Il Re è tornato e si è ripreso tutto
Deluso dalla sconfitta di New York, con il sogno Grande Slam svanito. Sparito nel nulla per diverse settimane, a ritrovare in famiglia quella serenità persa. Sicuramente con pochissima voglia di riprendere la racchetta in mano, “Non so quando tornerò”. Barricato sulle proprie convinzioni granitiche nel mare agitato della pandemia, senza alcuna intenzione di accettare i rigidi protocolli imposti a livello internazionale, soprattutto in Australia, con il premier dello stato di Victoria che lo attaccò direttamente “Non importa se sei il n.1 del mondo, le regole ci sono per tutti”. Tutto questo e moltissimo altro ha attraversato Novak Djokovic dopo la domenica “fatal” a Flushing Meadows. Tanto che c’era non poca curiosità nel rivederlo in campo a Bercy. Che ne sarà di lui? La pressione l’avrà schiacciato? Avrà staccato la spina, mollato la presa? Quelle lacrime versate in mondovisione nell’ultimo game della finale americana sono state una ferita insanabile? Alla fine, è sempre il campo che parla. E il campo ha parlato chiaro. Novak Nole Djokovic è sempre il n.1 del tennis.
In finale s’è ritrovato di fronte il n.2, Daniil Medvedev, cresciuto a dismisura, pronto al sorpasso sul grande rivale dopo averlo bastonato nella Grande Mela. È pure partito così così il serbo, un po’ titubante, qualche errore. Ma quando nelle sue vene ha iniziato a scorrere di nuovo quell’adrenalina del Campione, beh, è salito di nuovo in cattedra. Palla dopo palla, accelerazione dopo accelerazione, angolo dopo angolo, e pure eccellenti discese a rete per sorprendere e strappare la ragnatela del rivale, il “Djoker” del tennis si è preso la partita. L’ultimo punto è stato da antologia, ma la realtà è che Djokovic con questa vittoria si è ripreso già tutto. Ha riaffermato di essere lui il vero leader, quello che quando vuole fa la voce grossa e vince. Anche contro l’avversario più forte e attrezzato. Una vendetta che sognava, consumata fredda come si conviene. Magra consolazione, ma utilissima a riaffermare il suo ruolo.
Una dimostrazione di forza assoluta, che gli ha consentito nel torneo anche di chiudere per la settima volta la stagione da n.1. È un record assoluto, epocale, che insieme alla somma di settimane in cima al ranking (arriveranno presto a 350) ne fa indiscutibilmente il più forte. Che piaccia o no.
Il 2022 vedrà di sicuro un’ulteriore crescita della generazione ex NextGen, con l’inserimento di altri più giovani, da Alcaraz al nostro Jannik Sinner. Medvedev sarà sempre più solido e consapevole, gli altri saranno più esperti e pronti a vincere finalmente uno Slam, da Zverev a Tsitsipas, e perché no anche il nostro Matteo nazionale se avrà la salute atletica dei Championship. Non ci dimentichiamo che nel 2021 Berrettini negli Slam è stato sconfitto da un infortunio in Australia e da Djokovic in tutti gli altri… Ci sarà molto da divertirsi, ma con una certezza: Djokovic sarà ancora l’uomo da battere. Vuole fortissimamente il 21esimo Slam, e chissà poi quanti altri ancora. La sua forza, la sua ossessione per diventare il GOAT indiscutibilmente lo trascinerà ancora avanti, di sicuro per tutto il 2022, e ne vedremo di sicuro delle belle.
Resta il punto di domanda dell’Australia. Ancora la situazione è fluida, vedremo nelle prossime settimane che cosa deciderà il governo dello stato di Victoria, che ha il coltello dalla parte del manico. Ma anche se mai Djokovic decidesse di non volare down under e quindi iniziare la sua stagione in ritardo, sarà lì pronto, fresco, riposato, per vincere di nuovo gli Slam, continuare ad inanellare Masters 1000, macinare record su record.
