Australian Open: il tennis tattico di Medvedev schianta Tsitsipas, il russo vola in finale vincendo in tre set
Troppo Medvedev per Tsitsipas. Il russo ha schiantato la resistenza del greco con un tennis estremamente razionale, tattico ed efficace, vincendo 6-4 6-2 7-5 e volando così in finale a sfidare il “tiranno” di Melbourne Novak Djokovic.
Da grande appassionato di scacchi, Medvedev ha controllato il campo ed il match con un’abilità di calcolo ed una praticità pazzesca. Mai un colpo fuori posto o tatticamente errato; mai una forzatura o una dispersione di energia. Daniil ha messo in pratica il suo game plan con una efficienza ed efficacia terrificante, non dando di fatto mai una chance al rivale di ribaltare l’incontro. Che il tennis del russo fosse difficile da scardinare per Stefanos lo si sapeva, anche dai precedenti (5-1 per Daniil), ma dopo l’incredibile prestazione vs. Nadal si sperava in una maggior resistenza del greco. Niente. Il match si è svolto tutto dalla parte del russo, perfetto nel mettere pratica il suo tennis che non riesci a sfondare, ti porta all’errore o a cedere campo, subendo quindi l’improvviso affondo che può arrivarti da destra, da sinistra, in avanzamento, con un passante perfetto. Perfetto il tennis di Medvedev oggi, pochissime sbavature, solo nel terzo quando ormai si sentiva il match in tasca ed ha concesso le prime palle break al rivale. È stato un attimo: con rabbia e lucidità ha resettato tutto e si è rimetto a manovrare, a controllare il campo, trovando con un passante incredibile il break decisivo nell’undicesimo game.
Troppo Medvedev per Tsitsipas, ma qualcosina si può rimproverare al greco. Intanto si sapeva che per provare a vincere, doveva essere perfetto al servizio, o il più efficace possibile. Non lo è stato. In ogni set appena è calato al servizio, Medvedev ha trovato l’allungo approfittandone immediatamente. Tsitsipas forse ha pagato la fatica della maratona durissima vs. Nadal: è stato un filo lento nel cercare la palla col rovescio, così che non è riescito a scaricare la massima forza in accelerazione, generando colpi buoni ma non ottimi, e steccando qualche palla di troppo. Quando si colpisce il rovescio ad una mano come lui, non di forza ma di anticipo, anche una frazione di secondo di ritardo diventa una problema enorme. Inoltre il greco ha cercato solo nel terzo set la via della rete con continuità. Vero che è una tattica al limite, ma visto che nello scambio non riusciva ad aver la meglio, forse avrebbe potuto spingersi più in avanti già dal secondo set, per provare a togliere al rivale il tempo di imbastire la sua ragnatela e così uscire dalla morsa letale sull’angolo sinistro.
Medvedev infatti ha capitalizzato il netto vantaggio sulla diagonale del rovescio. Fin dalla risposta o nello scambio alla prima occasione, Daniil è stato chirurgico nell’inchiodare sulla sinistra Stefanos con palle lunghe e senza peso (difficilissime da controbattere per chi gioca d’anticipo e non di forza come Tsitsipas), guadagnando campo e piazzando quindi un’accelerazione micidiale lungo linea col rovescio; oppure se Tsitsipas riusciva a girare lo scambio sulla diagonale del diritto, lo faceva comunque da una posizione ormai troppo arretrata aprendo l’angolo sinistro, con il russo velocissimo nel tirare un improvviso diritto in corsa lungo linea, quasi sempre vincente.
La lucidità tattica di Medvedev è impressionante. Non fatica mai più del dovuto, cerca di sfruttare ogni situazione a proprio vantaggio lavorando lo scambio con quelle palle di varia altezza e rotazione, complicatissime da spingere per chi non ha “punch” nel braccio e gioca di timing, fino ad uno strappo improvviso che coglie l’avversario impreparato. È il russo che controlla, che analizza, che “scannerizza” ogni posizione sul campo del rivale giocando il colpo più efficace per costruirsi una situazione di vantaggio, prontamente sfruttata. Non sarà bello da vedere agli occhi dei puristi del gesto, ma il tennis del russo è straordinario per chi ama la parte tattica del gioco, e lui è stato bravissimo a sviluppare armi tecniche ideali a massimizzare la sua lettura strategica.
