Riccardo Piatti parla del percorso di Jannik Sinner e su Zverev: ” pur di non perdere due volte da Jannik nel giro di tre settimane si sarebbe fatto tagliare una gamba”
Riccardo Piatti in un’intervista a SuperTennis ha parlato di diversi argomenti.
“A Colonia un po’ come a Roma e a Parigi sta incominciando il percorso ad alto livello Un percorso che va vissuto nel modo giusto perchè sarà così per tutta la carriera. Prendiamo la situazione qui a Vienna: lui è arrivato stamattina (ieri), si allena stasera alle 20 e domani gioca con Medvedev e Thiem.
E martedì c’è il match. Ora Jannik incomincia a vivere amppieno il circuito. Nella sfida con Zverev, Jannik ha cercato di giocar bene, ha pensato che questi giocatori li deve battere perché meglio di loro.”
“Invece contro i giocatori di alto livello non devi pensare di entrare in campo e vincere per forza giocando bene. Bisogna giocare nel modo giusto, essere presente nei momenti che contano. Ieri ha faticato un po’ in certi momenti con Zverev, non era abbastanza lucido.
Però ci sta, perchè l’altro, pur essendo giovane, è un giocatore di esperienza; pur di non perdere due volta da Jannik nel giro di tre settimane si sarebbe fatto tagliare una gamba. Jannik deve vivere appieno un paio d’anni di circuito per imparare a gestire certi momenti.
Certe sfide. Avrà periodi in cui le cose andranno bene, altri in cui andranno meno bene. L’importante è che succeda quello che avviene oggi: lui prende e apprende qualcosa da ogni singola partita. E’ raro che perda facile.
Può capitargli di giocare male ma ci prova sempre fino in fondo. E quindi gli resta sempre qualcosa di utile per la sua costruzione”.
“Non è più solo un problema di giocate. E’ un discorso mentale, la capacità di capire il momento. Se giochi a livello di top player devi saper capire che in certi momenti puoi ottenere di più avendo pazienza.
Sono sfumature sottili, per imparare a coglierle e gestirle ci vuole tempo. E’ fondamentale la visione d’insieme. Giocando tanti match a livello Atp crescerà come giocatore. L’allenamento da solo non basta: deve giocare partite, tornei.
Se vogliamo parlare di un colpo in particolare vedo grandi margini con il servizio, su come usarlo. Poi, certo , migliorerà volée e smash, ma più che il colpo è l’approccio a rete su cui lavorare: Jannik deve imparare a interpretare meglio il momento dell’approccio” .
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Piatti non dovrebbe parlare di Sinner, non per mancanza di tesi e competenza, ma per evitare di attirare inutili e continue attenzioni su un ragazzo che per primo si mette sotto pressione. Sinner è un ragazzo che ha solo il tennis in testa. I processi dopo ogni sconfitta ed al contrario, le previsioni di vittorie nei futuri slam sono irritanti quanto insensati.
Si, sono d’accordo e direi che è un caso particolare, o comunque un caso analogo, rispetto a cio’ che ho scritto ieri sugli scambi già quasi conclusi a suo favore in cui non sceglie il momento giusto per scendere a rete e raccogliere il punto…cosa non semplice ovviamente ma sulla quale penso che possa lavorare.
In questo ricorda Federer
Che parole stucchevoli
@ Koko (#2641261)
Concordo
Signori, ma vi rendete conto che Sinner se la sta giocando alla pari con i top 10!!!!! E se non avesse qualche cosa da migliorare se la giocherebbe alla pari pure con i fantastici tre!! Allora direi lasciamolo giocare e fare ESPERIENZA, vincerà e perderà, ma è l’unica cosa che arriva col tempo e non si trova in allenamento
Colpa di Djokovic
Fossi in Piatti, qualche volta direi a Jannik di usare molto meno il contropiede durante gli scambi. Quanti punti ha perso nella sua pur giovane carriera, soprattutto punti importanti e quasi tutti fatti, dove all’avversario non rimane altro che restare sul posto e sperare appunto nel contropiede.. fateci caso!
Eh sí dovrebbe fare il serve and volley come tutti i top 10 attuali…
Discorso vero solo in parte…….Kuerten, il giocatore in assoluto preferito da un certo Federer, pur essendo gracilino, riusciva a gestire le partite perfettamente….riusciva a preservare fiato e a mantenere sempre un livello di tennis altissimo; il suo trucco? semplice fluidità elasticita progressione nel colpire la palla! Kuerten vinse il suo primo RG battendo tre ex vincitori come Muster, al 5, Kafelnikov al 5, e Brugueira in 4!
