Pedro Clar (allenatore): “Ruud è sempre più completo, la top10 è obiettivo concreto”
03/08/2021 11:03 
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Casper Ruud
Mentre il mondo del tennis era sintonizzato su Tokyo per il torneo Olimpico, …zitto zitto Casper Ruud sul rosso europeo ha vinto tre tornei di fila, con una striscia di 12 match. Sul tour ATP non accadeva dal 2011, quando l’ex n.1 Andy Murray trionfò a Bangkok, Tokyo e Shanghai. Grazie a questi successi, Ruud è salito al n.12 del ranking mondiale, ormai ad un passo dalla top10. Proprio entrare e restare tra i migliori dieci tennisti al mondo è un obiettivo concreto del norvegese, come ha confermato uno dei suoi allenatori, Pedro Clar, che affianca il padre Christian.
“La top10 è l’obiettivo a breve termine” afferma Clar”, dobbiamo fare un buon tour americano ed ottenere i migliori risultati possibili anche sui campi in sintetico. La top10 è sempre più vicina, ma siamo consapevoli che ci sono giocatori molto bravi sia davanti che dietro, quindi dovremo continuare a fare ottimi risultati nelle prossime settimane per raggiungerlo”.
Il coach non è affatto sorpreso dalla striscia vincente di Casper, vista la dedizione e impegno del suo assistito: “Prima di giocare questi tornei, sapevamo che avrebbe potuto ottenere ottimi risultati, anche se, nonostante aspirasse a vincere ogni torneo, è molto difficile farlo, quindi abbiamo dovuto concentrarci su ogni partita e non guardare oltre. L’unico modo per riuscire ad ottenere la vittoria è concentrarsi sul presente e cercare di dare il massimo in ciascuna partita. Questo obiettivo è stato raggiunto e quindi i risultati sono arrivati”.
Una striscia notevole per continuità di prestazione, anche se è corretto sottolineare che gli avversari superati da Ruud nei tre tornei sono stati di ranking modesto: nelle 12 vittorie consecutive, il miglior giocatore battuto per classifica è stato Benoit Paire (n.49), uno che sta vivendo un momento a dir poco “particolare” nella propria carriera; quindi Federico Coria in finale a Bastad, n.77. Poi solo tennisti con un ranking dal 91 in giù. Vincere non è mai facile, ma oggettivamente Ruud era nettamente favorito.
Ruud è cresciuto in modo esponenziale grazie al supporto dell’Academy di Rafa Nadal, dove è diventato sempre più consistente e cosciente dei propri mezzi. Clar è proprio uno dei coach della Accademia iberica, diretta da Zio Toni. Casper ha affermato: “Ho imparato che ci sono cose difficili ma che si possono fare… La terra battuta ti fa lavorare duro per vincere ed è stata una sfida fisica e mentale. La chiave per questa striscia di risultati è stata restare focalizzato per scendere in campo ogni giorno motivato, con fame di vincere, e così gareggiare al massimo del mio potenziale”.
Clar afferma che avevano puntato da tempo a questa parte di stagione, sperando di poter ottenere grandi risultati: “Sapevamo che erano tre tornei molto importanti e che avrebbero potuto segnare un altro passo avanti in questa stagione, da qui la motivazione e la lotta in ogni partita per ottenere la miglior prestazione possibile. Casper ha superato momenti difficili in alcune partite. Questa è la dimostrazione di quanto sia cresciuto come giocatore, ha acquistato una grande fiducia in se stesso, è importante per lui e per tutta la squadra”.
Mantenere alto il livello e rispettare il ruolo di favorito è un altro segnale importante della sua crescita: “Casper è riuscito a consolidare il suo livello e sta diventando un giocatore sempre più completo e regolare. È un giocatore giovane ma dotato di una grande maturità, sempre disposto ad allenarsi al massimo per migliorare il proprio livello” afferma Clar, “la chiave per raggiungere questo obiettivo non è altro che lavorare sodo ogni giorno e credere in se stessi”.
Con questa classifica, sognare l’accesso alle ATP Finals di Torino non è più proibito. Clar su questo tema frena gli entusiasmi: “Andiamoci piano, c’è ancora moltissimo da lavorare e fare punti pesanti anche nella seconda parte della stagione”.
Una considerazione quest’ultima corretta. Analizzando il 2021 di Ruud, di vittorie importanti al di fuori dal “rosso” ne ha raccolte ancora poche. Ha giocato 14 tornei in stagione e ben 9 su terra. Sui campi rapidi il miglior risultato è stato il quarto turno agli Australian Open (si è ritirato vs. Rublev, sotto di due set), quindi due vittorie ad Acapulco prima del ritiro senza scendere in campo vs. Zverev. Sarà interessante vederlo in azione sul cemento americano, soprattutto a US Open, per vedere il suo livello e confermare che sia diventato uno dei migliori anche al di fuori dell’amato “rosso”.
