Le dichiarazioni di Jannik Sinner e Riccardo Piatti dopo la conquista delle finale a Miami
Jannik Sinner : “Agut ha alzato il ritmo alla metà del secondo set, io non ho servito benissimo e ho fatto qualche errore. Ho cercato di rimanere attaccato alla partita perché finire sotto 4-3 con il break… non sarebbe stato facile rientrare. Ovviamente preferiresti non trovarti in quella situazione, ma anche quando ti trovi sotto 0-40 non è detto che tu debba perdere il game. E proprio quel game ha cambiato un po’ la partita: ci sono punti che possono decidere un match. In ogni caso, essere sotto di un break non significa niente. La partita non è certo finita.
Non è mai semplice affrontare Roberto, perché capisce molto bene il gioco e fa tornare indietro molte palle. Sapevo che sarebbe stata totalmente diverso. Non ho pensato alla vittoria di Dubai, non penso tanto a queste robe. Nella terza frazione quando quando ho perso il servizio lui è salito di livello ed io ho dovuto cambiare qualcosa in maniera veloce e servire meglio, sotto 3-1 ero sicuramente sotto stress. Poi ho voluto spingere di più, e forse è stata cosa migliore da fare in quel momento.
Nel penultimo game, al servizio, ho sentito di aver trovato un po’ più di ritmo. Lui, il game dopo, ha messo tante ‘seconde’ e ho deciso di spingere al massimo: anche se mi fosse andata male saremmo andati 5-5….
Sapevamo che molti giocatori non sarebbero venuti qui, quindi sono arrivato a Miami con la mentalità giusta e mi sono sentito bene sin dall’inizio. Ho cominciato il torneo già con l’idea di arrivare in fondo. Certo, non è una cosa che è capitata solo qui, in tutti i tornei che gioco penso di poter andare lontano ma non mi metto mai fretta. Penso a giocare dopo partita, poi vediamo cosa accade. Ogni settimana cerco di vincere più partite possibile, a volte va bene, a volte meno bene“.
Riccardo Piatti : “Lo spingiamo a pensare che deve giocare per migliorare. Voglio vedere il miglioramento durante la partita, dentro la partita. Io devo allenarlo, spiegargli come è il tennis. Poi quando gioca le partite devo analizzare quello che succede per aiutarlo a crescere ancora. Jannik nell’ultimo periodo ha fatto un grandissimo miglioramento perché quando non gioca bene lo riconosce per primo. Per esempio, a Miami, contro il francese Gaston al primo turno, ha sbagliato solo un punto, come giocata, in tutto l’incontro. E quando gliel’ho detto lui già sapeva di quale punto stessi parlando.
C’è tanto da imparare se si hanno ambizioni importanti. Oggi Jannik ha fatto un 70% bene ma c’è un altro 30% che dobbiamo analizzare con calma, perché si può migliorare. Ci sono dei momenti della partita in cui va trovato il giusto bilanciamento tra aggredire e adeguarsi. Ci sono situazioni che vanno gestite con attenzione: oggi per esempio Jannik in una certa fase dell’incontro perdeva sempre i primi punti dei game. Su questo bisogna riflettere: non si può sempre partire sotto 0-15. O 15-0 se serve l’altro.
Negli allenamenti del servizio, per esempio, deve cambiare angoli, velocità, rotazioni. In pandemia abbiamo lavorato sui colpi in back e sul gioco al volo. Deve venire avanti, aprirsi in campo, giocare la smorzata. Alcuni miglioramenti si vedono già in allenamento ma in partita non escono ancora. Credo che la stagione sulla terra battuta, che parte la prossima settimana, gli sarà molto utile in questo senso. Quando tornerà dalla Florida a Bordighera, per 4 settimane dormirà con Dalibor Sirola perché si deve preparare bene. Secondo me Jannik è un ottimo giocatore da terra battuta perché è capace di produrre forza e velocità anche sulla superficie lenta, cosa molto difficile, e ha più tempo. A Parigi lo scorso ottobre era quello che tirava più forte sia di diritto che di rovescio. Giocare sul rosso è ottimo perché lo aiuta a capire che deve usare le rotazioni, deve usare la smorzata, deve usare le angolazioni, deve andare a rete. Lo scorso anno a Kitzbuhel vinse al primo turno con il tedesco Kohlschreiber tirando ‘manate’. Poi contro il serbo Djere perse giocando una partitaccia perché faceva un solo quel tipo di gioco e non bastava”.
