Pedro Martinez si è arrabbiato con un fotografo e Carlos Ramos è dovuto intervenire
Pedro Martínez ha perso oggi dopo tre ore di battaglia da Cameron Norrie, fornendo uno degli incontri più emozionanti di questa edizione del torneo dell’Estoril.
Tuttavia questa partita è anche legata ad un episodio che si è concluso con l’arbitro Carlos Ramos che è dovuto addirittura scendere dalla sedia per far calmare il tennista e dare al giocatore un avvertimento.
A metà del secondo set, Martinez si è arrabbiato molto con il fotoreporter del torneo e ha iniziato a gridare nella sua direzione. Più volte ha detto “Stop!” e ha anche chiamato il fotografo “maleducato”, il che ha fatto sì che l’arbitro della partita dovesse intervenire. Ramos è sceso in campo e si è frapposto tra Martinez e il fotografo, con la questione che si è conclusa con un avvertimento per condotta antisportiva allo spagnolo.
8 commenti
Il paparazzo di solito fa gli scatti ma stavolta è scattato Pedro!
È uno sport dannato. In un attimo tutto cambia. Fate caso al 4 a 1. In molti casi sembra che scatti un blocco mentale a chi è in vantaggio, permettendo all’avversario di recuperare. Ricordo Fognini- Nadal di qualche anno fa. Fabio vince il primo set, 4 a 1 al secondo, blocco totale, Nadal rimonta vince il set e nel terzo non c’é storia. Che rabbia quella volta. enzo
Martinez non sopporta che gli si dica “guarda l’uccellino” perché pensa che sia rivolto al suo.
Secondo me si e’ arrabbiato perche’ continuava a fotografare il suo profilo peggiore. Nel circuito tutti sanno che Martinez e’ vanitoso.
Petrocic nel partita con Cobolli, si è messo a gridare contro il giudice di sedia.
Poi a fine partita ha buttato a fondo campo la battuta(sia la prima che la seconda).
A guardare le statistiche degli ultimi anni, pare che a sforare ci sia in primis e di gran lunga un italiano.
Due pesi e due misure con Nadal quel fotografo dopo due minuti sarebbe finito su un altro campo
Ultimamente vedo parecchi giocatori sclerare.
Il Tennis si sa è un gioco molto mentale, a volte psicologicamente molto provante. Panatta lo definì lo sport del diavolo, non a caso.