Da Biella: Il resoconto dei Quarti di Finale. Collarini che ha sconfitto in rimonta Gaio “«Quel punto nel settimo gioco può davvero aver cambiato la partita”
Al Thindown Challenger di Biella cade l’ultimo italiano. Nei quarti di finale del quinto torneo internazionale organizzato in città da Cosimo Napolitano (nelle prossime settimane ce ne saranno altri due) Federico Gaio è stato superato dopo due ore e 5 minuti dall’argentino Andrea Collarini con il punteggio di 4-6, 6-4, 6-1. Così come gli era capitato nel turno precedente il faentino, quinta testa di serie e numero 138 del ranking, entra bene nella partita togliendo subito la battuta al coetaneo (entrambi hanno 29 anni). La fase iniziale è ricca di break: cinque in totale è quello in più costa il set al sudamericano, che cede 6-4 in 45 minuti.
Malgrado abbiano la stessa età i due tennisti si sono incontrati solamente due volte in passato. Nella prima occasione, datata 2013, sulla terra di Santiago, vinse Collarini che replicò quel successo anche nelle qualificazioni dell’Australian Open di tre anni fa. A Biella, almeno per un’ora, è sembrato che l’azzurro potesse invertire il trend. Il secondo set sembrava di nuovo avvantaggiare Gaio, abile a salire 4-2. Nel settimo gioco però è arrivata la svolta con il romagnolo incapace di sfruttare una palla break. Così nel gioco successivo perde per la prima volta in questa frazione il servizio, complici un doppio fallo e un errore gratuito. Altri due errori sul 4-5 e una demi volée complicata stoppata dal nastro, riportano il match in parità, con un parziale di 4-0 per Collarini.
«Quel punto nel settimo gioco può davvero aver cambiato la partita – spiega il tennista di Buenos Aires -. Non mi sentivo al meglio: mi pareva di non avere abbastanza energie e Gaio giocava davvero bene. Ho cercato di restare aggrappato al match e dopo un punto ho urlato forte per darmi coraggio e sentirmi in partita. Da lì sono diventato il protagonista della sfida». In effetti il parziale per lui si è allungato fino al 10-1 finale, che gli ha permesso di portarsi a casa il set decisivo per 6-1.
Per la quarta volta in città (nel 2016 uscì all’esordio per mano del connazionale Berlocq; nel 2019 approdò ai quarti, stoppato da Paolo Lorenzi 6-1 al terzo, mentre lo scorso settembre si fermò al secondo turno con Rola) Collarini ha un best ranking da numero 186. «Per pensare di arrivare tra i top 100 finora mi è mancata la continuità – conclude -. Essere più regolare: tutti nel circuito giocano bene, però il mio problema è di esserci riuscito per meno settimane rispetto a tanti altri tennisti. Adesso penso di aver raggiunto una maturità diversa: so che mi mancano meno anni rispetto a quelli che to trascorso sul circuito, quindi sto molto più tranquillo».
Gaio è arrivato in fondo svuotato. «L’argentino ha alzato il livello e non ero in condizioni fisiche per riuscire a mantenermi attaccato – ha detto al termine dell’incontro -. Ho disputato tante partite: fisicamente e mentalmente ne ho risentito abbastanza. Nel terzo ero a terra: ho cercato di alzare il gioco, senza riuscirci. Mi resta un po’ di rammarico, ma guardo già ai prossimi tornei».
In semifinale si affronteranno Varillas e il transalpino Alexandre Muller. Il 24enne ha disputato una delle partite più belle della settimana e ha avuto ragione dell’ex numero 21 Atp Leonardo Mayer (ora sceso in 160° posizione) per 6-3, 6-4. Nella parte bassa del tabellone si sfideranno Collarini e il connazionale Guido Andreozzi, a segno dopo due ore e 35 minuti sul 22enne inglese Jay Clarke: 3-6, 6-3, 7-5 il punteggio. I due argentini si sono incontrati sette volte, con Andreozzi in vantaggio 4-3. Collarini ha vinto i primi due match, disputati nel 2012 in Brasile e l’anno successivo in Colombia e l’ultimo, giocato due anni fa a Buenos Aires. In mezzo il poker calato da Andreozzi, a segno a Porto Alegre e Campinas (’13 e ’14), poi a Cortina nel 2017 e a Bastad nel 2018
RISULTATI QUARTI DI FINALE MAIN DRAW
[Alt] A. Collarini (ARG) b. [5] F. Gaio (ITA) 4-6, 6-4, 6-1
[7] J. Varillas (PER) b. J. Menezes (BRA) 6-4, 6-3
[Q] G. Andreozzi (ARG) b. [Alt] J. Clarke (GBR) 3-6, 6-3, 7-5
A. Muller (FRA) b. L. Mayer (ARG) 6-3, 6-4
RISULTATI TABELLONE DI DOPPIO
[1] A. Goransson (SWE) / N. Lammons (USA) b. N. Balaji (IND) / J. Nedunchezhiyan (IND) 6-4, 3-6, 10-8
[2] R. Matos (BRA) / F. Meligeni Rodrigues Alves (BRA) b. J. Domingues (POR) / P. Sousa (POR) 7-5, 6-3
[3] S. Martos Gornes (ESP) / A. Sitak (NZL) b. L. Margaroli (SUI) / A. Shamasdin (CAN) 6-1, 7-6 (4)
8 commenti
gaio avrà raggiunto il suo 4-5 quinto quarto di finale challenger quest’anno, 1 sola semifinale challenger. Dispiace perchè sicuramente è un giocatore che vale, però molto limitato, moltissimo, deve fare di più, dai fede
Gaio ha già raggiunto l’apice della sua parabola tennistica
Ma quad do mai.
Porta delle statistiche a supporto di quel Che scrivi o taci che è meglio
Ti faccio una domanda e spero che tu mi dia una risposta.
Per quale motivo da qualche mese hai cominciato a scrivere questi post? Prima eri un utente interessante ora sei diventato solo noioso.
Ma pensi veramente che questa tua superstizione giovi al movimento tennistico italiano?
Il problema di Gaio è che è completamente fuori peso e fuori condizione atletica,altrimenti a livello challenger ne macinerebbe diversi.
Senza forze all inizio del terzo ma dai…gaione
È abbastanza risaputo che i giocatori italiani hanno spesso la tendenza a crollare a valle delle occasioni non colte.
Siamo sempre stati fragili mentalmente.
Penso che Gaio meritava ZERO commenti ma non voglio infierire. Il mio commento ce l’ha!