Dal Roland Garros: Parlano Lorenzo Musetti e Novak Djokovic (con il video della partita)
Lorenzo Musetti : “Non ho mai giocato così bene come ho fatto stavolta, è stata un’esperienza fantastica. Certo mi dispiace perché fisicamente non sono riuscito a reggere sulla lunga distanza, ed è qualcosa su cui dovrò lavorare. Magari può avere influito il match così duro che ho giocato con Cecchinato, non saprei. Ma sono comunque soddisfatto di come è andata, è un’esperienza che mi sarà utile.
Non ho avuto un vero e proprio infortunio. Mi sentivo stanco, cominciavo ad avere i crampi e avevo dolore alla schiena. Capivo che non potevo più vincere un punto in quelle condizioni. Non mi sembrava corretto nei confronti del pubblico continuare così, perciò ho deciso di ritirarmi.
Da questo mio primo Slam mi porto a casa tante sensazioni positive, e soprattutto ho capito che posso essere competitivo ai massimi livelli, anche contro i migliori del mondo. Ho capito cosa mi manca per stare al passo con loro. Adesso torno a casa, mi allenerò un po’ e poi sarò pronto per Wimbledon, che è il mio Slam preferito. Spero di raggiungere la seconda settimana anche lì, ma non posso promettere niente (sorride).”
Novak Djokovic : “Mi sentivo più nervoso all’inizio del match, che non quando mi sono trovato sotto per due set a zero. Durante i primi due set non riuscivo a fare il mio gioco, sbagliavo molto, non trovavo il feeling con i miei colpi. Poi, dopo essermi preso una pausa, sono rientrato ed ero un altro giocatore, ho cominciato a fare quello che avrei dovuto fare fin dall’inizio. Detto questo, per i due set che ho perso, bisogna dire bravo a Musetti perché ha giocato un gran tennis e mi ha messo in difficoltà. Verso la fine del terzo e all’inizio del quarto, ho cominciato a notare che lui faceva fatica a muoversi, e questo mi ha dato ulteriori motivazioni per mettergli pressione. Certo, lui è stato sfortunato: sei al primo ottavo di finale Slam in carriera, ti trovi in vantaggio e non puoi giocarti le tue chance, è un peccato.
“Dico spesso che mi piace giocare contro i più giovani sulla distanza dei cinque set, perché so che anche se mi trovo indietro nel punteggio, posso sempre recuperare. So di essere ben allenato, pronto fisicamente, e so che nella mia carriera ho vinto molti match al quinto. Quindi sono sempre consapevole di avere le mie opportunità, anche quando mi trovo in svantaggio.
Anche a me è capitato, quando avevo l’età di Musetti, di dovermi ritirare durante un match in uno Slam, so che non è divertente. Per lui giocare contro un top player su questa distanza era un’esperienza nuova, e un’esperienza nuova può andare in entrambe le direzioni: può fornirti un carico di energia perché è stimolante, ma allo stesso tempo può anche darti molto stress, richiederti uno sforzo che ancora mentalmente fatichi a sopportare perché non sei abituato. In definitiva, l’esperienza è il miglior maestro. Musetti mi piace, ora comincio a conoscerlo meglio e ha tutte le qualità per arrivare a essere un top player un giorno, glielo auguro davvero.
Adesso c’è Berrettini, un altro italiano. Gran servizio, gran diritto, ma anche un ottimo drop shot e un buon gioco di volo. È in forma e può fare tanti punti facili con le armi che ha a disposizione. Parliamo di uno che è top 10 da un paio d’anni. So che sarà un match difficile, e per vincere dovrò dare il massimo”.
