Andreescu: “Essere un’atleta top non è facile a livello mentale, parlare dei problemi aiuta”
Con il WTA 1000 di Montreal alle porte, sono alte le aspettative su Bianca Andreescu, giovane campionessa canadese già vincitrice Slam ma anche assai fragile, come dimostrano i diversi problemi fisici che l’hanno messa ai box ripetutamente. Al media del suo paese Dailyhive ha rilasciato alcune dichiarazioni sul proprio momento ed anche sul tema “caldo” della salute mentale degli atleti. Ecco un estratto del pensiero della 21enne.
“Dagli ultimi allenamenti ho tratto sensazioni molto positive. Mi vedo ben preparata per esibirmi di nuovo al mio miglior livello dopo alcuni mesi difficili. Non essere andata alle Olimpiadi è stata una grande delusione per me, era un torneo a cui tenevo particolarmente. Non voglio parlare di difendere il titolo 2019 perché mi crea un po’ di pressione e ansia… Mi concentro solo sullo scendere in campo, pensare partita per partita. Ovviamente mi piacerebbe vincere il torneo, ma non credo sia utile pensare che sto difendendo qualcosa”.
Relativamente alla salute mentale degli atleti, Bianca ha un pensiero molto preciso: basta tabù, parlarne è fondamentale, come l’ambiente in cui vivi per affrontarla al meglio. “È bellissimo che la gente inizi a parlarne perché sento che per molto tempo è stato un argomento tabù. Dobbiamo affrontarlo, perché l’aspetto mentale è la cosa più importante per la felicità di una persona e il corretto futuro di una carriera sportiva. Mi aiuta molto sapere che ci sono persone disposte a parlarne e che tutti abbiamo i nostri problemi. Penso che il modo per risolverli sia esponendoli, parlarne. Da giovane ho scoperto molto di me e sugli obiettivi che avevo nella mia vita, ma so che devo ancora imparare molto e migliorare in molti aspetti. Essere un atleta d’élite non è affatto facile, quindi è necessario avere un buon ambiente e credere in te stesso e affrontare le questioni aprendosi”.
Marco Mazzoni
TAG: Bianca Andreescu, Marco Mazzoni, salute mentale tennis, WTA Montreal 2021
io direi che non è male ma ci sono giocatrici molto più belle di lei e probabilmente anche la Giorgi.
la più bella per me è questa giovane scoperta Emma Raducanu.
e gioca anche molto bene!
d’accordissimo!
davvero una bella ragazza!
d’accordissimo!
davvero una bella ragazza!
(parlo di Emma Raducanu)
Parole sagge.
Ho conosciuto nella mia vita molte persone che hanno sofferto o soffrono di depressione. Nella fase depressiva si isolano e cadono in una specie di mutismo catatonico; in quella euforica sono iperattivi, straparlano saltando di palo in frasca, in tutto e per tutto sono compulsivi; idem per i bipolari. Trovo molto strana, sinceramente, la depressione di queste atlete, che a me pare autodiagnosticata o, più probabile, derivata dalla banalizzazione del termine che ora viene usato per indicare una qualsiasi sensazione di tristezza, più o meno passeggera. Hai avuto un lutto? Sei depresso. Hai perso il lavoro e sei angosciato? Sei depresso. Hai visto tramontare la relazione più significativa della tua vita e ti senti infelice? Sei depresso. Vietato avere un momento di incertezza, bisogna subito ripartire pieni di slanci, prospettive, entusiami. Show must go on. La società del fare, del just do it, you want you can. Se non riesci è solo colpa tua, perchè non lo hai veramente desiderato (magari dimenticando che esistono terremoti o incendi che spazzano via tutto quello che hai costruito; oppure che per ottenere un risultato dovevi fare la iena e spazzare via dalla tua strada tutti i concorrenti). Mi spiace tanto per queste poverette, ma la vita è dolore, con momenti di pausa involontari. Più che bersagliate dalla sorte a me sembrano praticamente tutte molto infantili. Mi ricordano le bambine prodigio dello star sistem holliwoodiano, che, essendo tenute fuori dal contesto normale di vita relazionale per i bambini, poi finivano, crescendo, per avere tutti i possibili tipi di disadattamento immaginabili. Forse sarebbe bene ricordare loro che, a parte quando giocano, al resto dell’umanità non fa nè caldo nè freddo se si sposano, divorziano o fanno la dieta: della serie “così fan tutte”. in qualità di esseri umani non sono nè più nè meno importanti di nessuno di noi. Su un campo da tennis ovviamente sono loro il polo di attrazione, fuori, sono delle comunissime cittadine.