Medvedev arriva così a 20 successi consecutivi, 12 contro top10. Fare 21 sarà il passo più difficile, perché avrà di fronte domenica Novak Djokovic, 8 volte vittorioso nel torneo e mai sconfitto in finale. Con il tennis mostrato oggi, ha chance reali per tentare il colpaccio, ma sarà una partita completamente diversa sul piano tattico e mentale, perché di fronte avrà a sua volta un “muro”, un difensore fortissimo ed un atleta incredibilmente resistente nella lotta. Applausi comunque a Tsitsipas per il suo torneo, ottimo. Ha ancora ampi margini di crescita, e questo la dice lunga sulla sua forza.
Ecco la cronaca della semifinale.
Tsitsipas serve il primo punto del match. Lungo scambio, Medvedev sposta a destra e sinistra il rivale, con palle lunghe e senza peso, il marchio di fabbrica del russo, che ottiene il 15 iniziale. Stefanos rompe gli indugi, col diritto entra deciso accelerando da sinistra e forzando gli errori dell’avversario. 1-0 Tsitsipas. Medvedev tiene il proprio turno di servizio in totale sicurezza, buone prime e qualche scambio. Il set scorre seguendo i turni di servizio, fino al quinto game. Sul 30 pari una risposta cross violenta e precisa di Daniil provoca l’errore di Stefanos, è la prima palla break del match. Si salva “TsiTsi” con una solida prima al T. Medvedev è entrato in ritmo in risposta: mangia campo al rivale, lo butta ancor più lontano con un diritto senza peso e quindi affonda col rovescio lungo linea in spinta, uno schema perfetto e micidiale. Spinge ancora col rovescio Daniil, Stefanos sbaglia in lunghezza. Break Medvedev, avanti 3-2 e quindi 4-2, con un altro game di servizio perfetto (perso solo un 15 con la battuta il russo finora). Nel nono game, con il greco al servizio sotto 3-5, alcuni scambi sono bellissimi, tra la leggerezza e improvvisi strappi del russo e le accelerazioni del greco. Un perfetto rovescio lungo linea vale a Stefanos il punto del 4-5. Daniil va a servire per il primo set. La prima di servizio funziona peggio del solito, Tsitsipas ne approfitta spingendo forte col diritto. Per la prima volta si va ai vantaggi sul servizio del russo. Spreca il terzo set point con un doppio fallo, novità in questo match. È solo un attimo: Ace da destra, strettissimo, quindi una botta a 215 km/h al centro, a trasformare il quarto set point.
Secondo set, Stefanos al servizio. Accelera i colpi, cerca di scambiare con grande velocità proiettandosi in avanti, ma Medvedev rimette tutto, così che Tsitsipas è costretto a prendersi grandi rischi. Stefanos guarda il suo team con il fuoco negli occhi dopo aver chiuso il primo game del secondo parziale, tenendo un atteggiamento molto aggressivo anche in risposta. Però troppi errori col rovescio, l’impatto è fin troppo avanzato (forse per compensare una minor spinta con le gambe) e sono 15 d’oro per il rivale. 1 pari. Nel terzo game il greco va in difficoltà. Si incita a spingere, ad essere aggressivo, e corre in avanti alla prima apertura di campo; ma il russo risponde con un passante di rovescio tirato da rasoterra bellissimo. Il gioco tattico di Medvedev è troppo più consistente sulla diagonale di rovescio, Stefanos sbaglia e si vai vantaggi. Il game diventa molto duro, il greco è inchiodato dal rivale nell’angolo sinistro, fa fatica ad uscirne. Lo schema martellamento sulla diagonale sinistra e quindi accelerazione lungo linea frutta al russo la prima palla break del secondo set. Perfetto Medvedev: risponde lungo, prende il comando delle operazioni, muove l’avversario e trova l’affondo vincente con un diritto lungo linea improvviso micidiale. Break Medvedev, avanti 2-1 e servizio. Al momento il match è in controllo del russo, in un amen vola 3-1 avanti. Troppo sicuro il russo, il match prende un’accelerata tutta dalla parte di Daniil, anche perché Stefanos sembra incapace di trovare una soluzione tecnica a risolvere i suoi problemi tattici. Nel settimo gioco l’ennesimo attacco garibaldino (o forse disperato) di “TsiTsi” è punito dall’ennesimo passante perfetto dell'”orso” russo. 0-40, tre palle del doppio break. Con una risposta improvvisa, micidiale (appena sfiorato il nastro) e vincente di diritto, Medvedev scappa via 5-2 col secondo break. Dal 3-2 Daniil piazza un parziale di 12 punti a 1, con un Ace esterno chiude il set 6-2. Enorme differenza tra i due nel parziale, troppo più efficace il tennis del russo.