TAG: Lorenzo Musetti, Novak Djokovic, Roland Garros, Roland Garros 2021
Lei non ha proprio capito nulla… Atleta professionista? Ma lo ha capito che Musetti adesso sta studiando per la maturità, tanto è professionista? Vada a farsi le divaniadi…
Sa giocare e benissimo. Per questo spiace quel cedimento verticale…
Dimmi chi, a parte Nadal, ha vinto Slam a 17-19 anni, dal 2001 in poi, a parte Nadal. La componente fisica di oggi non è la stessa di un tempo e ti assicuro che i vari, Borg, Edberg, Wilander, Becker e Chang e Sampras e Hewitt (i giocatori che hanno vinto uno Slam prima di compiere i 20anni) oggi non riuscirebbero assolutamente ad avvicinarsi a tale impresa; lo stesso Nadal 19enne oggi non riuscirebbe a battere sé stesso attuale o Djokovic e neppure il Federer di qualche anno fa. Lo stesso Nole vinse il suo primo Slam (AO 2008) 20 anni e 8 mesi e poi dovette aspettare i 23 anni e 8 mesi per il secondo. Roger ha vinto il primo a 21 anni e 11 mesi (Wimbledon 2003). Ormai vincere uno Slam prima dei 22-23 anni è un qualcosa quasi impossibile giacché la preparazione fisica di cui si ha bisogno è imppssibile ottenerla prima del completo sviluppo osseo (che per alcuni arriva addirittura intorno ai 25 anni) se si vogliono evitare traumi da carico muscolare eccessivo. Se poi fai caso anche alle carriere dei fenomeni del passato vedrai che Borg ha vinto l’ultimo a 25 anni (ritirandosi l’anno dopo), Wilander vinse l’ultimo a 23 anni e poi iniziò in declino inesorabile, Edberg vinse l’ultimo a 26 anni da compiere e si ritirò a 30 anni, Becker vinse 5 Slam tra il 1985 e il 1991 (ovvero tra i 17 e mezzo e i 25 e mezzo) e poi ebbe un colpo di coda vincendo gli AO del 1996 a 29 anni… Chang e Hewitt si sono fermati a quell’unico Slam…
Con Sampras e Agassi già si intravedeva “l’allugamento della carriera” però a 30 anni erano considerati dei vecchietti. Oggi abbiamo Nole e Rafa che hanno vinto 6 Slam dopo i 30, Roger ne ha vinti 4; poi Wawrinka che ne ha vinti 3 tra i 28 e 31 anni, Murray 3 tra i 25 e 29 anni, Cilic che ha vinto il suo unico a 27 e Thiem alla stessa età. Unica eccezione Del Potro che vinse gli US a 21 anni ancora non compiuti, ma anche per lui si è trattato dell’unico titolo (probabile che senza i suoi innumerevoli infortuni ne avrebbe vinti altri 2 o 3…tuttavia la dote fisica di infortunarsi più o meno di altri fa comunqie parte anche della genetica che fa emergere un campione rispetto ad altri).
A parte tutto ciò non bisogna dimenticarsi che l’età dello sviluppo fisico cambia da individuo a individuo; Bergomi a 18 anni lo chiamavano “zio” perché aveva l’aspetto di un 40enne, accentuato anche dai baffi (io a 18 anni non avevo ancora neppure la peluria sul viso), e tornando al tennis, basta vedere le foto di Becker vincitore a 17 anni e negli anni successivi per notare i pochi cambiamenti fisici, a differenza già di uno Zverev quando vinse gli AO junior e paragonarlo ad oggi, oppure Sinner quando vinse Bergamo e Sinner oggi, o lo stesso Musetti quando vinse gli AO junior e Musetti oggi.
Comunque, il fatto che nell’intervista Lorenzo abbia detto che ora l’aspetta la Maturità, uno scoglio forse più duro di Djokovic (ridendo) la dice tutta su quanto sia ancora un giovincello. Vedrete quante soddisfazioni ci darà, così come ci saranno anche tantissime delusioni…ma vi rendete conto che fino a 5 anni fa si considerava un gran risultato una semifibale in un 250 e oggi si è delusi per una sconfitta in finale di un 1000 o per un’eliminazione neglio ottavi Slam per mano di Nole e Rafa?
