Oswald: “Djokovic non voleva privilegi, voleva stare con noi a Melbourne. Non è giusta la situazione che si è creata ad Adelaide”
Philipp Oswald, specialista nel doppio è uno dei 47 giocatori impossibilitati ad allenarsi per 14 giorni a causa di uno dei voli con casi positivi di covid-19 (quello di Los Angeles), ha raccontato questo sabato come sono state le sue prime ore a Melbourne, soprattutto dopo aver saputo che non potrà lasciare la sua stanza per allenarsi nonostante abbia una finestra con vista sui campi da gioco.
“Il viaggio è andato bene, il volo è stato buono e siamo arrivati nel modo migliore. Ci siamo resi conto che il coronavirus viene trattato molto seriamente. Ma poi è arrivata l’informazione che avremmo dovuto fare la quarantena senza allenamenti, il che è stato uno shock. La mia stanza non è male, ha una buona luce e una buona finestra, ma è tutto molto noioso. E mentalmente è molto complicato per me non allenarmi e poi avere una finestra sui campi dove vedo i miei rivali allenarsi”, ha confessato in un’intervista a ‘TennisNet’.
Oswald ha parlato anche delle differenze di quarantena tra Adelaide e Melbourne. “Sono totalmente riposati dall’altra parte, non ha niente a che vedere con questo. Zverev e Medvedev hanno potuto viaggiare solo con due persone qui a Melbourne, ma Djokovic e Thiem hanno portato circa 10 persone ad Adelaide. Djokovic era d’accordo che era ingiusto e non voleva privilegi, voleva venire a Melbourne con tutti gli altri giocatori, ma le cose erano già completamente organizzate da Tennis Australia”.
Prima degli Australian Open, Philipp Oswald giocherà nell’ ATP Cup al fianco dei connazionali Dominic Thiem e Dennis Novak.
TAG: Australian Open, Australian Open 2021, Philipp Oswald
Si,infatti l’hanno legato al letto per non farlo andare con i comuni mortali
#boycott AusOpen
Discorso che lascia il tempo che trova. Perché dovrebbe rinunciare ai privilegi e dare così un vantaggio ai suoi competitors? O tutti o nessuno
Se si legge si capisce che tutti i protocolli sono stati decisi dall’organizzazione senza consultare i giocatori o chiedere la approvazione. Le regole le fanno loro. Come sempre Djokovic ha seguito le regole. Con onestà intellettuale ha denunciato pubblicamente una situazione ingiusta, e chiesto adeguato trattamento per tutti. Nadal, che dovrebbe rappresentare i giocatori nell’ATP council non ha rilasciato dichiarazioni, cosa che non gli fa onore e che dimostra che Nole ha perfettamente ragione a denunciare il marcio dell’ATP
Chi non vuole privilegi può rinunciarvi
E’ un concetto semplice,alla portata anche di terrapiattisti e adoratori delle bat caverne
@ Dancas (#2680035)
Ribadisco che io non sono contro Nole e che lui fa tutto all’interno di regole ben definite e gestite da altre persone e che non ci vedo nulla di male in quello che fa. Ma poi se lui approfitta di queste regole che creano disagualianze almeno non provi a passare da paladino della giustizia, questo mi sembra ipocrita
Per lo meno la quarantena di Adelaide doveva avere le stesse regole di quella di Melbourne.
Può andare bene un’altra location, ma maggiore libertà di allenarsi e staff conpleti sono vantaggi che non andavano concessi.
Ed i giocatori non avrebbero dovuto accettare.
Djokovic non vuole privilegi…ahahahahah ma cos’è una candid camera
@ Roberto (#2680000)
Non concordo, ma capisco il tuo punto di vista. Non conosciamo ancora il suo (quello di Nole).
È una porcata che ci siano i primi 3 giocatori top che abbiano dei vantaggi rispetto agli altri. In una competizione dovrebbero partire tutti alla pari. L’Atp è sempre più un circolo ristretto ed è imbarazzante vedere queste sperequazioni. Vedo un ego ad alti livelli. Bravo Novak a denunciare questo, lui è un uomo che non si scorda della sua storia, di quello che ha vissuto. Diciamo che a Melbourne saprò per chi non tifare.
si. però intanto c’è andato. A parole so tutti bravi. voleva dare un segnale? andava a Melbourne come gli altri. Ipocrisia al massimo livello. A new york pagò una villa per non stare nella bolla di tasca sua, che è una cosa sacrosanta visto che lui è il numero 1 e se lo può permettere. Ma poi devi evitare di dire “voglio ugualianza” perchè non sei credibile
@ renzopii (#2679953)
Non vedo una sola ragione per dare un vantaggio a Rafa. E io tifo per lo Spagnolo. Avrebbero dovuto decidere tutto insieme di non accettare la quarantena separata ad Adelaide. Comunque Djokovic a questo punto dovrebbe dire come la pensa sulla questione. Ha scelto di avere un ruolo politico ed è stato tirato in ballo dalle dichiarazioni di molti giocatori.
@ fedder (#2679973)
Sì ma non lo è. Possono togliergli la palestra ed il pranzo in comune, ma non esiste che non li facciano allenare all’aperto. In più è colpa dell’organizzazione e del protocollo sbagliato alla partenza. Il test 72 ore prima non era sufficiente, dovevano organizzare un secondo controllo a ridosso della partenza. Ora devono trovare una soluzione, non possono sciacquarsene le mani.
Le colpe dell’organizzaIone sono evidenti.
Non è considerato pericoloso uscire ed allenarsi. È considerato pericoloso che un potenziale positivo al COVID esca e si alleni
Se e’ considerato pericoloso uscire da una camera, e allenarsi all’aperto sul campo da tennis adiacente , allora tutto il mondo dovrebbe essere completamente bloccato
se era d’accordo poteva farsi accompagnare anche lui da due sole persone!
bravo a parlare, ma doveva fare un atto concreto per dimostrare ciò che diceva: chiedere di stare a melbourne o almeno lasciare a casa la compagnia cantante.
E’ il nipote di Lee Harvey Oswald?