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ATP Cup: Le dichiarazioni della squadra italiana dopo la vittoria sulla Francia

04/01/2022 16:14 29 commenti

Vincenzo Santopadre ITA: “Di cosa sono più orgoglioso? Ovviamente del risultato. Battute a parte, sono orgoglioso di quanto fatto perché questi ragazzi hanno fatto del loro meglio. Sono stati davvero bravi in campo. Sono davvero felice del doppio perché era la loro prima volta insieme e mi sono venuti in mente un sacco di spunti interessanti. Quindi sono davvero contento di questo e sono davvero contento, ovviamente, di tutta la squadra, non solo dei giocatori, Lorenzo, Fabio, Simone, oltre a Matteo e Jannik, ma dei ragazzi che di solito lavorano con loro”.

Matteo Berrettini ITA : “Voglio dire, ieri ci siamo allenati insieme per la prima volta provando alcuni doppi, e penso che in un certo senso serva del tempo per giocare nel miglior modo possibile. Allo stesso tempo, penso che siamo degli ottimi giocatori; quindi non avremo bisogno di molto tempo. Oggi penso che l’abbiamo mostrato e penso che sia stato davvero un doppio di alto livello. Siamo scesi in campo e abbiamo detto che avremmo giocato come fossimo stati sull’1-1, perché era davvero importante per noi vincere questa partita. Ora dobbiamo aspettare ovviamente il prossimo risultato in vista del prossimo incontro. Ma era davvero importante vincere questo doppio. Quindi nella nostra mente era come se fosse un doppio decisivo, ma sapendo che entrambi avevamo vinto il singolare ci sentivamo molto fiduciosi”.

Jannik Sinner ITA: “Penso che sia più importante avere un ottimo feeling con il tuo partner e penso che noi l’abbiamo. Certo, dobbiamo conoscerci un po’ meglio. Matteo ha un servizio incredibile, e questo rende un po’ più facile lo stare a rete. Da parte mia cerco di essere veloce in risposta, cosa che si è vista oggi in campo. Certo ci vorrà un po’ di tempo, ma ognuno ha le sue armi e oggi le abbiamo usate”.
Per me è ovviamente fantastico far parte di questo gruppo. Siamo dei giocatori incredibili e ovviamente lo è anche il capitano. Per me lo spirito di squadra è importante, e ovviamente sono anche felice di aver vinto i due singolari”. Il N.10 ATP poi sposta l’attenzione sull’altro match del gruppo necessario per mantenere vive le speranze italiane: ”Ovviamente adesso dobbiamo pensare all’altro match e sperare che la Russia batta l’Australia, così potremmo avere una piccola possibilità”.


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29 commenti. Lasciane uno!

Selinunte (Guest) 05-01-2022 19:28

Tutto giusto; tattica,tecnica,fiducia….ma a giocare sono prima di tutto gli atleti. Riflessi e propriocezione sono imprescindibili, ma se non hai la muscolatura a corredo non sarai mai rapido. Esempio:cosa serve per avere una buona risposta al servizio? Il primo passo. Ovvero il primo spostamento di peso verso la palla. Pensateci, quando fate un movimento laterale su quale muscolo spingete? Adesso guardate Berrettini (o anche Zverev) e ditemi cosa gli manca rispetto a Novak o Federer che non possano mascherare con l’apertura alare…. anche i preparatori atletici forse dovrebbero insistere di più sullo sviluppo muscolare. A vent’anni puoi crescere chili di massa all’anno e Sinner è ancora una cannuccia…solo per esempio.

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Rinobertuzzi1@gmail.com (Guest) 05-01-2022 17:02

Io voglio parlare del ritiro di Camila Giorgi……brava brava brava .grazie .

28
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Gibelix (Guest) 05-01-2022 00:27

Scritto da espertodipallacorda

Scritto da JoeFoxx
Sono d’accordo con le varie analisi, ma l’unico rammarico resta che domenica Sinner era una macchina e, inesperienza a parte, qualcosa in più del Bole l’avrebbe saputa certamente dare… Peccato, in semifinale si poteva arrivare in carrozza, ma forse è giusto così, e chissà che non ci si impegni di più, e fin da subito, per allestire un doppio Davis/Atp Cupt semipermanente, magari facendoli giocare assieme nei mille, dove ci sarebbero sempre entrambi.