Marco Mazzoni
TAG: Casper Ruud, Marco Mazzoni, Pedro Clar, Rafa Nadal Academy, Ruud
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Hai ricordato un giocatore fantastico che negli anni 80 era diventato un icona..il grandissimo José Luis Clerc, l’argentino che giocava col fazzoletto al collo e che su terra è stato uno dei primi 10 di tutti i tempi
Ruud ha saputo sfruttare in questo periodo il vuoto, può darsi che non avrebbe cambiato di una virgola i risultati ma dobbiamo essere onesti.
Sull’erba è poca roba mentre sul duro ha palesato grossi limiti oltre che una facilità di infortuni .
Questo ci suggerisce che difficilmente vedremo grandi cambiamenti nel duro ed i risultati di conseguenza.
Dobbiamo anche considerare l’avvento delle nuove generazioni che andranno a competere dove Ruud è più forte limitando potenzialmente i suoi risultati.
Il prossimo anno avrà da difendere molti tornei minori ed onestamente mi pare improbabile la riconferma.
Pronostici è inutile farli e consiglierei lo stesso al suo coach al di là di un ragionamento da divano.
@ MM&I (#2889977)
Te ne accorgerai te e tutti i vari detrattori
top 10 possibilissima per me non mi stupirebbe
Classifica ATP di Ruud considerando
– Solo Terra: 4. (2717 punti)
– Solo Hard: 70. (653 punti)
– Solo Erba:103. (55 punti)
I nostri giovani devono avere pazienza (e noi più di loro), a 22/23 si vedrà il loro valore…
Sto pensando….e se 3 250 su terra consecutivi li avesse vinti carlos?che commenti ci sarebbero stati?
Dei 3200 che ha attualmente avrebbe comunque più di 2500 anche con la classifica degli ultimi 12 mesi.
In questo senso non trae particolare beneficio.
Che sia al limite dei punti fatti con i tornei minori è vero. Forse li ha sfruttati di più proprio per questa situazione, ma il succo del discorso che facciamo è lo stesso. Per salire ulteriormente deve fare bene negli Slam e nei 1000…
Ho parlato di giocatore “completo”, cosa che ha un senso.
Giocatore “vero” non significa nulla, chi sono i giocatori falsi?
Per entrare in top10 dovrebbe cominciare a fare punti pesanti sul cemento.
Al momento dei 3200 punti che ha, 2800 li ha ottenuti su terra.
Ora, al di là o meno che in futuro riesca ad esprimersi altrettanto anche su terreni veloci, resta chiaro che Ruud abbia la stoffa per essere un vincente. L’atteggiamento mentale e la disciplina, concentrazione e costanza. È gradevole vederlo giocare, forse non sarà mai un fuoriclasse versatile e imprevedibile chissà, ma sembra avere molto da dire.
La,stagione sull erba e’ qualcosa di circoscritto e limitato nel tempo e rappresenta una minoranza esigua rispetto alla mole fra tutti gli eventi Atp ,nel corso dell’anno.
La terra ,gia’,in percentuale ha una quota maggiore,ma la gran maggioranza la detiene il cemento(e resine sintetiche),che distribuisce di conseguenza la maggior parte deinpunti atp in palio.
In termini di competitività ai massimi livelli,e le relative ambizioni di entrare e permanere nell Elite del Tennis ,occorre avere un rendimento alto proprio sul cemento.
Questa è la tendenza ..non da oggi ma da almeno 40 anni a questa parte.
Completezza che sinceramente non si vede su che cosa si basi. Ha un gran dritto, su terra, grande resistenza e tigna, ma sinceramente il suo rovescio e il suo servizio mi sembrano colpi nella media; non mi pare abbia tocco per fare finezze, a rete…non ricordo nemmeno se ci vada. A me pare una versione aggiornata di certi terraioli argentini del passato. E’ un giocatore solido, fra i più forti su terra, ma…completo? Non so se l’allenatore intendesse riferirsi ad un completamento atletico, resta il fatto che è uno dei giocatori più monotoni, ennesimo interprete del modello di gioco spagnolo.
Che diventi presto top ten non lo so, ma che sia un vincente questo è certo. La ha dimostrato sul campo, senza grandi clamori intorno…
E’assodato,ormai ,che Casper è uno dei più forti in assoluto su terra( 3 Atp 250 vinti, di fila sul rosso, non sono un caso,vinti con una certa superiorità e in modo perentorio,un po’ricalcando e quasi emulando le gesta del grande argentino Jose’Luis Clerc,nel 1981 ,che fece filotto vincendo 4 tornei di fila del calendario tra Luglio e Agosto.
In quella magica estate l Argentino riuscì ad arrivare alla poltrona numero 4 del Ranking Atp ,suo Best Ranking negli anni dei Borg,Mc Enroe ,Connors e del suo connazionale e rivale Guillermo Vilas.
Questo precedente è beneaugurante,in tal senso,per la scalata del norvegese ai Top 10.