@ Giambi (#2640866)
Sinner sarebbe più forte se avesse un servizio degno di questo nome.
Vi prego insegnate un servizio a Sinner! Possibile che nessun coach in Italia sappia come insegnare il servizio?
Anch’io c’ero!
Non sono molto esperto di tennis al contrario di molti che sono intervenuti ma mi è sembrato di notare, già con Nadal e anche in incontri vinti, che Sinner parecchie volte, anche e soprattutto nei momenti decisivi, domina lo scambio e quando potrebbe scendere a rete a raccogliere il punto, non lo fa e lo fa magari 2-3 colpi dopo quando l’altro ha “rimesso in piedi lo scambio”. Cosi’ il colpo d’approccio risulta piu’ difficile e dopo si trova spesso ad essere “passato”. Non è certo facile azzeccare sempre o quasi il momento giusto ma questa mi pare una cosa su cui puo’ progredire non poco.
Il compianto volkov. Gran talento. Giocava con la sinistra perché costretto da un incidente alla spalla destra. Rip
In realtà credo che sia più Vagnozzi che ha mollato Cecchinato che, dicono i bene informati, non aveva tutta sta gran voglia di lavorare. Si sentiva arrivato
In ogni game point a favore se non rischi nella prima di battuta una bella castagna in un indoor sbagli…c’è chi vince spesso in indoors (persino nelle Finals) che rischia persino nella seconda ci sarà un motivo! Il Volandrismo consevativo a piazzare e palleggiare in battuta non rende molto in questi tornei al coperto considerando che il Volandrismo nemmeno è raggiunto dato che necessita per potersi definire competitivo di un 75% di prime ed anche ben piazzate per essere efficace. Sinner Rischiava maggiormente e bene un paio di anni fa. Il rischio deve uscire proprio quando non è detto che nel palleggio prevarrai. Chiaro che se c’è un peone falloso in palleggio puoi anche non rischiare la battuta ma un top ten non è di questa natura!
Sinner : diciamoci la verità. Piatti lo sa meglio di me.
E’ il classico esempio di giocatore che brucia le tappe, cosa che in Italia è sempre stata ignorata.
Il giocatore deve crescere senza pressioni e senza fretta, gradualmente, in 4-5 anni diventa top 200, poi top 100, poi top 50 e quindi chi lo sa.
Questo è il concetto italico.
Peccato, perchè poi quando fa best ranking è a fine carriera, il nostro giocatore, con il concetto italico, e non è mai entrato tra i primi 30-40 del mondo, massimo top 50.
Altro che avere i Federer e Nadal anche in Italia.
Invece Sinner, pim pum pam, in un anno è saltato dai future ad avere una classifica da top 50 per entrare direttamente anche nei tornei ATP 1000 dal taglio più basso per evitare le quali.
Da n.280 in 18 mesi è passato top 50. A 19 anni.
Poi magari questo è il suo best ranging, non lo sappiamo, ma a 19 anni, top 50, ci sono ottime probabilità di condurre una carriera da top 10 fisso anni ed anni, non massimo 1-2 anni come best ranking nei top 10.
Che se guardiamo bene, pure Panatta, è best ranking n.4, ma nei top 10 non è che abbia giocato tutta la carriera nemmeno lui. C’è stato qualche anno, ma pochi pochi, il resto era dietro ai top 10.
Ed è il miglior giocatore degli ultimi 50 anni, dal dopo Pietrangeli, Panatta.
Sinner, rischia grosso di fare meglio di Panatta, come carriera, è messo bene a riguardo. Come potenzialità, il futuro non lo conosco.
E Sinner diventerà il coach del figlio di Piatti.
Ma anche Sanguinetti, con Pistolesi era una cosa, con Brogin era un’altra, Eppure Roberto Brogin ha portato un doppio israeliano al massimo dei livelli.
Ma bisogna anche dire che un allenatore può trovare il giocatore giusto, e viceversa ed essere fatti uno per l’altro ( va anche considerata la situazione caratteriale, se i due non si sopportano, possono essere i due giocatori e coach migliori del mondo, che fanno fiasco, ad esempio ).
Eppure Piatti, ha portato risultati pazzeschi, fin dagli anni ’90 con una moltitudine di giocatori.
