US Open: Medvedev entra nel club, Djokovic resta il migliore e “più umano” (di Marco Mazzoni)
Sono passate diverse ore, ma il vortice di emozioni scatenate dalla finale di US Open 2021 non accenna a placarsi. Che piaccia o no, che ci abbia esaltato o deluso, questo match è entrato dritto nei libri d’oro del nostro sport, è stato unico e irripetibile. Era una rottura, un vero turning point, in un modo o nell’altro le cose sarebbero cambiate, per sempre. Il responso del campo è stato inequivocabile: Medvedev ha stravinto. Ha dominato il n.1 del mondo in ogni situazione tecnica e tattica. Ha servito in modo eccezionale (eccetto sui Match Point, dove la tensione è salita alle stelle anche per lui!), soprattutto dopo aver fatto un break, consolidando il vantaggio e facendo sentire ancor più pressione al rivale. Ha risposto con continuità e profondità, ritrovando subito il centro del campo per iniziare in condizione di vantaggio il palleggio. Nello scambio ha tenuto quasi sempre in mano il pallino del gioco, con i suoi ritmi bassi e tante variazioni, e poi via uno strappo vincente; o ha portato Novak a sbagliare per uscire da quelle schermaglie così diverse da quel che si trova mediamente sul tour Pro. È venuto poco a rete, ma ha cercato anche diverse smorzate, tra vincenti ed errori, ma perfette nel complesso strategico del match perché la chiave per aprire la porta verso il successo era NON dare mai ritmo al rivale. Se Djokovic fosse riuscito a trovare ritmo, a giocare sui suoi ritmi spostando Daniil a suo piacimento, oggi avremmo scritto una storia totalmente diversa. Lucido, prontissimo fisicamente, cattivo agonisticamente, Medvedev era pronto ad alzare la coppa di uno Slam. L’esperienza perdente a Melbourne vs. “Nole” gli è servita assai da lezione. Quel giorno entrò in campo sin troppo spavaldo, il fortissimo avversario gli diede la classica lezione. Daniil, come tutte le persone intelligenti, ha incassato il colpo e si è messo a studiare. Il suo gioco e quello di Novak, per capire come fargli sportivamente “male”. C’è riuscito in modo mirabile. Inaspettato, perché si pensava che Medvedev avesse armi per potersela giocare, con quel servizio, la sua capacità di lotta e colpi particolari, ma che addirittura schiantasse Djokovic in tre set, dando cotanta dimostrazione di forza e superiorità, no. Non era ipotizzabile.
Quel che invece era ipotizzabile, e fin dal pre-torneo avevamo sottolineato, era la pressione disumana a cui Novak sarebbe stato sottoposto. Ha giocato un torneo discreto, ma non ottimo, lasciando vari set per strada. Si pensava che stesse “barando”, che giocasse a ritmi bassi per tenersi il meglio per il gran finale. In realtà fisicamente si vedeva che andava a strappi, ma l’aspetto decisivo era la testa. Ad un passo dal Career Grand Slam, nel 2015 a Roland Garros, un tennista potente e coraggioso come Wawrinka lo rimontò e stoppò la sua corsa. Stan intuì che Novak era tirato come le corde di un violino, che giocando un match coraggioso ce la poteva fare. Con la magia e dinamite del suo braccio chiuse gli occhi e si mise a tirare forte, fortissimo. La palla stava in campo, la furia di Djokovic lo portò all’auto distruzione, fino alla sconfitta. Ieri sera la pressione era superiore di svariate tonnellate, tanto che solo dopo 2-3 punti si è intuito immediatamente che le spalle di Novak stavano sopportando il peso del mondo intero. Quel mondo incollato alla tv ad aspettare il suo Grande Slam, la consacrazione del più forte dell’era moderna, 21 Slam, Grande Slam, record a go go. Qua è il giocattolo si è rotto.