Sarebbe normale essere delusi (ma sarebbe meglio dire pentiti) di una propria scelta perché non ha sortito i risultati attesi.
Se la scelta di non andare alle Olimpiadi per giocare altri tornei, come ad esempio ha fatto Sinner, non dà i frutt sperati ci sta di esserne delusi o pentiti.
Ma nel caso della Andreescu non c’è stato nessuno sviluppo, non è successo nulla tra la scelta di non andare e la delusione di non essere andata, quindi è una dichiarazione assolutamente senza senso.
@ Miiiiiiii (#2891535)
Esatto. Forse nei periodi in cui non possono giocare, farebbero bene ad iscriversi a qualche corso di studi, interagire con le persone “ordinarie” e tornare con una conoscenza del mondo e un raffinamento di pensiero che le inibirebbe dal formulare constatazioni che sono tanto insipienti quanto superflue. Bianca pensa forse che qualcuno nel mondo pensi che i vip non abbiano traumi, problemi esistenziali o dubbi su se stessi? Che siamo così polli da credere che la pubblicità sia obiettiva? Sinceramente troverei più interessante che parlasse di che cosa mette nel ripieno del tacchino a natale o se sa stirarsi da sola i completini, che queste insulsaggini psicologiche. Ha proprio ragione Hillman “100 anni di psicanalisi e il mondo sta sempre peggio”. Consiglio a Bianca e colleghe di leggerselo, sempre che ne siano capaci.
ma queste cose avvengono per tutte le persone che ci sono al mondo. Qui mi pare la telenovela “Anche i tennisti piangono”. Per fare un contro esempio: Camila Giorgi ha dovuto affrontare il dolore, a inizio carriera, della morte improvvisa della sorella. Ne ha mai parlato in pubblico? No. Come trauma mi pare molto più forte dell’ansia da interviste della Osaka o delle cose che blatera qui Bianca, anzi, direi imparagonabile. Eppure codeste vengono coccolate, lei è stata sistematicamente sbranata. Ma la parola pudore è sparita dal vocabolario? I talk show e la “real” tv ha fatto scuola? Adesso qualunque emozione deve diventare interesse generale e deve essere propalata come interessante di fronte a tutto il mondo? Vittorio Gassman ha fatto molto male ha non parlare della sua depressione se non dopo varie decadi da cui ne era affetto: sai quanta solidarietà si è negato?
Cosa c’è di strano nell’essere deluso da una propria scelta? C’è forse qualcuno che ritiene perfette tutte le scelte fatte nella vita?
Pare metta l’ananas sulla pizza
Mettiti in coda 😛
Come odiata?! Una persona così “impegnata nell’essere un fattore per dei cambiamenti positivi nel mondo e che non può ignorare tutti coloro che sono meno fortunati, né rimanere in silenzio, come alcuni preferirebbero, di fronte alle ingiustizie”… Tutto scritto eh, mica chiacchiere, su un cartellone pubblicitario (ma solo per dare maggiore visibità al messaggio).
Chiedo, per un amico. . Ma perché è la più odiata del circuito???
Ipocrisia portami via…
(The Drama Queen)
Bianca se vuoi puoi parlarne con me quando vuoi, ti prego
Molto più bella Emma Raducanu.
Attenzione! Cominciano ad emergere i primi segnali di conferma al malessere esposto dalla tennista più odiata del circuito.
Via al fuoco di fila!
@ Andreas Seppi (#2891395)
De gustibus…
Perché è delusa di non essere andata a Tokyo?
Poteva andarci benissimo, non c’era nessun problema nemmeno fisico, ha scelto lei volontariamente di non partecipare: “So nel profondo che questa è la decisione migliore per me”.
http://www.livetennis.it/post/351608/bianca-andreescu-rinuncia-alle-olimpiadi-ho-sognato-di-rappresentare-il-canada-ai-giochi-da-quando-ero-una-bambina-ma-con-tutte-le-sfide-che-dobbiamo-affrontare-con-la-pandemia-so-che-nel-profond/
E’ delusa della sua scelta?
La più bella del tour