D’altronde, per fare l’esempio in altri sport, dalla fine della Valanga Azzurra all’avvento di Tomba ci si esaltava per piazzamenti italiani nei 10 o per qualche sporadica vittoria (Richard Pramotton veniva comsiderato un fenomeno per aver vinto 3 giganti in 2 stagioni) poi, dopo l’esplosione di Alberto si parlava di estrema delusione se faceva solo podio e non riusciva a vincere la Coppa Generale e addirittura quando vinceva con poco margine c’era chi diceva “ormai non è più domimante”. (tra l’altro il discorso età vale anche per lo sci: negli anni ’70 dominavano i 20enni, oggi si parla di sciatore maturo per la vittoria solo dopo i 24-25 anni…nel caso dei discesisti più verso i 30).
Ehi, tu di cagate ne scrivi tante ma nessuno ti ci manda. Se non sai argomentare evita di rispondere.
Gentile Sig. tacchino freddo.
Intanto le voglio dire che apprezzo molto, generalmente, i suoi commenti, preparati e ben scritti. E condivido il suo invito a concentrarsi su MB.
Come il Sig. Miiiiiiii rileva non definirei corretta la formula “curricula” (che io pure uso, probabilmente, come lei, per mostrare al mio interlocutore che ho frequentato con profitto il liceo classico) a scapito delle altre (direi “piuttosto che” se non temessi che l’utilizzo di tale sintagma possa essere frainteso).
Usare referenda, come fa il sig. tinapica, mi pare invece poco condivisibile perché va contro sia la norma sui forestierismi, sia contro l’uso dominante (che spesso ha ancora più valore della norma – o la grammatica e il vocabolario non si evolverebbero mai).
Rispetto alla questione “curriculi” trovo curioso il suo pensiero “lo considero un’aberrazione dato che sono totalmente contrario all’italianizzazione dei vocaboli provenienti da altre lingue” dacché la larga maggioranza dei vocaboli italiani sono italianizzazioni dal latino.
non sono esperto, ma parlando di match atp ufficiali, secondo me il record è già fatto.
È dalla prima partita disputata esclusi challenger.
@ LupoCasanova (#2833349)
In realtà il tizio, per quanto in apparenza arrogante, non ha tutti i torti; il lungo elenco di parole latine citate (non sono neanche arrivato a leggerlo tutto), che comunemente manteniamo invariate al plurale, fa propendere per la tesi che anche i sostantivi latini vadano considerati come forestierismi.
L’utilizzo, quasi per definizione, della parola curriculum in contesti formali, spiegherebbe, credo, l’abitudine di usarne il più “forbito” plurale latino.
Ad ogni modo, dire “erano anni che non vedevo qualcuno usare correttamente il plurale di “curriculum”” non pare opportuno, visto che il plurale “curriculum” è, anche alla prova della Crusca, accettabile e accettato.
@ El kid di Las Vegas (#2833396)
la classifica postata è relativa al 2021.
per il record di 10 consecutivi in match ufficiali atp:
Lorenzo Musetti Stan Wawrinka 6-0 7-6(2)
Lorenzo Musetti Pablo Cuevas 7-6(4) 7-5
Lorenzo Musetti Frances Tiafoe 2-6 6-3 7-6(1)
Lorenzo Musetti Grigor Dimitrov 6-4 7-6(3)
Lorenzo Musetti Daniel Evans 6-1 1-6 7-6(8)
Lorenzo Musetti Felix Auger Aliassime 7-6(3) 3-6 7-5
Lorenzo Musetti Aljaz Bedene 6-3 7-6(2)
Lorenzo Musetti David Goffin 6-0 7-5 7-6(3)
Novak Djokovic Lorenzo Musetti 6-7(7) 6-7(2) 6-1 6-0 4-0 ret.
l’unico dubbio (ai fini del record di 10 su 10) è che tra i primi due match atp (2020) e il resto (nel 2021) vi sono stati in mezzo altri tie in challenger, con 4 vittorie e 3 perse
Entrambe le forme sono decisamente ammissibili, la scelta dipende esclusivamente dalla sensibilità dello scrivente. A me per esempio non verrebbe mai in mente di dire “esprimo le mie opinioni su molti fora”, bensì continuerei a mantenere inalterato il singolare pur riferito ad una collettività di termini.
