La provocazione di Amelie Mauresmo: “Le ragazze dovrebbero giocare la finale degli Slam 3 su 5”
Amelie Mauresmo è sempre stata una tennista ed una donna non banale. Senza peli sulla lingua, schietta e diretta, in carriera ha spesso fatto parlare di sé per prese di posizione scomode e pareri lontani dal “politically correct”.
In un programma su Eurosport Francia, Amelie si è soffermata sul momento del tennis femminile, a suo dire non brillantissimo. Oltre alla mancanza di personaggi e con diverse giovani promesse che scompaiono dopo un grande successo (Ostapenko, per citarne una), la francese ha lanciato una proposta, forse provocatoria. “Nel tennis femminile ci sono troppe finali scontate, vinte troppo nettamente da una giocatrice. Per questo sono assolutamente a favore del tennis 3 su 5, prima di tutto nelle finali degli Slam. Questo porterebbe il tennis rosa su un altro livello”.
Boom. In attesa delle reazioni da parte delle dirette interessate (che non tarderanno ad arrivare…), possiamo intanto spingerci in qualche prima considerazione. Allungare match spesso già esasperati sul piano fisico (mazzate su mazzate…) invece che tecnico o tattico, potrebbe migliorare la situazione? Forse no, a meno di non riuscire a vedere un tennis più vario al calare della forza e della intensità della spinta. In passato la finale del Masters rosa veniva giocata su 5 set. Alcune partite furono bellissime, ma in altre occasioni lo spettacolo tendeva a trascinarsi un po’ stancamente.
Mentre gli uomini stanno cercando di imporre match più corti (il target ideale per molti resta una partita che non superi le due ore), è singolare che una tennista rispolveri l’idea di match femminili più lunghi, sulla distanza “classica”, purtroppo cestinata con un violento colpo di spugna pure nella rinnovata Davis, non senza rimpianti.
Sono molti gli aspetti che si possono tirare in ballo, alcuni positivi altri negativi, sulla faccenda e sul momento del tennis femminile, che è oggettivamente in crisi di qualità e personaggi. Forse, il più interessante sarebbe trovare il modo di imporre nuovamente nel tour rosa una differenza che passi attraverso la qualità tecnica e la sagacia tattica, intervenendo su materiali così performanti che rendono la potenza e la velocità della palla superiori alla capacità fisica di recupero e difesa delle atlete. Picchiare al massimo paga, anche se logora, e quasi tutte si sono allineate a questo credo. Un peccato, perché uno degli aspetti più affascinanti del tennis femminile era l’abilità di imporre tecniche assai personali a velocità non esasperate, trovando spesso match bellissimi per varietà e pathos. Avrebbe un senso, con queste condizioni attuali, allungare ulteriormente le partite? Che ne pensate?
Marco Mazzoni
TAG: Amelie Mauresmo, Circuito WTA, donne 3 su 5, Marco Mazzoni, match femminili 3 su 5, tennis femminile
allungare l’agonia
@ Davide (#2682370)
Lo davo per scontato
Bravoh!
Allungare le partite al quinto in molti casi sarebbe uno strazio. Proporrei invece di rimodulare i montepremi, cercando di favorire le tenniste giovani/emergenti a discapito delle ” vecchie” già peraltro milionarie, anche per rendere più appetibili ed interessanti i tornei minori.
Dovresti essere espulso! Un commento così nel 2021 é veramente molto molto grave.
@ Gaz (#2682162)
Va be ma se una è conciata cosi che cambi sport suvvia…che professionista è…
Pure i 4a categoria giocano due ore…
@ morenomcrae (#2682217)
E peggio aggiungerei… diciamoci la verità Il livello medio è imbarazzante…rispetto agli uomini dai su..
@ Losvizzero (#2682210)
Sono gli uomini che dovrebbero chiedere la parità…
Esprimono un gioco nettamente inferiore.. lo spettacolo ovviamente viene a mancare in più giocano anche meno…
Parole sante anzi santissime! Era ora che qualcuno lo ammettesse… Le donne praticamente non giocano slam…i loro tornei sono tutti 2 su 3 perciò anche gli slam sono tornei qualunque…
Dati che vogliono la parità…
@ The Renegade (#2682034)
Guarda che già un torneo che ha serena vika fattura mille volte di più di molti uomini
Set al meglio dei 4 e match 3 su 5 sia maschile sia femminile, no let e solo 1 palla di servizio, no adv e shot clock.