Tutte le partite sono come esami da superare. La cosa peggiore per lui a Miami è stato il secondo turno con Khachanov dove secondo me ha sbagliato tantissimo nel modo di giocare. Ma ha superato l’esame perché ha tante altre cose: il fisico, la testa, ha tante doti”.
Bisteccone Galeazzi: competenza 4, coinvolgimento emotivo 5 (ogni tanto si risvegliava dal torpore e buttava la qualche aggettivo altisonante), simpatia 6 (da 8 qualche siparietto con Adrianone)
Tommasi: competenza 9 (clamorosa la sua conoscenza delle statistiche, che utilizzava al meglio per spiegare le partite, senza annoiare con inutili dati), coinvolgimento emotivo 7, simpatia 5 (non brillava da questo punto di vista, però da 9 alcuni siparietti col buon Clerici).
Chi mi conosce lo sa, …, stasera c’e’ una FINALE,…un solo risultato e’ ammesso!
Secondo me i 600 punti (con annessa sconfitta in finale) sono peggio di un titolo. Ok i 600 punti cmq guadagnati che gli facilitetebbero i primi turni dei prossimi tornei, ma la sconfitta eventuale sarebbe buona solo da prendere come spunto di crescita.
Poi c’è l’altra faccia della medaglia. Se vincesse, gli costerebbe grande aumento di pressione ed aspettative per il prossimo futuro. E a me l’Italia fa paura, non sa proteggere i grandi sportivi. In questo paese agli sportivi non si perdona niente.
In ogni caso, quando arrivi in finale, e con un avversario non proibitivo, i punti contano poco. Bisogna vincere. Ma se perdesse va bene lo stesso, è giovane. Meglio perdere oggi e vincere tanto domani, che il contrario.
Non condivido. Clerici per me , nr 1. Con Tommasi, poi, accoppiata unica per competenza unita alla leggerezza e capacità di coinvolgere. Cerco sempre i suoi articoli, di qualsiasi cosa scriva li leggo connpiacere.
@ Ambrogio (#2741261)
Vivi nel paese delle fiabe ? Scrivi di onesta’ quando nel paese in cui vivi di onesta’, non c’e’ nemmeno l’ombra e le istituzioni in primis, ne sono l’emblema. Gli atleti pro, sono l’ultimo carro da colpire. Societa’ come Amazon…sai dove hanno la residenza fiscale ? Ultima la Fiat che abbiamo sostenuto economicamente x decenni ha portato la residenza fiscale in Olanda, tasse 0. Ci sarebbe da scrivere per qualche ora, discorso troppo lungo da fare ma, per favore, non fare troppo il moraLizzatore, cca’ nisciun è fess.
Bello, grazie !
Caro Enzo, più che sobrio Oddo era essenziale, però senza conoscere l’essenza di cui sobriamente parlava. Diciamo che per il tennis sapeva le cose appunto essenziali come dare il punteggio e per lo sci che chi faceva il tempo migliore vinceva ( e dava anche gli intertempi). M’addurmiscìa comu un nuddrìco…
non sono d accordo,non dimentichiamoci che galeazzo era un buon giocatore di circolo,e conosceva bene il tennis,forse esagerava con gli spetteguless come quando durante un incontro di jimbo x quasi tutta la durata dell incontro non faceva altro che soffermarsi sul nuovo taglio di capelli dell americano..oppure quando insieme a panattone gli chiese in diretta se era vero che lui preferisse le bionde..panatta LASSAMO PERDERE VA’,molto frivolo il bistec ma competente.discorso diverso x lo spocchioso clerici che affibbiava nomignoli odiosi a tutti i giocatori anche donne,tipo la davemport che lui insisteva a chiamare giunone,o i vari nomignoli alle wulliams,a mio parere competente di tennis ma odioso in genere.