…due parole anche per Djokovic, comprimario (almeno a giudizio mio, italiano, di parte) di quanto andato in scena ieri sul centrale del Roland Garros:
quando colpì quella pallina steso per terra mi alzai in piedi ad applaudirlo, tanto è lo spirito di Campione che quel gesto estremo, in un momento in cui stava comunque dominando l’incontro, rivelava.
Può anche darsi che la vista di una simile determinazione avversa abbia anche spente le ultime velleità caratteriali di vittoria in Musetti, essendo quelle fisico-atletiche a quel momento ormai già un ricordo remoto (per quanto di solo un’ora prima…)
anche nel pugilato, non si getta la spugna quando si capisce di non potercela più fare ma quando si rischia di farsi male. Ed è questo anche il caso di Musetti ieri.
Ho letto tutti i commenti e rimango sempre molto allibito dalla incapacità di apprezzare il bello e il buono mostrato da due ragazzini di 19 anni davanti al n1 della classifica ATP e al n1 della storia sulla terra rossa!
È trascorso quasi mezzo secolo da quando l’Italia aveva tennisti capaci di competere e vincere ai massimi livelli, eppure in molti disquisiscono sulla “correttezza” di abbandonare il campo oppure sulla “involuzione” dei colpi.
Quello che ho provato ieri, vedendo giocare Musetti e Sinner contro gli attuali due migliori tennisti del mondo, sono state bellissime sensazioni che, credo, avvicineranno molti ragazzi a questo sport.
Riteniamoci fortunati e auguriamoci, in futuro (che è dalla loro parte), che possano maturare e crescere così da poterci emozionare ancora di più.
Poldi? non credo proprio…da come di solito scrive è straniero di spirito, non di cittadinanza/origini.
E poi certi errori proprio quando si sta correggendo un altro errore e si dovrebbe mantenere una soglia di attenzione più alta di conseguenza…suvvia…
1) C’è gente che ha vinto Slam a 19 anni,anzi,a 18,quindi la pappardella “a 19 anni lo sviluppo fisico ec ecc” è solo una litania,tipo le poesie imparate a memoria a scuola
2) Qua non si tratta neanche di sviluppo fisico completato o meno,si tratta di un atleta PROFESSIONISTA,cioè che fa questo di lavoro nella vita,che dopo quanto,nemmeno 2 ore? è completamente sparito dal campo,e quando dico completamente è nel senso pieno del termine,fisicamente incapace di esprimersi
Se vi pare normale…
3)Voglio vedere quando gli ricapita la chance di giocarsela per vincere contro il numero 1,ricordo ancora quello che si disse di Sinner dopo i quart al RG lo scorso anno,”eh ancora è giovane,gli manca qualcosa,ma il prossimo anno sarà diverso”
Sì infatti è stato diverso,nel senso che l’anno scorso se l’è giocata,quest’anno è stato letteralmente asfaltato
La prossima volta che Musetti gioca con Nole prende 6-2, 6-3
ma invece c’era Musetti, quindi il “problema” neanche si pone.
Se ItalyFirst dice curricula, di curricula si tratta 😉
In realtà è vero che si possono accettare sia curriculum che curricula anche per le forme plurali, sebbene in latino il plurale sia curricula (curriculi lo considero un’aberrazione dato che sono totalmente contrario all’italianizzazione dei vocaboli provenienti da altre lingue: o trovibun vocabolo italiano alternativo, o lo usi nella sua forma originale. Ovviamente questa è una mia opinione. Tra l’altro, per fare un po’ il saccente, curriculi è un genitivo 😉 )
Diciamo che il mio apprezzamento verso ItalyFirst sta nel fatto che troppe volte ho letto “curriculums”, come se fosse una parola inglese.
Detto questo, alla fine ho letto anche il resto del suo post, e concordo in tutto.
Adesso bisogna concentrarsi sul Matteo nazionale.
beh…me’cojonni! complimenti! soglia del dolore più che alta: questa sconosciuta!
