US Open: Berrettini strappa con coraggio e qualità il primo parziale, ma Djokovic è più forte e vince in quattro set
Matteo Berrettini è stato bravissimo stanotte ma non ce l’ha fatta ad interrompere la corsa di Novak Djokovic verso un Leggendario Grande Slam. L’azzurro ha giocato per oltre due ore ad un livello stellare, vincendo il primo set per 7-5, portando in campo forza, coraggio, intensità, qualità, concentrazione massima, lucidità. Impossibile chiedere di più a Matteo, ha retto in difesa, ha servito bene, ha attaccato con precisione. Il problema è che per sconfiggere il più forte di tutti è necessario tenere quel livello ed intensità per oltre 3 ore, anche più di quattro negli Slam… Era troppo oggi per lui, praticamente per tutti in questo 2021 perfetto del serbo. A metà del secondo set Djokovic ha trovato l’allungo alla prima piccola pausa dell’azzurro e, come sempre da Campione, ha preso in mano il match e non l’ha più mollato. Novak ha iniziato il suo pressing micidiale, con grandissima qualità ed attenzione, con prime palle precise, affondi perfetti e quel ritmo che ha sfiancato Matteo, diventato via via più rigido e meno intenso.Senza la massima rapidità di piedi, Berrettini ha avuto difficoltà a spostarsi sulla sinistra rapidamente per girarsi sul diritto e sparare le sue bordate. Inoltre Novak è salito tantissimo alla risposta, trovando vincenti e quella continuità che ha privato l’azzurro di molti punti diretti. La forza di Djokovic è proprio quella di restare calmo quando viene messo sotto, avere più forza e concentrazione di tutti per farsi trovare pronto alla prima pausa del rivale ed in quel preciso istante salire di livello, compiere l’allungo e diventare imprendibile, imponendo il proprio tennis. Qualità del campione. Djokovic vince 5-7 6-2 6-2 6-3, sfiderà Zverev in semifinale.
Pochissimi rimpianti per Matteo, non c’è molto che gli si possa rimproverare. Ha solo sprecato una chance nel terzo set, quando aveva ripreso vigore e sembrava tornato al livello del primo set. Sul 2-4, ha avuto una palla break e non se l’è giocata benissimo, ha scambiato a basso ritmo finendo per sbagliare un back di rovescio. Visto che Novak non concedeva più niente da molti game, sarebbe stato meglio cercare l’affondo a tutta, prendendosi un grande rischio. Facile dirlo da casa…
Berrettini è stato splendido per come è entrato nel match, davvero da Campione. Ha spinto come un forsennato, ha accettato anche di rincorrere ed è stato bravissimo a sparare a tutta col diritto, facendo “le buche in terra” e forzando tanti errori difensivi di Novak. La chiave del suo match è stata come sempre il servizio e bordata col diritto. Grazie a queste due armi ma anche molti back ottimi e attacchi improvvisi dopo un affondo ha giocato alla pari per due ore, soverchiando in molte occasioni “il tiranno” del tennis attuale. Una prestazione monstre, davvero da applausi. Purtroppo per lui, Djokovic è il più forte complessivamente. Riesce ad incassare come nessun altro, è un vero “black mamba” per come azzanna il rivale alla prima incertezza e passaggio a vuoto. Operato il break, “Nole” trova una concentrazione massima, serve benissimo aprendosi l’angolo e trovando l’affondo. Rallenta, sposta il tempo del match sui propri ritmi, lavora leggermente la palla per non dare troppo punch ad un rivale pericoloso come Matteo e lo sposta, con un ritmo meccanico e ossessivo, finendo per sfiancarlo mentalmente e mettergli fretta. Infatti quando finisci in quella morsa, cerchi disperatamente di uscirne, e rischi troppo, cerchi di affrettare i tempi finendo solo per farle il gioco del “Djoker”. È decisamente il più tosto e forte Novak, perché diventa chirurgico nel cercare la rete, solletica il tuo punto debole, come oggi ha bel fatto insistendo sul rovescio dell’azzurro con palle cariche senza tanto peso e poi via in contro piede; o con dei cross molto stretti col diritto che hanno mandato fuori posizione l’azzurro.
Berrettini si sapeva che non fosse al 100% fisicamente, ma davvero ha sorpreso in positivo anche per la quantità di prestazione. Era impensabile che potesse tenere giù il piede a manetta come ha fatto nel primo set per tutto il match, è bastato un piccolo calo per far girare il match. Ma i due aspetti, oltre a quello fisico, che hanno girato la partita sono stati la crescita spaventosa di Djokovic in risposta, e come Matteo ad un certo punto non sia più riuscito a trovare quello scatto per spostarsi veloce a sinistra per girarsi col diritto e sparare a tutta. Quando l’azzurro trova quella posizione diventa una bella gatta da pelare anche per il n.1 Bravo “Nole” a rispondere tanto, a spostare Matteo non consentendogli di girarsi col diritto. Novak è bravissimo sul piano tattico ad annullare i punti di forza del rivale e imporre i suoi schemi. Djokovic è semplicemente il più forte. Matteo manca ancora in risposta, lì deve assolutamente lavorare. Novak ha servito molto bene, salendo molto dal secondo set, ma l’azzurro deve crescere in questo colpo.