Bisognera’vedere adesso con la tournée nordamericana su cemento ,se riuscirà ad essere altrettanto competitivo: nei mesi scorsi lo stava anche dimostrando,ma ha palesato tuttavia una predisposizione agli infortuni muscolari sul duro che l’ hanno costretto al ritiro in più di un’occasione;sulla terra, riesce a esprimere il suo potenziale massimo,perche può scivolare, riposizionarsi e ammortizzare bene gli,” stress da usura”,sul cemento molto meno e comunque lui ha un tipo di tennis dispendioso che lo porta a sollecitare molto struttura ossea e tendini.
Ovverosia nel caso di Casper Riud,il problema della resa sul cemento non è legato a una “non predisposizione “per tipo di aperture ampie o impostazioni di impugnatura per uso esasperato di rotazioni in Topspin, o altri fattori che coinvolgono terraioli puri (ad esempio il nostro Ceck,o tanti giocatori latinoamericani come Coria),
Ruud sarebbe (ed è) anche un giocatore da cemento,però non è un caso che si sia già infortunoato diverse volte,e sotto questo aspetto è un po’fragile.
Resta comunque il fatto che adesso e’nel suo momento migliore di carriera e quindi sulle ali dell ‘entusiasmo potrebbe fare bene anche nei prossimi Masters 1000 fra Usa e Canada.
…non direi proprio!!!
invece sta traendo vantaggio da questa classifica in deroga rispetto al passato. Non tanto per i punti congelati degli anni scorsi, ma dal fatto che è saltato l’obbligo di slam e 1000. In un’anno normale non sarebbe possibile basare la propria classifica sui 250 , come sta facendo Ruud. saresti costretto a giocare i tornei più importanti senza poter scartare risultati, dovendo , per contro, scartare punti dai 250. In un anno normale, con solo un paio di semi nei 1000 ed un ottavo slam, nei 10 non ci entri neanche vincendo 10 250, perché li devi scartare.
Ruud è forte, ma con qualche limite, fa parte di quella schiera di giocatori molto bravi a cui manca la scintilla da campione, ma può tranquillamente fare quello che hanno fatto in tanti prima di lui come Albert Costa, Corretja, Coria,Canas, e alla via così… la top10 sicuro, magari anche top5, magari pure un Rolando e perchè no, ma credo che davanti si troverà sempre quelli un po’ più all-round di lui.
@ JOHN (#2889885)
Certo, in 1 mese te lo vedi vincere US Open in scioltezza, poi ti svegli tutto sudato.
Sull’erba non esiste ma soprattutto sul cemento non è così dominante. Non so se ce la fa.
Ruud assomiglia in tutto e per tutto a Ferrar…Anche dal punto di vista estetico
Per arrivare alla Top10 non gli manca molto.
Non ha nemmeno tratto grossi vantaggi dalla classifica su 2 anni, visto che i suoi principali risultati sono del 2021.
Possibile che faccia ancora meglio se punta di più sui tornei importanti, ma bisogna vedere quanto è in grado di fare sul duro.
Sicuramente negli anni a venire arriveranno risultati ancora migliori nei tornei più importanti sulla terra, ma anche lì deve fare qualche progresso, anche se è a buon punto.
Io dirò solo questo: è demenziale quanto affermato da Kyrgios e lo è altrettanto quanto detto dall’allenatore di Ruud.
Non fraintendetemi: è migliorato, è fortissimo sulla terra rossa (magari vincerà pure il RG, chi lo sa) e fa benissimo a prendersi tutti i punti dove può dare il meglio.
Ma da qui ad essere competitivo sul duro, ed è sul cemento/sintetico che si fanno i punti per Torino, ne passa.
Dell’erba chissene, si gioca 20gg all’anno su quella superficie.
Beh…. e’ n.12. Se non e’ concreto per lui
Essendo classe 98 credo abbia ancora margini di miglioramento e in futuro potrebbe arrivare con costanza nelle fasi finali dei grandi tornei sul rosso, rg compreso. Sul cemento sembra un pesce fuori d acqua al momento. Anche le vittorie ad ao e Acapulco a inizi anno sono arrivate con giocatori mediocri. Vedremo se riuscirà a fare progressi pure sul duro ma non ci credo molto.
Mi ricorda molto la solidità di David Ferrer.
Sul veloce però non credo farà grandi imprese.
Per me può giocare benissimo anche sul cemento e lo vedremo presto;non scordiamoci che GSTADD E KITZBUEL è come se si giocasse sul cemento per motivi di altitudine..
@ Octagon (#2889860)
Quindi i vari tsitsipas e Thiem non sono veri giocatori visto che su erba non hanno mai fatto nulla di eccezionale.
Medvedev non è un vero giocatore perché su terra si trova malissimo.
A mio avviso invece quello sarà il suo best ranking di sempre.
Ha sfruttato l’allineamento dei pianeti.
Duplicato
Per essere veramente completo un giocatore deve ottenere importanti risultati anche sull’erba.