Ho criticato anch’io l’esclusione di Sinner, perché sono fortemente convinto che i doppi si vincano in risposta. E né Bolelli né Berrettini hanno un fondamentale qualitativamente importante, a differenza di Sinner e, in parte, Fognini.

Tu sei esperto di pallacorda. Io di tennis. Forse nella pallacorda si vince in risposta, ma nel tennis moderno, in doppio, no. Si vince con la risposta, col servizio, e col gioco di rete, ivi inclusi i meccanismi di cambio, il senso della posizione, e la rapidità. È il motivo per cui Djokovic è una frana in doppio, nonostante la miglior risposta (stesso dicasi per quel palopiantatoarete di Sinner – divertente la sua affermazione: “con Berrettini al servizio mi trovo meglio a rete”… Ehhh 🙂 grazie al guazzo); talmente scarso il Novax che riusciva a trascinare alla sconfitta anche un fenomeno di doppista come Zimonjic. Quindi, sarebbe d’uopo che tu rivedessi la tua convinzione. Tra l’altro sarebbe anche solo sufficiente guardare qualcge partita dei migliori doppisti al mondo per accorgersi di quanto stramba e immotivata sia quella convinzione.

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Buuu (Guest) 04-01-2022 23:48

@ Buuu (#3017471)

Altre informazioni mi hanno smentito in quanto per un complicato regolamento anche se l’Australia vincesse uscirebbe lo stesso dalla classifica avulsa. Chiedo scusa.

26
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Bjorn borg (Guest) 04-01-2022 22:36

Scritto da JoeFoxx
Sono d’accordo con le varie analisi, ma l’unico rammarico resta che domenica Sinner era una macchina e, inesperienza a parte, qualcosa in più del Bole l’avrebbe saputa certamente dare… Peccato, in semifinale si poteva arrivare in carrozza, ma forse è giusto così, e chissà che non ci si impegni di più, e fin da subito, per allestire un doppio Davis/Atp Cupt semipermanente, magari facendoli giocare assieme nei mille, dove ci sarebbero sempre entrambi.

La sconfitta con l’Australia e’ questo punto ininfluente. Avremmo comunque dovuto battere la Russia.
Quanto al doppio in linea di principio hai ragione, ma in pratica mi pare molto difficile. Escludo che berrettini, Sinner o Sonego vogliano sottrarre tempo ed attenzioni al singolo, salvo sporadiche apparizioni. Un doppista molto valido sarebbe vavassori che oggi e’ impegnato a scalare la classifica del singolare nei challenger, quindi non dirottabile nel circuito maggiore nel doppio. E poi bisognerebbe trovare il partner. Pertanto accontentiamoci di doppi un pò improvvisati, ma di potenziale grande valore come Sinner-Berrettini

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Buuu (Guest) 04-01-2022 22:24

@ Algor (#3017329)

Se l’Australia dovesse battere la Francia quel doppio potrebbe essere fatale, purtroppo. Un risultato del tipo 2-0, 2-0, 1-2 ci farebbe passare il turno mentre 2-1, 2-0, 0-2 ci manderebbe a casa

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La Freddezza di Sinner (Guest) 04-01-2022 21:22

Io non escludo che ATP scriva fregnacce, ma questi sono gli scenari:

https://www.atpcup.com/en/news/atp-cup-semifinal-scenarios

Di fatto è come se giocassimo i quarti con la Russia, incrocio possibilissimo anche in caso di torneo normale e più esteso. Con un po’ di fortuna gli errori di Santopadre con l’Australia sono stati resi ininfluenti.

