Kyle Edmund si è operato al ginocchio sinistro, out per diversi mesi
Il tennis britannico questa settimana è tornato sugli scudi grazie al bellissimo torneo giocato da Daniel Evans a Monte Carlo, sconfitto in semifinale da Stefanos Tsitsipas. Si sono invece perse le tracce di Kyle Edmund, ventiseienne arrivato ad un ottimo best ranking al n.14 nell’ottobre del 2018, anno in cui aveva raggiunto le semifinali dell’Australian Open vinto l’European Open ad Anversa. Il suo ultimo ottimo risultato è stato il secondo titolo in carriera nel 250 di New York ad inizio 2020. Poi solo problemi per il “brit”, che ancora non è riuscito a giocare un solo match nel 2021.
Arriva notizia di un’operazione al ginocchio sinistro, a cui si è sottoposto a fine marzo in Svizzera, per cercare di risolvere definitivamente dei problemi che lo stavano penalizzando dall’autunno del 2018.
L’intervento è stato eseguito dal dottor Roland Biedert, un luminare del campo, recentemente intervenuto anche su Roger Federer, Stan Wawrinka e Juan Martin del Potro. I problemi di Edmund sono iniziati nell’ottobre 2018, quando una risonanza magnetica aveva rivelato del fluido dietro al ginocchio sinistro. Ha cercato di contenere il problema, ma la situazione nel 2020 è peggiorata a tal punto da bloccarlo completamente. Infatti Edmund (oggi al 69 del ranking ATP) è fermo dal primo turno di qualificazioni al torneo di Vienna dello scorso ottobre.
Anche se l’operazione pare sia stata una “procedura di routine”, il rischio di uno stop di molti mesi è concreto. Il suo staff non ha dichiarato alcuna data per il rientro, si spera per Wimbledon e la stagione su erba, ma visto che il problema si trascinava da oltre due anni, si prenderà tutto il tempo necessario per sanare completamente l’articolazione.
Marco Mazzoni
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6 commenti
Sono 2 giocatori agli antipodi:
Danny Evans,uno degli ultimi testimoni di un tennis ” d’ Antan”,a 360 gradi,”ottima mano”, frequente uso non solo del serve&volley ma anche talvolta del chip&charge,
Kyle Edmund è invece il classico giocatore moderno,interprete della scuola degli attaccanti da fondo campo,( fondata alla fine degli anni 80 da Andre Agassi,l antesignano del Tennnis dei giorni nostri) dei ” picchiatori” che basano pressoché tutto sul ritmo forsennato e sulla ricerca dei vincenti e delle chiusure dei punti da fondo,
nutrita schiera a cui appartengono il nostro Jannik,i vari Rublev,Medvedev e altri emergenti .
Si vero non è per nulla ben augurante…
Speriamo vada meglio
Auguri a Kyle di un ritorno ad alti livelli. Tra i britannici lo preferisco ad Evans, speriamo abbia risolto i suoi problemi.
mia vicinanza torna presto
Se lo ha operato lo stesso chirurgo di Del Potro, la cosa non è ben augurante
Auguri Kyle…ti vidi a livello Challenger a Monza e a Milano quando non avevi neppure 18 anni e subito pensai che saresti entrato nel tennis che conta come poi è avvenuto…
I miei migliori Auguri fi riprenditi bene e tornare forte come prima nel circuito.