Da Biella: Il resoconto della Prima Giornata di Qualificazioni (02 Maggio 2021)
Il «grande» tennis è tornato a Biella. Dopo i quattro Challenger indoor disputati tra febbraio e marzo (al primo ha partecipato pure l’ex numero 1 al mondo Andy Murray) maggio porterà altri tre eventi. Il primo è scattato domenica con otto incontri validi per il tabellone di qualificazione.
I colori azzurri sono stati salvati da Matteo Viola (vincitore in città nel 2014, quando s’impose su Volandri con il punteggio di 7-5, 6-1), favorito dal ritiro del marocchino Elliot Benchetrit quando si trovava in vantaggio di un set (6-4). Niente da fare invece per le due wild card piemontesi Stefano Reitano e Pietro Rondoni. Il torinese (seguito da coach Gipo Arbino, tecnico di Lorenzo Sonego) ha ceduto al bulgaro Dimitar Kuzmanov per 2-6, 6-2, 6-2; mentre il vercellese poco ha potuto contro l’argentino Guido Andreozzi, a segno con il punteggio di 6-2, 6-2. L’ultimo italiano in campo è stato Riccardo Bonadio, che ha impegnato a lungo Felipe Meligeni, salvo cedere con il punteggio di 6-4, 3-6, 6-4. Negli altri risultati si segnalano i successi di Marcelo Barrios Vera (6-3, 6-2 a Gabashvili), Nicola Kuhn (7-6, 6-2 ad Halys), Viktor Galovic (6-4, 6-3 a Ito), Maximilian Marterer (6-2, 7-5 a Vatutin).
Quella scattata domenica è l’edizione numero 28 di un torneo internazionale organizzato in città, il quinto di una stagione incredibile, che sta regalando enormi soddisfazioni al direttore Cosimo Napolitano e allo staff di Tennis Lab Biella. Nel primo turno del main draw la tds 1, il portoghese Pedro Sousa (33 anni, 113 Atp) esordirà contro il brasiliano Joao Menezes (classe ’96, 197 Atp); mentre il secondo favorito della vigilia, Hugo Dellien (27 anni, 125 Atp) sfiderà il talento di casa Stefano Napolitano. In questa stagione il boliviano ha raggiunto il tabellone principale degli Australian Open, sconfitto dal tedesco Koepfer. Poi si è spostato sulla terra, dove ha partecipato a cinque tornei. Nel Challenger di Conception, in Cile, ha raggiunto i quarti, stoppato da Sebastian Baez, mentre nell’Atp 250 di Cordoba, in Argentina, era stato eliminato subito da Marco Cecchinato, subendo la stessa sorte a Buenos Aires. Tornato nel circuito Challenger a Belgrado aveva raggiunto il secondo turno, eliminato da Nakashima, mentre due settimane fa a Roma si era arreso a Vit Kopriva (287 Atp) per 7-6 (4), 6-3. Stagione complicata anche per il ventiseienne azzurro, sceso in 327° posizione, che dopo l’intervento al gomito subito nel 2020, sta faticosamente cerca di ritrovare il suo miglior tennis.
Il match più interessante sarà quello che metterà di fronte lunedì intorno alle 15 la tds 5 Federico Gaio (138 Atp, 29 anni) a Paolo Lorenzi, che a fine anno spegnerà la quarantesima candelina. Il bilancio nei quattro precedenti è in perfetta parità, con Gaio a segno nella loro prima sfida datata 2011 sul veloce di Recanati e nel 2019 a Manerbio. Il toscano, che da tempo ha fissato la sua residenza in Florida, aveva vinto nel 2016 sul veloce indoor di Mosca e due anni fa nella capitale.
«Sarà una partita difficile – dice Lorenzi -. Federico sta giocando molto bene, si sta avvicinando ai primi 100 e spero possa raggiungere questo obiettivo il prima possibile». L’azzurro, finalista in città nel 2019, quando fu sconfitto all’epilogo da Gianluca Mager, si sofferma sul boom del tennis italiano. «Era normale che il movimento esplodesse: abbiamo la fortuna di avere tanti tennisti di valore. In più sono tutti bravissimi ragazzi: io spero nel mio piccolo di aver dato una mano, ma certo il talento che hanno loro non l’ho avuto. L’augurio è di vederne qualcuno alle Finals di Torino dei prossimi anni».
In quattro mesi Biella ha visto (e vedrà) la disputa di sette Challenger. «Devo fare i complimenti a Napolitano – conclude Lorenzi -. Il tennis internazionale ha fatto tappa a Biella a lungo ed è incredibile. Spero faccia bene alla città e ai ragazzi in modo che possono iniziare a giocare a tennis. Per quel che mi riguarda ho ancora voglia di stare in campo, almeno fino al termine della stagione, poi prenderò una decisione. Sto facendo un po’ più di fatica sulla terra, spero di ritrovare pian piano la condizione in vista di Parigi».
Nessun precedente tra Alessandro Giannessi (semifinalista pochi giorni fa nel Challenger di Roma 2) opposto alla tds 7 Juan Pablo Varillas e tra Lorenzo Giustino e l’australiano Aleksandar Vukic.
RISULTATI PRIMO TURNO DI QUALIFICAZIONI
[7] D. Kuzmanov (BUL) b. [WC] S. Reitano (ITA) 2-6, 6-2, 6-2
[4] M. Marterer (GER) b. [Alt] A. Vatutin (RUS) 6-2, 7-5
[6] M. Barrios Vera (CHI) b. T. Gabashvili (RUS) 6-3, 6-2
N. Kuhn (ESP) b. [1] Q. Halys (FRA) 7-6 (5), 6-2
[5] F. Meligeni Rodrigues Alves (BRA) b. [Alt] R. Bonadio (ITA) 6-4, 3-6, 6-4
M. Viola (ITA) b. [8] E. Benchetrit (MAR) 6-4, ritiro
[WC] V. Galovic (CRO) b. [2] T. Ito (JPN) 6-4, 6-3
[3] G. Andreozzi (ARG) b [WC] P. Rondoni (ITA) 6-2, 6-2
5 commenti
Veramente ho fatto parte del comitato organizzatore di un futures per 5 anni, occupandomi di molte cose tra cui fare l’addetto stampa. Personalmente trovo le lenzuolate con annesse lodi sperticate al capo di cattivo gusto e fuori luogo e preferirei che il sito non le propagasse.
Se avessi una minima idea di che cosa significa organizzare tornei in questa situazione generale, cambieresti tono e atteggiamento.
Ma non lo sai; ci si può sempre informare.
Stefano Reitano è il figlio di Mino?
L’adetto stampa più prolisso del circuito challenger.
Redazione, evitate i copia/incolla di questi comunicati. Mancano di obiettività e leggere roba tipo “regalando enormi soddisfazioni al Direttore Cosimo Napolitano e al suo staff” non è quello che ci si a su questo sito.
Manca solo “è una bella mamma”.
Grande Paolo precursore di questa nidiata il talento c’è eccome. Il talento del lavoro