Medvedev è stato enorme, tutto il credito a lui, perché la miccia che ha esploso la tensione di Novak, facendolo letteralmente implodere su se stesso, è stata la qualità e continuità del russo. Se Daniil avesse giocato peggio, a strappi, facendo errori, è possibile che il serbo avrebbe trovato prima o poi la scossa. Bastavano un paio di big points, con il pubblico tutto in piedi per lui. Poteva iniziare un’altra partita, un’altra storia. Invece no, Medvedev è stato granitico col servizio, continuo, aggressivo e preciso nell’applicare alla perfezione il suo game plan, stavolta perfetto. Quindi applausi convinti al neo campione Slam, ma… non si può non sottolineare come Djokovic sia stato l’ombra di se stesso. Impietrito. Questa è la cosa che più ha impressionato ieri sera.
Tra le mille qualità del serbo spicca da sempre la sua abilità nell’approccio alla palla. Veloce, elastico, uno dei segreti del suo successo è la reattività, come arriva sempre bene all’impatto, pronto a scaricare potenza e precisione. Nella finale di ieri sera Djokovic aveva la velocità di un cingolato… Piantato letteralmente a terra coi piedi, spesso se ne stava passivo ad aspettare la palla (lenta) del rivale, rigiocandola di puro braccio come un 3a categoria affaticato. Roba mai vista. Questo era il segnale di un KO mentale del n.1, un tilt che nessuna scossa è riuscito a resettare. Inutile sottolineare i tanti aspetti negativi della prestazione di “Nole”, con la testa così confusa e divorata dalla tensione niente poteva funzionare e niente ha funzionato. Solo il servizio a tratti è stato discreto, ma niente di che. La risposta spesso centrale, passiva; col diritto ha sbagliato troppo nel cercare l’affondo, ed il rovescio, la sua àncora di salvataggio in mille epiche battaglie, ha commesso errori gravi sia in spinta che nel tocco col back. Alla fine i punti Novak li ha fatti correndo avanti, perché così facendo ha evitato di “pensare”, sotto rete gioca d’istinto e classe, perché non è diventato un “brocco” tutto insieme, solo non era lui. Divorato da troppa aspettativa, da troppa tensione.
Per anni abbiamo descritto Djokovic in mille vittorie come una macchina, meccanico nel suo incedere perfetto e per questo a molti noioso. Schematico, sempre uguale a se stesso. Un “Robocop” con racchetta, un idealtipo di tennista al 100% efficace ed efficiente, senza difetti, granitico e inscalfibile. Ieri abbiamo visto che anche Novak “Nole” Djokovic invece è umano, umanissimo. E fragile. È un ragazzo che dalle montagne della Serbia ha iniziato a coltivare un sogno enorme fin da tenerissima età, dando ogni stilla di sudore e sofferenza per farcela. Superando guerre, problemi di ogni tipo che l’hanno reso forte, fortissimo. Il più forte con pieno merito. Ha rincorso e superato due rivali leggendari che l’hanno costretto a migliorarsi oltre l’inverosimile. Ce l’ha fatta, li ha superati. Ieri invece Novak ha perso, non ha completato l’impresa suprema chiamata Grande Slam. Non per questo oggi non possiamo che confermare che sia il più forte della sua epoca, uno dei migliori di sempre.
Oggi e per chissà quanto tempo questa sconfitta farà male. Avrà forse un crollo motivazionale paragonabile o addirittura superiore a quello patito dopo aver vinto RG16. Lo vedremo più avanti, chissà se avrà la forza per tornare in campo in stagione. A Torino credo che ci sarà, c’è un grande titolo in palio. Il suo ultimo game della finale, giocato con le lacrime agli occhi, versate dopo un lunghissimo ed assordante applauso del pubblico, lo ha finalmente messo a nudo. Umano, terribilmente umano.
Il 2021 ha ancora molte pagine interessanti da scrivere, soprattutto alle ATP Finals, per la prima volta a Torino. Per noi italiani, sarà difficile superare le emozioni di Wimbledon, con Matteo Berrettini primo azzurro a giocarsi la coppa più prestigiosa del nostro sport. Ma a livello generale, sarà impossibile superare US Open come torneo dell’anno. La favola delle teenagers terribili Fernandez e Raducanu, la rincorsa di Djokovic al Grande Slam stoppata all’ultimo match da troppa tensione ed un Medvedev stellare. It’s Tennis, baby, non finisce mai di sorprendere, per questo lo amiamo follemente.