Si chiude così il 2021 Slam di Berrettini. Ottavi a Melbourne, quarti a Roland Garros, finale a Wimbledon, quarti a US Open. Se escludiamo le annate in cui un italiano ha vinto uno Slam (2 Pietrangeli, 1 Panatta), quello di Berrettini il miglior anno di sempre di un azzurro. È giusto sottolineare inoltre che agli Australian Open è stato stoppato da un infortunio, e… negli altri tre Slam ha affrontato sempre Djokovic… Se non avesse trovato di fronte questo “Marziano”, avrebbe probabilmente vinto i Championships e chissà a RG e US Open… Matteo Berrettini esce dal torneo, ma esce a testa altissima, con tutto il pubblico in piedi ad applaudirlo. Esce con la conferma di essere un tennista fortissimo (n.6 della Race), perfetto per i grandi appuntamenti. Deve continuare a migliorare, soprattutto in risposta, e il suo momento per alzare un trofeo potrebbe arrivare. Djokovic continua la sua corsa verso il Grande Slam. Zverev è al suo top in carriera. Basterà?
Marco Mazzoni
La cronaca della partita.
Il match inizia con Djokovic alla battuta. Subito molto aggressivo, avanza e chiude di volo. Il game si complica e si va ai vantaggi. Matteo inizia bene, tiene lo scambio anche col rovescio. Un erroraccio di Novak col diritto consegna la prima palla break del match all’azzurro. Ace! La cancella in modo perentorio Djokovic. Molto laborioso quest’inizio, ma alla Djokovic si porta avanti 1-0. Serve Berrettini. Inizia con un doppio fallo, poi un diritto sparacchiato lungo, la risposta nei piedi moooolto lunga di Novak l’ha sorpreso. Finalmente sullo 0-30 trova il primo Ace, imprendibile. Grazie al servizio ed un diritto fulminante vince il suo primo game. Il set scorre sui turni di servizio, con il quarto e quinto game piuttosto complicati. Matteo cerca anche la via della rete, ma la risposta e passanti del serbo sono fantastici, non è facile gestire di volo. Di potenza l’azzurro sfonda in avanzamento, dopo essersi aperto il campo con il servizio. Lo schema uno-due resta il migliore per lui, scambiando il meno possibile. Anche Djokovic sbaglia qualcosa nello scambio, anche col rovescio, la palla di Berrettini è lunga e pesante, e qualche variazione col back è interessante perché gli permette di riguadagnare posizione e quindi entrare col diritto nel colpo successivo. Nel sesto game, errori di Matteo, e sul 30 pari un rovescio slice dell’azzurro muore in rete. 30-40 e palla break per il n.1. Grande botta al T con la prima, la cancella di forza. Grandissima lotta in spinta, nessuno dei due molla niente. Con la risposta Djokovic trova una profondità incredibile, annullando le prime “giocabili” dell’azzurro. Arriva la seconda palla break del game, con un rovescio steccato da Matteo. La cancella ancora con la prima, potente sul diritto, a 134 miglia. Il game sfonda i 10 minuti, lo vince alla fine l’azzurro per il 3 pari. Intensità clamorosa, come se fosse un tiebreak decisivo. Anche Djokovic va in difficoltà al servizio nel settimo game. Sul 30 pari Berrettini regge nello scambio, trova una splendida smorzata e avanza, il lob di Nole è lungo. Palla break per Matteo! Ace, che classe… il quarto del match, trova in modo chirurgico. Non demorde l’azzurro, con una serie di diritti cross potentissimi, infila un contro piede splendido, altra palla break. Stavolta niente prima in campo… (cercava il S&V), No!!!! Matteo comanda lo scambio col diritto, mette alle corde il serbo ma sbaglia l’ultimo affondo, un diritto in avanzamento inside in. Peccato, non era così difficile per lui. Con una gran prima e poi un rovescio lungo linea splendido, improvviso, Djokovic si salva e sale 4-3. Il set scorre sino al 5 pari, sempre con grande intensità e livello di gioco notevole. Serve Djokovic, e inizia male con un diritto in corridoio. Poi chiude col diritto cross, perfetto. Finora è l’ottavo vincente col diritto per il serbo, contro solo 3 di Matteo, che ha forzato tantissimo procurando più errori del rivale che vincenti diretti. Altro gratuito di Djokovic, ancora col diritto, da metà campo sparacchia in rete, per una volta ha avuto fretta. 15-30. Con un gran servizio da sinistra si porta 30 pari, ma nel punto seguente sbaglia ancora col diritto, subendo una pallata davvero potente dell’azzurro. Palla break Berrettini! e il BREAK arriva! Viene a rete il serbo, ma col passante di diritto lo infila. 6-5, serve per il primo set l’azzurro. Servizio e diritto, Ace (sesto del match), altro pressing col diritto chiuso con un lungo linea imprendibile. Che testa Matteo! 40-0 e Tre Set Point! Djokovic non cede, risponde benissimo e li cancella tutti, complice anche un errore di rovescio e poi uno grave col diritto di Berrettini. Con un Ace al centro ottiene il quarto set point. Chiude il set Matteo grazie ad un diritto out del serbo. 1 ora e 17 minuti di lotta feroce e grande livello di gioco. Berrettini SPAZIALE a livello mentale, per come ha tenuto dal fondo, per come ha continuato a spingere nonostante le difese e le risposte clamorose del rivale. Djokovic solo 56% di prime in campo e 17 errori, ma molti sono stati forzati dal pressing dell’azzurro.
