Daniil Medvedev rivela il vero motivo dei mancati festeggiamenti ad ogni vittoria
Daniil Medvedev, numero quattro del mondo, è l’uomo del momento dopo aver vinto il titolo più importante della sua carriera alle ATP Finals di Londra.
Come è già da tradizione, Medvedev non ha celebrato il suo trionfo e in seguito ha spiegato il motivo per cui lo fa. “Ho deciso agli US Open dello scorso anno quando è accaduta quella cosa con il pubblico. Da quel momento dopo quelle edizione decisi che non avrei più festeggiato le mie vittorie. Non festeggiare sarebbe stato il mio marchio e per dire la verità mi piace questa cosa! ”, Ha detto il 24enne moscovita.
Ricordiamo che tutto è iniziato agli Us Open 2019 quando un Medvedev decisamente molto nervoso nel match di terzo turno contro Lopez se la prese con un raccattapalle, strappandogli malamente l’asciugamento dalle mani e ricevendo un warning da parte del giudice di sedia.
Da quel momento in poi è iniziato un incontro parallelo Medvedev-pubblico, che ha toccato il punto più basso quando il russo, a seguito dei continui fischi, reagì verso lo stadio portandosi il dito medio vicino alla tempia.
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Scusa ma se sapevo che fossi cosi’ permaloso altroche’, come hai scritto di Medvedev, la battuta sul tuo simpatico nik non l’avrei fatta sicuramente ! Stop e chiudo. Bye
@ I love tennis (#2665950)
Ma si lo so.. volevo specificare
@ Rovescius (#2665876)
Era una battuta, tranquillo.
@ Alberto Bonimba (#2665897)
Sono tranquillissimo solo volevo capire perché ora ti piace il mio Nick mentre prima no,mah.. non tutti hanno le idee chiare, ammesso che abbiano delle idee. Goodbye
Tranquillo, il tuo nik a me piace, take it easy !
@ I love tennis (#2665789)
Non sono difetti è il suo carattere ognuno è fatto a modo suo,c è chi è solare e allegro e chi invece è più introverso e malinconico per esempio
Io non predico e ti ho fatto una domanda perché dovrei cambiare Nick?non vedo il nesso fra le cose
Grazie per il chiarimento !
@ Lo smadonnatore di Taggia (#2665717)
Non era Totò ma Sciascia nel libro ‘Il giorno della civetta’ da cui poi il film, ma senza Totò
Più che psicopatico io lo vedo geniale, e ogni genio ha le sue stranezze non ordinarie.Sicuramente fuori dagli schemi, e questa è un’ottima cosa.
@ Rovescius (#2665520)
Ma ha anche dei difetti!
ehm…”Brutti, sporchi e cattivi” è di Ettore Scola. Quello di Leone è “Il buono, il brutto, il cattivo”, che venne prima ma che è anche sostanzialmente diverso perché ci mette il buono. Un fatto sicuramente li accomuna: sono due capolavori del Cinema italiano.
Allora predichi e razzoli male ! Non pensavo fossi un po’ suscettibile …. la mia era solo una battuta sul tuo nik, niente di che’, ciao !