Marion Bartoli parla della situazione di Naomi Osaka: “Non ti pagano per uscire nei primi tre turni, ti pagano solo per vincere Slam e cosi ti sembra di non giocare più per te stesso ma solo per coloro che fanno soldi”
Marion Bartoli ha parlato della situazione di Naomi Osaka.
Dichiara la transalpina: “Una cosa è scendere in campo consapevole di non aver nulla da perdere, un’altra è farlo quando hai vinto quattro Slam, prendi oltre 50 milioni di sponsorizzazioni ogni anno e devi dimostrare di valere quei soldi, lo devi fare in ogni incontro che giochi”.
“Sono modi totalmente diversi di affrontare la gara rispetto alle due finaliste a sorpresa degli Us Open, è facile dirlo ma è impossibile per una tennista come Naomi affrontare la gara senza alcuna pressione come capita agli atleti di 17-18 anni.”
“Quando rappresenti cosi tante cose e quando sei il volto di marchi cosi prestigiosi l’unica cosa che ti soddisfa è la vittoria. E più che soddisfazione e felicità, tutto ciò ti dà sollievo perché sai di non aver deluso nessuno.
Non ti pagano per uscire nei primi tre turni, ti pagano solo per vincere Slam e cosi ti sembra di non giocare più per te stesso ma solo per coloro che fanno soldi grazie a te sui campi da tennis”.
TAG: Marion Bartoli, Naomi Osaka
Forse hai sbagliato interlocutore? Io ho parlato di altro, o fai fatica a capire il senso di due frasi? Mah…
E perché non sarebbe giusto ?
La signorina che ha una solidità mentale granitica quando intasca 10 milioni di dollari alla volta per mostrare il Qulo sulle riviste di moda, per sponsorizzazioni, premi tornei, decine e decine e decine ancora, fino a raggiungere tranquillamente i 200 (e più) milioni di dollari, cosa desiderà povera vittima del sistema ?
Fastidiosetto fare un quarto d’ora di interviste, fastidiosetto che gli sponsor non le regalino a fondo perso i soldi ma eventualmente guadagnino anche loro…
Se ha tutti sti vizi, da viziata, se ne vada col suo bel malloppo, intascato sempre puntualmente con forza e salute mentale spettacolari, fuori da sotto i cocomeri e la smetta di frignare fesserie / panzane
@ Angelo Melis (#2936007)
Illuminaci d’immenso dai! 🙄
Infatti non per niente i più esperti psicologi indicano come perfetto e vincente l’approccio della nostra tennista, che verrà nei secoli futuri venerata come la liberatrice dalle schiavitù delle oppressive multinazionali, nonché la precorritrice del gioco tutto o niente, che spazzerà via definitivamente il micragnoso pallettarismo.
Per il tennis femminile si dateranno i tornei come BG (before Giorgi) e AG (anno Giorgi)!
Sarà che la vittima col portafoglio pieno mi convince poco… ma che vuol dire che Nike “imponeva” qualcosa a Agassi?
Andavano i carabinieri a casa e gli mettevano il cappellino a forza?
O lui aveva firmato un contratto con cappellino e tutto?
Sei pieno di soldi, straccia il contratto e mettiti in testa quello che vuoi.
I ricatti sul lavoro esistono eccome, ma parliamo di tutt’altre realtà.
Mica la vogliamo vedere sotto un ponte.
Può tenersi quelli che la fanno stare tranquilla, e rinunciare a quelli che la agitano.
@ cataflic (#2935690)
Sander for President
@ Stone (#2935848)
Grazie a te, dispiace vedere da parte di troppi tutto questo astio e frustrazione che ottenebrano le menti
@ Filetto (#2935960)
Non hai davvero capito nulla di quello che ha detto la Bartoli. Trova qualcuno che te lo spieghi meglio.
La nipponica statunitense avrà accumulato in pochi anni di attività tanti di quei soldi da poter vivere il resto della propria vita e di quella delle sue figlie senza dover lavorare. I problemi veri della vita sono altri, evitasse di fare queste sceneggiate che a me sembrano davvero fuori luogo.
Se fosse vero come dice la francese, la nippo statunitense, potrebbe rinunciare a tutte le sponsorizzazioni o almeno una parte di esse e “accontentarsi” solo del montepremi (comunque milionario) dei tornei a cui in futuro deciderà di iscriversi….così non deve nulla a nessuno e gioca solo per se stessa con meno pressione.
Ma che discorsi sono? È una normalissima legge di mercato. Nessuno ti regala niente, dell’operaio all’avvocato allo sportivo. Ognuno di loro guadagna quanto stabilisce il mercato e attenzione non è detto che ciò sia giusto ma è ciò che in definitiva avviene.