Marco Mazzoni
TAG: Daniil Medvedev, Grande Slam Djokovic, Marco Mazzoni, Novak Djokovic, Us Open 2021
Scusa eh, ma a chi ti riferisci ?
Quello che è stato Medvedev nella finale degli US Open lo leggi su tutte le testate giornalistiche i cui relatori si saranno visti tutta la partita e non solo il primo set e l’inizio del secondo !
Tra l’altro non è stata la prima volta che il Serbo le ha prese sonoramente dal Russo !
Che poi la “pressione” per il Serbo sia stata elevata nessuno lo mette in dubbio, ma pare che sia diventata per i più un “assist” per giustificare la sua sconfitta e, dato che il Mondo è bello perché è vario, io non condivido sul fatto che la pressione sia stata determinante nella sconfitta, ma ritengo che sia stata solo una secondaria concausa.
@ TifosoDelGrandeNovakDjokovic(ex SlamdogMillionaire) (#2929608)
Ciao, leggo solo ora penso fuori tempo massimo e quindi può darsi che tu non mi leggerai più. Ma no, sii obiettivo dai, ho citato ben bene anche il Federer degli anni della sua miglior striscia di Slam e pure il bilancio generale Slam-Finals di Roger&Nole.
Sono convinto anch’io che Nole non abbia certo ancora finito di vincere, anche se penso che il meglio l’abbia ormai dato.
E su Roger è ovvio che i tifosi non possano fare a meno di essere ben orgogliosi di quanto (tanto!) sia poi riuscito a fare anche negli ultimi anni di carriera, dopo che i più nel 2016 lo davano ormai per finito.
E ti ribadisco quanto avevo già scritto in una precedente sempre su questo articolo, per me sono i 2 più grandi e mi riesce impossibile fare classifica tra 2 così, anche se poi scusa…tra i 2 “litiganti”, il GOAT della terra rossa gode! perchè riguardo al mattone tritato c’è ben poco da discutere…
Scusa ma non sono affatto d’accordo che sia il migliore di tutti.
Mi pare che siano ancora appaiati a 20 slam e dunque fintanto che non li supera (Roger e Rafa) ce ne corre per una simile affermazione.
Non contano le settimane in classifica da numero 1 per arrivare ad essere il migliore.
Il parametro più importante rimane quello dei major vinti.
Fossero sfottò e ironia ti darei sicuramente ragione. Ma molti fedalini (tipo Cicala, Losvizzero, peps26 ecc) sono venuti a sfogare la loro frustrazione accumulata in questi duri (per loro) mesi. I loro post non contengono né sfottò né ironia ma solo rabbia repressa.
Medvedev enorme? Si…enorme boscaiolo e taglialegna o affilapicozze russo.Mazzoni ma che finale hai visto ? Boh. io ho chiuso dopo che il serbo ha buttato,letteralmente,nel gabinetto la prima palla break sullo 0-40 ed 1-0 del secondo set.Mi pare che in quel momento il boscaiolo e picozzaro russo stesse giocando divinamente come dici tu e dicono un poco tutti.Le uniche cose certe sono :
1)Andare a tokio dopo 3 slam vinti era solo ed esclusivamente ”P-A-Z-Z-I-A e nessuno lo ha fatto desistere da tale scelleratezza.
2)Perdendo e bruciandosi a Tokio,si è bruciato tutta la preparazione a Cinci…dove avrebbe messo in cascina ritmo ed incontri,perfezionando servizio e fondocampo.Invece ha buttato nel gabinetto anche Cinci e fare solo 15 giorni di practice conta,contro giovani di 20-25 anni,come il 2 di coppe quando la briscola è a bastoni.
3)Lui a differenza del boscaiolo/picozzaro ha avuto un ”tabellone”.L’altro ha avuto il challenger di voghera.E stare 5 ore + in campo dell’altro e,soprattutto,le ultime 4 partite sempre di 3 ore minimo,cucinerebbe chiunque.
