Nessuna novità oggi Copertina

Caso Djokovic: stand by in Australia, si indaga sulle dichiarazioni e spostamenti di Novak dopo esser risultato positivo a dicembre

11/01/2022 08:33 301 commenti
Nole col suo team a Melbourne
Nole col suo team a Melbourne

Stand by in Australia sul caso Djokovic, ma non per immobilismo. Mentre il campione in carica degli Australian Open nella giornata odierna si è allenato nell’impianto degli Australian Open (anche se le telecamere di servizio non hanno ripreso i suoi allenamenti, è girato solo un brevissimo video ripreso da un drone sulla Rod Laver Arena), la politica sta prendendo tempo per indagare sulle dichiarazioni rilasciate da n.1 serbo in merito al suo comportamento dopo aver constato di esser positivo al covid-19. Infatti è ormai certo – come dimostrano i documenti rivelati – che Djokovic è risultato positivo al virus lo scorso 16 dicembre.

Novak ha mentito sul modulo di iscrizione al viaggio dicendo di non aver viaggiato nei 14 giorni precedenti, mentre alcuni video dimostrano suoi spostamenti in patria e all’estero. Sul modulo, Djokovic ha dichiarato di non aver viaggiato da 14 giorni prima del suo arrivo in Australia il 6 gennaio; tuttavia Novak si era recato a Belgrado il giorno di Natale e poi era apparso a Marbella in Spagna il 2 gennaio.

La legge in vigore, su questo punto, è chiara: a tutti i viaggiatori che arrivano in Australia viene chiesto se hanno “viaggiato o viaggeranno nei 14 giorni precedenti il volo per l’Australia”. Vengono inoltre avvertiti: “Dare informazioni false o fuorvianti è un reato grave. Si può anche essere passibili di una sanzione civile per aver fornito informazioni false o ingannevoli”, con la pena massima di 12 mesi di reclusione.

In questo video, della Soto Academy in Spagna, ecco Djokovic intento ad allenarsi lo scorso 31 dicembre.

 

I suoi avvocati affermano che ha sostenuto un test PCR alle 13:00 del 16 dicembre e ha ricevuto un risultato positivo verso le 20:00 quella serata. Nonostante questo, il 17 dicembre ha partecipato in patria a una cerimonia di premiazione con i tennisti junior (anche senza mascherina), ci sono delle foto dell’evento che lo dimostrano. Inoltre il 18 dicembre, come riporta l’autorevole quotidiano francese L’Equipe, Djokovic è stato impegnato in un servizio fotografico con alcuni dei loro fotografi per la consegna del premio sportivo dell’anno 2021.

Questi comportamenti vanno contro anche alle normative in vigore in Serbia, che impongono che una persona debba isolarsi per 14 giorni se risulta infetta. Trovato positivo il 16 dicembre, il suo periodo di quarantena sarebbe terminato il 30 dicembre.

Per questo l’imbarazzo della sua famiglia quando ieri, nella conferenza stampa indetta per sostenere Novak, se ne sono andati senza rispondere alle domande relative a questi spostamenti “da positivo”.

In Australia l’ufficio del ministro dell’immigrazione Alex Hawke ha diffuso una breve nota nella giornata di oggi, rimandando tutto a domani. “Come segnalato ieri nel Circuito Federale e nella Corte, il Ministro Hawke sta considerando se cancellare il visto a Mr. Djokovic secondo la sezione 133C(3) del Migration Act. In linea con il giusto processo, il Ministro Hawke analizzerà nella sua completezza la materia. Come la procedura sta procedendo, per ragioni legali non è appropriato commentare oltre”.

In attesa di ulteriori sviluppi e della decisione finale, sembra accertato che Djokovic ha dichiarato il falso nei documenti necessari per l’ingresso in Australia.

Marco Mazzoni

 


TAG: , , , ,

301 commenti. Lasciane uno!

silvio bonetti (Guest) 12-01-2022 10:36

forse è giunto il momento di dare un esempio chiaro e fare capire a tutti che anche i grandi campioni sportivi – giustamente ammirati – devono seguire le regole (e pagare le tasse).
l’ Australia ha un’ ottima occasione per migliorare la sua immagine – i responsabili dello Stato dovrebbero trattare questo ragazzotto arrogante e indisponente come chiunque altro che infranga la legge: per capirci, poichè ha chiaramente mentito sul modulo di ingresso, dovrebbe andare in galera per mesi dodici, come previsto.
potrà allenarsi, se crede, nel cortile del carcere durante l’ ora d’ aria.

301
Replica | Quota | 0
Bisogna essere registrati per votare un commento!