aggiungerei che se aveva le ruote era una carriola e se aveva il manubrio era una lambretta,che commento del cacso
Tu sei ‘un pippone’ (come dici tu) semplicemente perché non dormi con Sirola, evidentemente in quel caso ci penserebbe lui
Grande Italy, Furio Focolari un telecronista sportivo tra i più assurdi della storia del globo terracqueo (voce compresa), tentava di fare prima delle gare dei pezzi risibili di “giornalismo poetico” che si meritavano solo la gogna, anzi la garrota. Competeva in disastrosa incompetenza e pressapocaggine ( e brutta voce) con UGO SFRANCICA UALLERA che per due anni ha commentato l’NBA su Telemontecarlo assieme a Bob Morse (grande mano in campo, ma lobotomizzato al microfono)
Bisteccone non si discute si ama.
F.F.: “Gliela fa, gliela fa”, riferito ad Albertone, anziché “Ce la fa, ce la fa”.
Tutti i top coach sono cosí…si fanno un nome con qualcuno e poi cabalizzano verso di se i talenti alla ricerca di una guida.
Di sicuro a Piatti piace far progredire i suoi giocatori…quando sono arrivati a quello che lui pensa essere il 100% è già soddisfatto…se ti sembra poco!
Capisco che Piatti ha trovato la gallina dalle uova d’oro ma non è che ora tutte le volte che Sinner gioca ci sia la necessita’ di una sua analisi.
È l’unico allenatore che parla piu’ del giocatore che allena….basta grazie,altrimenti si diventa stucchevoli
Saluti
a ottobre 2019 il nostro era oltre la centesima posizione nel ranking. il mio commento è il numero 12 http://www.livetennis.it/post/320057/aspettando-matteo-berrettini-matteo-berrettini-crescita-costante-archivio-live-tennis/
E Furio Focolari dove lo mettiamo?
Su un bel focolare a rosolare non ci starebbe male: è quasi riuscito da solo a distruggere il fenomeno Tomba…mitico!
Old head on young shoulders
La parte più importante di questa intervista è quando mensiona il punto durante la partita con Gaston, questo dimostra che Sinner cognitivamente è di un altro livello e quello permette una capacità di apprendimento molto veloce e solida nel tempo, questo è il segreto delle tappe bruciate dal ragazzo
Infatti quando giocava Adrianone se ti ricordi la telecronaca era soltanto rai, il telecronista era Guido Oddo (vatti a rivedere il bianco e nero di Roma e Parigi 76. Il discorso delle telecronache anni 80, carissimo, è scollegato completamente dai tennisti elencati
come sempre è il giocatore a fare grande l’allenatore
Sinner mi ricorda la Seles, stessa grinta , stessa aggressività nel colpire la palla, forza mentale clamorosa nei momenti decisivi,sconosciuta la paura
9 grande slam vinti….andrebbero bene…
Sinner sei stato grande.Ls tua freddezza mi ha ricordato i tempi di BorG.Sei sulla strada giusta continua così. Auguri.
Tutto molto bello …ma ora, soprattutto grazie a Jannik, ce la passiamo meglio!
Un’altra cosa, quando Lendl era giovanissimo Panatta (Adriano) ci giocava contro! Quando lo commentava in TV era attorno ai trent’anni.
Diceva un mio saggio maestro:
“Nel tennis, il colpo più importante non è il diritto né il rovescio e neanche il servizio. Nel tennis, il colpo più importante è la stretta di mano.”