Credo che oltre la stanchezza, abbia influito l’emozione della giovane età e la mancanza di esperienza nell’affrontare simili situazioni
Trovarsi 2 set a zero, contro il numero 1 al mondo in un grande Slam,può farti tremare le gambe
Ma questa è una statistica generale oppure dalla prima partita ATP disputata? Perché sto dato è alquanto clamoroso se fosse
non sono d’accordo: in tal caso si resta in campo fino alla fine per rispetto verso avversario, pubblico, Storia del torneo…
mentre è più che giustificabile un ritiro preventivo se il proprio corpo dà segnali di pericolo di infortunio.
Io credo a Musetti: i primi piani che la regia francese gli dedicava mostravano smorfie di dolore vero, intenso.
Quindi anche per me fece bene a ritirarsi ma credo che se non avesse avuto paura di farsi male avrebbe continuato fino allo 0-6. Il suo carattere è quello, l’ha già fatto vedere.
@ El kid di Las Vegas (#2833366)
Il tutto si può riassumere con: Esperienza! Il tennis a 5 set é uno sport diverso dal tennis a 3 set ( al meglio), sulla terra battuta poi lo é ancor di più, secondo me é lo sport più violento insieme alla boxe.Giocare su questi livelli e con un top player permette cali fisici e mentali, ma bisogna avere l’ esperienza per riuscire a resettare e ripartire dopo aver scaricato.Infatti mi aspettavo da Muso che perdesse il terzo 6/0 o 6/2 max per poi dare tutto nel quarto, così non é stato proprio per mancanza di esperienza
@ LupoCasanova (#2833349)
io al plurale uso referenda. Di solarium normalmente non discorro…
3 su 5 è un altro Sport e ieri se ne è avuta l’ennesima conferma.
Con la V partita ad oltranza è ulteriormente un altro Sport.
Per me è questo il VERO tennis.
Per questo vorrei che si tornasse a disputare le finali dei tornei che contano (i 1.000, senza annoverarvi Madrid e Shanghai che non hanno tradizione e sostituendoli con Barcellona, Queen’s ed Amburgo) al meglio delle 5.
Ed anche le finali femminili dei Tornei Maggiori dovrebbero essere 3 su 5 con la V ad oltranza.
Infine ci sarebbe la Coppa Davis che se non 3 su 5 non è più degna di portarne, usurpandolo, il nome…
So già che non accadrà e che, piuttosto, non sarà a breve ma, prima o poi a Flushing Meadows (dove da sempre si è più attenti agli incassi dello spettacolo televisivo che all’essenza di questo Gioco) cadrà anche il primo dei baluardi che finora hanno retto a difesa del 3 su 5 nei Tornei Maggiori maschili. Da lì in poi, in un lasso di tempo difficilmente pronosticabile, anche gli altri 3 si adegueranno.
Godiamoci il Roland Garros finché riuscirà a resistere qual’estremo ed ultimo palcoscenico dove vada in scena il VERO Tennis.
credo si possa mettere il sigillo dell’ufficialità al record di Musetti.
il precedente record apparteneva proprio a Djokovic (2019) con 9 tie consecutivi. perse il 10° con Thiem nel 1 set alle Finals.
Eccezionale, grazie per questa statistica!