4)La semi con perticone rimane per lui la rivincita di tokio e la vera finale.Anche perchè se Perticone,al posto di spararsi soldi a vizi vari,comincia ad allenarsi seriamente è lui il vero martello del circuito.
5)Djokovic ha 34 anni e mezzo,se fosse stato quello della semifinale avrebbe preso lui a pallate il boscaiolo e picozzaro russo.In finale era il fantasma di se stesso.Con l’unica costante del servizio che è mancato per tutto il torneo dal primo turno alla finale.Troppi doppi falli e seconde.
@ almas (#2929687</@ almas (#2929687)
Noi veri tifosi non si può sentire. Chi siete? Che numero di tessera hai?
Ci sono tifosi equilibrati e non, tifosi che parlano a sproposito o meno. Io quando leggo che Federer avrebbe incontrato avversari facili o a fine carriera sorrido perché esistono sempre dei cicli ed è sciocco valutare un giocatore così.
Detto questo ognuno può trovare in questo o quel giocatore il proprio “migliore”al di là dei numeri: io posso dire che il mio resta il Mac del 1984 con sole tre sconfitte. Ma poi ci sono loro, Ivan, Borg, Pistol Pete… Un certo Laver e per alcuni Lewis Hoad era quello imbattibile al massimo della forma.
Da spettatore neutrale credo che ogni tanto, con rispetto e buona educazione, scherzare e fare ironia sulle sconfitte o in generale su cosa capita nel mondo del tennis non sia reato e possa anzi fare anche bene. Penso che a nessuno nel forum sia cambiata la propria vita domenica sera,dopo la sconfitta di Djokovic (speravo pure io completasse il Grande Slam perché lo meritava dopo la stagione disputata). Purtroppo l’ironia va pure compresa dall altra parte e mi spiace constatare che ,a parte pochi casi, tra i fans di Nole non tutti sono in grado di farlo e di prendere gli eventuali sfotto’ per ciò che sono. Peccato.
@ Mauriz70 (#2929568)
Cicala mai pervenuto per mesi e per la negatività che esprime se non si faceva vivo era meglio, e Givaldo che disse che se ne andava, e spero tanto che sia di parola ma dubito purtroppo, a mio parere non ci fossero il sito sarebbe migliore, noi veri tifosi di Novak lo abbiamo sempre tifato con equilibrio rispettando gli avversari e i postatori più insulsi, che poi gettano solo fango e non sanno sostenere un contraddittorio tecnico
Nane ma falla finita e pensa al pubblico scorretto a Wimbledon quando è pro svizzero
Da ieri notte secondo me Matteo è già proiettato su Wimbledon. I prossimi 2-3 Wimbledon per lui saranno una grande occasione ed il primo obbiettivo.
Non lo so. Rispetto questa opinione ma ho visto un’altra partita. Si tirava i cazzotti sulle gambe per farle muovere, da quanto era fermo. Per me è stato mangiato dalla tensione. Comunque poco importa, il risultato finale non cambia.
Il russo poi ha spiegato il perché di quella strana esultanza. Ha detto che è stato come fare L2+sinistra a Fifa, per esultare dopo il gol, è definito dead fish
@ almas (#2929585)
forse…ma in un’esibizione, non certo alle Olimpiadi
Ah, beh, se è per questo, ben prima di 20 anni or sono il territorio ora statunitense (per piacere: l’America è un bel po’ più vasta degli S.U. ed il relativo pubblico dovrebbe comprendere chiunque guardi il tennis, dal Cile al Canada) fu conquistato palmo a palmo a costo di una carneficina di popolazioni indigene, da gente emigrata dall’Europa; gente che in buona parte era la feccia espulsa dall’Europa. Quindi non c’è bisogno di fissare un punto di svolta così recente, perché le loro radici sono molto più profonde.
non so proprio chi degli altri giocatori al posto suo avrebbe avuto il coraggio di una simile azione; che comunque avrebbe anche compromessa la sua concentrazione. Forse, ma molto forse, Kyrgios ci avrebbe provato
Sicuro una occasione cosi’ neanche con il binocolo … forse un’ altro Slam ma sara’ durissima ricostruirsi fisicamente e mentalmente… difficile che ci siano ancora le motivazioni; in ogni caso i 35 anni peseranno tantissimo , mentre Medvedev, Tsitsipas, Berrettini ecc. hanno margini di crescita e crescerà no..
