Australian Open: Maddison Inglis e l’importanza del denaro per andare avanti nel tennis
Maddison Inglis è australiana, ha ricevuto una wild card per il main draw e sta diventando una delle grandi rivelazioni di questo Australian Open. Nel primo turno ha sconfitto Leylah Annie Fernandez (finalista degli US Open) e ora si è imposta di nuovo, per la gioia del pubblico locale.
L’attuale numero 133 del ranking mondiale è quindi al terzo turno del torneo, ma lei stessa ha rivelato che la sua più grande felicità in questo risultato è anche il denaro che porterà a casa così da poter avere maggiore serenità girando il circuito maggiore.
Inglis ha già raccolto 228.000 dollari, il che le dà un margine finanziario molto più grande per affrontare la stagione. “Il premio in denaro era qualcosa a cui non ho cercato di pensare troppo. Ma mi sarà di grande aiuto quest’anno. Mi toglierà molta pressione finanziaria, costa molto viaggiare e avere un allenatore”, ha confessato Inglis in conferenza stampa, che solo in questo Australian Open ha vinto quasi la metà di quello che aveva vinto in tutta la sua carriera (530.000 dollari).
E ora la sua prossima avversario è Kaia Kanepi. “Per me è totalmente surreale essere al terzo turno di un Grande Slam. Sono molto felice, non vedo l’ora di tornare in campo sabato”.
😐
Pecunia non olet (Tito Flavio Vespasiano)
La crisi della WTA si evidenzia con vincenti slam giovani e sconosciute che poi magari non si confermeranno! Crisi ma anche progresso sportivo femminile perchè un tempo una vecchia marpiona fortissima del tennis campava di rendita per 20 anni cosa ad oggi impossibile con questo maggior atletismo.
@ Brisbane (#3042380)
2T più quali è lo stesso premio di 2T e basta.
Solo i punti sono 40 in più.
Ragazzi, io e mia moglie siamo insegnanti di scuola primaria e vi posso assicurare che anche per gli insegnanti il denaro è importante… (M. Catalano)
Potrebbe vincere lo slam di casa
Si può essere felici anche da poveri.
Basta avere tanti soldi… (cit.)
…solo poche nazioni hanno la fortuna di poter ospitare tornei per tutta la stagione riducendo notevolmente i costi per i players…
…gli italici in modo particolare sono super privilegiati avendo una quantità impressionante di challenger e itf dove poter emergere,poi se hanno anche i familiari ad organizzarli…
…ci sarebbe da parlare molto su quanto è difficile poter diventare un professionista uscendo dagli itf se non si ha il vantaggio di giocare sempre o quasi vicino casa…
…per non parlare dell’assurdità di chi è costretto a passare ben 3 turni di quali senza prendere nemmeno un punto…
Come diceva qualcuno, il denaro non regala la felicità, figuriamoci la povertà…
Anche Bronzetti e Trevisan si sono conquistate un bel po’ di ossigeno con il loro 2 turno + qualificazioni. E’ sicuramente importante, inutile negarlo e parlare solo della soddisfazione. In fondo chi di noi lavora per la soddisfazione? Nessuno…