Secondo set, inizia Djokovic al servizio. Il parziale scorre via rapido sui game di servizio, fino al quarto game. Matteo rischia un attacco punito da un passante incredibile, giocato da metri fuori dal campo. 15-30. Un errore col rovescio di Nole porta lo score sul 30 pari. Bravo Novak ad avanzare sulla prima palla più corta in scambio di Matteo. Berrettini arriva tardi nell’angolo e il passante è out. Palla break Djokovic. Il BREAK arriva, prima una risposta spettacolare, niente piedi di Matteo, quindi trova grande profondità col rovescio e l’azzurro spedisce lungo un diritto. È il primo break subito dall’azzurro, alla prima flessione con la prima e con la spinta col diritto. Come sempre, chirurgico Djokovic nell’approfittarne. 3-1 avanti, a zero consolida il vantaggio portandosi 4-1. La zampata vincente del “Djoker” che, una volta in vantaggio, serve alla perfezione, non sbaglia più niente e scappa via. Berrettini accusa il momento, crolla 0-40 nel sesto game, evidentemente paga lo sforzo terribile del primo set, più mentale che fisico. Le cancella tutte, con servizio e diritto, e soprattutto grande coraggio, incluso un Ace sul 30-40. Djokovic risponde in modo pazzesco, disegna il campo col rovescio, vuole il doppio break. Salva anche una quarta e poi una quinta palla break Matteo, scambiando con intensità e qualità e col servizio. Con grande grinta, l’azzurro respinge l’assalto del rivale, portandosi 2-4. Djokovic è in controllo totale nei suoi game, sale facilmente 5-2. Matteo inizia bene l’ottavo game, 30-0, ma non riesce a chiudere di volo e quindi spara in rete un diritto in corsa. 30 pari. Nello scambio seguente Djokovic trova un diritto in avanzamento lungo linea perfetto, lascia fermo l’azzurro. 30-40 e Set Point Djokovic! Niente prima in campo, cercava l’Ace al centro… Risponde profonda, col rovescio Matteo trova solo la rete. 6-2 Djokovic, grande reazione del n.1 dopo il primo set perso.
Terzo set, inizia Djokovic al servizio. Sembra impermeabile a tutto il serbo, ha preso possesso del tempo di gioco, risponde benissimo e regge le pallate dell’azzurro, meno continue rispetto al primo set. Vince facilmente il primo game, concentrato in modo assoluto, e pressa in risposta. Un doppio fallo costa a Matteo lo 0-30, momento difficile per lui, sente il fiato sul collo del rivale. Segue uno scambio di ritmo, profondissimo Nole, sbaglia ancora Berrettini, più lento con le game. 0-40, tre immediate palle break. Lavora benissimo col back sulla prima l’azzurro e infila un gran diritto. Cede alla seconda, inchiodato sul rovescio dal pressing “arrotato” a media velocità di Djokovic. BREAK, 2-0 avanti il serbo. Il match si è spostato nella palude del n.1, scambi a media velocità, discreta rotazione, molto intensi e precisi. Matteo è costretto a rincorrere, non riesce più a spingere col diritto e spaccare la palla come nelle prime due ore, ora è meno veloce con le gambe e questa differenza lo penalizza totalmente. Vola 3-0 Djokovic, 12 punti a 2 il parziale. La sensazione è che Djokovic non sbaglia mai adesso, nonostante le contromosse dell’azzurro. Berrettini fa fatica anche nel quarto game, salva una palla break sul 30-40 con una bella prima a T, e muove lo score nel set, 1-3. Djokovic invece è una macchina nei suoi turni di servizio, facile si porta 4-1. Invece soffre, soffre moltissimo Matteo ora nei suoi turni. Il sesto game è lunghissimo, ben 18 punti, con una palla break annullata ai vantaggi (insolito errore in risposta per Djokovic). Resa in scia sul 2-4 l’azzurro e nel settimo game cerca l’affondo in risposta per rientrare in partita nel set. Djokovic concede qualcosa, con un raro errore col diritto (meno focus di Novak). 0-30. Lavora alla perfezione lo scambio Novak, piedi vicino alla riga, dal centro comanda, sposta Matteo e chiude col diritto cross. Perfetto. Segue servizio e via avanti a chiudere, appena sale l’attenzione, diventa ingestibile Nole. Sul 30 pari però un bel forcing di Berrettini gli vale il punto del 30-40, palla break per l’azzurro! Niente, Djokovic impone il suo ritmo, Matteo sbaglia un back, si poteva fare meglio in questo punto. Djokovic respinge l’assalto, vola 5-2 e pressa in risposta nel game seguente. Sullo 0-30 trova una risposta allucinante, d’incontro su di una pallata esterna a tutta dell’azzurro. 0-40, Tre Set Point Djokovic. Cancella il primo col servizio, ma cede al secondo, costretto a rincorrere sotto il pressing del serbo. 6-2, un parziale meritato, dominato dal n.1. Solo 52% di punti vinti con la prima per Matteo, indice della straordinaria qualità in risposta di Djokovic.
