La security degli Australian Open ordina di coprire o toglire le t-shirt con scritto “Where is Peng Shuai”
Tennis Australia è di nuovo sotto tiro. Dopo la difficilissima gestione del “caso Djokovic”, nel quale l’organizzazione degli Australian Open non è stata esente da colpe, adesso arriva un nuovo problema, come riporta News.com.au. La security del torneo ha imposto ad alcune spettatrici di rimuovere o coprire le t-shirt che indossavano, una maglietta bianca con il volto della Peng sul petto e sulla schiena lo slogan “Where is Peng Shuai”.
La protesta internazionale per la tennista cinese, della quale si sono perse le tracce, si è placata, almeno temporaneamente, per la ripresa del Tour, il caso Djokovic e gli Australian Open adesso in corso. Tuttavia sui social, e ora alcuni spettatori, cercano di riportare all’attenzione di tutti la posizione della Peng. Questo non è piaciuto a Melbourne, con l’ordine della security. La motivazione viene dal regolamento del torneo, che recita: “Nelle nostre condizioni di ingresso del biglietto non sono ammessi indumenti, striscioni o insegne commerciali o politiche”, così ha dichiarato il portavoce di Tennis Australia.
“Dire ipocrisia è un eufemismo. Non è sincero, è solo un modo per loro (Tennis Australia) di evitare un disastro nelle pubbliche relazioni”, ha detto una delle persone che indossava la maglietta al media australiano. “Lo puoi vedere dall’enorme quantità di supporto che abbiamo ricevuto dal pubblico che ha assistito all’intervento delle forze di sicurezza”.
Il famoso giornalista australiano Matt Walsh ha scritto sulla propria pagina social: “È interessante notare che i giornalisti possono porre domande ai giocatori sulla situazione di Peng Shuai, ma i fan, a quanto pare, non sono autorizzati a dire la loro”.
Marco Mazzoni
TAG: Australian Open 2022, Caso Peng, Whereispengshuai
Where is Shuai Peng?
Where is Shuai Peng?
@ Tibur (#3048708)
Ho dei dubbi che qualcuno abbia la sensibilità e il coraggio di una testimonianza del genere; e poi l’unica in grado di farlo (Osaka) è già uscita …
E’ venuto un pasticcio: avevo quotato Xi Jinping (Grande Fratello Marco).
Il mio commento inizia da “Ha parlato il Grande Fratello”.
@ Marco (#3048289)
E quali sarebbero questi meccanismi? Le guerre di predominio imperialistico, le repressioni razziali, condannare alla fame e sete eterna i popoli deprivati da sfruttamento secolare, non fornire di vaccino i popoli già vessati da guerre e miseria sperando che si estinguano più velocemente in una visione becera di privilegi anche vaccinali che espellono Nole ma fanno diventare no vax obbligati milioni di persone? Degnati di guardare anche questi aspetti della “modernità”, senza godere del proprio orticello ben coltivato, e vedrai che anche le valutazioni tennistiche prenderanno la giusta importanza rispetto ai problemi dell’umanità
Una visone super ottimistica della modernità : ha portato anche la prima e seconda guerra mondiale! Il modo unico di organizzare il mondo è inquietante e sa di Big Brother! Perchè qualcuno dovrebbe essere obbligato a pensarla con un pensiero unico come il tuo? Organizzazione irregimentata della gente? No grazie!
Where is Novak Djokovic ?
Sarebbe bello che il vincitore o la vincitrice del torneo, alla premiazione indossassero la maglietta “where is Peng Shuai”, sarebbe finalmente un gesto politico forte e coraggioso, scevro dagli interessi economici e dal solito politicamente corretto come lo stucchevole inginocchiamento dei calciatori agli europei.
vergogna Australia ❗
La modernità fa rima con tecnologia, che fa rima con sorveglianza che fa rima con controllo.
Normale che uno stato dittatoriale come L’Australia sia solidale con i cinesi
Bene, per fortuna nel torneo di Roma potremmo indossarle tutti queste magliette, forza peng shuai.
Che comportamento vergognoso per un paese che molti esaltano ma che invece ….
La modernità porta a forme migliori di organizzazione della gente, quindi anche del potere a favore di meccanismi sempre più orientati a comprendere un maggior numero di persone.
Solo che è molto lenta. Ci sono ancora troppe persone che “vanno per linee proprie”.
Decenni fa era peggio, senza voler andare troppo indietro nel tempo.
Semplicemente tu e dyoker, come non siete in grado di “leggere” le partite di tennis, non siete in grado di leggerla, questa direzione, non solo per mancanza di studio ed esperienza, ma anche perché allo stato attuale vi trovate completamente fuori dai meccanismi che, per usare parole tue, “dirigono il mondo”
Tra l’altro, di questa ragazza si son riperse le tracce… O c’è qualche notizia?
Quindi non si può entrare con una maglietta con su scritto Rocco for Presidente.
Eh però hanno espulso Djokovic. Grande nazione
Basterebbe indossare magliette con singole lettere maiuscole giganti e poi sedersi ordinatamente per formare la scritta WHERE IS PENG SHUAI?
Comunque anche così, con la censura dico, l’obiettivo è stato raggiunto perché se ne parla…
Comunque non si tratta né di scritta commerciale né di propaganda politica..ci si chiede come mai una tennista è scomparsa dalla circolazione, anche in questo caso le leggi vengono applicate arbitrariamente, manipolate allo scopo di salvaguardare come al solito interessi commerciali e/o di immagine..e questa forma repressiva che addirittura censura una maglietta che esprime solo solidarietà la dice lunga sulla pretesa rispettabilità di una politica cialtrona e asservita
Ci credo il torneo per chi non lo sapesse è uno slam austrasico e gli sponsor sono cinesi da sempre
Vergogna
E’ allucinante che nessuno Stato abbia ancora assunto una posizione ufficiale nei confronti del governo cinese a proposito di questo caso
Non credo ci sia da meravigliarsi, l’accesso agli stadi vieta da sempre materiale commerciale,politica o di propaganda (troppo opinabile definire quali dovrebbero essere le cause giuste e quelle meno).
Resta però il fatto che sarebbe stata bella una presa di posizione di tutti i tennisti,magari un simbolo sulla maglietta per tener viva l’attenzione sul tema. Ma è inutile stupirsi, gli interessi commerciali di un paese come la Cina sono legate a doppio filo, fosse stata una giocatrice di una piccola nazione di coraggio ne sarebbe bastato poco.
Come si dice deboli con i forti e forti con i deboli. Purtroppo.
totale disastro, penso fosse meglio togliere il prossimo anno lo slam a questi buffoni Austrliani…
venduti alla CINA , e occhio a tutti pericolo democrazia mondiale…….
Una figuraccia dopo l’altra…..
L’ex sogno australiano ormai è un lontano ricordo !!!!!
Tutti episodi che illustrano in che direzione va il mondo, e il tennis non ne è fuori.
Chi pensava che la modernità significasse democrazia e pace per tutti, dovrà aprire gli occhi
Secondo le norme allora dovrebbero bandire qualunque capo di abbigliamento griffato o con scritte.
In pratica dovrebbero vestirsi tutti come dei bambolotti con capi in tinta unita o come se giocassero a Wimbledon tutti bianchi per non fare torto a nessuno.
La verità è che TA ha accordi commerciali con la Cina e vogliono evitare di disturbarli.
Tiley aggiunge un’altra porcata al suo album di schifezze.
Per la finale femminile hanno già in mente di mostrare migliaia di magliette, vediamo che succede.