Us Open: Raducanu Super: primo quarto di finale del Grand Slam a 18 anni
Emma Raducanu, appena 18 anni, ha scritto un’altra pagina importante questo lunedì in una seconda metà del 2021 che è stata assolutamente memorabile per la sua ancora giovane carriera. Dopo aver raggiunto gli ottavi di finale a Wimbledon, la giovane britannica ha ora raggiunto i quarti di finale degli US Open, conquistando la settima vittoria consecutiva a partire dal turno di qualificazione.
La Raducanu ha battuto negli ottavi di finale l’americana Shelby Rogers, che lo scorso anno fece a New York i quarti di finale per 6-2, 6-1, in poco più di un’ora, dopo essere stata sotto 0-2 nel primo set.
Nei “quarti”, Raducanu affronterà la svizzera Belinda Bencic, campionessa olimpica e numero 12 del mondo.
S. Rogers vs E. Raducanu
TAG: Emma Raducanu, Us Open, Us Open 2021
…ogni tanto potresti toglierla la sciarpetta dal collo ….
…fa ancora caldo!!!
Non vedo il mio commento che avevo postato stamani, ma forse mi sono dimenticato di schiacciare l’invio. 😕
Lo riposto. Ho apprezzato la per me allora sconosciuta Emma Raducanu fin dal suo apparire a Wimbledon, mi piace molto, ma devo buttare un po’ di acqua sul fuoco della passione.
Ottavi a Wimbledon e quarti agli US open a 18 anni sono grandi risultati, ed il modo in cui gestisce i momenti di tensione, la sicurezza nel suo gioco, anche una certa aria come dire sbarazzina (sia detto come complimento) danno l’impressione che non si sia davanti ad un fuoco di paglia, ma di fronte alla prossima stella di un circuito WTA che sta cercando invano da anni ormai una precisa definizione e campionesse “da rock opera” e non solo da tormentone stagionale, per fare una metafora pop.
Però va anche ricordato che, sia a Londra che a New York, ha battuto delle buone giocatrici, in modo perentorio, certo, ma delle buone giocatrici, nessuna attuale top 20.
Il match con la Bencic, comunque vada a finire, sarà un test importante, ma certamente non definitivo, sul reale livello di questa ragazza. Se lo perdesse non sarebbe di certo un dramma o un ridimensionamento. In ogni caso aspettiamo prima di parlare di top 10 in tre mesi, slam al volo ed altre amenità.
Non esaltiamola troppo ma guardiamo con interesse e un pizzico di indulgenza a ciò che combinerà, ora e dopo.
Può diventare la nuova Osaka, almeno 4 paesi la rivendicano (Romania, Cina, Canada e GB) e questo le fara prendere grandi introiti dagli sponsor. In più è verramente bella e non ha una personalià anonima (come la Osaka a inizio cariera).
Due teenagers e nessuna trentenne tra le otto ragazze rimaste in lizza (e con la sola Kreycikova con un titolo slam giá in bacheca). Torneo aperto e ricco di nuovi spunti: La favolosa Leylah Fernandez per esempio, canadese di origini equadoriane e filippine, porta veramente un bel vento fresco nel circuito femminile.
E che dire della ancor piú giovane Emma Raducanu, britannica di orgini rumene e cinesi partita dalle quali da nr. 150, che alla sua prima partita nello stadio Arthur Ashe – il più grande del mondo – lascia tre games alla beniamina di casa Rogers, a sua volta reduce di aver battuto la numero 1 Barty!
This is the stuff dreams are made of ….
@ Gaz (#2922792)
Stavo proprio cercando il responsabile dell’ascesa di Emma, che sia lei brava? No. Che sia il suo allenatore ad averla portata su? Ma certo so di chi sia. È di Gaz che ha addirittura segnalato il suo rientro, dobbiamo fargli i complimenti perché se nessuno avesse saputo che Emma sarebbe tornata a giocare non avremmo più dormito la notte e lei sarebbe ancora alla posizione numero 500!
Rischia di arrivare in finale con la Krejcikova o con la Fernandez.
Un bis slam per la Krej?
La Raducanu è brava e farà molta strada, secondo me più della Fernandez… però, senza volere sminuirla, finora ha avuto un percorso tutto sommato in discesa, non ha incontrato fenomeni… vedremo alla prima prova seria con a Bencic…
Allora, pure io l’ho vista a WImbledon e mi ha colpito. Anche qui perché una conferma vale di più di una sorpresa.
