Roland Garros: Parlano Sinner, Musetti, Medvedev e Roger Federer (Video con le partite di oggi degli italiani)
Jannik Sinner : “E’ stata dura ovviamente, giocare contro Pierre. Sono partito bene, poi nel secondo e terzo set ha servito molto bene lui. Ho fatto fatica a capire come rispondere, se stare vicino al campo o se rimanere dietro. Poi ad un certo punto ho gestito la situazione abbastanza bene, mi pare. Abbiamo giocato cinque set, ma non è stata una partita lunghissima. Non c’era tanto ritmo. Penso che oggi non sia stata una partita facile per me e quindi sono molto felice”.
“In quel momento ho cercato di restare lì, di fargli giocare qualche palla in più. Poi sono stato fortunato quando sul 15-40, ha risposto bene e io in qualche modo sono arrivato alla palla e ho alzato ma lui non ha “smecciato”. Lì ho avuto fortuna. Qualche votla ci vuole anche quella”. Penso che comunque la chiave sia stata cercare di rimanere lì mentalmente. Alla fine posso essere orgoglioso di come è andata”.
Onestamente non ho avuto occasione di giocare tante sessioni notturne. Sono un giovane giocatore. Per me la seconda volta qui, Roland Garros. Quindi penso che sia meglio chiedere ad altri giocatori, ad essere onesti. Sotto un certo aspetto è fantastico giocare la sera, con i riflettori. D’altra parte non c’è il pubblico al momento, il che rende le cose un po’ difficili.
Mi piace giocari sui i campi in duri indoor, ad essere onesti, perché penso che si trovino condizioni di gioco più stabili, con meno sorprese. Quando se giochi all’aperto, puoi trovare il vento, ci possono essere condizioni di sole e di luce particolari. Le cose possono cambiare durante il match. Può venire brutto tempo.
Dunque preferisco giocare al chiuso, anche se penso di penso di potermi esprimere bene ogni superficie. Ho ancora tanto da imparere sulla terra battuta che penso che mi aiuti a provare altre molte cose, a volte a servire in modi diversi o anche a giocare dalla linea di fondo cercando di mescolare un po’. Sull’erba non ho molta esperienza, a dire il vero. Però sono molto eccitato all’idea di giocare la mia prima vera stagione su quyei campi. Sì, ho giocato le qualificazioni a Wimbledon. Ho giocato una volta ad Halle. Ho giocato a ‘s-Hertogenbosch, tutto qui. Penso sull’erba devo ancora capire come si gioca.
Ovviamente quando sei in un altro quinto set, non pensi a quanti ne hai persi o quanti ne hai vinti. Vuoi solo vincere oggi. Sapevo di aver perso 7-6 al quinto contro Khachanov negli Stati Uniti, poi 6-4 al quinto con Shapovalov in Australia quest’anno. Qui oggi ho solo provato in qualche modo a fare il mio gioco e sono contento di aver concluso bene la partita, di aver servito bene per chiudere nel game decisivo. Ho cercato anche di partire forte al quinto set, di fare subito break. Penso che sia stata la chiave oggi. Poi ho cercato di servire al meglio, cosa che in alcune partite mi è riuscito e in altre no. Ogni partita è diversa dalle altre. Oggi è andata bene. Sono felice della mia prima vittoria al quinto”.
Lorenzo Musetti : “Ho vinto uno dei miei migliori tie-break. Ho colpito molto bene la palla fin dal primo punto, ho dovuto gestire il vento che era fastidioso. Sono entrato in campo per vincere, avevo chiaro le idee su cosa fare. David ha dato fastidio nella risposta, ma nello scambio ero padrone del gioco, mi sentivo bene in campo. Non tutti i giorni mi sento così, non tutti i giorni riesco ad avere questo focus in campo, oggi non ho detto una parola, ed è raro per me. Sto migliorando, sono contento di aver giocato una partita così.”
Con Nishioka c’eravamo allenati insieme nel 2017 a Montecarlo, poi l’ho rivisto quest’anno a Barcellona e si ricordava di me. Ci siamo sentiti e mi aveva detto che sperava di incontrarmi al secondo turno, ma sarà pronto anche per Nishioka”.
Gli HL di Lorenzo Musetti
Roger Federer : “Mi sono sentito decisamente meglio in campo, rispetto al match che avevo perso a Ginevra. Certo, Istomin è un avversario molto diverso da Andujar, avevo più opzioni con cui poter fare il punto. Ma dal canto mio ho cercato di prendere più tempo tra un punto e l’altro, di entrare nel ritmo corretto della partita, mentre a Ginevra la sensazione che avevo era di andare troppo di corsa, senza riuscire a gestire al meglio la situazione. Tecnicamente, devo migliorare la risposta, che curiosamente su terra mi crea maggiori problemi che altrove. Si potrebbe pensare che sulla terra hai più tempo per rispondere, dunque che ci siano meno difficoltà. Invece per me non è così: sul duro e sull’erba la colpisco bloccando, qui devo ‘giocarla’, devo fare qualcosa in più.