Terzo set, ancora il greco parte al servizio, ma la musica non cambia. Stefanos ci prova, accelera col diritto, ma sul 30 pari subisce un colpo pazzesco in difesa del russo che letteralmente gli spacca gambe e morale. È immediata palla break. Solito schema, Medvedev martella sul rovescio, Tsitsipas sbaglia. Cede ancora il servizio il greco, vola avanti di un break anche nel terzo Daniil. È una sentenza, sembra un match point perché Medvedev consolida il vantaggio senza problemi, volando avanti 2-0. Stefanos è bravo a restare in scia, non crolla di schianto, salvandosi da un delicato 0-30 e quindi 30-40 sotto 1-3, aggrappandosi al servizio. Cancella anche una seconda palla break ai vantaggi, con grande coraggio e qualità venendo a rete. La reazione d’orgoglio nel salvare il game di battuta regala a Stefanos la spinta per giocare super aggressivo nel sesto game. Medvedev forse si distrae, perde fluidità alla battuta e commette un doppio fallo sul 15-30 che gli costa il 15-40, sono le prime due palle break di tutto il match! Cancella la prima Medvedev con rabbia, rischiando l’errore per troppa foga. Non entra il servizio sulla seconda, e sbaglia un diritto di scambio (rarissimo errore) per lui assai banale, un po’ scomposto nell’impatto. Break Tsitsipas, quando tutto pareva finito, il match improvvisamente si riaccende. 3 pari. Il pubblico incita a tanti decibel il greco, vuole partita, vuole quella lotta che è finora mancata. Tsitsipas cavalca l’onda e si porta avanti 4-3. Medvedev si ricompone e impatta 4 pari. Tsitsipas adesso è super aggressivo, verticalizza immediatamente per scappare dalla ragnatela viscida e letale del rivale, una mossa tattica forse tardiva, ma funziona. Tiene il proprio game di battuta, salendo 5-4. Ora la pressione è sul russo, chiamato a servire per allungare il set. Medvedev stranamente accelera i tempi, mentalmente ha pagato la reazione di Stefanos, sentiva di aver già chiuso il match avanti 3-1 nel terzo. Errori che gli costano un pericoloso 15-30, a due punti dal set il greco! Daniil ritrova freddezza e la prima di servizio, è 5 pari. “TsiTsi” serve, corre avanti ma per due volte tocca male sotto rete, “maligno” il solito passante di rovescio del rivale. 0-30, suona di nuovo l’allarme per lui. Daniil torna freddo, chirurgico. Trova una risposta a tutta e poi affondo col diritto inside out, 0-40 e tre palle break. Avanti tutta Stefanos, cancella la prima, ma niente può sul passante di rovescio lungo linea di Daniil, colpo pazzesco giocato in corsa, quasi sdraiato per terra, con la palla che magicamente fila via retta, liscia, imprendibile. Break Medvedev, avanti 6-5 e servizio, per chiudere il match.
Medvedev non trema più: servizio, diritto profondo, rovescio veloce e preciso. 40-15, due match point. Basta il primo: seconda di servizio a 208 km/h (!) al centro, avanti col rovescio cross, la difesa di Tsitsipas non può nulla. Game Set Match Medvedev. Una vittoria netta, meritata, che gli apre le porte della seconda finale Slam dopo quella di US Open 2019. Sarà ancora sfavorito, ma da allora è cresciuto moltissimo, e nell’ultimo scontro diretto alle Finals è stato Daniil a vincere.