Ai tempi un ” piccolo Piatti ” era Walter Bertini, che grazie allo sponsor della Henkek, aveva portato in zona San Siro dei grandi giocatori, addirittura quarti di finale a Wimbledon con Laura Golarsa o la Garrone, adesso non ricordo bene.
Ma a anche a livello categorie inferiori. Chi andava da Bertini, lo vedevi giocare nei tornei e vincerli.
Il vincitore aveva la maglietta con dietro scritto TENNIS ACADEMY WALTER BERTINI.
Poi è saltato lo sponsor ed è saltato tutto il mestiere.
Corrado Borroni aveva passato un turno agli internazionali d’Italia ai tempi di Bertini.
Pure il mio amico Anacleto Mapelli, faceva sfracelli da Bertini.
Grande rispetto per gli allenatori di Djokovic, dopo Piatti, vedo.
Djokovic è stato costruito in Italia ( vedi come parla in Italiano perfettamente tra l’altro … ) poi si è rinforzato con tutti i team con i quali ha avuto modo di lavorare.
Talento, si, ma devi saperlo NON DISPERDERE. E questo Riccardo Piatti l’ha fatto benissimo.
Non dimentichiamoci che ha portato Ljubicic al n.1 del Pianeta Terra ( sopra di lui solo i due extraterrestri Federer e Nadal, nel ranking ), ma non solo :
Furlan nei top 20,
ha avuto Gasquet e lo ha riportato nei top 10
aveva le Pleiadi ed aveva portato lui la maggior parte dei giocatori italiani nei top 100 di quei tempi ( ben 7 in contemporante nella top 100 negli anni ’90 ),
aveva Camporese, Pescosolido, Brandi, Mordegan, Caratti, etc. etc. etc. alle Pleiadi.
Aveva trasformato l’Italia da una nazione di terraioli, ad una nazione di giocatori da veloce. Dove si fanno i punti, infatti.
Perchè vuoi fargli perdere :
tempo
soldi
costruzione di nuovi ottimi giocatori
???
Grande Piatti !
Ma Sinner ? Secondo me adesso può anche non giocarli più i tornei futures, no ? 😎 😀 😎
ATP 1000 a TUTTAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA ! 😛
Perse in finale contro il Russo Volkov, giocatore particolare perchè mi sembra di ricordare che da bambino avesse avuto problemi con un arto e iniziò a giocare da mancino. Mi sembra fosse il 1991, poi nel 1992 a Milano vinse Camporese con Ivanisevic, allenatore di Camporese un certo Piatti
@ Giampi (#2641157)
In una partita ha fatto mi sembra 22 doppi falli battendo quasi il record del mondo…
@ Koko (#2641008)
Mah, Zverev fa una marea di doppi falli spesso tira una seconda floscia attaccabile. Infatti spesso tira due prime. Sinner quest’anno ha migliorato le percentuali siamo sul 65% e tira una seconda sufficientemente performante fa tranne l’altroieri, pochi doppi falli. Da migliorare sono le traiettorie, le variazioni, ecc. Le percentuali per chi ha ottimi fondamenti sono la cosa più importante vedi Nadal e Diokovic.
Per ora e’ cresciuto molto bene non trovi ?
Cos’e’ che ti turba tanto nella frase di Piatti ?
A un certo punto sembrava che tutt’e due i giocatori avessero paura di vincere concedendo occasioni all’avversario tra doppi falli e cali di concentrazione. I piagnistei continui di zverev non lo hanno aiutato, ma deve abituarsi a questi atteggiamenti scorretti degli avversari.
Sabato ho avuto l’impressione che Sinner già nel primo set anziché pensare al punto da giocare pensasse in anticipo ai punti successivi. Pure le brevi pause tra un punto e l’altro del servizio denotavano mancanza di concentrazione. Non dico si debba arrivare a tutti i gesti maniacali che fa Nadal prima di un servizio, ma un po’ di concentrazione in più é fondamentale. Poi concordo con chi ha scritto che una scarsa efficacia del servizio abbia fatto la differenza.
Il tuo acronimo sta per Gran Fisico Minuscolo Cervello ?
Volkov…sempre in -ov finisce…
Camporese quando lo vinse batte’ Ivanisevic.
Peccato per gli infortuni, perche’ Omar era un giocatore col braccio d’oro. Batte’ anche Lendl in finale a Rotterdam giocando un tennis fenomenale.
@ abba (#2641015)
perse da Sasha Volkov in due set
Fu la partita che perse al V° set, partita tiratissima che avrebbe potuto vincere (o almeno così speravamo), e che lo avrebbe mandato in semifinale.