Parlava di quella cosa che dici tu.
Esatto, i è buttato, negli anni, dove vedeva possibilità di sviluppo tecnico (e dove poteva), su aspetti che chiunque altro avrebbe visto.
Finito di mungere, se ne va.
Il problema è la sua concezione del dritto che si porta l’ “inprinting” di com’era 40 anni fa. Al suoi tempi, in pratica.
dei giocatori che sono stati in top ten negli ultimi anni, quale dritto voi avreste preso come modello da insegnare? (la risposta in ordine di preferenza).
Poi vi dico che cosa ha scelto Piatti
@ gene61 (#2741312)
Gli ho dato una “Spizzicata”…32 minuti però non li ho…ho il fiato sul collo della regina di casa..
Mi da errore quindi lo riposto, se fosse doppio perdonatemi.
I giudizi su Sinner degli addetti ai lavori che l’hanno visto all’opera sono sempre stati molto simili e possiamo riassumerli: Top Player.
Su questo sito io scrivo poco ma leggo molto e in questi due anni abbiamo letto davvero di tutto.
Ricordo chi consigliava di continuare a fare i Challenger, chi di cambiare racchetta, chi criticava la gestione tecnica, quella fisica, le WC; chi dava consigli su come allenarsi, a quali tornei partecipare.
Chi lo vedeva triste , chi involuto e ad ogni sconfitta uscivano i soliti critici con considerazioni allucinanti.
Mese dopo mese ha avuto risultati incredibili e ancora poche settimane fa, pochi giorni fa, c’era chi continuava a non vedere il grandissimo campione.
Jannik con le sue prestazioni ci rende più buoni e vi accogliamo nel tifarlo con convinzione.
A questo punto,sono proprio tanto curioso,e vorrei tanto sapere quali sono allora,secondo voi grandi esperti,i coach più validi del mondo.Attendo curioso di sapere chi sono questi grandi nomi. 😉 Altrimenti post come questi,non sono nient’altro che le solite critiche gratuite rivolte sempre o quasi verso chi,nel nostro Paese riesce a distinguersi in campi più o meno importanti e prestigiosi.Sarà invidia? 😎
Che di per sé non è un difetto, se dietro trovi sostanza, e secondo me negli anni ha dimostrato di saperci fare. Sarebbe un difetto, e grave, se fosse solo un venditore di fumo.
con Guido Oddo, non dimentichiamolo, Bisteccone si alternava alle telecronache del tennis alla Rai, sin dal 1976 (davis in Cile) e fino a che poi Oddo si è ritirato (metà anni 80).
poi si è totalmente sbragato con la Venier quando ha iniziato su domenica in 😆
Galeazzi sta a Tommasi come un guitto a Woody Allen.
Erano bei tempi perché eravamo giovani e sognatori!
Anche secondo me. Un buon venditore di se stesso.
Speriamo che un Finale a Miami, Jannik non abbia il Braccini.
Argomenta così capiamo il perché.
Guido Oddo faceva le telecronache anche di sci. L’unica cosa che faceva era quella di dare punteggi e tempi spesso sbagliando sia gli uni che gli altri (e pure i nomi). Un genio del male.
Per tutti gli estimatore del nostro pel di carota e per tutti gli amanti del tennis, a seguire vi posto il link relativo a un intervista su youtube a Andrea Spizzica, uno dei primi maestri di Jannik:
https://m.youtube.com/watch?v=oZjQZW7Ixms
La trovo molto bella e se non avete namazza da fare…
Anche Hurkazs è relativamente giovane, come esperienza sono pari se non in vantaggio il nostro
L’ultimo game di Bautista…l’ultimo game.
Non penso che Jannik una volta in finale si faccia battere da un NON Top 10. L’occasione è troppo ghiotta per farsela sfuggire….tra l’altro i colpi di Hurcakz viaggiano meno sia di dritto che rovescio…l’ unica cosa che lo può salvare e’ l’esperienza di anni in più nel circuito…tutto qui’..