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+1: Kenobi, Carlos Primero, Marcus91
Tex Willer (Guest) 04-01-2022 21:14

@ Algor (#3017329)

Sono d’accordo con te.
Occorre comunque sottolineare come con l’australia Santopadre ha chiaramente sbagliato quanto meno la formazione del doppio…

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+1: Marcus91
Fulvio (Guest) 04-01-2022 20:53

Quanti punti prendono Sinner e berrettini con le vittorie con la francia

21
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La Veronica 04-01-2022 20:33

Scritto da espertodipallacorda
Vorrei tornare a parlare di tennis giocato.
Stanotte, siccome purtroppo soffro di insonnia e talvolta mi capita di non riuscire ad addormentarmi, ho visto tutte e tre le partite per intero. Qui mi limiterò ad alcuni pochi spunti che ho tratto dai tre match:
1. Il prossimo step che Sinner dovrà fare è a mio parere la gestione della tensione e delle fasi negative di gioco. Il primo set del singolare è stato dominato perché Jannik giocava in fiducia. E la fiducia derivava da un’alta percentuale di prime palle e di risposte in campo, anche sulla prima di Rinderknech. All’inizio del secondo set queste certezze hanno cominciato a vacillare: il servizio è calato e la risposta, complice anche l’accresciuto numero di prime dell’avversario, non era più continua. Questo ha significato una brutta prima metà di secondo set, con tanti errori e seconde palle trattenute per paura di sbagliare (si veda anche solo il breakpoint francese). Dopo le percentuali sono risalite e contemporaneamente Rinderknech ha sbagliato qualcosa di troppo, salvo poi giocare tesissimo il tie-break finale. Quello che però mi interessa è che questi alti e bassi sono coincisi anche con un calo tattico. Il canovaccio iniziale era chiaro e impeccabile: far muovere l’avversario con palle ben angolate e subissarlo nell’intensità di gioco. Tant’è che Rinderknech ha cominciato presto a tuffarsi a rete alla disperata, finendo per essere quasi sempre passato. Tutto questo nel primo set era perfetto, ma, come contro Tiafoe a Vienna, appena le certezze sono venute meno è venuta meno anche questa tattica: Jannik ha cominciato a giocare più corto e centrale, consentendo a Rinderknech di cominciare a vincere qualche punto in più nello scambio (nel primo set credo siano stati ben pochi). Con Tiafoe era accaduto lo stesso: la tensione gli fa perdere l’idea iniziale e allora l’altro si trova improvvisamente a suo agio. Qui per fortuna Jannik è un po’ risalito nel finale del secondo parziale e nel tie-break ha trovato un avversario ancor più titubante. Auspico quindi un miglioramento in questo senso: a chiunque capita in una stessa partita di trovare e poi perdere fiducia, ma i grandi campioni reagiscono aggrappandosi al servizio e ai colpi di inizio gioco e soprattutto insistendo ancora di più con la tattica iniziale.
2. Nel suo singolare, oggi Berrettini è stato abile a impedirsi di giocare troppo grazie a un servizio in stato di grazia. Se a ciò aggiungiamo tanti gratuiti di Humbert e qualche estemporanea soluzione da fondo di Matteo, ecco che è facile spiegare il punteggio. Resta però una risposta ingiustificabilmente deficitaria e, duole dirlo, regolarmente discontinua e un rovescio bimane davvero insicuro (tant’è vero che oggi ha quasi sempre giocato in slice, colpo che gli riesce molto bene, ma che, esattamente come il top, perde profondità e va fuori giri in fase difensiva).
3. Capitolo doppio. La coppia è potenzialmente di buon livello, ma entrambi amano, come oggi, complicarsi la vita. Nel primo set sembravano due robot: servizi irricevibili, un’ottima risposta di Sinner e un Berrettini molto attento nei pressi della rete. Poi nel secondo sono cominciati gli errori: è come se, inspiegabilmente, avessero cominciato a sentirsi sotto pressione (è vero che Martin e Roger-Vasselin prendevano la rete prima e più velocemente e hanno un po’ aumentato l’efficacia al servizio, ma non si è visto uno scarto clamoroso) e in dovere di trovare subito il vincente. Ecco spiegati i moltissimi, troppi primi dritti e rovesci sbagliati (anche nel match tie-break, giocato malissimo da Sinner, fatti salvi gli ultimi tre punti, mentre Berrettini è stato bravo a tenere in piedi la baracca) e le varie incertezze di Sinner a rete (si segnala anche uno smash a campo aperto sbagliato da Berrettini nel game del break). Insomma, ha ragione Sinner a dire che devono conoscersi meglio, ma aggiungo che devono imparare ad aiutarsi nei momenti di difficoltà dell’altro, laddove invece oggi ciò ha portato entrambi a perdere sicurezza e a sbagliare molto.