C’erano dubbi su Djokovic. La “botta” presa è stata la più forte in carriera. A Parigi ha dimostrato di averla già incassata, di esser già ripartito. A Torino cercherà di vincere ancora le Finals e diventare anche in questo splendido evento il più vincente di sempre. Un’altra pietra miliare, un altro volo verso quello trono sull’Olimpo del tennis moderno che già gli appartiene.
Marco Mazzoni
TAG: Djokovic, Marco Mazzoni, Masters 1000 Parigi Bercy 2021, Novak Djokovic
L’ abbiamo detto, perché il tuo tennis è più bello ! Uha ha hahhhahahahh uah hahhahhhaha fischiate, fischiate, hahhahah una una uanunauan
Provate ad immaginare il mitico, leggendario, Borg, che si presenta al 5° Wimbledon stanco, affaticato, senza avere potuto svolgere un adeguato (maniacale) lavoro nelle settimane precedenti, causa sfinimento ad una “O l i m p i a d e d i T e n n i s” disputata tre/quattro settimane prima.
McEnroe lo vede crollare fisicamente, fisicamente in campo (dopo evidenti barcollamenti già nel turno precedente, dove dimostrava di non reggersi troppo bene in piedi…) e il Borg perde il gioiello del 5° Wimbledon.
Tutti darebbero del CRETINO a Borg: ma che c.z.o sei andato a fare a distruggerti a 40° e più, con un jet-lag devastante poco prima di Wimbledon ! IDIOTA !
Djokovic ha fatto molto di peggio perché si è auto-eliminato dal memorabile GRAND SLAM che era abbondantemente alla sua portata.
Sei fantastico quando parli delle Olimpiadi, se non scrivessi che le han fatte a Tokio chiunque leggesse penserebbe che le abbiano disputate su Marte
Perdo perdo, ma ho più tifosi di te e il pubblico ti fischia, chissà perché !!!
@ il capitano (#2973443)
Non parlare per tutti, io per esempio preferisco un tennis più pratico, più diretto al punto, meno dispersivo e più efficace, che non vuol dire che non comporti acrobazie, anzi, coniugare difese estreme con la velocità e potenza mi tiene più sveglia e coinvolta..le leziosita’ a lungo andare diventano lunghe e pesanti, con tempi infiniti come hanno dimostrato Lorenzo e Gaston, che hanno un tennis simile; al limite sono molto più invogliata da Lorenzo e Korda stasera, con due stili a confronto. Rimane il fatto che anche nel tennis, se la stragrande maggioranza ha adeguato il suo gioco a ritmi più evoluti, vuol dire che i tempi richiedono questo, siamo ormai all’insegna della velocità, nella comunicazione, nello sport, persino nell’arte etc.etc. e se lo scopo è vincere,e non compiacersi in un gioco coreografico, fondamentale per i tennisti è, girala come vuoi, rimanere competitivi e non mi sembra che le finali di tornei, dove difficilmente arrivano i tennisti da puri virtuosismi, non scatenano l’entusiasmo popolare.
Perdo perdo, ma il mio tennis e’ piu’ bello del tuo !!!! Haha ha uhahashaha uha hahaha
Come hanno scritto i giornali Djokovic doveva fare il Grande Slam nel 2015 quando tutti quelli da me citati erano presenti e in piena forma fisica. Si auguravano che l’impresa non riuscisse perché consapevoli che i vari Tsitsipas, Berrettini, Zverev, Medvedev & Company nulla hanno a che fare con Federer, Nadal, Murray, Del Potro & Company. Comunque non ti preoccupare che altri 5 o 6 Slam li vincerà, Djokovic è quello dei numeri, ma il tennis che piace l’hanno giocato Musetti e Gaston.
Bellissimo, al Capitano è venuta la sindrome da pollice rosso compulsivo..appena vede il nome di Nole, giù col pollice, e intanto Nole, su’ con i trofei!! Porti bene Capitano, continua così..
