Ivanisevic: “È realistico che Djokovic non giochi più fino ai tornei su terra battuta”
Mentre Novak Djokovic oggi festeggia il record di 310 settimane in vetta al ranking ATP, con la certezza di diventare lunedì prossimo il recordman all time staccando Federer, il suo coach Goran Ivanisevic ha rilasciato una breve dichiarazione a Carrie Dunn (Tennis Majors) sui programmi prossimi del suo assistito. Vista la necessità di recuperare dal problema muscolare patito in Australia, l’ipotesi più probabile è che Nole tornerà in campo solo per i tornei su terra battuta, quindi presumibilmente nella “sua” Monte Carlo.
“È realistico pensare che Novak non tornerà in campo prima dei tornei su terra battuta”, ha affermato Goran, “ora tutto dipende dall’infortunio, ma non vedo la necessità di affrettare i tempi. Non avrebbe senso prendersi rischi. L’unico torneo per il quale potrebbe fare un’eccezione è il Miami Open”.
“Penso che la sua prossima risonanza magnetica sia tra due settimane, quindi vedremo. Non c’è bisogno di correre rischi, preferirei vederlo pronto al cento per cento per la stagione sulla terra battuta per cercare di inseguire ancora una volta il titolo Roland-Garros”.
Per Ivanisevic, ridurre qualche evento nel calendario di Novak è nell’ordine delle cose, anzi, già nel recente passato ha iniziato a giocare un po’ di meno per concentrarsi sul vero obiettivo: essere il più titolato negli Slam. “Se guardate il suo programma negli ultimi cinque o sei anni, non è che stesse giocando un sacco di tornei. Non credo ci si possa concentrare solo sugli Slam, perché è necessario avere una buona preparazione e un feeling positivo per entrare bene nei quattro tornei principali. Per esempio, Novak si sentiva benissimo prima dell’Australian Open grazie alle due partite difficili che ha avuto all’ATP Cup. Sono sicuro che nel 2021 giocherà un paio di tornei sulla terra battuta prima del Roland-Garros, un torneo sull’erba prima di Wimbledon e poi ci sono le Olimpiadi prima degli US Open. Vedremo a fine stagione nei tornei indoor, ma a livello annuale potrebbe giocare due o tre tornei in meno, il che non è un cambiamento significativo, anzi in questo punto della sua carriera è fondamentalmente la programmazione”.
Marco Mazzoni
TAG: Goran Ivanisevic, Marco Mazzoni, Novak Djokovic, Programmazione
Che commento inutile,
Spiegami un pò allora come fanno ad andare d’accordo il padre e la madre di Mihailovic, come fanno ad andare d’accordo mia moglie (serba), e una delle sue migliori amiche (croata)
E potrei andare avanti per ore, a ma te sei quello che da contro Djokovic senza se e senza ma. @ Giorgio il mitico (#2708122)
AhahahahahahahahahAhahahahah AhahahahahahahahahAhahahahah AhahahahahahahahahAhahahahah AhahahahahahahahahAhahahahah
E non sto ridendo per quello che hai scritto, è per come vorresti che ti chiamassimo
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Che commento inutile,
Spiegami un pò allora come fanno ad andare d’accordo il padre e la madre di Mihailovic, come fanno ad andare d’accordo mia moglie (serba), e una delle sue migliori amiche (croata)
E potrei andare avanti per ore, a ma te sei quello che da contro Djokovic senza se e senza ma.
No, nessuno dei 3. Avremo un bell’assaggio del tennis del futuro. E una “bella” finale alla Us Open 2020: gara a chi se la fa sotto di più.
@ Luca Martin (#2708164)
Federer ha appena dato forfait a Miami. Bravo ….
Peccato, visto il non eccezionale risultato nel 2019, poteva incrementare il bottino.
Nulla però è ancora detto.
= lasciamo qualche briciola agli altri….
lo sport non è politica di 30 anni fa
Non penso che Boban se fosse stato un tennista avrebbe collaborato con Djokovic, lui antiserbo per eccellenza, e quello che fece quando giocava ancora nella ex Jugoslavia di cui va fiero è stata la morte dello sport
Lo sport unisce, ma alcuni attori lo disonorano,
No, è intelligente
Spero (e credo anche) che invece giocherà a Miami .
Sei settimane senza incontri sono troppe, perderebbe completamente la forma raggiunta nella finale dell’A.O.
Fece la stessa caz…a nel 2019, e si presentò ad Indian Wells in condizioni oscene ; poi anche dopo non tornò più al livello raggiunto contro Nadal in Australia .
🙂
Pero’ credo che siano Thiem e Medvedev i favoriti. Con Rublev e Tsitsipas subito dietro.
Non credo che Roger a 40 anni e dopo un anno e 3 mesi di stop possa essere subito competitivo
Economicamente ….correttissima, diminuito di oltre 10 milioni di dollari il prize money…. forse per costituire un fondo extra…..da distribuire a parte anticipatamente ai soliti top per partecipare al torneo ? Il torneo poi avrebbe con i top presenti un valore pubblicitario sempre elevato e le reti televisive pagherebbero un bel po’ se mandassero in onda matches con i top !!!
Inoltre i soliti top farebbero un figurone dimostrerebbero che a loro dei soldi interessa ben poco , tanto li hanno presi prima !!!!!
Pensate un po’ a quanta generosità sparsa a piene mani : “…nonostante il drastico calo anzi crollo del montepremi i top sono tutti a Miami…”
Una scena commovente da vero libro Cuore.
Distribuissero 50-100 mila dollari all’anno ai giocatori dal n.100 al n.500 al mondo affinchè il maggior numero di giocatori/ci abbia le risorse per potersi allenare bene e in situazione di tranquillità economica come i fanno i top.
Questo dovrebbero imporre ATP e WTA, ne vedremmo delle belle ci sarebbero sempre più clamorose sorprese nei tornei.
Il sindacalista (con problemi muscolari in cura) sta meditando se fare il gesto magnanimo di partecipare ? Che commozione , sto lacrimando sulla tastiera.
Quindi Federer a Miami senza Djokovic e Nadal 😎
Mi sembra la scelta piu’ corretta
Ma come fa un Croato ad andare d’accordo con un Serbo? È antistorico.
Anche Nole deve centellinare le sue apparizioni, in particolare in questo periodo dove viaggi e allenamenti sono diventati difficile.
Penso che vincere il Roland Garros possa essere il suo obiettivo principale dell’anno.
Tutti gli altri tornei gli serviranno per preparare gli Slam.
Penso che la stessa cosa farà Rafa: la nuova generazione potrà cominciare a vincere Master 1000, per gli Slam probabilmente dovrà ancora attendere.
Cioè inizia a prepararsi per il RG che è a fine maggio, giocando a MC a fine marzo?
Pensavo gli bastessero un paio di tornei ,se non uno solo, un paio di settimane prima del RG, per prendere confidenza con il rosso (mi riferisco a Roma e Madrid).