Hantuchova e il caso Osaka: “Le conferenze stampa fanno parte del nostro lavoro”
Daniela Hantuchova, ex top 5, ha dato la sua opinione sulle recenti polemiche che circondano Naomi Osaka verso la stampa. La slovacca, che ora commenta alla televisione britannica, ha affermato.
“Le conferenze stampa fanno parte del nostro lavoro di tennisti professionisti. Lo sappiamo tutti. Quello che fa con i tornei è una mancanza di rispetto, ancora di più nei tempi in cui viviamo, quando tutti i tennisti fanno del loro meglio per giocare più tornei possibili”.
TAG: Daniela Hantuchova, Naomi Osaka
Che tristezza che tu non abbia un amico che ti impedisca di scrivere certe castronerie..ma indubbiamente si capisce il perche’
Il problema è che a certi “conviene” semplificato. Non sono mie teorie, le trovi sui libri.
Se difendi Sandgren non ci siamo tanto, il cattivo odore si sente.
@ Classe 81 (#2906935)
Il cattivo odore del suprematismo lo hanno gli idolatrati dalla Osaka. Del resto questo è il mondo odierno: Sandgren crocifisso per un paio di like, Osaka che fa sospendere Cincinnati in solidarietà a un molestatore seriale quale Blake.
Se WTA, ATP e USTA non si fossero inchinati al volere della Osaka sospendendo il torneo di Cincinnati per un giorno, esattamente un anno addietro, saremmo a questo punto? Tra l’altro pure ritirandosi dalla finale… Io non lo credo, è stato un atto di debolezza che si pagherà per non so per quanto tempo ancora…
Vedo che tutti hanno colto appieno il senso delle dichiarazioni di DaniHantu e quindi giu a criticare Naomi, direi quindi niente di nuovo fin qui.
Forse sarà un problema di traduzione approssimativa ma, personalmente, non sono invece sicuro di aver compreso fino in fondo il significato delle sue parole (in particolare dell’ultima parte); ma forse sono io che ho problemi con la sintassi …
@ sander (#2906645)
Veramente il depresso di solito viene scusato, coccolato, assolto e giustificato. Il punto focale è capire se sia depresso. Nel caso dell’Osaka più che depressione mi sembra si possa parlare di paranoia, di ossessione fobica, qualora sia vero il tutto. Come giustamente fatto notare, non si capisce se il suo problema siano le interviste estemporanee, oppure le interviste tout court, dal momento che nei talk show poi ci va e nei filmati incentrati su di lei si fa porre domande. Quindi teme le interviste che non sono state preventivamente patteggiate, quelle in cui non ha potuto concordare domande e preparare risposte? Non ho poi capito di quale tipo di depressione sia affetta, anche perchè è una malattia molto difficile da diagnosticare con esattezza. Comunque se fosse in fase euforica straparlerebbe, se in fase depressa penso proprio che neanche starebbe sui campi, ma attraverserebbe una fase di catatonia totale. Non so se sia una strategia di marketing del personaggio, o se non abbia tendenza a crearsi delle fobie irrazionali. Lamentava lo stress da domande ripetitive e insulse. Ok, ma lei dà per scontato di essere intelligente ed eclettica nelle sue effusioni verbali? Ci voglio andare giù duro, stavolta: a me pare solo una piazzarola che ritenga interessante aprire la bocca per ogni cosa che le passi per la testa, ritenendo a priori che tutto ciò che dica o faccia abbia ipso facto una legittimità e un interesse generale. Non sarà che è il mondo del tennis ad annoiarla, e che comincia a vedere come, per essere star, ci sono canali più divertenti e più manipolabili? In fondo per essere al centro dell’attenzione nello sport alla lunga devi vincere; nel mondo della spettacolarizzazione devi fingere. Ricordiamoci di Kurnikova o di Bouchard, che hanno usato il tennis per fare altro. E poi anche l’aspetto contestatario della sua personalità lo trovo buffo. La sua causa quale sarebbe? Lottare per l’eliminazione delle discriminazioni? Oppure è contro la routine alienante del circuito? La difesa dell’ambiente o le rivendicazioni di classe? Più che un’attivista mi pare un comitato, sta ragazza. Non ho le prove, ma da una serie di indizi sono orientato, per ora, a pensare che tutta questa cagnara sia prodotto di una strategia esterna alla stessa portabandiera. A parte che i suoi comunicati non sono farina del suo sacco, perchè c’è troppa differenza di stile e di coerenza rispetto a quello che dice in sede di interviste.