@ il capitano (#2972780)
Ho detto “sopravvissuto”, non sono entrata nel merito e comunque credo abbia perso sul rosso..ma ripeto, Wawrinka adesso è sparito dalla circolazione, Nole è inossidabile e ai vertici massimi nel tempo, ha fatto un anno che passerà alla storia del tennis…Wawrinka ha numeri insignificanti rispetto a Nole, non farmi perdere tempo a dire cose ovvie, magari ci ha perso anche Federer con Stan, ottimo giocatore ma destinato a rimanere tra i “bravi ma non eccezionali”, Nole è ad oggi il più vincente della storia, le tue argomentazioni sono evidenti arrampicate sugli specchi, e lasciatelo dire, chissene se in un’altra vita Stan ha battuto Nole, Nole ha alzato il 37esimo (ripeto 37esimo) trofeo 1000, e 4 mesi fa il 20esimo Slam incontrando per forza il gotha del circuito, come negli anni passati ha incontrato per forza il gotha degli anni passati, siano i Delpo, i Federer, i Thiem, i Nadal, i vattelapesca, un tritasassi che finisce il 2021 al n.1 dopo 15 anni di successi..chapeau
Il vero numero 1 al mondo e miglior giocatore di ogni epoca è Sonego che lo scorso anno a Vienna ha concesso 3 game a Nole
Questo è a, mio modestissimo parere, un ragionamento che è quantomeno obbiettivo e onesto. Fermo restando che sono discorsi nei quali la componente tifo è sempre presente. In passato mi è capitato di leggere da parte di alcuni fan di Nole (Non tu) che i 6 titoli a Wimbledon valgono più di quelli di Roger e Sampras perché non si conta quello del 2020 saltato causa covid e che Nole avrebbe vinto sigaretta in bocca e bendato..Djokovic è un campionissimo ,lo sta dimostrando sul campo da anni ,e di tifosi come questi son certo che ne farebbe volentieri a meno.
..ragione per la quale in questo caso non conta il numero di titoli vinti ma gli h2h..adesso mi è chiaro.Per cui il numero 1 di sempre su erba per voi è Pete Sampras? Corretto?…
Wawrinka? Ma se su due finali slam Djokovic le ha prese.
Nel 2018 Djokovic perse contro Chung agli AO e contro Cecchinato al Roland Garros, grandissimi campioni.
A me sto numero uno sull’ erba che perde sempre in finale a Wimbledon contro Djokovic continua a non entrare in testa.
Ma come si fa ?
Se hai perso tre finali su tre a Wimbledon (Wimbledon) contro Djokovic, hai la prova, la riprova e la contro-prova che Djokovic e’ superiore. Punto.
@ Luce nella notte (#2971737)
Questa è bellissima, non volevo dirla io ma quella delle mani affusolate e unghiette curate di Federer è l’immagine di lui che, insieme all’aggiustamento del ciuffo e al rimirarsi sempre sullo schermo al cambio campo, non parliamo le sigle dorate, sono fra le cose che hanno sempre condizionato la mia percezione di Federer
Federer e’ stato battuto da Seppi agli Australian Open (e a Roma da Volandri)…
@ il capitano (#2972445)
Beh, buttalo via Dimitrov..non era il successore di Federer? Ma poi, sti giochetti di chi ha battuto chi, nel tennis sono ridicoli..ricordati che Federer è stato battuto da Stakosky, Seppi (con tutto il mio rispetto e ammirazione per lui) e nei suoi anni migliori…sappiamo che Medvedev l’anno scorso non era così, ma adesso è (purtroppo) micidiale, ha strapazzato Zverev ed è quanto di più temibile offra oggettivamente il parco attuale, n.2 non per grazia ricevuta! Poi Nole, sopravvissuto ai Wawrinka, Delpo etc. grazie alla sua forza superiore sta ancora tenendo botta, e che botta, ai giovani, chapeau
Medvedev è stato battuto anche da Dimitrov a India Wells di quest’anno.