concordo con praticamente tutto. anch’io mi sono visto tutte le partite fino a circa le 6 e qualcosa di mattino.
punto 1. giusta analisi, ma a mio piccolo avviso Jannik ha insistito troppo sul dritto del francese, un colpo capace di rovesciare l’inerzia dello scambio. Se Jannik avesse insistito costantemente sul rovescio dell’avversario, la partita sarebbe stata (forse?) più facile.
2. De Minaur è stato bravissimo a togliere il tempo di gioco a Matteo, mentre Humbert gli ha concesso quella frazione in più per fare il suo gioco. In ogni caso, bravo Matteo!
3 il doppio. concordo, i nostri si sono complicati la vita. Erano in controllo del match. Mi è piaciuta molto l’intesa tra i nostri, i sorrisi, ecc., ma hanno avuto cali di tensione e rischiato di perdere una partita che avevano in pugno. Va detto tuttavia che con il punto secco e le caratteristiche del doppio, è un attimo che cambi il risultato finale. Bravi a tutti e due, bravissimo Jannik per il suo gioco e per l’umiltà di ricercare il compagno, e bravissimo Matteo che nel tiebreak del 3° ha retto la baracca.

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+1: Carlos Primero, Marcus91
Algor 04-01-2022 20:26

Scritto da JoeFoxx
Sono d’accordo con le varie analisi, ma l’unico rammarico resta che domenica Sinner era una macchina e, inesperienza a parte, qualcosa in più del Bole l’avrebbe saputa certamente dare… Peccato, in semifinale si poteva arrivare in carrozza, ma forse è giusto così, e chissà che non ci si impegni di più, e fin da subito, per allestire un doppio Davis/Atp Cupt semipermanente, magari facendoli giocare assieme nei mille, dove ci sarebbero sempre entrambi.

Ti ricordo che la partita persa con l’Australia, alla luce dei risultati di oggi, risulta ininfluente. Quindi nessun rammarico e massima concentrazione.

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Oganesson118 04-01-2022 20:24

Purtroppo,quel tie-break perso nel secondo set della partita di doppio potrebbe essere fatale, all’interno di un regolamento esasperatamente selettivo, che faccio davvero fatica a comprendere

18
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La Veronica 04-01-2022 20:07

non varrà niente (forse) questa atp cup, ma è bello vedere gli angoli delle squadre e come i nostri si relazionano tra loro. Per me un plauso particolare va anche a Sonego, che non si è perso un punto di tutti gli incontri, e anche durante il doppio, stava come un ragazzo a tifare per i nostri

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+1: Carlos Primero, Marcus91
Andreas Seppi 04-01-2022 20:03

Scritto da Vasco
Scusate ma sbaglio o nella foto non si vede Fognini?

Soggetto misterioso

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Tex Willer (Guest) 04-01-2022 19:22

Con la Russia vinciamo 2 a 1, matematico.

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Giampi 04-01-2022 18:56

Ot. Finora 700 commenti complessivi sul caso Diokovic. Di questi almeno 650 negativi. Mi sa che sarà un bel “boomerang” per Nole e per gli organizzatori degli Ao…

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espertodipallacorda 04-01-2022 18:49

Scritto da JoeFoxx
Sono d’accordo con le varie analisi, ma l’unico rammarico resta che domenica Sinner era una macchina e, inesperienza a parte, qualcosa in più del Bole l’avrebbe saputa certamente dare… Peccato, in semifinale si poteva arrivare in carrozza, ma forse è giusto così, e chissà che non ci si impegni di più, e fin da subito, per allestire un doppio Davis/Atp Cupt semipermanente, magari facendoli giocare assieme nei mille, dove ci sarebbero sempre entrambi.