È giusto, non fosse altro che guadagnano quanto e più degli uomini.
5 set di urletti ad ogni colpo, no grazie. Sono già troppi 5 set di grugniti dei maschi ad ogni colpo
La statura è certamente il dato meno indicativo! Qui si parla di resistenza, fisica e mentale. Le donne eccellono anche in discipline di resistenza in atletica leggera e nello sci di fondo. Quindi perché no?
Prendono gli stessi soldi dei maschietti giocando la metà !
Tutto il torneo come i maschi altro che solo la finale, ma è già qualcosa!
Parità di trattamenti basta questo sessismo! E adesso le femministe cosa diranno??
Basterebbe fare una sola palla al servizio per venire incontro a tutte le esigenze
A me l’affermazione che il target ideale anche tra gli uomini sia un match che duri non più di due ore fa rabbrividire. Le partite veramente indimenticabili nella storia del tennis, anche ai giorni nostri, sono quelle che vanno al quinto. Le partite su un massimo di 3 set, che siano anche finali 1000 o del Master di fine anno, nemmeno si avvicinano. Già l’idea del the-break a fine quinto mi fa storcere il naso e spero che alcuni Slam resistano a questa omologazione.
Poi certo sono opinioni personali, ma non credo di essere un caso isolato.
Io comunque ho l’impressione che molti sport, per diventare “più televisivi”, si siano pure snaturati senza ottenere reali benefici in termini di spettacolo: al di là del tennis, certamente lo sci di fondo con sempre meno gare a intervalli, il biathlon con la scomparsa della gara “individuale” e pure il ciclismo, in cui si riscontra la tendenza a fare tappe sempre più corte e concentrate. Insomma, ok le esigenze televisive ma cerchiamo anche di mantenere le caratteristiche che rendono ogni sport unico e a suo modo epico.
Sono d’accordo. Così com’è non c’è differenza da un torneo FIT.
No macchè 😆 😆 😆
2 su 3 e l’eventuale oltranza al terzo sono più che sufficienti per le nostre giocatrici.
Per una donna giocare 3 ore e’piu’faticoso che per un uomo giocare 6 ore.
Ragazzi fate funzionare il cervello,e’fisiologia da asilo nido.
Gia’dopo le 2 ore e 30 minuti cominciano crampi e cerotti vari.
Per alcune tenniste (tipo Cornet) passate le 2 ore si tengono in allerta persino barellieri, pronti negli spogliatoi per eventuali chiamate di emergenza.
La parità dei sessi, se accompagnata da pari prize money, direbbe… Bla bla bla, si, discorso sessista
Ha ragione !! Con tutto quello che incassano….3 su 5, ancora poco !
Non solo Roma, ma tutte le finali dei SUPER 9 ( adesso Master Series ) si giocavano al meglio dei 5 set.
E negli anni 90′ anche le finali di tornei inferiori ai Super9 …pere esempio ricordo finali di Gstaad o Kitzbuhel al meglio dei 5 set anche se non erano grandi tornei
Allora è ingiusto che nella wta guadagnano come in ATP!
Ha ragione con quello che guadagnano….
Però tra gli uomini la migliorata forma atletica ed l’aumento di velocità e potenza di gioco non ha per fortuna (ancora) portato alla scomparsa del bel gioco, fatto di fino, di tocco, di improvvisazione.
Tra le donne sì, quasi del tutto. Quindi qualche tentativo per invertire questa tendenza non nuocerebbe ed in tale prospettiva rendere insostenibile per durata un incontro sparato sempre a tutta potrebbe essere una strada da esplorare. Si fa sempre in tempo , dopo magari 4 o 5 anni di prova, a tornare indietro se i risultati dovessero dimostrarsi opposti.