Sulle somiglianze come dici tu, nel gioco c’era poco, Cristiano era piccolino, leggero e balzava a rete come un gattino.
Il coraggio e il nell’atteggiamento in campo me li fa accomunare.
@ Steffifan (#2641029)
Quella con il fratello del Mac non l’ho vista, sono sincero…
Per quanto riguarda le somiglianze, non saprei. Giocava il rovescio ad una mano, colpiva molto d’anticipo, era rapidissimo. La voglia di vincere era la stessa di Jannik, ma purtroppo e’ durato poco. Speriamo che in questo non si assomiglino per niente.
E adesso che mi ci fai pensare…Jannik mi ricorda qualcosa di Cristiano, come atteggiamento e carattere (non come gioco e qualità fisiche che sono totalmente diversi).
Ma l’anno scorso ce l’aveva il servizio, è adesso che l’ha perso per strada. Basta ritrovarlo.
E la nottata da infarto per vederlo ai quarti AO su TeleCapodistria contro Mc Enroe Jr.?? 😀
perse da Cerkashov se non ricordo male. Torneo di Milano, bellissimo e visibile in TV (non scontato all’epoca) vinto da Omar Camporese se non erro poco dopo
Direi che Zverev gli ha fatto una scuola evidente su come usare la battuta in un indoor. Sinner a volte è troppo remissivo in battuta limitandosi a fare il compitino, prima abbastanza veloce (ma è anche falloso e se devi essere falloso almeno rischia una bomba) seconduccia discreta ma in sicurezza tutto da scuola. Ma a questi livelli la scuola non basta: sei 40-15 sopra e ci sta rischiare due bombe a 220 per portare a casa il game invece di subire uno stillicidio di vantaggi di un quarto d’ora! Su cosa si è basato il top ten Berrettini? Zverev tira la bomba due volte e se gli va bene ha risparmiato tante energie per fare un gran game di risposta ben riposato. Sinner si infila in una ragnatela di vantaggi e breakpoints (spesso come contro Simon perdendo il game) senza bombe e senza serve and volley risolutivi sui game points a favore sprecando energie nervose e andando a rispondere non molto lucido se deve lottare tanto solo per tenere la battuta. Meglio dunque in periodo di indoors allenarsi una mezzora in più alla battuta potenziandola in velocità e definitività piuttosto che fare 1000 esercizi in teoria più validi ma in quel contesto rapido non così utili e risolutivi!
Io c’ero! Quando Caratti batte’ a Milano (eh si…una volta a Milano disputavano un bel torneo…) nienetepopodimeno che Lendl al secondo turno, nonostante la mia giovane eta’ rischiai l’infarto e festeggiai per strada da solo come per i mondiali del 1982. Ando’ poi in finale, ma perse. Vabbe’..era il periodo delle vache magre..
Bè atteggiamento più che giusto di Zverev
Come sei tranciante, esiste anche un termine che si chiama confronto
Mi sono rivista il replay di quel maledetto 5° game apposta, verissimo quello che dici!
Non i piagnistei di Zverev (che sarebbero arrivati dopo), ma quella volèè sbagliata male a punto praticamente fatto ha sballato completamente il nostro.
Forse poi anche la non perfetta salute ha dato il colpo di grazia alla fiducia.
@ G.F.M.C. (#2640871)
Temo che lei non ne sappia molto di tennis giocato
@ Bjorn borg (#2640910)
Per capire quanto stava male Zverev (povero), basti pensare a come ha asfaltato in finale (6-2 6-1) un cagnaccio come Schwartzman.
Ha perfettamente ragione Piatti (uomo di raro equilibrio, e non certo da oggi): Jannik, anche quando perde, non perde mai facile.
@ G.F.M.C. (#2640871)
Lo ha detto Zverev e si è visto in partita con tutte quelle provocazioni.
Il giorno che Sinner non condividesse più le analisi di Piatti, questi la settimana dopo non sarà più il suo coach.
Nessun accenno allo stato di salute?
Aggiungerei che la fase difensiva di Sinner, grazie alla velocità negli spostamenti, è già superiore a quella di Berrettini, che pure è già entrato nei top 10 ma non ha la stessa reattività e velocità di piedi.
Molto condivisibile l’analisi di Piatti.In sostanza ha rivelato che Jannick nel match con Zverev si sentiva favorito, la dice lunga su quanto Jannick già adesso sente di valere. Parole importanti, quelle di Riccardo Piatti, sul non pensare di dover vincere per forza ma sul giocare nel modo giusto.
