Artem Sitak: “Molti non possono tornare a casa per le restrizioni mentre noi guadagneremo un sacco di soldi”
Artem Sitak, doppista neozelandese che attualmente occupa la posizione numero 78 nel ranking di specialità, ha rilasciato una lunga intervista direttamente dalla camera d’albergo in cui si ritrova costretto ad affrontare un periodo d’isolamento imposto dalle autorità sanitarie dopo il riscontro di alcuni casi di positività tra i passeggeri del volo con cui è giunto a Melbourne direttamente da Los Angeles: “Molti australiani non possono tornare a casa dalle loro famiglie a causa delle restrizioni per il Covid-19 mentre noi stranieri siamo entrati nel loro territorio in oltre 1.000 persone per disputare un torneo dello Slam. Guadagneremo un sacco di soldi, dobbiamo ritenerci solamente fortunati di poter essere qui“.
“Nella off-season mi sono allenato duramente per sei settimane per arrivare pronto a questo torneo, ora non voglio dire che tutto il lavoro che ho fatto sarà da buttare ma sicuramente non sarà facile tornare in campo dopo una lunga pausa. Specialmente per i singolaristi sarà difficile uscire dalla quarantena e andare subito in campo, la mia speranza è che nessuno subisca infortuni visto che dovranno giocare al meglio dei cinque set. Eravamo perfettamente a conoscenza delle regole che avremmo trovato qui in Australia: circa un mese fa abbiamo avuto una conference call con Tennis Australia, nella quale siamo stati informati di tutto ciò che sarebbe potuto accadere ma diversi giocatori hanno deciso di non parteciparvi“, ha concluso.
TAG: Artem Sitak, Australian Open, Australian Open 2021, CoronaVirus
Si Artem, grazie agli Australiani voi tennisti farete un sacco di soldi mentre a loro resterà un pugno di mosche.
@ Andrea (#2680068)
#boycott AusOpen
Il punto è dirimente: se come dice lui il protocollo esisteva ed giocatori erano stati informati, hanno corso il rischio e dunque nulla da ridire: possono prendersela con la sfortuna.
Il punto di vista dei giocatori è irrilevante.
Quello che è rilevante è il punto di vista del pallettaro.
#boicott l’Ubaldo (ce stá letteralmente a sfracellà i cabasisi)
Un giocatore di tennis che si sente prima di tutto cittadino del mondo. Applausi.
Bravissimo, finalmente un commento sensato.
E poi c’è chi si lamenta del cibo, un italiano compreso
#boycott AusOpen
Djokovic, co-fondatore della PTPA, nuova associazione di tennisti, intanto si fa portavoce delle proteste dei giocatori rilanciando e articolando le richieste dei tennisti per avere tutti lo stesso trattamento, tramite lettera inviata a Craig tiley, direttore dell’AO:
1)Materiale fitness e allenamento in tutte le stanze
2)Cibo decente, adeguato al livello dello Slam e ad atleti professionisti
3)Riduzione della durata della quarantena per i giocatori isolati, effettuando più test per verificare l’eventuale negatività.
4)Autorizzare incontri con il proprio team, purché entrambi abbiano superato il test
-4a)Se la proposta è accettata, che siano entrambi sullo stesso piano dell’hotel
5)Spostare, per quanto possibile, il maggior numero di tennisti in case private con un campo da tennis per allenarsi
Ancora nessun commento da parte dei membri del Consiglio dei giocatori ATP e WTA.
Reazioni delle tenniste alla nuova regola di quarantena dura imposta dopo i casi rilevati a bordo degli aerei.
Ons Jabeur oggi su twitter:
@Ons_Jabeur
Sorry Rennae but they never told us about this Rules. Everything changed overnight . Don’t get me wrong we are grateful for everything they are doing. We definitely never asked for free flight and food . It’s not about Quarantine it’s about transparency..
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che si ricollega al tweet di Cirstea di ieri:
@sorana_cirstea
21h
I was planning to play the tournament because they promised daily 5 h quarantine exemption where we could go practice,do a gym session and rehab.this was the deal before signing up to this…but the rules changed “overnight”!
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a quello di Bencic:
@BelindaBencic
We are not complaining to be in Quarantine. We are complaining because of unequal practice/playing conditions before quite important tournaments.
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e a quello di Flipkens:
@FlipperKF
16 Gen
No I am not (for now as we await our result) on one the ‘infected planes’ but it is fair to say that or everyone should quarantaine for 2 weeks or Aus Open should be pushed back by a week.. 2 weeks in a hotel room without any practice is insane for those players
il punto di vista dei giocatori è irrilevante. il torneo è completamente falsato perché una enorme parte dei partecipanti non si può allenare per 14 giorni, che è una enormità.
la regola della quarantena stretta per chi è negativo è folle
Innanzitutto onesto intellettualmente,bisogna dargliene atto…
Appunto, loro devono essere grati, ma si deve riconoscere che è una manifestazione fatta per lo spettacolo e per far girare i soldi. Cosa sacrosanta.
La manifestazione agonistica è comunque falsata e quindi pesare meno questi eventi (tenendo la classifica a 24 mesi anziché a 12), ha una sua inevitabile logica.
bravo
Limpido concreto onesto. Chapeau