PErò mi permetto di buttare un poco di sana acqua sul fuoco dell’entusiasmo. Seppure la facilità di gioco che mostra, e ancor più la saggezza nelle scelte tattiche, e la quasi totale freddezza (ma credo sia più di facciata che sostanziale) sono da giocatrice di ben altra esperienza, e queste siano caratteristiche tipiche dei fuoriclasse va anche detto che sia qui che a Wimbledon ha battuto solo della buone giocatrici, la più alta in classifica(diciamo blasonata) essendo la Voundrosova. 38 del ranking.
LE ha batture nette, e questo che impressiona, mostrando grande sicurezza e superiorità, però non è detto che contro giocatrici di altra “taglia” sia altrettanto efficace e disinvolta.
Sono quindi curioso di vederla contro la Bencic, che sarà per lei un test attendibile.
Lo dovesse fallire non sarebbe un dramma, ha tutto il tempo che vuole, ma prima di parlare di vittoria in uno slam andrei molto cauto.
Chi l’ha seguita fin dal 1° turno di Wimbledon, come me, sa quello che vale. Per vederla mi sto perdendo alcune partite “più importanti” ma vi giuro che ne vale la pena. La Raducanu vi assicuro che rimarrà nei nostri forum per decenni. Prevedo nel 2022 una top 10 ma anche risultati strabilianti nel breve periodo.
La Romania e’un’autentica potenza del tennis. Halep, Andreescu, Raducanu
@ Gaz (#2922792)
Nella pagine delle italiane parli della britannica nata in Canada con padre rumeno e madre cinese, qui parli di Spiteri e Moratelli… Che fenomeno…
E’ brava, non è ipertrofica per nulla, non so dare ancora giudizi sulla sua reale forza perchè col tennis femminile negli ultimi anni non si capisce nulla. A me i colpi, come potenza, sono sembrati nella media delle giocatrici di oggi e chiaramente gioca ancora libera con la testa. Che ha da perdere, ogni risultato che fa lo mette in cascina come positivo. Gli exploit femminili in ogni torneo non fanno più notizia. Guardiamo l’ultimo Rolang Garros e non solo quello: Teichmann dice niente? Io aspetto sia per valutarla che per apprezzarla. Troppe stelle si sono rivelate stelline, o si sono proprio offuscate presto (Ostapenko, Kasatkina, Yastremska). Delle top le uniche che mi ispirano garanzia sono Pliskova e Barty, le altre boh, troppo estemporanee.
No, Kimiko Date ha raggiunto intorno ai 24-25 i suoi migliori risultati (semifinali in tutti gli slam tranne US Open dove ha fatto quarti)
Quindi quello che abbiamo visto a Wimbledon non era affatto un exploit isolato, mi aveva impressionato già allora e se non avesse avuto un malore in ottavi (mi pare) con abbandono della partita….anche in quel frangente chissà dove poteva arrivare. Lo dico x coloro che la stanno scoprendo solo oggi.
A chi lo dici…e ora che si fa??!
A 18 anni!!! Quindi in terribile ritardo rispetto a Capriati, Sabatini, Ingis, Williams. Mamma mia, che tardona. Ma è proprio necessario dover sempre rimarcare l’anagrafe? Per dirla tutta, è più significativo indicare chi sia stata la più anziana ad arrivare ai quarti di finale di uno slam, forse è più difficile dopo tanto logorio sui campi da gioco. Non ho idea, la Date, forse?
Dio, mi sto innamorando ❤️
Molto brava ma anche un po’ fortunata col tabellone fino ad ora.
Certo che ora, sulle ali dell’ entusiasmo, può fare male anche alle migliori.
La mia segnalazione del suo rientro dopo 15 mesi ha giustamente sollevato qualche indignazione da parte di veri appasionati,d’altronde c’erano in campo Spiteri e Moratelli.
http://www.livetennis.it/post/349661
Commento 5
@ Carlos (#2922783)
Partendo dalle quali
Impressionante.
E se vincesse il torneo??
Nessuno, tra uomini e donne è mai riuscito, sia nell’ora open che prima
Fenomenale
Splendida questa ragazza