Niente giudici di linea agli Australian Open e tornei australiani
Addio giudici di linea “down under”. Gli Australian Open e tutti i tornei precedenti al primo Slam stagionale verrano disputati con il controllo elettronico della chiamata Hawk-Eye Live technology.
La decisione, come riporta l’Herald Sun, è parte del “Tennis Australia’s CovidSafe plan”, ossia una misura per ridurre il numero di persone che gravitano nel torneo.
Questi protocolli includono che tutti i raccattapalle siano completamente vaccinati contro il virus, come nel caso di chiunque partecipi o gareggi all’evento che abbia almeno 12 anni e due mesi. Confermato anche la regola sugli asciugamani: i giocatori possono portarli nel proprio lato di campo ed usarli a gioco fermo, ma in autonomia senza ricorrere a raccattapalle.
TAG: Australian Open 2022, Hawk Eye
Oh Cristo..pensavo che non ci sarebbero stati per l’inevitabile progresso tecnologico, e questi tirano fuori le limitazioni anticovid.
Nel 2023 gli AO si giocheranno alla PlayStation
Era ora! 😆
@ Steffifan (#3007409)
Errore mio. Mi riferivo ad uno strumento di rilevazione usato sul servizio, se non erro all’inizio agli US Open e lì Mac si infuriò. Ma non ricordo il nome della tecnologia utilizzata.
Studieranno come togliere anche quelli..
La cosa più complicata saranno i raccattapalle ma ce la faranno!
poi alla fine elimineranno anche i giocatori
Ai tempi di Mac c’era già HawkEye…??
Ma con questa tecnologia in caso di fallo di piede prima chiamato dai giudici di linea, viene ancora chiamato?
Ma con questa tecnologia in caso di fallo di piede prima chiamato dai giudici di linea, viene ancora chiamato?
A cosa servono i giudici di linea se poi decide il falco?
Aggiungo che su terra sarebbe buona cosa passare la stuoia ogni 2 game, al riposo, per eliminare ogni impronta. Non mi sembra particolarmente oneroso.
Quarto, ma per me più importante, si perde la scuola per diventare poi giudici di sedia.
il covid ha accelerato un processo inevitabile
Terzo perché si perdono posti di lavoro..
Anche a me non dispiacevano i giudici di linea in carne ed ossa. Primo perché chi si lamenta di una palla buona di un millimetro chiamata fuori, e poi mette in rete 10 colpi, è un perdente. Secondo perché le voci automatiche sono antipatiche.
Per le palline ci sta. Per gli asciugamani zozzi no. E non solo quelli di Nadal.
@ Kriss69forever (#3006703)
Se è per questo Mac sosteneva che pure hawk-eye ce l’avesse con lui… Poveri giudici di sedia e di linea… Poveri supervisor… Poveri spettatori… La sua più grande fortuna fu nascere con un babbo avvocato (oltre che col talento).
Concordo con Armonica, non rivedere le richieste di asciugamani è nota lieta e tornano in auge polsini e fascette (queste però ai pelati come me stanno malissimo cacchio… )
peccato invece non vedere ancora tutti quei simpatici vecchiarelli grassotelli ad Indian Wells, dotati dela vista di una talpa che aspettavano 2 secondi prima di alzare il braccio sperando di averla azzeccata …
@ Brisbane (#3006717)
Assolutamente d’accordo con te
Ora il passo successivo è quello di rimuovere l’hawk eye dai tornei su terra i cui rilevamenti sono quasi sempre sbagliati.
Giusto, anzi necessario, impiegare la tecnologia ove necessario, più grave del non farlo quando la tecnologia non funziona.
Vero, in coppa Davis si era visto di tutto.
Anche a Torino, non solo per Davis, ho visto errori dei giudici di linea, anche se più o meno equamente distribuiti.
Intanto combattiamo un’altra fake news letta qua e là negli ultimi giorni, ossia che si arrivava in Australia solo con i voli organizzati e controllati da Tennis Australia come nel 2021. Ci saranno, ma nessuno è obbligato a prendere quelli.
Sin dall’apertura dei confini Tennis Australia aveva confermato che chiunque poteva arrivare quando e come volesse.
I charter di TA partiranno da martedì, ma già in questi giorni stanno arrivando i primi giocatori che invece hanno scelto di viaggiare per conto loro.
Tra questi Berrettini, atteso lunedì Down Under.
@ derek (#3006715)
Chiedi ad un bambino se preferisce 10 euro o dare la pallina a Nadal e vedi cosa ti risponde.
@ derek (#3006715)
Concordo pienamente. Sembrava di essere tornati ai tempi degli antichi egizi, con i nubiani che sventolavano faraoni e loro familiari… Spero che non si ritorni mai a quelle odiose abitudini
Almeno la pandemia è servita a terminare un rituale ridicolo e molto poco rispettoso.
I raccattapalle erano trattati come schiavi e nessuno si prese la briga di intervenire.
Ogni punto era una richiesta. Spesso soltanto di natura scaramantica..
Vero, ma se ti capitano i giudici di linea kazaki della coppa Davis di qualche anno fa, tecnologia per sempre!!
I tempi cambiano, e sono totalmente d’accordo con le chiamate elettroniche.
Resterà, per chi l’ha visto in diretta, il ricordo di McEnroe furioso dopo che il giudice di linea gli ha chiamato un fallo di piede sulla seconda di servizio alla fine del tie break del 5 set, come pura vendetta per tutti gli insulti che McEnroe gli ha rivolto durante il match. Imperdibile.
Infatti
Era ora! Che lo introducano finalmente in tutti i tornei.
pare che i giudici di linea non fossero vaccinati
dai… capisco tradizione ecc ma prima o poi
Quella degli asciugamani è stata l’unica nota positiva nel tennis portata della pandemia.
Il prossimo step è farli giocare da casa con la PlayStation .
Al di là delle precauzioni per il Covid, la tecnologia funziona meglio dell’occhio umano, quindi in prospettiva è la strada da seguire ovunque.
Come nostalgico, mi dispiace un po’ non vedere più i giudici di linea, una professione che sta diventando obsoleta.
Comunque, serve un piano B se la tecnologia non funziona.