Ma cosa c’entra il politically correct? Perché non STUDIATE e usate le parole a proposito? Questi sono PROFESSIONISTI E FIRMANO CONTRATTI. Se non sanno cosa firmano o non vogliono firmare, cambiassero mestiere. A me fanno schifo gli aghi, se avessi studiato medicina cosa avrei dovuto fare? Legarmi ai cancelli dell’ospedale per abolire l’uso degli aghi? Basta con questo analfabetismo patetico, studiate.
@ SpiderAce (#2906906)
Ma hai fatto un corso per scrivere questa apoteosi di banalita’ o ti hanno aiutato ?
Fidati..il mondo non è piatto !!
Le capriole degli ANTI politically correct, che si affannano ad “appecorarsi” alla posizione più politically correct che ci sia (“le conferenze stampa sono obbligatorie, chi non le fa va multato, squalificato, escluso dal circuito !!undici!undici!!”). LMAO.
@ SpiderAce (#2906906)
Non sentiamo su questo forum la necessità di questi tuoi pipponi politici, considerando peraltro che non hanno alcuna attinenza al gioco e per lo più hanno il cattivo odore del suprematismo
Il mio commento volevo collegarlo a quello di Sander
Non entro nell’argomento Osaka, oggi mi interessa meno. Riguardo ai giornalisti esiste un libro di Udoh Ulfkotte: “Giornalisti comprati”. Ne volete parlare? Si può tenere in considerazione?
inopinabile Hantuchova
Mi trovo d’accordo su quasi tutto tranne che sull’inesistente razzismo sistemico statunitense. Purtroppo il razzismo ha basi profonde e storiche e non si può liquidarlo in questo modo. È anche vero che il razzismo è bifronte, ossia è una malattia umana di chi ha il potere o vorrebbe averlo. Osaka fa solo i propri interessi, naturalmente, come il 99,9% degli umani. Ha un pubblico che è desiderato dagli sponsor (ai quali importa vendere i loro prodotti e non importa nulla del razzismo, della morale o di cosa è giusto o sarebbe giusto) e la Osaka si adegua. Non è affatto pervasa di buoni sentimenti ma è solo una leva di business in mano ai suoi manager che avidamente stanno piazzando il loro prodotto. E tanti saluti agli ideali.
La Osaka potrebbe offrire solo interviste remunerate, andando a soldi da buona leader del movimento pro-delinquenza di cui indossa le mascherine. Come la leader vera che a suon di offerte ricevute si è fatta il villone in California in una comunità esclusivamente ricca, repubblicana e bianca (mica scema: a Chicago, Detroit e St. Louis i simili dei santi Floyd e Blake fanno volare coltellate e proiettili come fossero coriandoli). Del resto anche la Osaka: opportunistica e modaiola approvazione di un movimento razzista e saccheggiatore e villa da 7 milioni a Beverly Hills tra i cattivoni dalla pelle bianca, mica una catapecchia a Southgate per essere in prima linea contro l’inesistente razzismo sistemico statunitense e condividere il buon vicinato con stupratori seriali, assassini da gang e rapinatori di donne incinte.
Concordo, ma solo in parte, visto che ti sei dimenticato della Maria Kirilenko. Dai, pentiti, ammetti la svista, :-), altrimenti ti intervisto.
Osaka ha rotto .Pensi a giocare a tennis e a vincere….cosa che non le CAPITA più tanto spesso…a quei livelli proferire due parole in conferenza stampa , dato che è una regola, per una persona normale è una cosa di una semplicità estrema. Cambi mestiere se non le vanno i regolamenti….
La miglior numero 5 di sempre!
Seguita a breve distanza da Safarova, più staccate Chakvetadze e Bouchard, lontane le altre.
Mi sa tanto che la storia della Osaka somigli sempre più alla famosa riflessione di Nanni Moretti: mi si nota di più se vado o se non vado? Anche perchè in campo ormai la si nota sempre meno…
Hantuchiva ha totalmente ragione. Osaka è una furba viziata
Ci sono contratti e obblighi da sostenere se non lo fai prima ti multo e poi ti squalifico, zero cazzate. La vita e il lavoro funzionano così, punto. Altrimenti ritirati e fai vita privata
@ sander (#2906645)
Ma fate furb… il mondo è molto più semplice delle tue teorie
Anche secondo me
Vai 7-1 al momento nel foro !!!!
Daniela si conferma come donna equilibrata ma giusta. Arrivati a certi livelli,in ogni sport, devi per forza essere in grado di soddisfare le richieste della stampa… Dopotutto il montepremi arriva dalla visibilità dello sport, e la visibilità… Chi te la dà? Senza stampa l’assegno,dopo ogni torneo, sarebbe sicuramente meno ricco!
Concordo pienamente con Daniela Hantuchova
Ti quoto.
Ci inseguono, significa che stiamo cavalcando (cit.)