@ Rumbo (#2640799)
Non sono così convinto. Ovviamente può migliorare ancora nella fase difensiva, ma spesso anche in allungo dalla parte del dritto riesce a ributtare profondo, dal rovescio invece deve imparare a usare lo slice difensivo in allungo, perchè il bimane in allungo perde profondità ed è facile da attaccare (l’unica cosa in cui somiglia vagamente alla Giorgi).
Però la differenza è stata mentale, ha perso la bussola troppo facilmente, e differenza tecnica sul servizio. Un servizio che nei momenti di difficoltà non lo aiuta mai. Più è teso, più abbassa la percentuale di prime, e lo abbandona spesso. Zverev in alcuni giochi in difficoltà ha tirato fuori due o tre servizi vincenti che l’hanno salvato. Sinner non ne è ancora capace con continuità.
Detto questo, come dice perfettamente Piatti, con l’esperienza e l’abitudine a gestire questo tipo di situazioni ed avversari, il suo livello salirà ulteriormente, quasi in modo naturale. E’ destinato a grandi traguardi perchè è determinato a migliorare tutti i propri difetti ed ha doti naturali fuori del comune.
E’ stato anche sfortunato perchè questo era un anno di crescita e l’ha perso per il lock down. Diamogli due stagioni complete e coi tempi classici del circuito e nel 2023, a soli 22 anni e con tutta la carriera ancora davanti, sono sicuro che lo vedremo coi primi.
Gia’ oggi, pur con tutti i limiti e conseguenti aree di miglioramento che volessimo individuare, lotta ai vertici. Eccome che lotta. Alla grande direi
@ Rumbo (#2640799)
Concordo.
Comunque jann ha fatto errori banali che gli sono costati l’incontro purtroppo…
Coach Piatti dice cose di una saggezza e al tempo stesso semplicità disarmante, il percorso di crescita del tennista pusterese è tracciato alla grande, un po’ alla volta sta acquisendo piena consapevolezza di ciò che serve per portare dalla sua parte i match nei momenti che contano, segnatamente quando non si è in giornata e si sta soffrendo enormemente come contro Simon.
Si fosse rigiocata la partita contro Carreno Busta di febbraio, ora l’ avrebbe portata a casa.
E comunque nei due match tra Sinner e Zverev Jannik ha vinto il match che contava di più, il Roland Garros è nettamente più importante di un atp 250 a Colonia, con tutto il rispetto per un torneo peraltro ottimamente organizzato!
ed incastonatore.
Giusto, sono proprio le sfumature sottili che fanno la differenza. A prima vista sembrano cosi’ non fondamentali ma poi, si comprendono come del resto in tutti I settori, con un po’ di esperienza.
Giustamente, riferendosi a Jannik, Riccardo Piatti ha osservato: “Poi, certo, migliorerà volèe e smash, ma più che il colpo è l’approccio a rete su cui lavorare: Jannik deve imparare a interpretare meglio il momento dell’approccio”.
Infatti, io aggiungo che, nel primo set della partita con Zverev sul 4 a 1, tutto è cambiato quando Sinner ha sbagliato la volèe (40-40) avanzando a rete, nonostante nello scambio da fondo campo gli bastava solo un colpo per fare il punto. Quell’errore ha innervosito Jannik ed è cambiato il volto del set e chissà, forse anche del match!
Dire che Zverev (pur di non perdere due volte da Sinner in tre settimane) sì sarebbe fatto tagliare un gamba mi sembra una cagata pazzesca.
Se questo è il signore che deve far crescere Sinner,Sinner crescerà molto male.
Piatti ha detto oggi quello che avevo scritto prima della partita,solo che io avevo detto che avrebbe venduto l’anima e giocato punto su punto. Queste considerazioni poteva farle anche lui ex ante e non ex post quandi frittata ormai è stata fatta. Sinner non sarebbe cascato nelle odiose provocazioni perchè già preparato e lottando anche lui punto su punto con il coltello tra i denti sul 4/1 non avrebbe perso il servizio e chiuso in un comodo probabile 6/3 ed allora…la musica sarebbe stata diversa. Spero che facciano tesoro di questa riuscitissima strategia usata dal russo che sono certo lui avrà studiato giorno e notte. Ora lui dall’alto del suo piedesrallo può dire: si certo un giorno anche lui arriverà tra i top ten ora ci sono io, al Rolando come ho dimostrato l’altro ieri , avevo la febbre. Il ragazzino si farà. Ora tocca a Sinner ed al suo staff non sbagliare la prossima mossa perchè,insisto anche a costo di essere pedante, Sinner a mio parere, è già più forte di Zverev.