Cominciamo a fare un po di pulizia su tante minchiate dette e ridette sulla sfera psico-fisica da molti utenti che parlano come fossero al bar non conoscendo la materia o al massimo per aver letto qualche articolo, libricino o fatto qualche corsetto del fine settimana…allora partiamo dal presupposto che la parte cognitiva e quella fisica sono strettamente correlata anzi la parte cognitiva a volte riesce a colmare dei gap fisici…se si è motivati, stimolati e si è in un periodo ottimale dal punto di vista della propria sfera umorale di conseguenza si hanno effetti positivi sulla prestazione fisica/tecnica, una volta depauperate le energie cognitive purtroppo si può innescare un effetto domino che può far trasformare una prestazione, nel tennis come in altri sport ne è pieno zeppo di esempi, basta un nastro, una riga, un game acciuffato con il rotto della cuffia per poter cambiare una partita…punto 2 passiamo a Musetti, ogni ragazzo ha il suo grado di sviluppo psico/fisico, Musetti lo sta migliorando molto nell’ultimo anno ma fondamentalmente e si vede anche ad occhio nudo ha capacità fisiche ancora da Junior e questo a me fa stropicciare gli occhi perché ha raggiunto dei risultati così clamorosi solo grazie al suo talento che quando raggiungerà quella maturità non saprei proprio che limiti possa avere, quindi tutto quello che gli è successo in numerose partite da quando è pro in relazione alla sua età, livello di sviluppo fisico e cognitivo è tutto molto normale migliorerà con il tempo non è un problema già lo ha fatto molto, l’unica cosa che è necessariamente da evitare in questo momento sono gli infortuni, quelli potrebbero minare la sua crescita in questo momento così importante, quindi l’essersi ritirato sul 4 a 0 non è un problema è chi parla di rispetto ovviamente non ha mai praticato sport, perché sicuramente non succedeva nulla ma se in quei 2 game per fare un recupero o qualche altro gesto si infortunava? Quindi per concludere lunga vita a Musetti e ovviamente a Sinner
La questione è in realtà controversa.
Crusca dice che sono ammissibili entrambe le forme (senza dimenticare la variante italianizzata “curriculi”).
https://accademiadellacrusca.it/it/consulenza/plurale-di-curriculum/19#:~:text=Il%20plurale%20di%20curriculum%20%C3%A8,dell'italiano%20e%20presuppone%20la
Costui, invece, non so da quale autorità ma con virulenza, rifiuta la forma curricula, ritenendola un inutile sfoggio di cultura, che non tiene conto dell’invarianza dei sostantivi stranieri in italiano.
https://lucaspinelli.com/commenti/plurale-di-curriculum-1733
La questione è se i sostantivi latini siano o meno forestierismi.
In effetti le analogie con referendum e solarium potrebbero indurre a preferire l’invarianza. Ma Crusca, pur ammettendo tutte le forme, suggerisce curricula.
Condivido pienamente. A me hanno impressionato i 2 set da marziano vinti da Musetti al tie break contro Djoko!! a parità di condizioni fisiche che i 3 set senza storia con la benzina finita. Sappiamo che Musetti, anni 19, può battere il mostro n 1 in qualsiasi master 1000 . Per le partite al meglio dei 5 set no. Beh per me è ranta ma tanta ma tantissima roba. In questo momento è uno dei pochi al mondo che ha dimostrato coi fatti di poterlo fare. Entusiasmante giornata ieri.
corretto. per ritirarsi non c’è bisogno di avere una lesione, basta rendersi conto che il proprio stato fisico non è più sufficiente per poter ambire a fare partita.
ripetiamolo per la millesima volta per tutti i divanisti professionisti:
1) La resistenza fisica a 19 anni non è completa, come già scritto da tante persone, la maratona non si vince MAI a 20 anni. Stessa cosa il tour de France, Indurain le prime due volte ci andò solo per fare esperienza e si ritirò, addirittura erano ritiri programmati
2) Lo sviluppo muscolare a 19 anni non è completo, se carichi troppo rischi danni alle ossa. Filippo Tortu si fermò un paio di mesi perchè aveva potenziato troppo i muscoli e il resto del corpo non ci stava dietro
3) La resistenza nervosa migliora con l’esperienza. Ma dico io, gente che probabilmente in vita sua se la faceva sotto durante un’interrogazione di matematica, fa a fare le pulci a un diciannovenne che si trova davanti un mostro nel campo centrale di Parigi… io avevo la pelle d’oca per lui.
4) Lorenzo è un ragazzo!!! va a fare la maturità, non fa nemmeno tennis a tempo pieno ancora!! Lasciamolo crescere in santa pace.