@ Markux (#2741150)
E quindi? Magari avrebbe vinto altrettanto! Lo dici tu che lo sci vale meno del tennis? Ridicolo commenti! 😛
Altro commento fantastico è stato quando ha detto che i giocatori vogliono solo vincere e non capiscono che è più importante capire il tennis migliorare sulle diverse situazioni di gioco…
@ Mattia (#2741222)
Ti seppelliranno le risate di chi legge certe minch… 😀
Tommasi tanto di cappello…
Ma er bisteccone noooooo!!!
Ahhh ahhhh
Skater
Ecco bravo prendi i pattini, la tavola e vattene affanzummm!
Raga va bene che quando di diventa vecchi si tende a mitizzare ogni cosa del passato ma bisteccone e Panatta in telecronaca anche noooo!
Vi prego
Cioè no io ho capito che sei un rosiconeeee
Ahhh ahhh
Stiamo parlando di un fenomeno tennistico, ma anche economico, sociale e culturale.
Un giovane, bello, forte, simpatico, altoatesino che si dice italianianissimi, ma che prende la residenza a Montecarlo (come la maggior parte dei suoi colleghi) per non pagare le tasse. Dall’altra parte centinaia di migliaia di suoi fans che lo adorano perché sa buttare una pallina oltre una rete come solo un artista sa fare.
Mi chiedo: nello spirito del tifoso qual è la graduatoria dei valori umani? Denaro o onestà?
Certo JS è in regola con la legge, così come le aziende che sostengono il Progetto JS Business.
Ma ricordo Nadal che risiede ancora in Svizzera e paga il 56 per cento di tasse. Ricordo Borg che, gestito dal Gatto&Volpe, prese residenza a Montecarlo e non giocò più gli Open di Stoccolma, ricordo Nick Pietrangeli che ha residenza a Montecarlo e si kamenta sempre per aver guadagnato poco. Ricordo A. Panatta che ha sempre avuto la residenza in Italia.
Un campione è anche ciò che esprime sul piano dei valori sociali
Sicuro non l’ha deciso lui di andare a Montecarlo, ma se un giorno ci sarà Nadal- Summer, io tiferò, per la prima volta, Rafa. Non si negozia il valore dell’onestà intellettuale ed economica… altrimenti che diritto avremmo di protestare per 1500 euro di stipendio a un operaio, per la disoccupazione dei giovani, perché i politici non sanno fare il loro lavoro?
E il branco, il popolo bue segue l’onda senza fiatare, anzi esulta.
Un tempo cristiani e belve al Colosseo, oggi Sinner a Miami o Juventus Inter.
Pane et Circense … e il popolo resta bovino.
Un grande futuro per Sinner: ha 20 anni e mi fa quasi pena. Pazienza, chissà, forse un giorno capirà il valore della sua dignità. Glielo auguro perché allora sì avrà un bel futuro
Da non dimenticare che Yannik é rosso di capelli. In Sicilia diciamo “russu malu pilu” per indicare un tipo tosto.enzo
@ Martin Mulligan (#2741242)
Io addirittura quelle di Giorgio Bellani, il primo telecronista RAI di tennis. E poi “bisteccone” Giampiero Galeazzi, oggi purtroppo molto ammalato. Guido Oddo mi piaceva molto per lo stile sobrio. Per finire il duo Rino Tommasi e Gianni Clerici. Bei tempi! enzo
Chiedo scusa,ho sbagliato topic
Confermo, posso condividere la stima x Galeazzi x il suo modo di fare telecronaca, ma il tennis non era assolutamente il suo sport…prestato al tennis x mancanza di commentatori professionisti in RAI
Chiedo scusa,ho sbagliato topic
È vero, tutti ricordano il rigore e le frasi storiche di Rino Tommasi, la cultura di Gianni Clerici, ma anche la passione di Giampiero Galeazzi è stata memorabile.