Quarto set, scatta Novak alla battuta, a 30 vince il game. Matteo serve, ma sbaglia col rovescio slice, le gambe ora sono rigide. 30 pari. Niente punti col servizio… mentre Novak muove Matteo dalla risposta, lo porta a correre e addio, alla fine è l’azzurro il primo a sbagliare. 30-40 e palla break. Berrettini spinge, con coraggio si butta avanti ma il passante del n.1 è una sentenza. BREAK Djokovic, scappa subito via nel quarto set. Lo sguardo di Nole è infuocato, guarda il pubblico che lo incita. Matteo con coraggio spinge, sprinta, ma dalla metà del secondo set è Novak a tenere in mano il pallino del gioco, il tempo degli scambi, muove Berrettini e lo porta a sbagliare. È semplicemente vicino alla perfezione. Berrettini non cede, continua a crederci e spinge col diritto, ma è meno veloce nell’arrivare sulla palla e arrivano palle meno incisive e qualche errore di troppo. 3-0 Djokovic. Il set scorre sui turni di servizio sino al 6-3 finale per il serbo. Chiude con errore in risposta di Matteo col rovescio. È la 12esima semifinale a NY per Djokovic, a due passi dal Grande Slam. Berrettini c’ha provato, ha giocato una grande coraggiosa partita, nonostante una condizione fisica non ottimale, come si è visto dalla metà del secondo set. Djokovic è stato più forte, applausi a lui, ma anche a Matteo, che si conferma grandissimo giocatore da grandi tornei, e sesto nella Race 2021.
Marco Mazzoni
N. Djokovic vs M. Berrettini
TAG: Marco Mazzoni, Matteo Berrettini, Novak Djokovic, Us Open 2021
Di continua a insistere sul rovescio di Matteo, ma questo colpo è già accettabile e in via di miglioramento.Io vi domando, e vi prego di rispondermi: se Matteo servisse come sa, o quasi,durante la maggior parte della partita, e se non facesse scioperare il dritto, i colpi sotto rete, che talvolta sono anemici, e le risposte e TUTTO, soprattutto contro avversari che sono congegni a orologeria, come Rublev, ecc.,ecc.,saremmo ancora qui a piangere sul rovescio, il problema più grava aa base e
Vorrei strapparmi gli occhi, piuttosto che rileggere il post
@ gig (#2925712)
La tua è un’esagerazione assoluta,non vorrei ricordare male ma mi pare che Berrettini abbia perfino fatto qualche punto col rovescio contro Nole appunto nei quarti US open 21, mi sembra in netto miglioramento sotto questo aspetto, quello che mi preoccupa è invece la tenuta psicofisica, un giocatore con un servizio simile dovrebbe farlo pesare per la maggior parte della partita non solo a sprazzi, ma anche in tutti gli altri colpi c’è un calo impressionante per lunghi tratti, dovrebbe arrivare a giocare tutta la partita come il primo set che abbiamo visto, mi sembra dotato, per usare un’espressione forse sono del tutto appropriata, di un metabolismo agonistico lento. È pigro, quando ha prodotto qualcosa di notevole per un po’di tempo, sente per così dire il bisogno di fare una pausa. Questo poteva passare forse si tempi di Pietrangeli, msnel tennis survoltato di oggi non gli lascia scampo, de non supera questo dai primi cinque o sei verrà in prontamente spinto di nuovo verso la mezz’acqua del Pantano.
Chiedigli a quell’allenatore se conosce un certo Jacobs
Dai che volendo ci arrivi a capire cosa intendevo, se poi hai voglia di fare polemica, oggi non ne ho veramente voglia
Quanta arroganza
Ecco, allora rimani convinto che Djokovic ha giocato un primo set di osservazione. E se qualcuno la pensa diversamente dagli dell’incompetente perché tu hai giocato non so dove. La tua competenza si dimostra quando le spari grosse.
Lo so anche io cos’era Nole a inizio carriera, e sono anche certo che se avesse saputo prima che fosse celiaceo, qualcuno di quegli Slams persi se li sarebbe portate a casa
E triste la circostanza che molti dei tiffosi di Matteo non riescono distinguere i sogni dalla realta.
1. Matteo senza il rovescio
Partecipe a questi liveli identico alla Frrrari con tre ruote al GP.
2. E un datto di fatto che ha preso unna suonata che puoincidere sulla carriera commpleta pro futturo.
3.Qualcuno vicino a Matteo dovrebe istruirlo sulle dichiarazzioni fatte prima dei.march. dove in modo quasi inteletuale, vuole presentare
Le sue qualita, la sua capacita di giochare con tutti , di sentirsi forte.
4. Dopo il đoković ,e rimast allo scoperto. demistificato il suo pottere e la sua capacita. Tutti han capito che i mille cavalli dipottenza sono ridimensionati nei reali assineli, che lo colocano fra i terestri giochatori nell ambito dei migliori, ma non i super eroi Italiani.
Concludendo, molti dei tennisti italiani, nel giocho co Dokovic hanno lascito immpresioni molto migliori del Matteo.
Matteo, abbiamo visto nell match non e sodisffato del rovesci, i giochatori forti lo riconoscono e comme Dokovoc lo.martelano.sull rovescio per portarlo puoifuori tempo al drito, e costringerlo al errore con.il drito , che e la sua arma prefferita.cio produce il continuo stres di incapacita di oporsi a talle Dokovic.
Per quelli,tiffosi genitori, staff, QUESTO e la raggione di incapacita mentale, per la qui, Matteo soffre Dokovic.
Non ti preoccupare. Nessuno e’ cosi’ ingenuo da credere di poterti convincere a cambiare punto di vista. Il cambiamento di un punto di vista richiede intelligenza.
