lui espresso “più della vittoria per me era importante ritornare su un campo da tennis”.
È ciò che diceva Federer, alla faccia di chi recita i de profundis quando i numeri 1 non sono più tali, secondo gli stessi, perché il campione non è più all’apice.
Mi riguardo dei match di McEnroe successivi al fulgido 1984: fece una sola finale Slam (us Open 1985) ma continuò ad allenarsi, ad amare lo sport, a dare spettacolo e prendendo batoste con il vecchio Ivan o le nuove leve. Poi batté Boris , mi pare nel ’92, agli AO credo al quinto e fu una compensazione per chi lo amò come tennista.
Se un professionista si allena, non va in campo bolso o per racimolare qualche gettone, ma perché ama lo sport in modo viscerale va rispettato e mai se ne dovrebbe invocare il ritiro.
Non sono i riflettori che cercano ma quell’odore di corde nuove e delle palline stappate che fin da bambini hanno sentito.
Sarò romantico o sciocco ma trovo più intrigante un Delpo o un Roger o un Rafa che ci riprovano che tanti campioni sani e piagnucolanti.
Beh dai è stato bravissimo ma gli è andata bene…tabellone che gli si è aperto e 2 partite vinte per miracolo…
E Mazzoni che durante la partita há sparato 20 previsioni
Há scritto tutto e il contrário
Potra capire qualcosa di técnica, ma lui è il tennis viaggiano su due rette parallele
Il ritorno alla vittoria di Rafael Nadal è da film.
Medvedev lo stava rullando anche con una certa supponenza (il terzo parziale come l’ha preso male!).
Ma nulla si può contro uno che gioca punto su punto, privo di ansietà e angoscia, come lo spagnolo (a me ha colpito questo in modo particolare).
Analisi bellissima di Mazzoni.
Quando si farnetica e in tanti lo hanno fatto anche tra gli addetti che Nole é il piu forte dei 3..io vorrei sapere in senso assoluto come puo essere il piu forte uno che vince 2 Roland garros contro 13?? Ok allora prendiamo gli scontri diretti? 30 28 per nole..mica 30 a 15! Eh ma sul cemento..2 us open su 4 contro chi li ha vinti Rafa in finale? Contro il signor Djokovic! Poi vabbe tralascio il Wimbledon 2008 contro un Roger al top..
Ma veramente non hai l’elasticità mentale per leggere tra le righe e capire cosa intendesse dire con questo? Ha detto che ci tiene eccome perchè è un “animale” da competizione ma che non ne è ossessionato. Che è cosa ben diversa
Tutto giusto. Mi chiedo se le stesse considerazione sarebbero state fatte se a vincerne 21 fosse stato Federer. Credo che l’eccitazione da calcio avrebbe presto il sopravvento e molti lo avrebbero considerato GOAT. Cosa che, non potrei concordare di piu, non esiste per definizione
RAFA
Amen.
Aggiungo, Rafa è il più esempio di tutti tra gli sportivi.
Quando verranno portati a 6 i tornei dello slam, questi record saranno quasi sicuramente stracciati. Anche il tennis avrà il suo ammodernamento prima o poi.
Si, OK, però quando Nadal dice che non gli interessa tanto la corsa agli slam, non ci credo
Grande articolo !