Australian Open: allarmi negli Hotel e scorta della polizia per i tennisti
Gli oltre 300 tennisti che parteciperanno all’edizione 2021 dell’Australian Open inizieranno a recarsi a Melbourne questo giovedì, dove troveranno una bolla molto stretta. Il quotidiano spagnolo ‘Marca’ fornisce alcuni dettagli sulle condizioni che i tennisti dovranno affrontare, con particolare attenzione ad alcune misure molto stringenti.
– Allarmi di emergenza alle uscite dell’hotel in modo che nessun giocatore possa scappare;
– I tennisti che porteranno con sé due accompagnatori potranno uscire solo con uno nelle cinque ore in cui potranno lasciare la stanza d’albergo durante la quarantena. Il secondo accompagnatore dovrà rimanere chiuso nella stanza.
– I giocatori saranno scortati dalla polizia tra l’hotel e i campi di allenamento che utilizzeranno durante la quarantena;
– Chi infrangerà le regole, è escluso dal torneo, verrà espulso dal paese e verrà multato di oltre 12.000 euro.
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Credo che non ci possano essere le mezze misure..con le sfumature di colore l’Italia ha sempre un alto numero di positivi e non riesce a far calare i contagi, quindi per escludere ogni possibilità per un virus sibillino di diffondersi fra i partecipanti ad un importante avvenimento sportivo, con alti costi e forte aspettativa mediatica, per un periodo di tempo limitato, per azzerare il rischio si ricorre a misure estreme..ma è un sacrificio che si può chiedere per un po’ di giorni, in cambio dello svolgimento dello slam senza intoppi che prudenza consiglia di prevenire in ogni modo. Del resto, il “ritiro” è sempre consigliato contestualmente all’impegno agonistico, così i tennisti piu’ birichini non saranno tentati da qualche scappatella e gli organizzatori prendono due piccioni con una fava, niente virus e più meditazione e preparazione..chissà che i partecipanti non trovino sul comodino anche qualche lettura di formazione spirituale!!
Gli australiani fanno bene a casa loro COMANDANO e guai a chi sgarra !
A queste condizioni io non parteciperei neanche se mi chiamassi Federer, Djokovic o Nadal.
Accettare tutte queste restrizioni con addirittura la multa fino a 12’000 euro non è da mondo civile.
E i tennisti non sono delinquenti.
@ paciolli (#2679153)
DILLO A KYRGIOS 😛
Se questo è tennis!?!?!
Cosa succede se tra 10 giorni ci sono 8 contagiati tra i tennisti in quarantena??
e dove dovrebbe scappare un giocatore, ma soprattutto, perché?
Se per caso nel corso del torneo qualche tennista risultasse positivo al tampone significherebbe che a contagiarlo è stato un australiano. Misure restrittive che in teoria non danno spazio ai contagi, in pratica anche da loro ci sono i trasgressori.
Questi capiscono poco…. bastava colorare gli alberghi e le giornate. un giorno rossi, l’altro arancioni, bianco rinforzato e giallo depotenziato … in italia funziona così e le cose vanno alla grande! Forse potevamo prestargli i nostri politici e avrebbero trovato soluzioni più performanti e adatte al popolo dei big.
Essere contrari, in linea di principio, a queste misure “estreme” mi sembra assolutamente legittimo.Il problema però è che spesso sono i comportamenti irresponsabile dei singoli a renderle quasi obbligate.Ovviamente è un commento che si applica non solo al mondo del tennis ma a tutto quello che stiamo vivendo(sigh!)
A capo del servizio di sicurezza della bolla e’ stato nominato il Colonnello Klink coadiuvato dal sergente Schultz, arrivati direttamente dallo Stalag 13, quello degli “Eroi di Hogan”.
Non si scherza, giusto
Cosa non si fa per scalzare il GOAT dal trono…