@ Barabba (#2925744)
Un’ora e un quarto per un set di osservazione. E Djokovic è un mostro di tattica perché ha alzato l’intensità??? Cos’è, una novità? Immagino che uno come Djokovic avesse le idee ben chiare fin dall’inizio sulla partita da fare contro Berrettini, doveva solo prendere le misure in risposta ed essere paziente. Io resto dell’idea che il primo set è stato giocato a buon livello da tutti e due. Poi come al solito Djokovic non si preoccupa di perdere ne uno ne due set, riparte come niente fosse e continua con il suo tennis e aumenta. Gli altri, come il povero Berretto, calano. Se mi dai 6-0 6-0 6-0 non me ne importa un fico secco, pago anche il campo se vuoi, ma il mio punto di vista non cambia.
C’è davvero poco da dire ormai su questo match, se non che in sostanza Nole ha meritato la vittoria per superiorità mentale, fisica e tecnica. Il Matteo di questo slam era ancora arrugginito dalla pausa infortunio, ma ha dato tutto ciò che aveva. Il rovescio e queste prime altalenanti hanno aperto un varco enorme di possibilità al serbo, che ne ha approfittato spietatamente. Speriamo in una ripresa fisica ottimale per il nostro e una crescita su aspetti ancora migliorabili.
@ Michibe71 (#2925631)
Ovvio…
@ Peps26 (#2925538)@ akgul num.1 (#2925682)
Ruud. Non fa punti con quello coperto e il back non fa per lui, al massimo al secondo consecutivo o la palla finisce in rete o fuori.
Raonic è arrivato a 3 del mondo, Isner è stato top 10 per anni, Opelka è giocatore in grande ascesa (ha fatto anche una semi a Roma su terra se non sbaglio)..fino ad oggi con quei 3 mostri la davanti nessuno è riuscito a spingersi oltre come tu dici
Una volta che si ritirerà Djokovic dopo che ormai sono ex Federer Nadal e Murray, il livello sarà basso basso chiunque potrà vincere. Era dal 95 che 3 qualificati non raggiungevano gli ottavi di uno slam e che qualificati!!!! Gente di 26, 28 e 32 anni. Questi 5/6 anni fa li spazzavano via al primo turno, come avrebbero spazzato via Karatsev. Non c’è un nato fra il 1988 e il 2002 che abbia vinto uno slam ( a parte Thiem a tavolino). Andiamo incontro a un tennis di scarsoni.
@ akgul num.1 (#2925682)
Tsonga è sempre nei primi 100?
Comunque, non è il caso di criticare esageratamente: il rovescio coperto bimane di Berrettini vale tranquillamente la 50/60esima posizione mondiale nella classifica dei rovesci. Quello che invece preoccupa perché sembra involversi sempre più è il rovescio affettato monomane; che invece ai tempi della semifinale con Nadal del 2019 era piuttosto buono. Senza quell’efficacia in quel colpo per lui dal lato sinistro è notte fonda.
No che non si sbaglia. Ma al momento non c’è chi possa praticargli contro con buona efficacia un simile gioco. Anzi: ultimamente è lui, DioCovi, che passa all’attacco, va a rete in controtempo, segue a rete la battuta…
Tutte cose che dovrebbe fare l’avversario contro di lui e che invece non fa in tempo a pensare che DioCovi l’ha già anticipato.
Emblematico in questo senso l’incontro con Sciupovalov all’ultimo Wimbledon, dove tutti i punti decisivi DioCovi se li andò a prendere sotto rete!
Oramai il gioco solo di ragnatele fondocampiste per cui io continuo ad avversare il Serbo è un ricordo. Cioè: quel gioco lo sa fare ancora benissimo (ne è il sommo interprete: basti vedere come infilzò di passanti il povero Berrettini quelle poche volte che andava all’arrembaggio a rete), ma sa anche fare, appena peggio (cioè molto bene), anche un gioco che fino a due/tre anni fa era impossibile vedergli praticare, di puro attacco.
Come ci sia riuscito non so. Bravo.
@ Tony_65 (#2925731)
Giusto. Ma se non sistema la risposta, che è il colpo fondamentale del tennis contemporaneo, qualsiasi miglioramento caratteriale verrà frustrato dai risultati. E, dato il suo fisico, temo che la sua capacità in risposta non potrà migliorare di molto (c’è l’eccezione di DelPotro…ma, a parte che DelPotro è più forte di Berrettini, anche di dritto ed in ogni genere di spostamento, resta, appunto, un eccezione: di solito chi ha il fisico di Berrettini stenta in reattività)
@ Peps26 (#2925538)
Mi sono lamentato con un allenatore di calcio del perchè mio nipote, categoria allievi, non riesce ad andare più veloce. Niente da fare caro amico, mi harisposto, la sua muscolatura è inadatta. Veloci si nasce, non si può in nessun modo diventarlo. Mi dispiace per suo nipote, ma non c’è allenamento che tenga. L’annno dopo, proprio per questa limitazione, ha smesso con il calcio agonsitico dilettantistico. enzo
@ Michibe71 (#2925620)
Non per avallare l’ipotesi di Enzo, che anzi spero proprio sia completamente sbagliata, ma…che razza di risposta è?