Ho criticato anch’io l’esclusione di Sinner, perché sono fortemente convinto che i doppi si vincano in risposta. E né Bolelli né Berrettini hanno un fondamentale qualitativamente importante, a differenza di Sinner e, in parte, Fognini.

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supermagnus 04-01-2022 18:49

cè un caso Fognini?

12
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espertodipallacorda 04-01-2022 18:47

Scritto da Giampi

Scritto da espertodipallacorda
Vorrei tornare a parlare di tennis giocato.
Stanotte, siccome purtroppo soffro di insonnia e talvolta mi capita di non riuscire ad addormentarmi, ho visto tutte e tre le partite per intero. Qui mi limiterò ad alcuni pochi spunti che ho tratto dai tre match:
1. Il prossimo step che Sinner dovrà fare è a mio parere la gestione della tensione e delle fasi negative di gioco. Il primo set del singolare è stato dominato perché Jannik giocava in fiducia. E la fiducia derivava da un’alta percentuale di prime palle e di risposte in campo, anche sulla prima di Rinderknech. All’inizio del secondo set queste certezze hanno cominciato a vacillare: il servizio è calato e la risposta, complice anche l’accresciuto numero di prime dell’avversario, non era più continua. Questo ha significato una brutta prima metà di secondo set, con tanti errori e seconde palle trattenute per paura di sbagliare (si veda anche solo il breakpoint francese). Dopo le percentuali sono risalite e contemporaneamente Rinderknech ha sbagliato qualcosa di troppo, salvo poi giocare tesissimo il tie-break finale. Quello che però mi interessa è che questi alti e bassi sono coincisi anche con un calo tattico. Il canovaccio iniziale era chiaro e impeccabile: far muovere l’avversario con palle ben angolate e subissarlo nell’intensità di gioco. Tant’è che Rinderknech ha cominciato presto a tuffarsi a rete alla disperata, finendo per essere quasi sempre passato. Tutto questo nel primo set era perfetto, ma, come contro Tiafoe a Vienna, appena le certezze sono venute meno è venuta meno anche questa tattica: Jannik ha cominciato a giocare più corto e centrale, consentendo a Rinderknech di cominciare a vincere qualche punto in più nello scambio (nel primo set credo siano stati ben pochi). Con Tiafoe era accaduto lo stesso: la tensione gli fa perdere l’idea iniziale e allora l’altro si trova improvvisamente a suo agio. Qui per fortuna Jannik è un po’ risalito nel finale del secondo parziale e nel tie-break ha trovato un avversario ancor più titubante. Auspico quindi un miglioramento in questo senso: a chiunque capita in una stessa partita di trovare e poi perdere fiducia, ma i grandi campioni reagiscono aggrappandosi al servizio e ai colpi di inizio gioco e soprattutto insistendo ancora di più con la tattica iniziale.
2. Nel suo singolare, oggi Berrettini è stato abile a impedirsi di giocare troppo grazie a un servizio in stato di grazia. Se a ciò aggiungiamo tanti gratuiti di Humbert e qualche estemporanea soluzione da fondo di Matteo, ecco che è facile spiegare il punteggio. Resta però una risposta ingiustificabilmente deficitaria e, duole dirlo, regolarmente discontinua e un rovescio bimane davvero insicuro (tant’è vero che oggi ha quasi sempre giocato in slice, colpo che gli riesce molto bene, ma che, esattamente come il top, perde profondità e va fuori giri in fase difensiva).
3. Capitolo doppio. La coppia è potenzialmente di buon livello, ma entrambi amano, come oggi, complicarsi la vita. Nel primo set sembravano due robot: servizi irricevibili, un’ottima risposta di Sinner e un Berrettini molto attento nei pressi della rete. Poi nel secondo sono cominciati gli errori: è come se, inspiegabilmente, avessero cominciato a sentirsi sotto pressione (è vero che Martin e Roger-Vasselin prendevano la rete prima e più velocemente e hanno un po’ aumentato l’efficacia al servizio, ma non si è visto uno scarto clamoroso) e in dovere di trovare subito il vincente. Ecco spiegati i moltissimi, troppi primi dritti e rovesci sbagliati (anche nel match tie-break, giocato malissimo da Sinner, fatti salvi gli ultimi tre punti, mentre Berrettini è stato bravo a tenere in piedi la baracca) e le varie incertezze di Sinner a rete (si segnala anche uno smash a campo aperto sbagliato da Berrettini nel game del break). Insomma, ha ragione Sinner a dire che devono conoscersi meglio, ma aggiungo che devono imparare ad aiutarsi nei momenti di difficoltà dell’altro, laddove invece oggi ciò ha portato entrambi a perdere sicurezza e a sbagliare molto.