Aggiungo cio’ che e’ CONSEGUENZIALE, e che OVVIAMENTE la Bartolì non può dire: chi ci dice a noi che coloro che pagano se hanno nel libro i due tennisti che giocano, non impongano un risultato?
Quando Agassi scrisse che la Nike gli imponeva il cappellino col parrucchino, era come se dicesse: Loro comandano, decidono, e tu esegui…..risultati, abbigliamento, tutto
ECCO perche’ faccio il tifo per giocatori come GUGA…….tennisti che hanno sconfitto questo malaffare
Oggi ho visto giocare Karatsev, non ho visto sponsor sulla sua maglia: non mi sembra un morto di fame. Potrebbe fare la stessa cosa la Osaka e la pressione di vincere a tutti i costi non l’avrebbe più.
@ sander (#2935778)
Sei uno dei pochi qui ad essere dotato di intelletto ed empatia. Grazie, perché a leggere la maggior parte dei commenti si perde fiducia nel genere umano e sembra di tornare indietro di oltre cent’anni, prima dell’avvento di Freud…
Concordo, fate leggere quanto dice la Bartoli (veramente miracolata da Dio!) alla stragrande maggioranza della popolazione che si alza ogni giorno pensando di evidenziare l’importanza del proprio lavoro per cercare di guadagnare qualche soldo in più per vivere dignitosamente
Marion anche i giocatori sono dentro il business, poi che serve più chiarezza e ricordarsi con più money anche di chi hanno classifiche oltre il 100 è sacrosanto.
Tutto giusto e corretto.Pero’ mi chiedo tutti sti soldi e relative pressioni non saranno eccessivi? Insomma quest’anno a parte Osaka abbiamo visto la Biles nella ginnastica alle olimpiadi e Nole arrivato alla finale dello Us open irriconoscibile, e lo stesso Federer che non si ritira nonostante l’evidenza secondo me è un sistema distorto. E poi parliamoci chiaro se offrissero a voi gli stessi soldi che prendete per fare un lavoro normale per giocare a tennis cosa scegliereste?Quindi che bisogno c’è che guadagnino così tanto?
Guarda che la Bartoli non si è mica lamentata con le aziende che stipulano i contratti con i tennisti top.
Ha solo evidenziato il loop mentale che può nascere in questo contesto. Ma che te ne frega a te del loop mentale quando sei del partito di quelli che dicono brutta, cattiva, miniera,McDonald patatine fritte… Il patetico finale è veramente la ciliegina…
Osaka deve piantarla di “frignare” , in fin dei conti si tratta di giocare a tennis con le relative interviste, non devi salvare l’umanità da un invasione aliena! Gioca , taci e vinci, se ci riesci , se ti pesa parlare 5 minuti di tennis dopo l’incontro , foderata di dollari cone sei , cambua mestiete e vfi a dare la parrucchiera o ha commessa, altro che depressione del piffero!
Facile a dirsi
Immagino quanto sia contento lo sponsor invece di non vederla giocare affatto 😳 …forse sarebbe più corretto se non se la sente di reggere le pressioni e’ quello di rinunciare ai soldi degli sponsor e allora a quel punto libera lei di scegliere…così è troppo comodo…
Va be dai….ma come si fa a fare questi soliti discorsi….
secondo il tuo pensiero la Bartoli non deve fare questa corretta analisi perchè potrebbe ferire chi non guadagna come i tennisti top?
Perchè non ti concentri sul ragionamento della Bartoli invece di dimostrare un forte rosicamento per il conto in banca dei tennisti?
La mia meraviglia invece è che tu possa scrivere certe cose..
La sostanza è che per certi di voi chi guadagna tanti soldi non deve avere problemi prestazionali dovuti all’aspetto mentale e se li ha non ve ne frega niente e non mostrate un minimo di comprensione. Perchè? Quale comprensione dare a chi ti fa rosicare per il loro conto in banca che comporta un bel substrato di invidia?…
Si chiama sport professionistico per una ragione… Se per la Osaka è troppo può tranquillamente godersi la sua pensione dorata e giocare a livello amatoriale.
Non si può pretendere di avere 50 mln di sponsorizzazioni e giocare quando si ha voglia
Sempre facile fare il finocchio col cubo degli altri
Peccato che gli utenti di questo sito non perdano occasione per criticare chi volontariamente rinuncia agli sponsor: “Che vergogna, non è sponsorizzata da nessuno!”
La Bartoli risulta oggettivamente avere un elevatissimo QI per cui una sua opinione non è facilmente cestinabile! Detto questo l’alternativa esiste e non è utopica ed è il Giorgismo (anche detto in sudamerica economia della liberazione della tennista): vinci meno e ti metti in proprio sponsorizzando un tuo marchio. Perdi fiumi di soldi ma guadagni in tranquillità psicologica e serenità data da una certa indipendenza da obblighi esercitati da altri che possono diventare stringenti ed ossessivi.