Quell’1 che conosce lei è semplicemente il giocatore più forte, di quest’epoca e, proprio perché non voglio già dargliela vinta, da domenica lo sarà anche di tutti i tempi. Berrettini neanche gli può allacciare le scarpe…all’età di Berrettini DioCovi aveva già vissuto il suo primo annus mirabilis, il 2011. E quelle non erano certo le sue prime vittorie di peso.
Piuttosto una risposta più centrata avrebbe potuto essere che Berrettini ha due grandi “attributi” e che quindi non si lascerà certo travolgere facilmente. Purtroppo, già lo scrissi, dietro a lui arremba la gioventù e, intanto che la gioventù matura, quello là che conosce lei non ha certo intenzione di lasciare campo libero. Si può però sperare che si stanchi di vincere (…sìììì, come no!)
Berrettini deve solo ringraziare . Con 4 250 e 1 500 è n 7 del mondo. Scarsissimo
Al di là delle differenze e delle similitudine tecniche tra i due, direi che il livello è quello (top ten per anni, grande piazzato, vincitore di mille e tornei di caratura inferiore, finalista slam). Sicuramente Berrettini, incrociando le dita, ha ancora tanti anni di carriera per rimpinguare il suo bottino, ma alla sua età,pur relativamente giovane per il tennis, non credo si possano apportare ancora tante migliorie al livello di gioco. Ovviamente punti di vista. Fino a tre anni fa pensare di avere un “Berdich italiano” era un sogno, oggi, visto che l’appetito vien mangiando, storciamo il naso perchè ha perso con un tennista che gli è nettamente superiore.
Io non credo che Berrettini possa fare ancora grandi progressi. Può certamente ancora limare qualcosa, ritrovare un dritto un po’ altalenante ultimamente, ma il salto di qualità lo ha già fatto.
Spero che invece almeno uno tra Sinner e Musetti riesca a fare un salto di qualità che lo possa trasformare in un vincente slam. Il tempo ci darà una risposta.
“Djokovic ha giocato il suo solito gioco, senza inventarsi nessuna tattica. Nel primo set Berrettini l’ha sopuntata a suon di prime, ace, dritti vincenti, pochi unforced.” Ammazza, che raffinata analisi. Per te, da perfetto incompetente quale sei, il numero 1 del mondo vince un quarto di finale dell’US Open senza una tattica di gioco. E il suo avversario, n. 7 del mondo, vince il primo set nello stesso modo: gli basta fare ace e vincenti a tutto spiano.
Confermi di non conoscere il tennis. Aumentare l’intensità di gioco, di cui ho parlato io, è una tattica. Significa ridurre i tempi di riflessione dell’avversario tra un colpo e l’altro, mettergli pressione prendendo le misure dei suoi colpi migliori (da cui il primo set di “osservazione” di cui pure ti ho parlato), aumentare la mobilità degli scambi variando non solo la direzione (troppo facile notarlo) ma soprattutto il peso della palla e il suo rimbalzo.
Berrettini ha ammesso che non si sentiva in calo fisico ma in disarmo mentale quando Djokovic ha cominciato a variare il gioco a ritmi forsennati, dopo un primo set utile a prendere le misure di Matteo.
Studia il tennis e porta rispetto per chi ti darebbe 6-0 6-0 6-0 con un braccio legato, dopo una vita passata sui campi.
Lo ha detto Matteo, non c’è altra spiegazione:lui Djokovic, mantiene alto il suo livello tutto l’incontro, non solo 1 set, non ti regala niente! Ho visto il 1 set entrambi hanno giocato ad alto livello, ma ho capito subito che Matteo non avrebbe retto quel livello per 4 o 5 set. Il break toilette avrebbe dovuto farlo Djokovic, maa lo ha fatto Matteo, quasi per staccare la spina da quella intensità di gioco. Lui Djokovic è rimasto li seduto a riavvolgere il nastro su quanto aveva fatto, a pensare come invertire l’andamento dell’incontro, concentratissimo. Al rientro infatti il serbo era bello carico, mentre Matteo era più rilassato, non aveva più la convinzione iniziale, ed infatti il set e la partita hanno preso la direzione che sappiamo.. Ecco è questo il prossimo step da fare per Berrettini, più di qualsiasi altro colpo da migliorare.
Curiosità: adesso il calendario dei nostri cosa prevede?
Berrettini ora deve migliorare il gioco di risposta.
Porta a casa troppi pochi punti in risposta.
Non può fare affidamento solo sul servizio e su un passo falso al servizio dell’avversario.
E’ giovane e può migliorare su questo aspetto.
vale la pena sottolineare che hai ricevuto commenti negativi per aver detto che potrebbe essere “solo” un top 5 al massimo e forse vincere uno slam in condizioni di tabellone favorevole
nemmeno troppo tempo fa queste previsioni sarebbero state giudicate negativamente per l’esatto motivo opposto, ossia come previsioni eccessivamente ottimistiche nei confronti di un giocatore del quale si riconoscevano molti più limiti di quelli che ha ora.
il fatto è che Berrettini è un tennista che ha fatto grandi progressi, e non penso che abbia esaurito la sua fame di crescita, quindi non sarebbe poi così strano vedergli scalare un altro piccolo gradino.
chi lo può sapere!!
Forse si, forse no. In ogni caso sono piuttosto sicuro che se Nole dovesse vincere gli us open poi lascerà vincere IW (cioè il quinto slam) a qualcun altro. Perché è un uomo generoso.
Beh Panatta al momento per risultati e qualità del gioco mi sembra una spanna sopra a tutti gli altri.