Tutto giusto ma sembra che l’esito delle partite dipendano esclusivamente dagli alti e bassi di un giocatore, come se l’avversario fosse un optional. Poi talvolta sono dettagli, un turno di servizio con poche prime, due palle sulla riga o una palla che esce per millimetri ed ecco il break…La differenza spesso la fa l’esperienza vedi Diokovic sotto di due set con Musetti. Un altro giocatore perdeva definitivamente fiducia e invece…

Effettivamente potrebbe sembrare dalla mia analisi. Però certo che tengo conto dell’avversario! Ed è proprio perché ne tengo conto che ti dico che nei casi Tiafoe (ancora peggio) e Rinderknech, ma sono due esempi, non c’è stato un avversario capace di alzare il livello e imporsi sul piano del gioco. Diverso è il caso Alcaraz, dove la situazione era opposta: un avversario con una tattica migliore contro cui bisognava cercare di trovare una soluzione diversa. Dipende sempre anche dell’avversario, ma nella partita di oggi Rinderknech non ha fatto nulla in più di prima se non essere un attimo più continuo al servizio e approfittare del rallentamento di Sinner.

11
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Alex (Guest) 04-01-2022 18:34

@ Tomax (#3017078)

In verità la sconfitta nel doppio contro l’Australia non ha modificato nulla perchè per via della regola degli scontri diretti avremmo dovuto vincere comunque contro la russia dopodomani.

10
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+1: Carlos Primero
Pippo (Guest) 04-01-2022 18:27

Abbiamo trovato il doppio….avanti così…

9
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+1: Andreas Seppi
Vasco (Guest) 04-01-2022 18:22

Scusate ma sbaglio o nella foto non si vede Fognini?

8
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Tomax (Guest) 04-01-2022 18:06

Se passiamo la vinciamo…peccato perché un doppio con Australia può costare il titolo e punti importanti

7
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Joe74inter 04-01-2022 18:02

Ma non avremmo mica paura di sifullina…..

6
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JoeFoxx 04-01-2022 17:58

Sono d’accordo con le varie analisi, ma l’unico rammarico resta che domenica Sinner era una macchina e, inesperienza a parte, qualcosa in più del Bole l’avrebbe saputa certamente dare… Peccato, in semifinale si poteva arrivare in carrozza, ma forse è giusto così, e chissà che non ci si impegni di più, e fin da subito, per allestire un doppio Davis/Atp Cupt semipermanente, magari facendoli giocare assieme nei mille, dove ci sarebbero sempre entrambi.

