Roland Garros, ci sarà pubblico dal primo giorno, e forse 5mila spettatori dai quarti di finale
Arrivano buone notizie per gli appassionati francesi (e non solo). Il ministro dello sport Jean-Michel Blanquer ha rilasciato una dichiarazione al canale tv France 3 (e riportata anche da Reuters), in cui afferma che “Il limite all’accesso di pubblico per l’edizione 2021 di Roland Garros è stato fissato al 35% per l’inizio del torneo, con un massimo di 1.000 spettatori per campo, ovviamente”. Quindi mille persone per i due campi principali, e poi a scalare per quelli secondari fino alla percentuale consentita. Ma non è tutto. Questa soglia è determinata per i primi 10 giorni del torneo. A meno che non si verifichi un netto peggioramento della situazione sanitaria, a partire dal 9 giugno (quindi per i quarti di finale) la capienza potrà aumentare fino al 65%, senza superare le 5.000 persone nel caso del Philippe Chatrier – che ha una capacità di 15.000 posti – e del Suzanne Lenglen (10.000).
La presenza di spettatori quindi dovrebbe essere nettamente superiore rispetto al torneo disputato lo scorso ottobre, quando solo 1000 persone hanno potuto assistere alle partite sul Chatrier, finale inclusa.
Con questa decisione, si spiega la mossa della FFT di ritardare l’inizio del proprio grande torneo, in modo da consentire per gli ultimi quattro giorni di gare la presenza di una cornice di pubblico più consistente.
Attendiamo la comunicazione ufficiale da parte di Roland Garros, ma dopo le parole del ministro, la strada pare ormai tracciata.
Marco Mazzoni
TAG: FFT, norme anti-covid, pubblico, Roland Garros 2021
6 commenti
@ Cortomuso (#2781361)
BElla riflessione, ma vedi, ormai si ragiona per slogan, ovvero non si ragiona affatto. Ci hanno trasformato in una platea di persone prese dal panico, e se sei preso dal panico, difficilmente ragioni con lucidità.
Gli spagnoli e i francesi aprono per loro interesse. Noi per interesse degli altri.
@ Cortomuso (#2781361)
ma per favore gli spagnoli sono come gli svizzeri,,conta solo aprire e se ne fregano di tutti
Stamamani il mio cervello si è svegliato con l’unico intento di criticare l’organizzazione del torneo di Roma a meno di una settimana dal suo inizio, in virtù, anche, della conferenza che si terrà a brevissimo.
Vi chiederete, giustamente, voi: perchè tutto ciò?
Semplicemente perchè è imbarazzante vedere il torneo di Madrid con il 40% di capienza fin dal primo turno, con primi “schizzi” di una “nuova normalità”, mentre qui, a meno di una settimana dall’inizio-lo ribadisco, c’è gente che ha preso il biglietto quest’anno o, peggio ancora, lo ha dall’anno scorso e non sa di che morte perirà.
Messa così la mia critica potrebbe semprare quella di un frustrato che ha preso il biglietto e molto probabilmente sarà costretto a rinunciare ma non è cosi, anzi, io un biglietto manco ce l’ho: la mia frustrazione deriva dal fatto che non ci sono numeri per far sì che il torneo si disputi senza pubblico o con pubblico a partire dagli ottavi(presa in giro clamorosa!). Ve ne elenco un paio che ho trovato rapidamente grazie a google
Tasso di vaccinazione
25% prima dose in Spagna/24% prima dose in Italia
10% entrambi le dosi in Spagna/11% entrambi le dosi in Italia
Curva epidemiologica
Da inizio marco circo la curva è andata ad abbassarsi attestandosi nell’ultima settimana, in entrambi i paesi, sul 4/5% di positività(dal 8/9% di un paio di settimane antecedenti).
Se consideriamo poi le due città dove si disputano i tornei
periodo 20/4-3/5
casi totali Madrid: 25.000 circa
casi totali Roma: 15.000 circa
Potremmo prendere tanti altri numeri e vedremmo che la situazione, con alcuni, sarebbe addirittura migliore nella capitale italiana rispetto a quella spagnola.
A questo punto deve essere una questione di venti e correnti.
A Roma il microclima favorisce la diffusione del virus all’aperto. A Barcellona Madrid e Parigi no.
Oppure è il vento dell’idiozia che soffia sempre più forte sul nostro paese.
Invece il Governo per i nostri Internazionali latita ancora… che gente!