Purtroppo non gliela hanno mai data quando era il caso per provincialismo e beghe italiche – oggi la federazione ha compiuto un gran salto e penso che i rapporti siano ottimi
Piatti ha fotografato in modo perfetto lo stato d’animo di Zverev ( si sarebbe fatto tagliare una gamba piuttosto che perdere due volte con Sinner), e naturalmente lo stato psicologico del suo pupillo ( vuole vincere giocando bene, invece si può vincere anche senza farlo, basta più lucidità e pazienza nei momenti no). Zverev, tardivamente, passato lo stato di furore e di timore di non farcelo a vincere, ha riconosciuto la grandezza del ragazzino. Presto entrerà nella top ten. Gli va riconosciuta questa onestà intellettuale, dopo gli sgarbi e le maleducazioni, durante la partita.
Stimo Piatti dai tempi dell’exploit di Caratti, che fu cosa straordinaria per quegli anni di vacche magrissime oggi inimmaginabili, e chi c’era sa cosa significò.
Parole grondanti verità e buonsenso; quando dice che Jannik deve ancora abituarsi a certi ritmi, e quando dice che Zverev pur di vincere avrebbe incendiato il palazzetto (aveva lo faccia di uno fuori dal pub, con la birra in mano, che cerca rogna).
Basterebbe un salto di qualità deciso col servizio per lottare ai vertici
Dichiarazioni sagge !
Sinner è un diamante ancora grezzo ma un diamante purissimo, auguriamoci che Piatti sia un bravo intagliatore
chapeau!
Piatti ha rinunciato a Nole perché doveva seguire Ljubicic.
Non credo che il custode del circolo sarebbe stato così bravo.
Ti ricordo che quando Nole ha mollato Vajda è entrato in crisi di risultati ed è dovuto ritornare dal suo vecchio allenatore per ritornare al numero 1.
Gli allenatori sono importanti, non vanno sottovalutati.
Di esempi ce ne sono tanti. Pensa solo a Cecchinato quando ha mollato Vagnozzi per Uros Vico.
Grande saggezza nelle dichiarazioni, sembra Joda… e ci assomiglia anche un po’. Sara’ la foto, ma sembra il trisnonno di Sinner!
Tutto molto interessante. Idee chiare, analisi perfette, sa sempre tutto di ogni cosa. Perché Đoković diventare Đoković se n’è andato via da Piatti? O forse è stato scaricato da Piatti? Non so, ma ho il dubbio che sarebbe diventato Đoković anche se l’avesse allenato il custode del circolo.
dal Vangelo secondo San Riccardo: prostratevi miscredenti
“Non è più solo un problema di giocate, è un discorso mentale, la capacità di capire il momento”.
Ho pensato esattamente la stessa cosa subito dopo la fine partita.
Sinner ha già colpi spaziali e una facilità non comune di aprirsi gli angoli sparando vincenti da qualsiasi zona del campo con entrambi i fondamentali.
Manca ancora, e dovrà apprendere a furia di giocare partite di questo livello, la capacità leggere il momento della partita, ragionare di più nei momenti che contano, capire quando spingere a tutta e quando invece avere più pazienza.
Nel corso di un match ha momenti alla Giorgi, dove si ostina a sparare a tutta quando basterebbe molto meno per condurre i giochi.
Al di là del servizio, che ovviamente per uno con quella altezza deve migliorare e non poco, per me il vero motivo della sconfitta con Zverev è stata una fase difensiva piuttosto carente. Quando attacca è formidabile ed ha già una buona continuità nel martellamento da fondo, ma quando deve difendersi raramente riesce a farlo efficacemente e quasi mai a ribaltare poi l’inerzia di uno scambio, cosa che nel tennis moderno ai massimi livelli è fondamentale.
La differenza con Zverev è stata sorattutto questa: i pochi punti in più che ha vinto il tedesco e che alla fine hanno fatto la differenza sono dovuti alla capacità del tedesco di contenere e costringere poi Jannik all’errore
Sintesi raffazzonata. Meglio leggere l’originale sul sito di supertennis. .
Parole sante. Grandissima lucidità.
Quest’uomo dovrebbe avere in mano la FIT