No ma il problema sono le conferenze stampa Mariolona mica stipulare i contratti o perdere partite
Acqua calda !
Scoperta l’ acqua calda !
Congratulazioni, comunque, per la straordinaria tempra morale, la determinazione, il
superamento di tutti ed ogni problema di salute mentale quando, momento psicologicamente terribile, c’ e’ da intascate 10milioni di dollari, poi altri 10, poi altri 10…
Nemmeno un crollo, un cedimento, niente, comune ti ce l’ ha fatta e se li e’ intascati tutti !
Acqua calda !
Scoperta l’ acqua calda !
Congratulazioni, comunque, per la straordinaria tempra morale, la determinazione, il
superamento di tutti ed ogni problema di salute mentale quando, momento psicologicamente terribile, c’ e’ da intascate 10milioni di dollari, poi altri 10, poi altri 10…
Nemmeno un crollo, un cedimento, niente, comune ti ce l’ ha fatta e se li e’ intascati tutti !
@ Alb4647 (#2935586)
Come sarebbe a dire che non esista una via d’uscita? Al mondo solo due situazioni non prevedono una possibilità binaria: l’amore e la morte. Non è possibile prevedere chi amerai, non è possibile evitare di passare per le porte dell’aldilà e, ritornando, averne fatto esperienza. Il resto prevede sempre almeno un sì o un no. Di soli premi quanto ha già guadagnato Osaka? E quanto altro le è entrato in cassa negli anni scorsi con gli sponsor? Potrebbe tranquillamente rinunciare, non solo non sarebbe povera, ma sarebbe senza alcun dubbio molto ricca. Se poi per lei essere ricca significa poter avere jet privato, una ventina di case nei luoghi più disparati, sono esigenze sue, che, qualora per essere soddisfatte necessitino anni di genuflessioni ai plutocrati del marketing, è una conseguenza che determina lei, con la sua smania di guadagno e visibilità. Francamente tutte queste commediacce da circuito off di sobborgo di questi/e qui hanno stufato. Se la vita dello sportivo è tanto foriera di problematiche esistenziali, cambino attività. Fra poco dirà che è colpa del pubblico che la mette in agitazione. Per altro non mi pare per nulla questa persona timida e schiva, o non farebbe tutto quell’esibizionismo mediatico che fa. Comincio a credere che sia solo molto pigra e che le piacciano i soldi che entrano facili, senza doverne pagare il prezzo se non la sua pervicacia nel voler apparire sempre e comunque protagonista, anche quando non sta giocando. Non ho nessuna possibilità di credere al suo impegno sociale, dato che non lesina un’occasione nell’aderire a quel mondo che crea diseguaglianze, conflitti sociali, indottrinamenti comportamentali e falsità di messaggi, vale a dire quello delle majors di tutti i tipi e dimensioni. Da che è nata la società i difensori dei diritti sono sempre stati pauperisti e frugali, oltre che coerenti. Chi lotta contro le discriminazioni non si svende a coloro che le provocano. Non sono mai stato contro nessuno sportivo, ma questa ragazza nel suo contesto non agonistico la trovo francamente disgustosa, un manifesto del non senso truccato da significato.
condivisibile.
Ma sì…ci sono di sicuro molti più impiegati con 1400€ di stipendio e capufficio borioso e spaccamaroni più stressati di lei, poi come ognuno processa lo stress è una cosa personale.
Sta di fatto che comunque sapere che tanti soldi dipendono da te non è una cosa proprio sempliccissima.
Se la Osaka continua così tra un po gli sponsor miliardari cominceranno ad abbandonarla
Beh io qualche pro di livello anche molto alto l’ho conosciuto magari non di tennis ma dei giocatori di serie A di vari sport e dei campioni olimpici. Diciamo che l’ansia del risultato c’è ma c’è anche tanta serenità e tanta sdraio (meno cocktail).
E poi ci sono un sacco di procuratori e avvocati, in ambito economico, che ti tengono dietro a tuo vantaggio (perché è il loro vantaggio). Quindi le fragilità nin vengono certo da lì. Anzi…
Uhhh, che ingiustizia! Ti danno 50 milioni di sponsorizzazione e “pretendono” che uno dimostri di valere quei soldi. Scandalo! Ma poi ti vengono proprio a obbligare a casa ad accettare i contratti di sponsorizzazione. A queste farebbe bene andare qualche mese a friggere patatine da Mcdonald, poi vediamo se si lamentano ancora per qualche intervista. Patetiche.