Fognini bel braccio ma pessima testa, ha al suo attivo troppe poche vittorie per avvicinarsi.
Berrettini è a metà della sua carriera e ha tutti il tempo di superare il livello di Fognini sia di risulatati (e gia edesso siamo lì perchè una finale a wimbledon vale molto di più di un 1000 a montecarlo) che di continuità (e qui non ci sarà di certo competizione).
Di seguito Barazzutti, Bertolucci e Sinner che gia adesso ha vinto più di tutti gli altri.
Tutti gli altri tennisti italiani anche quelli dotati di maggior talento si sono dimostrati buoni giocatori ma nulla di più.
@ Saverio (#2925635)
Veramente difficile trovare rovesci peggiori nei primi 100
@ marcello68 (#2925541)
Le polemiche su quali siano, o siano stati, gli italiani più forti risentono del fatto che non ci siamo messi d’accordo sulla nozione di “forte”. Chi è il tennista più forte? Quello che sa esprimere il livello migliore, ma magari non è continuo, o quello che ottiene più risultati? Se vale la prima definizione, è chiaro che il più forte è Panatta. Poteva giocarsela, ma sul serio, con chiunque, ai suoi tempi. Barazzutti, in alcune stagioni, ha ottenuto risultati migliori di Panatta, ma non è mai stato più “forte” in questa accezione. Dopo Panatta viene Fognini, anche se, guardando solo ai picchi di gioco, anche Camporese ha saputo esprimere – a tratti brevissimi – un livello altissimo. Berrettini mi sembra in grado di coniugare le due cose: livello di gioco alto e buona continuità.
@ Michibe71 (#2925620)
Non condivido nemmeno io l’ipotesi di futuro avvilente di berrettini, pero’ ad onor del vero il serbo in gioventu le mazzate le ha prese, ma le ha anche date (primo slam vinto a 20 anni, primo mille a 19 ecc.). Roger cup 2007 vinta eliminando in sequenza nr. 3,2 e 1 del mondo. Aveva appena compiuto 20 anni.
@ Saverio (#2925635)
Guarda che è già ad un passo dai primi 5, sicuramente terminerà la stagione almeno al numero 6, dato che Nadal lo scavalcherà ben presto, e anche Rublev non è per nulla lontano. Perciò con un buon finale di stagione Berrettini potrebbe chiudere la stagione al numero 5
Berrettini è un ragazzo intelligente e sicuramente dove andare per i miglioramenti. Nel mio piccolissimo, migliorare la condizione atletica in modo da reggere una partita di alto livello per almeno 3 ore. Lavoraresu un rovescio in top spin, in modo da allungare il colpo e renderlo meno falloso alzando la parabola sopra la rete (secondo me negli errori col rovescio la percentuale di palle affossate in rete è stradominante sugli altri tipi di errore). Sviluppare il serve and volley, per accorciare gli scambi.
Carrissimi amici !
L’essenziale e capire che Berettini non ha risorsi per migliorare il suo tennis. Lui e in full allenamento piudi 18 anni. Che cosa e come istruirlo ?
Cambiare il giocho , da pichiatore a tecnico raffinato.
Poi l’efficacia diminuisce.
Deve rimanere cio che e addesso, non montandossi la testa che e, o chediventeta ilmigliore al mondo.
Non vorrei aver preso fischi per fiaschi, ma mi sembra che Berrettini abbia migliorato il rovescio, mi pare un po’ più finalizzato e incisivo, tale anche da poter impensierire gli strati medio-bassi del ranking. Dove potrebbe migliorare:. soprattutto continuità, diminuzione degli errori non forzati , magari ancora il rovescio, tutte cose difficili da realizzarsi. Gli ci vorrebbe un coach con notevole esperienza agonistica ad alto livello capace veramente di lavorare su questi aspetti, altrimenti non. Lo vedo arrivare nei primi cinque. Non può più perdere tempo
Dimmi che stai facendo ironia
🙁
Io invece ne conosco uno, che dalle continue mazzate prese a inizio carriera, è diventato quello che fino a oggi è stato il distruttore dei sogni di Matteo quest’anno negli slam, e di tanti altri nel passato
@ Shuzo (#2925505)
Shapovalov? E secondo te il canadese avrebbe retto la pressione della finale? Guarda che ha combinato, tanto per cambiare, per confermare le trionfali affermazioni del sentire “che può giocarsela con tutti”. Nelle intenzioni si, nei risultati non pare proprio, nè quest’anno nè in quelli precedenti. Dovrà maturare ancora molto per essere in grado, con l’attenzione, di stare dietro a quello che il suo tennis potrebbe permettergli.
Io non sono rimasto deluso, dispiaciuto per Matteo ma ho visto che livelli può raggiungere, anche se con un’autonomia ridotta. Sono però persuaso che Berrettini, se si mette in testa un traguardo, sa affinare le sue capacità per ottenerlo. Già quest’anno, che è caratterizzato da difficoltà di vario tipo, ha sviluppato un tennis migliore di quello che lo ha portato ad entrare nei top ten. Dovrà migliorare l’efficienza della risposta, anche nella direzione di renderla meno fallosa pur non al 100% della condizione? Per me lo farà. All’articolo di Mazzoni io aggiungerei il calo nella velocità del servizio dopo il primo set, e la difficoltà a trovare la sua classica prima bazooka quando doveva tamponare la palla break. Un Matteo che serve a 190-200 kmh è più addomesticabile di quello fregiato come “the hammer”. Oppure deve essere in grado di aumentare la durata del suo miglior gioco. Non mi pare che Berrettini abbia fretta, e voglia spremersi per arrivare ad essere il numero 1 già al Roland Garros. In un certo senso è il mio giocatore ideale, riflessivo, capace di imparare e migliorare le sue lacune poco a poco, con i nervi abbastanza saldi da non uscire mai di testa dalla partita. Fisicamente si, ma per disattenzione mai. Uno slam lo vincerà, se non altro sull’erba dove la competizione, Nole a parte, per il momento mi pare decisamente minore.