Onestamente non so dire a che punto sono della mia condizione. Non so nemmeno chi affronterò al prossimo turno. Sono contento di come ho giocato, ma sono ancora più contento di aver ritrovato il mio mondo, di vedere la gente dell’ambiente, di fare ciò che ero abituato a fare. Purtroppo la mia famiglia non è con me, e credo non sarà con me nemmeno a Wimbledon. La vittoria di Andujar su Thiem? Non mi ha dato particolare fiducia, riguardo al mio match con Andujar. Non puoi mai fare paragoni di quel tipo. La partita che quest’anno mi ha dato coraggio è stata quella vinta con Evans a Doha. Non ho visto molto del match tra Andujar e Thiem, ma chiaramente questo non è il Thiem che conosciamo. È solo questione di tempo, poi tornerà a essere il campione che è”.
Gli HL di Camila Giorgi
Gli HL di Martina Trevisan
Gli HL di Alcaraz
Gianluca Mager: passante vincente
Daniil Medvedev : “Non è tanto della vittoria che sono contento, quanto del livello che ho espresso. Come dicevo prima del torneo, sapevo di essere in crescita, e l’ho dimostrato battendo un avversario molto pericoloso. La cosa più bella è che in allenamento gioco ancora meglio, dunque so di avere margini di crescita”.
Aver avuto il covid non è stato facile, ora posso dire di aver recuperato al cento per cento, ma nelle scorse settimane ancora non era così. Sono stato cinque-sei settimane ancora sentendone gli effetti: per dieci giorni non mi sono praticamente alzato dal divano, poi ho ricominciato a lavorare ma facevo molta fatica. Qui a Parigi, finalmente, mi sento bene e ho ritrovato sensazioni positive. In particolare mi trovo bene con queste palline, che riesco a gestire meglio di altre. Non dico che altrove fossero peggiori o migliori, dico solo che non erano l’ideale per me”.
HL Medvedev: il suo primo successo al Roland Garros:
TAG: Roland Garros, Roland Garros 2021
Ussignur, é arrivato lo sparasentenze! Ma gli altri 1000 giocatori ATP, o anche solo i primi 100, non li vogliamo mettere sul piatto?
@ Nicki (#2821282
Ma dove la vedete voi la mancanza di umiltà nelle sue affermazioni? Non solo ammette (giustamente) di avere avuto difficoltà, ma ammette pure di avere avuto fortuna e di dover imparare ancora molto essendo giovane. E soprattutto in campo secondo me si comporta sempre benissimo e con grande umiltà (riesce addirittura a trattenersi dallo spaccare una racchetta quando dalla frustazione la sta già per scaraventare per aria!).
Purtroppo devo, ad un po’ di anni dal ritiro mai metabolizzato di Robertina nostra, ancora una volta darle ragione.
Purtroppo perché comunque Trevisan mi diede gran belle emozioni ad ottobre e continuerò a tifare per lei. Ma, l’avevo scritto anch’io altrove, è veramente eccessiva; per di più va a sprazzi e se ci sono momenti in cui non urla, prima e dopo il colpo, significa che non ne ha “bisogno”, che probabilmente è una strategia piuttosto meschina per destabilizzare l’avversaria di turno (lo stesso dicasi per il giovane sbruffoncello spagnolo, ma almeno i suoi comportamenti non rispettosi avvengono a scambio concluso).
Con ciò non cambio idea: forza Martina! Ma anche a chi si vuol bene quando è il caso si possono rivolgere rimproveri.
Questo è molto difficile, in futuro può anche darsi. In ogni caso non sono detrattori coloro che sono perplessi (me compreso) dalle ultime prestazioni di Sinner, anche Scannagatta di Ubitennis comincia a parlare di involuzione. Senza entrare negli aspetti tecnici noto ultimamente una certa mancanza di umiltà sia in campo che nelle interviste, spero non si stia montando la testa.
Sinner vince il Roland Garros
@ andreandre (#2820935)
concordo vedere in tv con quelli urli 😆
Lo sta già facendo. Se ci fai caso, ieri rispondeva lontano come al solito ma già dal secondo colpo cominciava ad avvicinarsi sempre di più.