Miss “gne gne” non è mica obbligata a guadagnare 50 milioni l’anno in sponsorizzazioni, se gli va male tutto sul campo, da nippo-americana paladina dei politically correct, ne prenderà sempre 10 di milioni, basta guardare l’altro giapponese Nishikori che è sempre uno dei più sponsorizzati…
Certo nessuno ti obbliga a firmare certi contratti di sponsorizzazione.
Se non sei in grado di gestire quel tipo di pressione, basta accontentarsi dei prize money guadagnati sul campo, che nel caso di un vincitore slam non sono bruscolini.
Il pensiero della Bartoli è corretto, ma il campione deve essere in grado di sopportare questa pressione. È così negli altri sport professionistici e anche in altri ambiti lavorativi. Chi è più pagato, di solito ha maggiori responsabilità e deve soddisfare aspettative più alte.
E’ sicuramente vero che è più difficile mantenere un livello alto che raggiungerlo, ma non per questo mi sento di compiangere questi atleti. Se proprio non riescono a convivere con le varie aspettative dei tifosi e degli sponsor possono anche cambiare attività. I soldi per cominciare una nuova attività non gli mancano. Sta solo a loro scegliere la vita che vogliono.
A me sembra che lo abbiano detto in molti, e che in molti continuino a dirlo… in verità…
Federer è sponsorizzato e sanno che ha poche possibilità di vincere. La Osaka salta troppi tornei e il talento bisogna allenarlo. Alle interviste dei giornalisti si avvalga di non rispondere senza la presenza del suo avvocato !!
Qualunque “lavoratore” che muova capitali e guadagni milionari ha responsabilità e pesi da sostenere, la differenza è che questi sono ragazzini e ragazzette capaci solo di giocare bene a tennis e per quanto siano abituati a girare il mondo ed abbiano sicuramente una maturità superiore alla loro età, non è difficile che siano sovrastati da queste questioni, come i cantanti giovani di successo.
Reggere a tutto ciò fa parte del lavoro di un campione.
Se ci si pensa Djokovic è multi milionario, ma ha una età in cui in tanti sono ancora lì a cercare lavoretti a casa di mamma e papà….
Cioè ma che vada a fare la segretaria, risolto il problema, è già milionaria può anche cazzeggiare tutta la vita…A volte mi sembrate fuori dal mondo, non lo so.
Poverini questi atleti che con i loro risultati permettono agli sponsor di fare soldi a palate. Noi comuni mortali siamo fortunati a non incassare decine di milioni dai marchi griffati!
La mia meraviglia non è per le dichiarazioni della Bartoli ma per il fatto che su Live Tennis sia stato pubblicato questo articolo.
“per coloro che fanno soldi grazia a te”?!?!?
perché tu che prendi milioni per sponsorizzarli i soldi non li fai?
che vergogna!
semplice, non sponsorizzare nessuno e campa con quei “quattro soldi” (cioè sempre milioni id dollari) che vinci col Prize Money…. pazzesco!
oppure senti troppa pressione perché se non vinci non guadagni abbastanza per campare? da miliardaria, ovviamente……….
Ho pensato la stessa cosa. Ma poi Per le altre giocatrici è o era diverso? ed era diverso per la Osaka fino a pochi mesi fa?
Sposa un pò le dichiarazioni della stessa Osaka nella press conference dopo l’ultimo match in cui dichiara di essere triste quando perde e di non essere felice quando vince,ma piuttosto sollevata,forse proprio in riferimento a certe aspettative che “devono”essere rispettate.
Ovviamente tutto questo può portare ad una alienazione che non aveva quando la “sconosciuta” Osaka andava in campo leggera,libera e vigliosa di dimostrare le potenzialità.
Concordo in tutto. Analisi giusta.
Meno male che c’è Bartoli che mi illumina, io pensavo che le dessero 50 milioni di euro per stare tutto il giorno sullo sdraio a bordo piscina a sorseggiare cocktail.
Allora basta rinunciare alle sponsorizzazioni e ritrovare la serenità perduta.
Non lo ha mica detto nessuno che l’unico scopo della vita sia fare più soldi possibile, a qualsiasi costo.
Rinuncia ai soldi, nessuno ti obbliga…
Ragionamento che ha centrato perfettamente il problema. Non so se ci sia una via d’uscita per questa situazione che strangola gli atleti più deboli psicologicamente. Forse contratti di sponsorizzazione variabili a seconda dei risultati prodotti, così anche le sconfitte non diventano un dramma e il/la tennista riacquista il piacere di giocare senza avere una pressione che talvolta diventa insopportabile.
Ma la Bartoli che ne sa?
Ma che discorsi sono?
La Bartoli sembra uscita da una realtà parallela.
Finalmente una che parla perché sa come funzionano le cose. Non i fenomeni da tastiera di livetennis che non sono mai usciti di casa e giudicano