Marco Mazzoni
(4) D. Medvedev vs (5) S. Tsitsipas
17 Ace 3
2 Doppi falli 3
68% % primo servizio 70%
88% % di punti vinti su primo servizio 61%
50% % di punti vinti su secondo servizio 46%
5/9 Break point 1/3
0 Tiebreak vinti 0
45 Punti vinti in risposta 21
106 Punti vinti 77
19 Giochi vinti 11
5 N. max giochi vinti di fila 3
10 N. max punti vinti di fila 4
61 Punti vinti al servizio 56
14 Giochi vinti al servizio 10
GLI HL DI MEDVEDEV-TSITSIPAS
MEDVEDEV: IL PUNTO PIÙ BELLO DEL MATCH CON ESULTANZA
MEDVEDEV: DRITTO LUNGOLINEA
TAG: Australian Open 2021, Daniil Medvedev, Marco Mazzoni, semifinale, Stefanos Tsitsipas
Non credo in totale 4-3 Nole dal 2019 3-1 per il Russo
Partita di ping pong.
Per quel che guadagnano hanno fatto pena.
Preferivo una partita qualsiasi con Taylor Townsed
@ Marco (#2701254)
I più forti sulla terra diventeranno sinner e probabilmente alcaraz. Zverev le ha già buscate da jannik al rolando
@ Xela (#2701325)
Quando “scheletrino” Medvedev supererà il numero di vittorie di “acciughina” Djokovic in Slam e 1000, allora potrà meritare una posizione importante nella storia del tennis..per ora vincendo pareggerebbe solamente gli H2H, visto che, essendo il russo un tennista e non un pulcino, i precedenti sono 3 a 2 a favore di Nole
@ puertoescondido (#2701416)
A volte mi chiedo se sai leggere..sicuramente non sai commentare, patetico e quanto a noia sapessi i tuoi..zzzz
..fanno l’effetto di quelle fastidiose zanzare che in una notte torrida d’estate vorresti tanto schiacciare ma che tornano insistenti
…zzzz…Nole imbattibile…zzzz….Nole eccelso…zzzz …i miei occhi devoti…zzzzzzzzzzzz……….
Tennis tattico? Con il russo in Finale non si potrà fare a meno di russare.
Med incommensurabilmente più forte di Tsi che, se non registra il rovescio, contro di lui le prenderà -temo- sempre.
Farebbe bene, Tsi, ad andare un po’ ad allenarsi con Cinà e Vinci; anche con Ljubicic non gli farebbe male.
La differenza tra i due si sintetizza nella resa alla battuta: all’inesorabilità russa rispondeva l’incertezza greca.
Non nei primi 4 giochi, che ancora doveva calibrare le armi, ma poi Med fu inesorabile. Praticamente in tutto, tranne le poche volte in cui Tsi riuscì a muoverlo sulla verticale: lì allora sbagliò alcuni colpi tirati indietreggiando.
Con ciò mi è piaciuto? No! Una noia mortale. Ma purtroppo era quello che gli serviva e bastava per vincere e lui è un camaleonte, opportunista come nessuno.
Non credo avrà vita altrettanto facile con Djokovic che avrà certamente molte più esperienza, energia e cartucce…in serbo!
Se lo fa muovere sulla verticale Medvedev secondo me perde.
Se stanno tutt’è due più che altro a fondo campo vince Med.
E -lungi da me augurare la vittoria di Djokovic- se messo in difficoltà può darsi che Med sia costretto a far la fatica di tirar fuori qualche coniglio dal cilindro e che l’incontro si faccia più interessante. Proprio bello temo di no.
Alla fine solo applausi per Stefanos Tsitsipas, che ha dato tutto quel che poteva, senza distrarsi un solo momento e mai preda dello sconforto. Ma deve ancora così mangiarne di minestra…
Solo a sentire questi due nomi viene da piangere pensando al tennis odierno….
@ Pino (#2701327)
Specifico fognini altrimenti qualcuno si arrabbia 😀
@ IlCera (#2701147)
Io credo di conoscerlo giocando e guardandolo forse da piu’ tempo di voi…e dico che e’ inguardabile nonche’ soporifero!! Ma io forse non sono nessuno ma concordo con fognino e tanti altri che il tennis lo conoscono lo giocano e lo vivono molto piu’ di voi e non la pensono come voi
I testa a testa dal 2019 quelli antecedenti non fanno testo era appena sbocciato dall’ uovo
E te pareva? Già lo sai che perderà acciughina Nole….. è suonata la campanella…. su terra rossa c’è il mostro Nadal, in erba dovrà sudare ancora 7 camicie anche contro il Federer attuale (scippato) all’ultimo Wimbledon….mmm poche cartucce sono rimaste da sparare al tuo amato Novax
Anche sui testa a testa in svantaggio 3-2 per il russo…. buona visione e saluti dal Re! Di Montecarlo si intende
@ Tomax (#2701266)
Ehi! Magari ne avesse 23 di anni ne ha 22! Comunque secondo me sta migliorando come resistenza.
