Billie Jean King Cup: Romania – Italia 1-3. Parlano Tathiana Garbin e Elisabetta Cocciaretto
Tathiana Garbin : “Sono veramente molto orgogliosa delle mie ragazze . Vederle battersi con questa determinazione e con questo carattere, con una grande voglia di essere protagoniste, non può che rendermi fiera di questo gruppo”.
Le avevo chiesto, come del resto fa il suo coach Fausto Scolari che stavolta ha sofferto da casa, di essere aggressiva, di andarsi a prendere il punto e principalmente essere protagonista del suo tennis e del suo destino e credo che proprio questo alla fine abbia fatto la differenza. La sua avversaria non regalava nulla e ogni volta che si trovava sotto Buzarnescu ha alzato l’asticella e il livello del proprio gioco, per cui Elisabetta è stata bravissima a conquistarsi ogni singolo punto. E’ una ragazza giovane come età però a me piace tantissimo la personalità e il carattere che riesce a dimostrare in campo, specie nei momenti decisivi. Ogni volta che c’è un punto importante lei non aspetta e va a conquistarselo, probabilmente anche giocando per una squadra è più facile perché le compagne e la capitana ti sostengono e chiedono coraggio e tu rispondi con il successo. Una cosa davvero meravigliosa.
Con Jasmine è successo tutto in maniera repentina dopo il primo set, ha perso un po’ di campo, avrebbe dovuto rimanere più vicina e fare più gioco, invece non ha avuto più la determinazione e l’aggressività iniziale. A quel punto c’erano due opzioni: o stare dietro e giocare colpi con più traiettoria oppure torni più vicina, Jasmine ha fatto una via di mezzo e questo le è costato il match. Ma anche lei si è battuta sino alla fine, dimostrando massimo attaccamento alla squadra, e questo è l’aspetto più importante.
Io sono contenta di come stiamo costruendo la squadra, con un affiatamento speciale nelle sue componenti. Stavolta mancava Camila però è stata costantemente in contatto con noi e sostenuto il gruppo, segno che c’è una grande voglia di azzurro e di onorare questa maglia. Meritiamo le Finals? A mio avviso sì, però ora è meglio rimanere con i piedi per terra. Abbiamo centrato un risultato significativo, siamo state brave a cogliere l’occasione e questo è un dato di fatto ma dobbiamo continuare con umiltà a fare crescere questo gruppo e il nostro tennis”.
Elisabetta Cocciaretto : “Ho cominciato un po’ tesa e per tutta la partita sono stata abbastanza contratta, senza essere sempre aggressiva come avrei dovuto e senza riuscire ad esprimere appieno il mio gioco, con alti e bassi. La mia avversaria è rimasta attaccata ad ogni punto, per cui nei momenti importanti ho cercato di mettere quel qualcosa in più e adesso sono felicissima per aver portato due punti alla squadra. Siamo un grande gruppo, ci meritiamo di andare alle Finals 2022 e faremo tutto il possibile per onorare la nostra bandiera.
Dopo Miami sono stata ferma un po’, però in queste giornate di allenamento a Cluj ho cercato di ritrovare il mio tennis. Avevo buone sensazioni e ho cercato di riprendere anche il ritmo dal punto di vista fisico: ieri ho avuto qualche difficoltà in più, talvolta andavo in affanno, oggi invece mi sono sentita meglio in campo, magari ero meno reattiva ma la palla della Buzarnescu era più veloce. Ci siamo allenate bene fin dal nostro arrivo, supportandoci l’una con l’altra, e questo è il risultato.
Tathiana mi diceva di stare vicina alla riga, di essere aggressiva e avere coraggio, che sono poi le stesse cose che mi consiglia il mio coach Fausto Scolari. Posso recriminare per il fatto che in alcuni momenti mi sono tirata indietro e lei, dall’alto della sua esperienza, l’ha capito. Fino all’ultimo non sapevo chi avrebbero schierato le nostre avversarie, comunque dentro di me sapevo che era fondamentale questo incontro perché poi nel doppio le rumene sarebbero state favorite, per questo ho dato tutto quel che avevo. Ci tengo a salutare chi ha tifato per noi da casa a cominciare dalla mia famiglia e dal mio allenatore e i suoi familiari”.