@ Vedi faviruti enzolabarbera (#2925478)
Quoto, non ha il fisico per reggere oltre certi limiti.
Il problema è la tenuta a certi livelli e per cinque set.Djokovic è su un altro piano e Matteo non può giocarsela almeno al meglio dei cinque.Non credo che riuscirà mai a batterlo finché è nel circuito. È uno dei big 3 è di un altro pianeta.Onore a Berrettini.
E vabbe l ultima grande vittoria di un italiano sull arthur ashe? IL FOGNA SU RAFAAA 2015! HIHIHI..no scherzi a parte anche se come tipologia di gioco non è ol mio preferito dalla partita di ieri Matteo ha guadagnato un altro pezzettino della mia stima nei suoi confronti! Sono quelle partite come ieri che ti fanno entrare nel cuore della gente! Le grandi sfide i grandi avversarie..per questo io vorrei che negli slam non ci fossero mai tabelloni facili! Entri e fai la storia solo confrontadoti con i migliori..e piu lo trovi piu li conosci e hai le armi per batterli! Poi se gli altri sono piu bravi o ALIENI come ieri sera..AMEN! fare le 6 30 per vedere MATTEO ieri? Se lo meritava! La partita lo meritava
Ragazzi, lasciatemelo dire, siete fuori.
Questo è un discorso che affronteremo Lunedi dài.
Tu avrai praticato tennis di alto livello, ma non ci hai capito un gran che. Hai detto esattamente il contrario di quello che avevi detto nel primo commento. Prima parli di mostruosa tattica di Nole, e poi dici che ha aumentato l’intensità, per fare un esempio. Djokovic ha giocato il suo solito gioco, senza inventarsi nessuna tattica. Nel primo set Berrettini l’ha sopuntata a suon di prime, ace, dritti vincenti, pochi unforced. Poi quando è calato, e Djokovic è salito, l’ha mandato dove voleva. Se sei stato così un bravo agonista non perder tempo a scrivere commenti da poltronista, raccontaci qualcosa che solo i campioni come te sanno.
Zverev viene da 16 vittorie consecutive disputate in un torneo olimpico, un 1000 e uno slam. Non scherziamo. Non potrebbe essere più in forma, ma non è detto che basti per battere questo Djokovic 3 su 5.
Ma se shapo non vince una partita
Non ho ancora capito come ha fatto Djokovic a perdere quella semifinale olimpica… cioè. 10 giochi consecutivi…saltato completamente…Cmq se Zverev cala un po’ con il servizio…non c’è partita…Certo che fino a stanotte Djokovic non ha avuto il servizio dalla sua…troppe seconde…deve avere almeno un 75 su 100.
senza andare a 6-7 anni fa ricordiamo che fino allo scorso anno e per tre anni di seguito è stato tra i primi venti del mondo con la sortita breve nella top ten.
berretto come solidità gli prende una pista però
Berrettini non è solo quello, anzi ha quasi tutto, solo il rovescio coperto è un po’deficitario ma anche quello comincia a funzionare
Povero MATTEO…La natura t’ha dato tutto, intelligenza e correttezza comprese ma s’è dimenticata un pezzo importante! Si chiamano gemelli e sono i muscoli più potenti dei polpacci! Senza la potenza dei gemelli le gambe non si piegano a sufficienza, rimangono rigide e le palle finiscono regolarmente ed inevitabilmente in RETE! Matteo infatti nel primo set riesce spesso a compensare con la freschezza muscolare e con il servizio al problema ma poi la fatica ha il sopravvento! Ma allora perchè non lavorare sul potenziamento di quei muscoli? Perchè la natura è bizzarra ed ha deciso che quei muscoli non reagiscano all’allenamento fisico! Alcuni culturisti che partecipano alle gare e che hanno quel problema visibilissimo al primo sguardo per poter competere si fanno inserire delle protesi (come quelle al seno) per simulare dei muscoli ovviamente inesistenti! Quello che non capisco è perchè di questo problema non se ne parli tranquillamente perchè è ovvio che gli “esperti”, Mazzoni compreso,lo conoscono perfettamente! Sono un medico fisiologo sportivo con 30 anni di carriera nel mondo dello sport! Provate a concentrarvi sulle gambe di Berrettini e noterete che le cosce sono potenti e reattive mentre i polpacci anche visivamente sono così ipotonici che nemmeno le fibre si evidenziano nello sforzo! Osservate pure il movimento delle gambe quando il colpo finisce a metà della rete!
Insomma, ha perso 3 volte da Bautista Agut,che non gioca di certo sull’ uno-due.
Berrettini è un ottimo giocatore, però a più di una carriera alla Berdich non potrà mai aspirare.Comunque un ottima carriera, tutto sommato.