MA PERCHE’ CAXXO E’ ANDATO A TOKYO, PERCHEEEEE
Doppi falli causati dal casinò finale ?
ovvio…dal pubblico stelle e strisce nulla di meglio ci può aspettare
Penso che andranno avanti fino a dicembre con borotalco e pasta di Fissan per alleviare il bruciore.
Semifinale invertita avrebbe PERSO, perche’ dopo tre Slam (vinti) sfiancanti, a 34 anni, dopo 11 luglio (Wimbledon) anziche’ fermarsi, ha voluto distruggersi a Tokyo
Ecco perche’ avrebbe perso anche a semifinali invertite: NON DOVEVA ANDARE A TOKYO !
dirò una pazzia ma secondo me Berretto a Wimbledon se la potrà giocare l’anno prossimo
Mi stai citando tutte cose che federer ha fatto da vecchio ma ti stai tirando la zappa sui piedi perché dimentichi un piccolo particolare: Federer è ormai un ex mentre Nole è ancora in piena attività. Allora aspettiamo i prossimi 4-5 anni e vedremo cosa avrà fatto fino ai 38. Ma una cosa è certa: potrà solo aggiungere a ciò che ha già adesso. Che è più di quello che ha fatto federer in più anni.
E poi se tutti i tennisti e anche il buon Mazzoni (che non è certo un simpatizzante del serbo) dicono che Nole è il più forte non ti viene il dubbio che possa essere vero? Non riesci proprio ad accettare che federer potrà anche essere il Goat ma i risultati dicono che Nole è più forte? Capisco la delusione cocente di questi anni (da quel famoso 40-15) ma davvero è così difficile da ammettere?
@ Ale (#2929533)
Ogni tanto qualcuno che ragiona, invece di scrivere ridicole cattiverie gratuite. Grazie.
Ma la vogliamo capire una buona volta tutti quanti che Nole è più grande di Roger che è più grande di Rafa che è più grande di Nole?
Cari Deuce e TifosoDelGrandeNovakDjokovic(ex SlamdogMillionaire datevi una calmata. Sono tifoso di Nole e conosco tutti i suoi successi e pure le sue sconfitte.
Purtroppo ieri notte ha perso l’occasione per chiudere tutti i discorsi sul Goat.
Non l’ha fatto e da ieri sera tutti i tifosi di Federer e Nadal hanno di nuovo iniziato a farsi sentire.
Certo che quasi tutti i numeri sono dalla parte di Nole ma come ho scritto tutti possono usarli a proprio uso e consumo. Il GS avrebbe messo la pietra tombale su questi discorsi.
Adesso speriamo che vinca un altro paio di slam per distanziare i rivali e una volta le finals così sarà sempre più difficile negare la sua superiorità.
Perdonami, permettimi una correzione al penultimo paragrafo.
“Allo stesso modo, i simpatizzanti di Federer non hanno mai approcciato con umiltà, anche nei giorni in cui il Maestro sembrava insuperabile e imbattibile, ma veniva sconfitto dal mancino di Manacor”.
Con amicizia, e sempre grande rispetto per il grande Federer, ma nessuno per i suoi più tronfi seguaci. 😉
Ragazzi calma con i commenti. Non ha 35 ma 34 anni fatti a maggio. In Australia scenderà in campo da favorito.
A Parigi dipende dalle condizioni di Rafa. A Wimbledon sarà ancora Nole il favorito e sull’erba francamente non vedo da chi possa perdere. Mi stupirei se non vincesse almeno altri 2 slam.