Djokovic ha battuto e strabattuto i Signori suddetti… adesso batte Medvedev, non mi parrebbe cosi’ male (ne’ facile)
Però se il grandissimo Mac leggesse ciò che hai scritto non potrebbe fare altro che dirti “you cannot be serious,man”
Don’t feed the TROLL….
Annie azzecca in pieno dalla prima all’ ultima parola !
Certo dimentica (forse volutamente) il motivo per cui pur essendo una specie di “superman” (pe rsuo grande merito) il Djokovic è riuscito a spomparsi / distruggersi buttandosi a capofitto nella fornace di Tokio.
11 Luglio in campo a Wimbledon (vincendo il terzo Slam consecutivo… cioè la terza maratona) 30 agosto partite del Main Draw a NY.
Non mettere in mezzo risposo / recupoero / tornei di avvicinamento e mettere invece 2 jet-lag pazzeschi e il massacro del gioco a 40° (e più) ha solo una descrizione: IDIOZIA !
Io osserverei anche gli anni in cui Federer accumula “Slam” a più non posso: ebbene 11 Slam vanno dai 22anni e 11 mesi di Wimbledon 2003 ai 26 anni e 11 mesi di Wimbledon 2007 (essendo nato ad agosto 1981).
Emblematico che il Wimbledon 2007 sia una vittoria combattuta, con un giovanissimo Nadal, il quale già lo bastonava sonoramente su terra, che continua a crescere a passi da gigante…
Infatti il Wimbledon successivo Federer perde, come già sempre in finale a Parigi, proprio contro Nadal.
Diventati (assai in fretta) adulti Nadal e Djokovic la musica è cambiata e in particolare il secondo lo ditruggerà sull’ erba, battendolo 3 volte su tre in finale a Wimbledon !
La prima di queste tre finali PERSE da Federer avviene con lo svizzero al massimo della sua maturità ed esperienza, a 32 anni e 11 mesi, cioè l’ età più adatta per disporre di perfette condizioni atletiche a sosegno di ad una fantastica / immensa varietà di risorse, piani “B”, “C”, “D”, “E”, …. “Z”.
Niente da fare Djokovic batte inesorabilmente Federe in finale a Wimbledon a ripetizione !
Gli altri incontri non sono certo con Federer “vecchio”, vale a dire 33 anni e 11 mesi (oltre un anno più giovane del Djokovic odierno) e quindi 36 anni e 11 mesi.
Pazzesco come una realtà così piatta e cruda non impedisca ulteriori arrampicate sugli specchi, di poveri illusi farneticanti, per sostenere che il più forte sull’ erba non sarebbe Djokovic, ma il PERDENTE Federer.
A questo punto la argomnentazione suonerebbe: Federer è il più grande giocatore sull’ erba perché ha perso sempre in finale con Djokovic, ma ha vinto, quando in finale arrivava Roddick (3 volte) Philippoussis (1) Nadal ancora agli inizi (2 volte)…
@ Annie (#2971823)
Ma non ti sei accorta che negli ultimi anni non giocano DelPotro, Wawrinka, Thiem, Federer Murray e Nadal azzoppati? I suoi avversari sono quattro incompiuti che vincono i master 1000 solo in mancanza dei big 3? Le vittorie son vittorie per carità, ma “è facile vincere facile”,
Acc. io pensavo che bisognava vincere le partite, per essere in qualche modo “goat”.
Scopro invece che dipende dalla maniera in cui si PERDE: emozionando, con eleganza, ecc. ecc.
GLOAT Greatest Loser of All Times !