5) Tutti i paragoni con chicchessia… Pescosolido che dà la paga due set a Brugeira, Camporese a Becker, etc… MA DI COSA STATE PARLANDO, questo era il primo slam di Musetti, i primi incontri in vita sua che fa al quinto set… ma ce la fanno i divanisti?
6) Io mi aspetto una crescita alla Tsitsipas. Aspettiamo un paio di anni, vediamo come migliora potenza e resistenza, fisica e nervosa e poi ne parliamo
Ieri Nole si è tolto il cappello più volte davanti al nostro maghetto… io questi due set me li sono goduti alla grandissima, il resto sono chiacchiere da divanisti. Ciao!
Non è stato Nole che ha iniziato a giocare a tennis. E’ stato Musetti che ha smesso. Solo un cieco o chi è in malafede non si rende conto che Musetti era quasi completamente fermo in campo. Finchè ha avuto energie in corpo c’era un n. 1 in campo e quello, fidati, non era Djokovic.
In realtà era il 2005 e non stava subendo un 6-1 6-0 6-0. Però va be…
@ Alex (#2833153)
Non ha senso quello che dici. Musetti avrebbe vinto in due set ! Quello che succede dal terzo in uno slam è un’altra storia, e il fatto di aver vinto una ventina di Slam da una parte e avere 19 anni dall’altra al debutto in uno Slam ha il suo peso (problemi fisici a parte). Musetti ha dato la paga per due ore a Djokovic, poi ci può stare di perdere anche di brutto
impressionante.
Deve migliorare la tenuta fisica e mentale Questo è evidente Però sto ragazzo sa giocare a tennis Ieri lo ha dimostrato per due ore e mezza Le fondamenta ci sono
Punto di riferimento cultural-tennistico.
Grazie
Pure io ho finito una partita di calcetto con gli amici con ulna e radio rotti e ovviamente sono sopravvissuto. Però settimana successiva non dovevo giocare Wimbledon. Sono professionisti, si devono anche preservare per non rischiare di stare fermi mesi. Non facciamo comparazioni senza senso.
10 su 10 in match ufficiali atp, dei quali 8 nel 2021:
2021
Rank Country Name Tie-Breaks Won %
1 ITA Lorenzo Musetti 100.00% —— 8 Tie-Breaks Won
1 AUS John Millman 100.00% —— 4 Tie-Breaks Won
3 POL Hubert Hurkacz 85.71%
3 USA Mackenzie Mcdonald 85.71%
3 ITA Marco Cecchinato 85.71%
3 ESP Pablo Carreno Busta 85.71%
7 CRO Borna Coric 80.00%
7 COL Daniel Elahi Galan Riveros 80.00%
7 AUS Matthew Ebden 80.00%
7 FRA Maxime Cressy 80.00%
11 AUS Alexei Popyrin 78.26%
12 ESP Alejandro Davidovich Fokina 77.78%
12 ITA Fabio Fognini 77.78%
12 USA John Isner 77.78%
15 ITA Jannik Sinner 76.47%
16 ITA Matteo Berrettini 70.00%
approfondirò le ricerche statistiche, ma quasi certamente ha stabilito un record, con i 10/10.
Faccio i complimenti a Lorenzo….vincere i primi 2 set a Nole …non è da tutti.
BElle interviste che danno un quadro perfetto di quanto accaduto. bravi i due protagonisti, e dimostrazione che le conferenze stampa alle volte sono anche utili
PS che carina la dichiarazione, in conferenza stampa, con sorriso:
Eh adesso ho gli esami di maturità. Sono un altro scoglio come Djokovic… 🙂
Ma vai a contare I binari va’….
Il fatto è che Lorenzo gioca al limite e quando è perfetto è efficace, ma non appena gli avversari di valore lo stancano un po’ e trovano la compattezza di gioco che li caratterizza, lui non ha più armi per fare match.
Migliorerà, intanto Nole si è dovuto dare una sveglia.
Peccato per la tenuta fisica, perchè rimango convinto che in un 5o set giocato “vivo” fisicamente Lorenzo avrebbe avuto l’opportunità di impattare e giocarsela.