Infatti Musetti ha una testa migliore di Sinner e potenzialmente è molto più forte. Me ne darai conferma tra qualche anno o forse pure prima.
A Bergamo-Trento era un ragazzino.
Ora è un ragazzo.
Più avanti sarà uomo.
Il processo di crescita non è solo nelle tecniche di gioco e le esperienze, ma anche dal lato umano e caratteriale.
Pazienza.
Anni di “feroce digiuno” da soddisfazioni tennistiche tendono a voler accelerare processi che vogliono il loro naturale decorso.
Pazienza.
Già l’eccessiva esposizione mediatica non deve essere facile per un ragazzo con origine nel Parco delle Tre Cime, educato e caratterialmente riservato.
Pazienza.
Ma il Muso aveva già dimenticato di aver perso con Nishioka a Parma la settimana scorsa???
urleresti anche te se stessi vincendo dopo 45 uscite al primo turno
il tema è un po’ più generale, è giocare sempre sui teloni o meno. Nadal e Thiem rispondono sì dai teloni ma dopo la risposta in spinta al servizio si portano un metro e mezzo avanti e già il secondo colpo lo giocano con i piedi molto più vicino alla riga di fondo. Musetti ad esempio, peraltro già fenomenale così, per fare un ulteriore step verso l’alto, dovrà avvicinarsi di più al campo non tanto in risposta (dove non esiste un’equazione esatta) ma nel proseguo dello scambio, quando essere troppo lontani ti fa perdere progressivamente campo
Incredibile il tennis! La palla non smashata sul 15-40 è stata la palla che ha fatto girare il Match!
Infatti…non si vede nulla, solo pubblicità
“sul 15-40 anni è spettacolare”
Grandissimo Muso!!!
Ho visto gli highlights della Trevisan…trovo veramente indecente,esagerato, fastidioso e irrispettoso il suo modo di urlare in campo. Sembra che stiano scuoiando vivo un maiale. Al minuto 1’08 ha cacciato un urlo perfino per fare una smorzata
Interessante la dichiarazione di Sinner. Ci fa capire che rispondere vicino al campo non è, e non dev’essere per forza un assioma. Dipende da mille variabili e circostanze. Ci sono giocatori che se la cavano benissimo rispondendo dai teloni (Nadal, Thiem, Monfils, solo per citarne alcuni).
Ricordo che all’Australian Open riuscì, malgrado la stanchezza, a portare Shapovalov al quinto, proprio cambiando atteggiamento alla risposta: arretrando di due metri, scomparvero gli ace del Canadese.
Visto ora il video di Martina, belle le lacrime a fine partita… Un pianto liberatorio.
Ora secondo turno molto più difficile, ma chissà che una volta sbloccatasi non riesca a ritrovare le belle sensazioni della passata edizione…
Devi ricaricare la pagina dopo la pubblicità, e il video appare…è una scocciatura lo so…
Ah, questo sul PC ovviamente.
Sullo Smartphone impalla tutto
Oppure vai sul sito di Eurosport e li guardi direttamente da lì
IDEM
Jannik ha giocato male, male, male.
Su terra doveva essere una partita da 63 64 62.
Fortuna che Herbert è un pollo e che Jannik è un campione dentro….fuori oggi era piuttosto inguardabile.
Speriamo trovi il ritmo.
Stranamente la sensazione che facesse fatica col servizio sembra sconfessata dai numeri, ma boh?…rimane!
Già. Ammetto di esserci rimasto male. Anzi molto male. Forza Sonego, comunque.
@ Carlos Primero (#2820848)
Musetti non avrà mai la testa di Sinner e Sinner mai la tecnica di Musetti.
Avessimo un giocatore che unisce le doti di entrambi avremmo il più forte giocatore di tutti i tempi
Una domanda per chi è esperto, ma i perdenti non vengono mai intervistati? Oppure è una scelta editoriale non riportare le loro parole? Ad esempio mi piacerebbe leggere le parole di sonego o qualche altro perdente, almeno per avere una idea su cosa non ha funzionato
Molti su queste pagine esagerano nel pretendere tanto da Jannik. Si pretende che agisca sempre da cyborg e che abbia già adesso risultati da Nole o da Roger.
Da queste parole ( l’intervista che stiamo leggendo sopra ) si può invece leggere la difficoltà e anche la vulnerabilità di un ragazzino di 19 anni ( perché quello è ) che è ancora a metà del suo percorso.
Ieri tre i 900 messaggi della live ho letto tanti, troppi messaggi inappropriati , scritti probabilmente da ludopatici in quel momento furiosi perché gli stava saltando la bolla.