@ Raul Ramirez (#2971817)
Se ti riferisci a Federer, quando ha perso con Hurcatcz, e sai con quale impietoso risultato, di applausi ne ho sentiti veramente pochini..si è sfatata anche la cantilena degli applausi a Roger, il tennista è applaudito se coinvolge, possibilmente vince oppure se è uno emergente che cerca di imporsi sul più noto ma comunque lotta e diverte; nel momento in cui tutto questo viene a mancare, anche Roger non sollecita gli applausi ma solo sguardi intristiti, non è il nome, è lo spettacolo che sollecita gli spettatori, come adesso il pubblico è molto più caldo e entusiasta nei confronti di Nole perché è lui che, ora come ora, da vita alle sfide epocali, fra stili, addirittura fra generazioni, ogni volta alla ricerca di un record o di allargare il proprio già enorme “palmares”..il tennis e gli appassionati sono più spietati e affamati di come vengono dipinti
@ jimbo (#2971994)
Tranquillo che lo leggiamo in molti, lo apprezziamo e se non concordiamo non siamo maleducati come te.
mazzoni fai il giornalista obiettivo non lo spudorato tifoso che sei cosi’non ti leggera’ nessuno
@ jimbo (#2971966)
Ma sai, ognuno ha le proprie reazioni e ognuno si emoziona per cose differenti..per esempio, Nole che ha interrotto la riga di vittorie di Rafa al RG a me ha emozionato tantissimo, e sempre quando con la sua forza riesce a piegare anche gli avversari più importanti e capaci: per fare questo da anni non si può essere teneri né emotivi, ma freddi, intelligenti e determinati e credi, i vincenti di Nole sono ad oggi i più sorprendenti del circuito. Poi in finale a Bercy ogni tanto incrociava lo sguardo dei figli e sorrideva beato e appagato, e in questi momenti, quando poteva permetterselo, usciva la sua umanità, dell’uomo impegnato a difendere i colleghi e ad aiutare gli ospedali, cose che non sento mai di Rafa, che si tira sempre fuori da ogni problematica pensando unicamente ad essere competitivo..purtroppo adesso lo è meno, ma farlo un emotivo che emoziona lo contesto in pieno, per me è il più duro in campo e molto perbenista fuori, a me arriva solo burbero, col sopracciglio pensieroso, che si sposta a testa bassa come un torello delle sue parti. Comunque meglio così, è giusto che ognuno abbia i propri sostenitori pronti ad “emozionarsi”, ogni testa ha le sue propensioni, basta essere però un attimino superiori alle invidie del momento e limitarsi a obiettive considerazioni senza sparare frasi dettate palesemente solo dall’antipatia…aahhh ora capisco il perché, Nole ha superato il numero di 1000 di Rafa, vedi? c’è sempre una spiegazione agli insulti verso il tennista attualmente più vincente in circolazione, ed è questo che conta, per lui e per noi che lo amiamo
voi parlate di goat con i numeri ma scusate in questo momento l’unico vero goat eterno e sicuro e’ nadal con il rosso perche’ nelle altri 2 superfici non esiste nessun goat ma di cosa parlate poveri illusi
mcenroe ha vinto 7 slam emerson ne ha vinti 12 quasi il doppio,qualcuno mi dica chi e’ il piu grande.come vedete la grandezza sta’ nel come gioca il tennista non i numeri.io ho amato da sempre connors e nadal per il loro modo di giocare non solo per i loro successi.tennisti come un lendl o il servo hanno vinto come connors e nadal ma il loro gioco non mi da’ nessuna emozione sembrano dei terminator che devono abbattere i loro avversri non superarli con l’emozione del gioco
i numeri statistici non dicono nulla il modo di giocare si.il servo slavo e’ un robot senza emozioni,la sua unica emozione e’ urlare sbattere le racchette sputare colpire il giudice di linea infettare la gente e stare a cena con un criminale di guerra,cosi’ si diventa campioni per se’ e cattivo maestro per gli altri di un paese la serbia che al mondo non ha dato nulla ma orrori .
ho gia’ spiegato come nadal causa problemi fisici veri ha dovuto rinunciare a piu’ di 10 slam vuol dire che statisticamente avrebbe vinto probabilmente qualche slam in piu’ senza questi continui forfait,federer fino all’ultimo slam vinto ao 2018 non ha mancato praticamente mai.il serbo slavo ha avuto una fintaspecie di depressione e nient’altro
nadal e’ il piu’ grande tennista d tutti i tempi per le emozioni che ha dato il resto e’ pappa e ciccia.