@ luce nella notte (#2929482)
Se chi piange fà finale agli usopen,e a semifinale invertita l avrebbe vinta, ne vorrei di pianti così, un po’ come dire l amenità che le finals non contano, con i primi 8 del mondo,è come la finale dei 100 metri tra i primi 8
non la penso come te , ieri djokovic era sotto un macigno di pressione sbaglia tutto cose anche facili che con Zverev non ha sbagliato, vincerà ancora ammesso che avrà la volontà x continuare,
il fisico è integro non penso che mollerà poi vediamo agli AO si capirà
seite troppo esagerati nei commenti sia da un aparte che dall’altra
è sbagliato sentenziare che Djokovic non vicnerà piu slam, per me ne potrà vincere ancora
quello che è cambiato da ieri sera è che adesso non ci sarà piu quel timore reverenziale verso di lui, hanno capito che non è imbattibile e quindi nei prosimi anni non sarà piu il superfavorito a ogni Torneo ma se la dovrà sudare con gli altri 3-4 grandi giocatori, senza escludere sorprese che possono arrivare anche dai millenial Aliassime Sinner Alcaraz ecc
Sicuramente gli AO saranno più favorevoli a Nole, anche perché i contendenti diretti al titolo avranno più problemi di adattamento. La preparazione di inizio anno è sempre stata più agevole per lui grazie al suo fisico meno ingombrante. Ciò nonostante la barriera del 20 verrà sicuramente abbattuta e forse non solo dal serbo, nei prossimi due anni.
Er cicala uno di noi
@ Dancas (#2929501)
Il 57% di prime ma per buona parte del match ha servito delle seconde a 115 Mph in continuazione sbagliando relativamente poco, veramente preparatissimo
Si è vero, Djokovic all’inizio del secondo set non ha sfruttato una tripla occasione di break sullo 0 – 40.
Ma, se togliamo quell’isolata occasione è stato poi dominato da un avversario che ha spesso prevalso anche negli scambi.
Suvvia, ieri non ce n’era per il Serbo, il quale ha giocato peggio delle precedenti partite non per demerito suo, ma per merito del Russo !
Non ho letto alcuna dichiarazione del papa’ di Nole. Peccato era sempre un piacere leggere le sue parole cosi’ equilibrate e pregne di sportivita’. Dai esci fuori da li’ non vergognarti…vedrai che passa
…
Quindi secondo gli espertoni di livetennis abbiamo uno che quest’anno ha vinto 3 slam e fatto finale sul quarto che però improvvisamente adesso è finito. Da 3 slam + finale passerà, se va bene, ai 250 di pune e chengdu per restare nei 100.
Ok, vedremo. Ma io credo che continuate a ripetervelo per farvi coraggio. Perché sotto sotto vi fa ancora una paura tremenda.
Ancora queste discussioni su Nadal, Federer e Djokovic?
Forza fisica, fantasia, carattere. Molto diversi. Quel che ha avuto l’uno, è mancato all’altro. Il tennista perfetto, assoluto, non è ancora nato.
Per il futuro, occhio di riguardo su Alcaraz. Tostissimo.
E 9 doppi falli.
Quoto con te. Lo sa che ormai è finita.Rimane un grandissimo campione, tra i più grandi della storia, con numerosi rekord all’attivo, ma secondo me il re, il più grande rimane Federer, insuperabile per classe, talento e stile e varietà di gioco. Aldilà che io sia un suo fan. Lo stesso Rod Lever lo ha ammesso in una intervista.
@ Pallettaro Mingherlino (#2929178)
Non condivido, Djokovic ha giocato tutto il torneo sottotono, non soltanto la finale. Avrebbe dovuto perdere già in semifinale se Zverev avesse soltanto servito meglio su tutto l’arco della partita e non solo nel primo set. È Zverev ad averla persa e non il serbo a vincerla.Siamo ad un cambio generazionale e lo stesso Djokovic,il più fresco dei big non credo riuscirà più a vincere alcun Slam in futuro.
@ TifosoDelGrandeNovakDjokovic(ex SlamdogMillionaire) (#2929442)
Capisco la delusione cocente di queste ore, ma se il tono è questo allora ti ricordo che nelle competizioni di livello assoluto (Slam e ATP Finals) ora è Federer 26 (più altre 15 finali perse) – Djokovic 25 (più altre 13 finali perse).