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In effetti Buzarnescu ci ha di fatto regalato la vittoria con i suoi due pessimi tie-break.
Ma in uno sport di confronto come il tennis, senza parametri assoluti di valutazione, spesso anche l’errore gratuito è tale solo dal punto di vista tecnico.
La Fed Cup non è stata affatto “data via”, le hanno solo cambiato nome ma resta gestita direttamente dalla ITF ed il formato è assolutamente identico.
La variante su come disputare la fase finale era stata decisa prima del cambiamento del nome.
Aspetto secondario ma anch’esso significativo è che il sito web è rimasto lo stesso, a parte il nome.
Che poi venga disertata regolarmente dalle giocatrici che si sentono troppo importanti per la loro piccola nazionale, da Halep (che giocherà a Stoccarda) a Osaka, da Andreescu a Konta, fino perfino Zarazua e Swiatek (non che sia da meno delle altre come giocatrice, ma è arrivata alla ribalta solo da pochi mesi) è un altro discorso.
Magari se ne ricordano solo per la finale, quando c’è maggiore interesse mediatico e tutti la guardano, Anche se Barty ancora di mangia le mani per la figuraccia patita.
Commento interessante, non sono sicuro di condividere tutto ma mi sembrano considerazioni non banali. Non mi ricordo altri tuoi commenti, li aspetto con curiosità.
Il tennis ha dato via 2 suoi gioielli di famiglia.
Perdipiù riorganizzati malamente.
Le nostre ragazzine comunque fanno con impegno il loro dovere.
Complimenti per il passaggio al turno successivo, ma livello delle nostre modesto.
@ Aldair (#2761003)
Perché? Se lo meritano?
concordo in pieno
comunque, al di là delle assenze, abbiamo vinto noi
Complimenti a tutto il gruppo!
Sarebbe davvero assurdo che avendo battuto le riserve delle riserve romene si parlasse di una resurrezione del nostro tennis femminile che è in profondissima crisi da 5 anni come minimo. Bisognerebbe avere coraggio e dare fiducia alle nate tra il 1990 e il 2000 che negli anni d’oro di Schiavone e c.sono state messe nel dimeticatoio invece di dare inviti a giovani già sul viale del tramonto a 18/20 anni. Basta elogiare la Garbin che è stata una delle artefici di questo. La ricordo a Roma comportarsi male in un match tra una sua assistita e una 1995 in un match delle prequali. Ricordatevi che essere stata una discreta giocatrice non significa necessariamente essere un buon coach o capitano…
@ Annie (#2760808)
Ahahahah
Complimenti a Tatiana Garbin ed a tutte le ragazze. Un grande e meritato successo. Abbiamo tenuto alta la nostra bandiera. Forza Italia
Avanti così! Brave azzurre:
@ Gaz (#2760847)
Semplicemente la ex federation cup è vista come una competizione scadente, inutile che ruba tempo e risorse (psico-fisiche ).
Lo stesso vale per la Pique Cup ..
Billie Jean King Cup e Pique Cup. Ma di cosa stiamo parlando? Per quale motivo le big dovrebbero prestarsi a questi scempi no-sense?
Complimenti, bravissime.
Speriamo che questa vittoria aiuti a riportare una maggiore attenzione verso il femminile
Brave le nostre ragazze e complimenti alla Garbin ed al suo gruppo.
è una coppa che non interessa a nessuno.
“la sua avversaria non regalava nulla” in una partita dove non si contano i gratuiti mentre si contano sulle dita di una mano gli scambi più lunghi di tre colpi ….
Meritiamo le finals?
@ GERULA.IT.IS (#2760851)
Halep?
@ Annie (#2760808)
C’era la Harley?
Dichiarazioni di circostanza,di felicità e soddisfazione ovvia ma sarebbe più interessante la conferenza della Niculescu,non tanto sui match quando su cosa c’è di reale su questo ammutinamento collettivo.
Lei da poco capitana.
Sui rapporti con le colleghe.
Bravissima Coccia…onore delle Marche !!!
Bravissime, con pazienza e fatica ma superando anche i momenti critici..che brava la Tatiana a tenere sempre le ragazze fiduciose e attaccate al match