@ TifosoDelGrandeNovakDjokovic(ex SlamdogMillionaire) (#2971584)
Se Nole dovesse (e sottolineo dovesse…) vincere le Finals…PAREGGEREBBE i Veri Big Titles del Re.. (il giochino di inserire pure i Master mille mi ha sempre fatto molto molto ridere…).
Sulla base del fatto che gli h2h a wimbledon tra Nole e Federer (sull’erba sì sono affrontati solo li) dicono 3-1 per il serbo. Ergo Nole è più forte di federer sull’erba.
Ma sono discordi che non valgono nulla.
Per esempio ti potrei dire che Nole è il n1 sul cemento, n2 su terra e n2 su erba, mentre federer è n1 su erba, n2 su cemento e n3 su terra, mentre nadal n1 su terra, n3 su cemento e n3 su erba. Da cui si evince che Djokovic è complessivamente il più forte e completo dei 3.
Ma appunto sono discorsi che trovano il tempo che trovano.
I veri numeri che sanciscono la sua superiorità sono altri.
@ Marco60 (#2971598)
L’unico dato che conta è il totale dei Big Titles, che è 62 per Nole (dato certo) credo 56 o 58 per Rafa e 54 per Roger, quindi Nole comanda l’unica classifica che conta. Se poi guardiamo i flop, a Roger mancano alcuni 1000, così come a Rafa, mentre è risaputo che Nole non solo li ha almeno doppiati tutti ma ha stravinto plurime volte in alcuni, il più recente è Bercy con 6 titoli; questo record significa che è quello che più di tutti si adatta ad ogni superficie, clima e contesto ambientale..ma poi comanda in tutto il resto: confronti diretti, settimane al n.1, etc.etc. N 1 assoluto, senza se e senza ma, ed è inutile che qualcuno neghi l’evidenza o si affanni a cercare dati insignificanti: i numeri non si discutono, questi sono, ma anche andando su fattori derivanti dal periodo tennistico, e per me questo è il fattore determinante che lo colloca sopra tutti nel tempo, Nole è l’unico che continua a vincere a cavallo di generazioni diverse, di stili diversi, di un tennis che sta cambiando e sta raggiungendo una velocità e potenza impressionanti, mentre Rafa e soprattutto Roger sono ormai datati, hanno vinto in un periodo di tennis più classico, con avversari più omologati, o su terreni specifici, Rafa in particolare, tanto che adesso, contrapposti ai giovani, hanno dimostrato di non reggere la nuova pesantezza del tennis moderno o di cedere su superfici che non si confanno alla loro struttura fisica o stile tennistico, e anche qui, si possono mettere tutti i pollici rossi che si vogliono, ma la realtà non cambia e Rafa e Roger con i giovani hanno subito recenti pesan1ti sconfitte mentre Nole, NY a parte, è decisamente avanti negli H2H col probabile futuro n.1 e con tutti i top ten. E per finire, la forza mentale..per Roger è l’aspetto debole (lo sosteneva anche il grande Clerici a fronte delle numerose steccate e W 2019 lo conferma) per Rafa le sicurezze sembra vengano soprattutto dalla terra, dal vasto seguito di parenti che si porta sempre dietro e dai riti scaramantici di cui sembra essere sempre più schiavo, per Nole la solidità mentale è caratteristica evidente, centinaia di partite vinte in recupero, palle break salvate con disinvoltura, mai visto tremare o cedere emotivamente..e con Bercy ha chiuso le illazioni su NY, dove ha prevalso la stanchezza fisica e un tabellone complicato, non certo l’essere condizionato da Medvedev, e per me neanche il peso del Grande Slam, perché i traguardi difficili sono sempre stati per Nole i più stimolanti e allettanti, pane per i suoi denti.