Gli scontri diretti? premesso che sono 27 a 23 e non 40 a 20, Roger ha battuto Nole a 38 anni e mezzo (e alle ATP Finals, non in un anonimo 250), a quell’età è vittoria che vale al quadrato o al cubo. E a proposito, Nole lì era già tornato n.1 del mondo, vedremo se fra 4 anni Djokovic batterà anche lui il n.1 ATP.
Comunque riguardo gli scontri diretti sappi che Hewitt e Marat Safin sono più forti di Pete Sampras e Federer stesso vale molto ma molto di meno di Nadal, giusto? Statistica scontri diretti che spesso lascia il tempo che trova.
E potrei andare avanti, 750 settimane tra i Top 3, tre Slam (quasi 4 col famoso Wimbledon) e 4 ATP 1000 ad oltre e ben oltre i 36 anni di età…aah ma dimenticavo, la ultralongevità ai massimi livelli non conta nulla…
E vogliamo dire un attimo delle migliori strisce Slam, vinte contro chi?
Federer li vinceva contro Hewitt, Safin, Roddick, Agassi, Nadal (tutti n.1 ATP e plurivincitori Slam, compreso Nadal che vinceva già i suoi RG).
Djokovic nella sua miglior striscia Slam ha vinto contro Kevin Anderson, un Del Potro già in mezzo ai guai fisici, Tsitsipas, Berrettini (con tutto il rispetto per Matteo), Federer trentottenne e Medvedev (ma quello di febbraio, inebetito davanti a Nole)
DA un punto di vista di tifo, la sconfitta rattrista molto i tifosi di Nole e un pò i tifosi di nessuno (un grande slam avrebbe fatto sensazione). Rende felici molti tifosi di Federer e Nadal. Il tifo è anche questo, niente di male, e la sconfitta dell’avversario, si festeggia senza vergogna.
Vedo però dei commenti lunari in merito al presunto “fallimento” sportivo di Djokovic. Certo, avesse vinto, sarebbe stato un traguardo enorme, e inesplorato nella sua era. Ma esserci andato a un passo, è una impresa che i suoi diretti concorrenti non hanno mai neanche sfiorato. Parlando di bilanci, questo anno gli ha dato 3 slams (con record eguagliato), il record delle settimane al numero 1, un ulteriore allungo negli H2H contro Nadal, il doppio career grande slam. Se volesse si garantirebbe facilmente il settimo anno da numero 1 (gli basterebbe raccattare qualche punto nei tornei qua e la), ma credo che sia contento del record che ha già. Nelle statistiche importanti, ha dunque cementato il suo primato rispetto agli altri due. E tutto questo, con buona pace di alcuni tifosi degli altri due, non viene cancellato da una sconfitta in una partita che quelli non si sono mai neanche avvicinati a giocare. Tutti i tennisti in coro gli riconoscono il ruolo di più forte di tutti o comunque più forte della sua era. Medvevev, e prima Zverev, e prima Berrettini, e tanti altri ancora.
I prossimi anni potranno portare sorprese. Forse. Ma questo è stato un anno titanico per Djokovic, e sui numeri, non c’è molto da argomentare.
Non condivido del tutto questo articolo. Medvedev ha stravinto, ma per merito suo più che per Djokovic, servizio preciso e potente per tutta la partita, solo qualche indecisione per tensione alla fine, e superiore anche nello scambio da fondo e nella tattica.Se non avesse giocato in questo modo perfetto avrebbe perso come è successo a Zverev che ha buttato una partita già nelle sue mani.È vero questo Djokovoc era sottotono e sotto tensione ma uno che ha vinto venti slam dovrebbe superare queste emozioni.Il fatto è che siamo ad un cambio generazionale e i nuovi ormai stanno superando i vecchi che sono ormai alla frutta.
io sono contento per quello che ha fatto quest’anno 3 slam vinti e uno perso solo in finale……
e poi come dice djo, finalmente un publico che diceva il suo nome…. forza novak x me sei sempre il migliore 😉