Dovrebbero fare tornei di 3 o 4 settimane ma, se le cose si rimettono un minimo a posto ed il calendario torna ad essere fitto come prima della pandemia, non ci sarebbe posto. A meno di separare i tornei maschili da quelli femminili e farli svolgere in date diverse ma si sa bene che in tal caso il movimento femminile imploderebbe e fallirebbe per disinteresse.
@ Alelori18 (#2681983)
Che problema c’è? Rallentassero il ritmo, tirassero meno “sassate” e reimparassero a giocare di fino, di tocco e soprattutto di improvvisazione. Tra l’altro poi ricordo che Schiavone e Kuznetsova ressero 4 ore e 44 minuti di incontro sotto il sole dell’estate australe: se ce la fecero loro due non si vede perché non dovrebbero farcela tutte le altre
Ma va la?
Le regole devono essere uguali da inizio alla fine in una competizione.
Le tenniste sono preparate per una distanza 2 su 3.
Non possono cambiare preparazione tutte le possibili candidate quando solo 2 poi giocherebbero la finale.
Anche la finale maschile dei 5 set a Roma la trovavo un’anomalia regolamentare.
Chissà perchè non lo sostenevi questo concetto quando giocavi…facile dirlo dopo aver smesso
Il bravo Mazzoni coglie lo spunto dalla proposta di Mauresmo per puntare l’attenzione sul progressivo aumento di potenza e velocità del gioco femminile, che secondo molti sta togliendo interesse al loro gioco, rispetto a quando c’era, forse, maggiore fascino in un gioco meno atletico e più tattico e “fantasioso”.
È opinione diffusa e rispettabile, ma che sotto sotto nasconde l’inconscia pensiero di considerare il tennis femminile una categoria a parte che poco ha da spartire con quello che si considera il “vero” Tennis, quello maschile.
Il tennis è uno solo, le regole sono le stesse, il campo identico, i materiali quasi (solo le palline sono ancora diverse).
Non c’è nessun motivo per avere parametri di valutazione diversi.
Se il tennis femminile sta diventando più atletico vuol dire che sta crescendo e si sta avvicinando pian piano a quello maschile. È ancora lontano, ma la strada è questa, inevitabile.
Semmai la poca attrattiva del tennis giocato dalle donne consiste proprio nel fatto che la transizione è ancora largamente incompleta, c’è ancora troppo poco atleticismo in campo femminile, le giocatrici leggiadre e di tocco sono praticamente sparite e quelle atletiche appaiono spesso ancora troppo “rozze”, e questa situazione intermedia appare instabile.
Passerà, le tenniste diventeranno tutte più atletiche e tutte più brave tecnicamente e la cifra del loro gioco di avvicinerà sempre di più a quello maschile, almeno me lo auguro.
Sperando che nel frattempo il tennis stesso non venga stravolto da sciagurate innovazioni.
Ma invece abbassiamo il prize money e via basta guardare i guadagni spropositati della Kenin per il poco talento che ha rispetto a tante colleghe che hanno scritto la storia di questo sport. Meriterebbe di guadagnare meno del numero 20 atp per livello tecnico e talento
Non mi pare una provocazione la proposta di Amélie, non più di tanto; sia in campo femminile che maschile ciò che andrebbe evitato è il 3/5 nella prima settimana degli Slam
Si, è giusto. Parificazione uomoni – donne almeno in finale.
Probabile che ci siano giocatrici in grado di reggere match anche 3 su 5. Magari solo un match nell’arco di una settimana piuttosto che ogni singolo match, ma ritengo che ci siano, specie considerando le avanzate metodologie di allenamento.
Quello che mi lascia diffidente è che non credo assolutamente che introducendo partite più lunghe anche a livello femminile, poi questo renderebbe i match tra donne più belli. Inizialmente potrebbe esserci più interesse perché attirati dalla novità, ma già dopo il terzo o quarto match femminile al meglio dei cinque il pubblico comincerebbe a disinteressarsi.
La realtà è che il tennis femminile sta attraversando una fase di ricambio generazionale a livello più alto. La Sharapova si è ritirata, le sorelle Williams sono vicine a farlo, la stessa Azarenka compirà 32 anni nel 2021 e ha una gravidanza e una crisi anoressica alle spalle.