@ Michibe71 (#2971609)
Però anche con Mastercard…il Tennis di classe, spettacolare, non lo puoi comprare…al limite qualche Maalox per alleviare il dolore quando ti accorgi a chi va SEMPRE l’applauso più forte durante i tuoi match con una certa persona…
E se lo dice eta….
🙂
Secondo me fra cento anni i miti immensi ed immortali saranno ancora:
Rod Laver (che gioco’ anche contro Adriano Panatta);
Borg – McEnroe (due finali Wimbledon con gli estremi a confronto…);
in ordine di apparizione Federer, Nadal, Djokovic
Tre giganti che il destino ha voluto concentrare nella stessa era.
C’ e’ un signore che lo sopravanza ancora… PER POCO (cosiddetti Big TITLES) e che dopo avere perso tre finali su tre a Wimbledon, tre finali su tre Atp Finals, surclassato negli scontri diretti, vede crollare ogni e qualsiasi primato (gli resta il numero maggiore di vittorie vestito di bianco, il numero maggiore di messe in piega alla capigliatura, le unghiette piu’ curate, ecc. ecc.)
Se Nole vince anche a Torino completa una stagione quasi irripetibile e credo che nessuno lo possa negare.diverso è il discorso se si parla di migliore di sempre, in senso assoluto e senza distinguere tra superfici, poiché il migliore di sempre sul rosso è Rafa,il migliore di sempre su erba ,ad oggi, è Federer (davanti a Sampras) e il migliore di sempre su cemento outdoor ,Stati Uniti e Australia, é senza dubbio Nole. La cosa che continuo a non comprendere è su quale base i 6 titoli di Djokovic a Wimbledon valgano per molti utenti del sito, più dei 7 di Sampras e degli 8 di Roger…Non si può certo escludere che nei prossimi anni avvenga il sorpasso ma ad oggi fino a prova contraria i numeri dicono altro.sono 3 giocatori,purtroppo inarrivabili,davanti ai quali gli attuali altri top player possono giusto fare da portaborse. Concludo consigliando a chi scrive che il gioco di Nole è noioso e che il serbo è solo un gran difensore di riguardarsi la finale di Bercy
Le olimpiadi si intende il singolo (è proprio specificato così sul sito dell’ATP). Ergo…
sono solo barzellette non mettetemi alle strette ….sono solo canzonette
cantartela e suonartela sei solo più in grado di fare quello
@ Grimaldello (#2971062)
E poi ci sono loro…. Che mi fanno godere ancora di più per le sue vittorie, poi per tutto il resto c’è Mastercard….
😉
I Big Events ufficialmente riconosciuti come tali sono 4: gli Slam, le ATP Finals, le Olimpiadi ed i Master 1000. L’unico che non ha fatto flop completo in nessuno dei 4 è Roger Federer.
Questi sono i dati di fatto
Solo due? A me hanno telefonato 5 bravi maestri per farmi i complimenti per la vittoria di Djokovic, più un professore di chimica.
Se Nole dovesse vincere le finals quale altra fesseria ti inventerai? Che i reali big titles sono halle e Basilea?
Redazione…..di Re c’è solo Roger!!!
@ Armonica (#2971568)
Mi hanno chiamato perché conoscono la mia passione e dedizione per Nole e per dirmi quindi quanto gli sia piaciuta la finale, esistono anche tifosi corretti, mica solo il delirio tipo RR o altri, poi riguardo a Paire o Wawrinka sono miei gusti personali ma lo ribadisco che li preferisco a Roger , buona giornata Armonica
Scusa, ma perché fanno i complimenti a te??? Ahahahah
Però quando gli hai detto che preferisci Paire a Federer avrebbero dovuto, minimo, riattaccare senza salutare! 😀
Ah si, perché di Djokovic e di Nadal invece non si ricorderà nessuno… Ingenui!