Jannik ha 19 anni, non è ancora Nole o Federer. Lo svizzero ha vinto il suo primo Slam a 22 anni. Quindi non rompete e scommettete di meno.
Ma avete usato google per tradurre Sinner????? Non si riesce nemmeno a leggere…
Era successo anche a me in un’altra pagina.
Poi ho ricaricato la pagina e ritornato sul video e si vedeva.
Lo sbruffoncello, in abito smanicato prova a smentire il proverbio ed a dimostrare che l’abito faccia il monaco.
Ma noi che abbiamo una certa età sappiamo che non è così: Nadal alla sua età era altrettanto forte, altrettanto smanicato ma per niente sbruffone e provocatore.
A dire il vero, da queste brevi immagini qui proposte (non trovai proprio il tempo di guardare più a lungo la loro sfida ispanicida) l’incontro tra due connazionali, che probabilmente si conoscono e si stimano, portò Alcaraz ad essere meno provocatorio di quanto mostrato nelle quali, evitando di urlare, far il pugno e sfidare con lo sguardo il suo avversario dopo ogni punto fatto.
Sarà una miglioria duratura (ne dubito fortemente…) o solo una conseguenza dello specifico avversario che si trovava di fronte (nel qual caso sarebbe forse anche peggio perché oltre che dimostrarsi sbruffone dimostrerebbe anche di scegliere a priori con chi comportarsi male o bene)? Staremo a vedere nei prossimi giorni.
Per quanto riguarda il gioco, da quel poco che si vede (sapendo che queste sono le scene salienti, le migliori dell’incontro) continua a far paura per quanto è forte e a deliziare gli occhi per quanto giochi bene. Basilascvili sarà sicuramente un banco di prova più impegnativo per lui ma mi stupirei se non lo superasse e se, Russo permettendo, non riuscisse ad arrivare a sfidare Rublev. Lì lo vedrei sfavorito, ma non chiuso.
…inutile girarci intorno: grave, cocente, profonda delusione per l’inopinata sconfitta di Sonego, tale da offuscare (almeno ai miei occhi) tutta la altrimenti brillante giornata tricolore. Delusione non per la sconfitta in quanto tale -a chiunque il tennis interessi ed avesse un minimo di discernimento (a tal proposito mi chiedo chi se ne occupi nelle sale scommesse per dar una quota di 1 a 8!!!) poteva anche venire in mente che Harris 2021 fosse un cliente molto scomodo per Sonego- ma per l’nesorabiltà che l’ha contraddistinta, dal primo a (quasi: ad un certo punto non ressi più la delusione e -me ne vergogno- abbandonai al suo destino il Lorenzo maggiore per dedicarmi a quello più giovane) l’ultimo scambio. Sembrava proprio che vi fossero almeno due livelli di differenza tra i contendenti, tutti a favore del Sudafricano (quasi perfetto, dopo lo stentato inizio).
Mentre, checché ne pensino e scrivano coloro che non vedono e non vogliono apprezzare ciò che Sonego ha rappresentato per il tennis italiano negli ultmii 5 anni e fino a poche settimane or sono, sappiamo che non è così,
Cosa sia successo nella testa -lì dove stava il problema, dato che di fisico stava benone- di Sonego proprio non lo so e dubito che egli stesso e Gipo Arbino lo sappiano. Ma sarà il caso che ci pensino e lo scoprano quanto prima per poter vaccinarsi contro questo misterioso virus, prima che diventi una striscia di sconfitte ustionanti nell’animus pugnandi del Torinese, come quella che caratterizzò buona parte del 2020.
Non mi farei -realisticamente ma pur senza rinunciare a sognare in meglio- grandi aspettative per la breve stagione erbosa: il torneo da lui vinto ad Antalya si disputava sull’erba per modo di dire e poi a Wimbledon venne subito suonato per bene da un buon interprete dei campi in erba come Granollers, erbofilo come ce ne sono tanti. Solo con un sorteggio molto favorevole secondo me Sonego potrà fare un po’ di strada a Church rd.
Dove invece concentrerei le energie, fossi in lui, è nella seconda breve stagione rossa e soprattutto sul duro per raggiungere il picco di forma nella stagione al coperto dove ha molti punti da difendere e dove già dimostrò di valere la classifica che ha.
Comunque: sempre al suo fianco! Forza Sonego!
Peccato Sonny nemmeno un cenno…
Sarebbe stato interessante sapere.
Il Muso migliora di personalità e gestione, gara dopo gara.
Vuoi vedere che tra un po’ nei commenti ci si augurerà che JS possa avere la stessa testa di Lorenzo il Magnifico? 😎
Non riesco a vedere nulla, solo 30 secondi di pubblicità…