5
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Giampi 04-01-2022 17:36

Scritto da espertodipallacorda
Vorrei tornare a parlare di tennis giocato.
Stanotte, siccome purtroppo soffro di insonnia e talvolta mi capita di non riuscire ad addormentarmi, ho visto tutte e tre le partite per intero. Qui mi limiterò ad alcuni pochi spunti che ho tratto dai tre match:
1. Il prossimo step che Sinner dovrà fare è a mio parere la gestione della tensione e delle fasi negative di gioco. Il primo set del singolare è stato dominato perché Jannik giocava in fiducia. E la fiducia derivava da un’alta percentuale di prime palle e di risposte in campo, anche sulla prima di Rinderknech. All’inizio del secondo set queste certezze hanno cominciato a vacillare: il servizio è calato e la risposta, complice anche l’accresciuto numero di prime dell’avversario, non era più continua. Questo ha significato una brutta prima metà di secondo set, con tanti errori e seconde palle trattenute per paura di sbagliare (si veda anche solo il breakpoint francese). Dopo le percentuali sono risalite e contemporaneamente Rinderknech ha sbagliato qualcosa di troppo, salvo poi giocare tesissimo il tie-break finale. Quello che però mi interessa è che questi alti e bassi sono coincisi anche con un calo tattico. Il canovaccio iniziale era chiaro e impeccabile: far muovere l’avversario con palle ben angolate e subissarlo nell’intensità di gioco. Tant’è che Rinderknech ha cominciato presto a tuffarsi a rete alla disperata, finendo per essere quasi sempre passato. Tutto questo nel primo set era perfetto, ma, come contro Tiafoe a Vienna, appena le certezze sono venute meno è venuta meno anche questa tattica: Jannik ha cominciato a giocare più corto e centrale, consentendo a Rinderknech di cominciare a vincere qualche punto in più nello scambio (nel primo set credo siano stati ben pochi). Con Tiafoe era accaduto lo stesso: la tensione gli fa perdere l’idea iniziale e allora l’altro si trova improvvisamente a suo agio. Qui per fortuna Jannik è un po’ risalito nel finale del secondo parziale e nel tie-break ha trovato un avversario ancor più titubante. Auspico quindi un miglioramento in questo senso: a chiunque capita in una stessa partita di trovare e poi perdere fiducia, ma i grandi campioni reagiscono aggrappandosi al servizio e ai colpi di inizio gioco e soprattutto insistendo ancora di più con la tattica iniziale.
2. Nel suo singolare, oggi Berrettini è stato abile a impedirsi di giocare troppo grazie a un servizio in stato di grazia. Se a ciò aggiungiamo tanti gratuiti di Humbert e qualche estemporanea soluzione da fondo di Matteo, ecco che è facile spiegare il punteggio. Resta però una risposta ingiustificabilmente deficitaria e, duole dirlo, regolarmente discontinua e un rovescio bimane davvero insicuro (tant’è vero che oggi ha quasi sempre giocato in slice, colpo che gli riesce molto bene, ma che, esattamente come il top, perde profondità e va fuori giri in fase difensiva).
3. Capitolo doppio. La coppia è potenzialmente di buon livello, ma entrambi amano, come oggi, complicarsi la vita. Nel primo set sembravano due robot: servizi irricevibili, un’ottima risposta di Sinner e un Berrettini molto attento nei pressi della rete. Poi nel secondo sono cominciati gli errori: è come se, inspiegabilmente, avessero cominciato a sentirsi sotto pressione (è vero che Martin e Roger-Vasselin prendevano la rete prima e più velocemente e hanno un po’ aumentato l’efficacia al servizio, ma non si è visto uno scarto clamoroso) e in dovere di trovare subito il vincente. Ecco spiegati i moltissimi, troppi primi dritti e rovesci sbagliati (anche nel match tie-break, giocato malissimo da Sinner, fatti salvi gli ultimi tre punti, mentre Berrettini è stato bravo a tenere in piedi la baracca) e le varie incertezze di Sinner a rete (si segnala anche uno smash a campo aperto sbagliato da Berrettini nel game del break). Insomma, ha ragione Sinner a dire che devono conoscersi meglio, ma aggiungo che devono imparare ad aiutarsi nei momenti di difficoltà dell’altro, laddove invece oggi ciò ha portato entrambi a perdere sicurezza e a sbagliare molto.

Tutto giusto ma sembra che l’esito delle partite dipendano esclusivamente dagli alti e bassi di un giocatore, come se l’avversario fosse un optional. Poi talvolta sono dettagli, un turno di servizio con poche prime, due palle sulla riga o una palla che esce per millimetri ed ecco il break…La differenza spesso la fa l’esperienza vedi Diokovic sotto di due set con Musetti. Un altro giocatore perdeva definitivamente fiducia e invece…

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+1: Carlos Primero
renzopi (Guest) 04-01-2022 17:00

Ovviamente

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espertodipallacorda 04-01-2022 16:57