Contro il Danilo dei primi due set di oggi non c’è nessuno in questo pianeta che può tenergli testa. Contro quello del terzo ci può essere partita. Io dico 70-30 Danilo
sbagli a dire che non sbaglia quasi mai….non lo so se ha patito il pubblico oggi visto che erano praticamente tutti greci ma nel terzo è andato fuori giri …sembrava avesse compromesso il set ma a fine set si è ripreso miracolosamente…l’unica possibilità che ha Nole è proprio quella di mandarlo fuori giri….di testa il russo patisce molto….e quando sbarella ne fa una dietro l’altra….le quote stanno oscillando alla pari ma la sensazione deriva dal fatto che temono Nole per i trascorsi….anche al quinto ma il russo si può battere…
Una finale tra questi due sarà come una replica della corazzata Potemkin.
Come al solito lucidissima analisi di Mazzoni
certo vedendo la partita viene da piangere pensando all’occasione persa da Berrettini in relazione alla concorrenza vista a questo AO: con un Titsipas per niente impressionannte, sia con Medvedev che con un Nadal che incredibilmente cala alla distanza(!) con errori(per lui) marchiani proprio nei punti importanti, per finire col greco che almeno ci ha messo la grinta.
Ma non basta. Ne oggi ne mai per avvicinare stabilmente i primi 4-5 del ranking. Occorrerà un bello step di intensità, profondità e velocità di colpi e altro ancora per arrivare a quel livello.In altrre parole un tennis piu’ offensivo e verticale.Con i palleggi non si vince con i tipi che stazionano negli immediati dintorni dei primi 5 della classifica.
Ma il talento non gli manca può farcela.
Tsitsipas ha 23 anni,ha giocato sabato con ymer un’ora e mezza poi mercoledì 5 set e oggi mi viene a dire che ha finito la benzina.caro tsitsipas se è vero te uno slam non lo vinci mai
Per me il favorito resta Djokovic e vi spiego il perchè:
Il servizio di Djokovic è parecchio efficace in questo periodo
Ha già incontrato servitori migliori di Medvedev quindi se c’è qualcuno capace di contrastare il servizio del russo quello è Djokovic
Sarà incazzato per aver perso male al RG e per aver perso la possibilità di pirtarsi a 18 all’Us Open (lo avrebbe avvicinato pericolasamente al re ed a Nadal)
Sta prendendo forma fisica che nei turni scorsi mancava, ha ribaltato più volte con facilità Zverev che al di là di quello che dice qualcuno non è un avversario semplice da buttare giù
Ha da riscattarsi contro Medvedev in cui negli h2h sta in un pericoloso 4-3 a favore
I punti negativi a sfavore di Djokovic o i punti a favore di Medvedev sono:
Passaggi a vuoto del serbo che Medvedev potrebbe sfruttare
Un gioco insidioso per Djokovic
Miglior momento di forma della carriera e grande fiducia
Dipende tutto dal serbo, nel bene o nel male..
Per vincere, Djokovic deve alzare il livello del suo tennis, come ha fatto in passato nelle fasi finali dello slam australiano..se invece dovesse giocare come ha fatto finora, perderà sicuramente..
Giocheranno a specchio, sono simili, ma la migliore versione di Djokovic, che forse non rivedremo più, sarebbe nettamente superiore al russo..
Zverev puntate sulla terra rossa. Li può diventare il più forte.
Infatti ! Guarda caso Fabio e’ alto 1,78 e quando ha giocato qui ultimamente ha servito oltre I 200. Contro Rafa invece e’ tornato il solito, la pallina bisogna tirarla bene in alto e colpirla alla massima altezza. Logico che a PARITA’, uno piu alto e’….