In ogni caso è pronta una nuova generazione di agguerrite campionesse. Parlo della Gauff, della Swiatek, della Sabalenka, della Osaka, tutte giocatrici destinate a grandi trionfi. Già nel 2021 prevedo finali dello Slam tra campionesse della nuova generazione.
Anche no.. 3 su 5..sai che noia.. Al 4 set battono tutte come la Errani!!
il tennis femminile è inguardabile, hanno lo stesso Prize Money dei maschi, giocano meno set , stanno meno in campo e hanno dovuto accodarsi ai Master1000 maschili per avere qualche spettatore. possono anche giocare 10 su 12 il livello è quello
Perché non ce la fanno.
Paula Redcliffe ha corso una maratona in 2h e 15 (record ora battuto). Uno dei più grandi maratoneti della storia, Baldini, ha vinto l’Olimpiade in 2h e 10….Fai te le dovute considerazioni.
Ma assolutamente no.Le donne gia’hanno problemi sui 3 set…dovrebbero semplicemente guadagnare meno degli uomini,dato che in questa disciplina sono chiaramente meno spettacolari degli uomini e muovono molto meno denaro!
E perché solo le finali?
Se deve essere 3 su 5, che sia tutto il torneo.
Caro Mazzoni,
non La conosco però mi permetta gentilmente di “completare” una piccola parte del Suo interessante articolo : “( il target ideale per molti resta una partita che non superi le due ore)” .
Ebbene : dopo “per molti… aggiungo : inserzionisti pubblicitari, amanti del tennis da torneo sociale, giocatorelli fisicamente di modesta cilindrata atletica, vecchie glorie quasi quarantenni che devono tirare su gli ultimissimi guadagni.”
Una dimostrazione per i maschi di tennis di lunga durata ma favoloso : la finale del Superslam di Wimbledon del 2009 fra Federer e Roddik, durata oltre 4 ore, 82 aces, oltre a decine di aces “sporchi” come diceva Gianni Clerici eppure ricchissima di pathos e di scambi di livello altissimo eseguiti da due campioni al top delle loro capacità.
Capacità figlia delle qualità personali e dell’allenamento delle medesime fatto con i sacrifici in campo, in palestra e pure nella vita quotidiana.
Il match di tennis non è una sveltina.
Federer non è Federer così per caso.
Le donne , forse 5 eventuali set sono troppi ma mandare avanti ad oltranza il terzo set di spareggio abolendo il tiebreak non mi pare una bestemmia, farlo arrivare fino a 12 e poi tiebreak.
D’altra parte le finaliste di slam non sono mai delle scarsone ribattitrici noiose come una notte insonne, almeno abbastanza brave devono esserlo per forza !
Per me il tennis femminile non esiste, quindi le sue parole non mi interessano.
E ha ragione, ci sono state tante di quelle finali, che nel giro di un’ora sono già belle che finite, poi visto che il montepremi è quasi lo stesso, se non addirittura uguale vedi Wimbledon, sarebbe anche più giusto
Fate giocare 3 su 5 solo le finals femminili, com’era una volta ai tempi della Navratilova, della Evert, della Sabatini e della Graf
io sarei favorevole ai 5 set. 4 finali slam + il master non stravolgerebbero la stagione ma sarebbe un bel test. Come un tempo solo un match all’anno nella finale del master sarebbe un test poco significativo.
il fascino dei 3 su 5 per un appassionato secondo me è impagabile. il discorso che match troppo lunghi non aiutino ad allargare la platea degli appassionati non mi torna; parliamo di 4 tornei l’anno.
La Mauresmo non me ne voglia, ma ci sono match femminili (anche maschili, ad onor del vero…) che andrebbero giocati 3 game su 5.
Però effettivamente, almeno sulle finali Slam ci si potrebbe riflettere sopra, anche se la cosa mi sembra difficile, visto l’andazzo generale, che vorrebbe portare 2 su 3 anche gli Slam maschili.
Già’ ci ammorbano con 2 su 3 , figuriamoci 5 set.
Vorrei dire alla Mauresmo che la struttura fisica di una donna non le permetterebbe mai di arrivate al quinto.. Purtroppo sono tante le ragazze che si aggirano sul metro e 60 e fisicamente non c’è la farebbero più.