Vorrei tornare a parlare di tennis giocato.
Stanotte, siccome purtroppo soffro di insonnia e talvolta mi capita di non riuscire ad addormentarmi, ho visto tutte e tre le partite per intero. Qui mi limiterò ad alcuni pochi spunti che ho tratto dai tre match:
1. Il prossimo step che Sinner dovrà fare è a mio parere la gestione della tensione e delle fasi negative di gioco. Il primo set del singolare è stato dominato perché Jannik giocava in fiducia. E la fiducia derivava da un’alta percentuale di prime palle e di risposte in campo, anche sulla prima di Rinderknech. All’inizio del secondo set queste certezze hanno cominciato a vacillare: il servizio è calato e la risposta, complice anche l’accresciuto numero di prime dell’avversario, non era più continua. Questo ha significato una brutta prima metà di secondo set, con tanti errori e seconde palle trattenute per paura di sbagliare (si veda anche solo il breakpoint francese). Dopo le percentuali sono risalite e contemporaneamente Rinderknech ha sbagliato qualcosa di troppo, salvo poi giocare tesissimo il tie-break finale. Quello che però mi interessa è che questi alti e bassi sono coincisi anche con un calo tattico. Il canovaccio iniziale era chiaro e impeccabile: far muovere l’avversario con palle ben angolate e subissarlo nell’intensità di gioco. Tant’è che Rinderknech ha cominciato presto a tuffarsi a rete alla disperata, finendo per essere quasi sempre passato. Tutto questo nel primo set era perfetto, ma, come contro Tiafoe a Vienna, appena le certezze sono venute meno è venuta meno anche questa tattica: Jannik ha cominciato a giocare più corto e centrale, consentendo a Rinderknech di cominciare a vincere qualche punto in più nello scambio (nel primo set credo siano stati ben pochi). Con Tiafoe era accaduto lo stesso: la tensione gli fa perdere l’idea iniziale e allora l’altro si trova improvvisamente a suo agio. Qui per fortuna Jannik è un po’ risalito nel finale del secondo parziale e nel tie-break ha trovato un avversario ancor più titubante. Auspico quindi un miglioramento in questo senso: a chiunque capita in una stessa partita di trovare e poi perdere fiducia, ma i grandi campioni reagiscono aggrappandosi al servizio e ai colpi di inizio gioco e soprattutto insistendo ancora di più con la tattica iniziale.
2. Nel suo singolare, oggi Berrettini è stato abile a impedirsi di giocare troppo grazie a un servizio in stato di grazia. Se a ciò aggiungiamo tanti gratuiti di Humbert e qualche estemporanea soluzione da fondo di Matteo, ecco che è facile spiegare il punteggio. Resta però una risposta ingiustificabilmente deficitaria e, duole dirlo, regolarmente discontinua e un rovescio bimane davvero insicuro (tant’è vero che oggi ha quasi sempre giocato in slice, colpo che gli riesce molto bene, ma che, esattamente come il top, perde profondità e va fuori giri in fase difensiva).
3. Capitolo doppio. La coppia è potenzialmente di buon livello, ma entrambi amano, come oggi, complicarsi la vita. Nel primo set sembravano due robot: servizi irricevibili, un’ottima risposta di Sinner e un Berrettini molto attento nei pressi della rete. Poi nel secondo sono cominciati gli errori: è come se, inspiegabilmente, avessero cominciato a sentirsi sotto pressione (è vero che Martin e Roger-Vasselin prendevano la rete prima e più velocemente e hanno un po’ aumentato l’efficacia al servizio, ma non si è visto uno scarto clamoroso) e in dovere di trovare subito il vincente. Ecco spiegati i moltissimi, troppi primi dritti e rovesci sbagliati (anche nel match tie-break, giocato malissimo da Sinner, fatti salvi gli ultimi tre punti, mentre Berrettini è stato bravo a tenere in piedi la baracca) e le varie incertezze di Sinner a rete (si segnala anche uno smash a campo aperto sbagliato da Berrettini nel game del break). Insomma, ha ragione Sinner a dire che devono conoscersi meglio, ma aggiungo che devono imparare ad aiutarsi nei momenti di difficoltà dell’altro, laddove invece oggi ciò ha portato entrambi a perdere sicurezza e a sbagliare molto.

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Kenobi 04-01-2022 16:38

Con la Russia un 2-1 sulla carta è possibile,ma mi accontenterei di non fare sbadigliare Medvy 😉

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