Non credo che tener testa ad un’avversaria che ti urla e ti fa il pugno ad ogni 15 sia psicologicamente meno provante di rispondere due fregnacce imparate a mente ad un giornalista. Se è in grado di giocare faccia le conferenze stampa
Ineccepibile. Mettete pure i dislike. Se non vuole fare la tennista professionista, può ritirarsi e fare la modella.
se la squalificassero e multassero tutte le volte poi la smetterebbe di fare le bizze e inizierebbe a fare le conferenze stampa. dire che rispondere a qualche domanda su una partita di tennis è un problema o un peso psicologico è FOLLIA.
@ Bibi (#2906677)
Ma il giornalismo è un lavoro, e dà un ritorno di attenzione ai tennisti stessi. Non si può mica cassare tutta una categoria solo perchè a una, che non ha certo bisogno di denaro, non va di dire quattro frasi magari imparate a memoria. Osaka non è la proprietaria dei tornei in cui gioca, se c’è un regolamento deve ottemperare, o altrimenti può crearsi un circuito suo. Basta un suo ” non mi va o non mi piace” per rendere l’oggetto della sua riprovazione un peccato o un abuso? Vuole forse che si muovano gli avvocati del tour per creare contratti che obbligatoriamente i tennisti in futuro dovranno firmare? Perchè la fine poi sarà quella. Oggi Medvedev se l’è presa con le telecamere. Se fosse andato a sbattere contro i parapetti avrebbe inveito per la presenza delle tribune? Sarà forse stata piazzata ad una distanza di sicurezza che visto dove va lui a raccattare i colpi si rivela insicura, ma qui fra poco si pretenderà la personalizzazione per ogni giocatore/giocatrice. Naomi potrà dettare legge quando la ditta sarà la sua, fino ad allora dovrà abbassare la cresta.
Questa storia ha passato il segno già quando è nata.
Lei dovrebbe avere la libertà di non tenere conferenze stampa e allo stesso momento i tornei dovrebbero avere la possibilità di quantificare il ritorno economico di queste e detrarlo di conseguenza dai prize.
Questa sciarada fa comodo ai giornalisti – che hanno comunque di che scrivere – e alla Osaka stessa, che qualunque battaglia uno si sogni di condurre trova sempre sostegno in abbondanza se non in eccesso
Ogni tanto tacere sarebbe la cosa più giusta
Ma il suo problema è parlare non giocare?
Ma chi sarebbe sta Osaka?
Beh, ci voleva poco a fare questa dichiarazione. Le giaculatorie dell’Osaka sono “tanto rumore per nulla”. Io ancora non ho capito quale sia il problema di quelle interviste, soprattutto dopo una partita da lei vinta. Da quelle che ascoltiamo nel dopo partita dei nostri tennisti mi sembrano abbastanza innocue. Sono sempre più convinto che si trattasse di una strategia volta a creare attorno a lei attenzione. Ha fatto un po’ la parte della regina di cuori: – Tagliategli la testa!- Non penso di essere cattivo dicendo che ogni volta che riappare, fa qualche affermazione con cui attira su di sè i riflettori.
Ahh Daniela Hantuchova… le più belle gambe mai viste in un campo da tennis… ed anche il resto era (è tuttora) all’altezza.
E in più, ha proprio ragione.
Così sentenzio’ la signora Hantuchova. È vero che le conferenze stampa fanno parte del suo lavoro, infatti mi sembra che ne ha subito delle conseguenze non facendole. Non essendo nella testa della Osaka non possiamo sapere nel dettaglio la consistenza dei suoi problemi, di sicuro è già stata penalizzata, quindi non penso si diverta e neanche i suoi sponsor . Rimane il fatto che il dover per forza giudicare è lo sport nazionale di questa società.
Per come ragiona questa società conveniva che dicesse che aveva un ascesso alla bocca con delle pustole perenni in gola,invece no, ha avuto la sfiga di essere depressa e se poi ti passa l’idea di dirlo ti massacrano anche, soprattutto per due motivi:perché questo mondo non accetta una “malattia mentale”. Non la vedono, non ha consistenza, non ha le pustole, anzi aspetto quelli che le daranno della pazza. Secondo motivo, in materia di PNL umanistica, il depresso viene per definizione attaccato, controllato e maltrattato dal narcisista egoico.
“Le conferenze stampa fanno parte del nostro lavoro di tennisti professionisti e bla bla bla”. E i succubi del politically correct di corsa a darle ragione.
Invece di intervistarla fatela sfilare con i costumi Parah e abbiamo risolto il problema.
Hantuchova ha totalmente ragione.
Non fa una piega !!!
Ci voleva una tennista ritirata dal circuito WTA per dire la sacrosanta verità. Ma che ci siano in giro troppe persone succubi della viziata/snob?
Commento molto sensato della Hantuchova. Adesso si scateneranno i politically