Gabriela Sabatini: “Vivere in pace con le proprie decisioni è il segreto per esser felici”
L’ex campionessa argentina Gabriela Sabatini, amatissima in Italia grazie ai suoi quattro titoli agli Internazionali di Roma, ha rilasciato una bella intervista al magazine svizzero “Swiss Life”. Da tempo “Gaby” vive proprio in Svizzera, con frequenti viaggi a Miami e Buenos Aires, dove ha stabilito parte delle sue attività post-tennis (soprattutto la sua linea di profumi e accessori moda).
Gabriela si dice molto felice oggi, gode di ottima salute e ha la fortuna di vivere la sua vita come meglio le piace. Una libertà che le viene dalla consapevolezza di aver fatto delle scelte e di esserne totalmente convinta. Ecco alcuni passaggi dell’intervista.
“I miei 50 anni? Non voglio dare grande importanza ai miei compleanni, ma sì, oggi posso dire di essere felice. Ovviamente non ignoro la mia età ma mi sento molto bene. Sono sana e grata per questo, sono felice per quello che ho ottenuto e per la vita che vivo oggi”.
“I 50 sono i nuovi 30? In realtà mi sento una persona giovane, anche grazie al mio stile di vita. Comincio ogni giorno praticando sport, quando non ho impegni importanti in altri ambiti. Mi piace andare in bicicletta, vado a fare jogging e nuoto molto, attività che mi fanno sentire purificata e forte. Sono anche molto attiva in altri ambiti, come il lavoro, e viaggio spesso. Questo mi aiuta a rimanere mentalmente giovane”.
“Maturando mi sento più determinata e sicura di me stessa. Negli anni impari a stabilire dei limiti e a decidere cosa è meglio per te. Sono più selettiva in quello che faccio e incontro solo le persone con cui voglio davvero stare. Questa autodeterminazione è molto appagante e dà alla vita una nuova profondità”.
Le ricordano la sua precocità sportiva: a 15 anni raggiunse la semifinale a Parigi. Sente che la sua giovinezza le è stata come rubata? Molto interessante la sua risposta: “Credo che se fai quello che ti interessa davvero, ti senti praticamente libera. Ma ci sono stati momenti in cui ero più concentrata su ciò che i media e i fan si aspettavano da me rispetto a quello che volevo per me stessa. E questo era prima dei social media. Per i giovani giocatori, questa pressione è molto maggiore oggi… Ritrovarmi così famosa da giovanissima non è stato facile. All’inizio della mia carriera professionale ero davvero molto introversa e timida, inoltre non parlavo molto bene l’inglese, motivo per cui le interviste ai media internazionali erano davvero un calvario! Se è vero che ho perso delle partite di proposito per questo motivo? No, non di proposito, ma questa paura mi ha plasmato. Ricordo le semifinali in cui improvvisamente ho pensato: “Se arrivo in finale, dovrò parlare di nuovo con i giornalisti”. E da quel momento in poi ho quasi buttato via la partita e l’ho persa. Fortunatamente, nel tempo, la voglia di vincere il torneo è diventata più forte di quella paura”.
La rivalità con Steffi Graf fu la sua più importante nell’intera carriera, anche se purtroppo – per Gaby – furono molto più le sconfitte delle vittorie, soprattutto negli Slam. Ma non per questo l’ha odiata, anzi… “Steffi è stato un colpo di fortuna per me. Mi ha aiutato a tirare fuori il meglio dal mio tennis, ed era una persona assai rispettabile e riservata fuori dal campo. Negli anni, quando abbiamo smesso di giocare a tennis, è nata un’amicizia”.
Esattamente 30 anni fa, vinse US Open, sconfiggendo proprio Steffi nel climax della sua carriera. Cosa fece scattare quel grande successo? “Ho iniziato fare al meglio in partita quegli schemi offensivi che stavo provando col mio coach, con allenamenti molto duri. Correvo a rete ogni volta che potevo, trovai un grandissima determinazione e fiducia in me stessa. Questo spirito offensivo sfrenato alla fine mi ha aiutato a vincere. È stato il momento più importante della mia carriera tennistica. Dopo tutti gli anni di impegno e dedizione, il mio sogno si era avverato. Non avrei mai potuto immaginare tanta gioia e sensazione di liberazione, ho iniziato a godermi ancora di più il tennis dopo quel successo”.
Però si è ritirata a solo 26 anni… troppo presto, ripensandoci oggi? “No, vivevo il tour già da dodici anni e mi sentivo molto stanca e demotivata. Quando mi svegliavo, subito pensavo: “Ora devo allenarmi di nuovo, anche se non lo voglio davvero”. Ho parlato con uno psicologo e nel tempo ho capito: “Basta è abbastanza”. Ho sempre ascoltato la mia convinzione interiore nella vita – e anche questa è autodeterminazione. Ed è per questo che sono in pace con le mie decisioni. E’ anche per questo che il mio dopo carriera non è stato affatto difficile. Mi ha aiutato tantissimo il sapere esattamente cosa volevo fare: espandere la mia linea di profumi e farla conoscere a livello internazionale. Mio padre, un ex manager della General Motors, mi ha supportato in questo. Nel frattempo, il mio marchio è cresciuto e oggi comprende anche orologi e una collezione di moda. Ho sempre avuto molti impegni”.
Cosa riserva il futuro di Gabriela Sabatini? “Non sono il tipo da lista dei desideri. Voglio solo vivere liberamente il futuro, come faccio oggi. Unica cosa, amo viaggiare, quindi spero di poter visitare presto nuovi posti, l’India e il Marocco mi piacciono molto, saranno le mie prossime mete, appena possibile”.
La pandemia ha lasciato un segno importante in tutto il mondo, anche in Argentina. Gabriela si è impegnata molto per diffondere – anche se da lontano – messaggi positivi e di aiuto per il suo paese, aderendo a molte compagne di aiuti concreti. Cosa le ha lasciato questo periodo? Ancor più voglia di vivere: “Non so se potrò arrivare a cento anni, conduco una vita sana perché mi piace stare bene. Cerco di godermi la mia vita quotidiana. Forse la pandemia di coronavirus ha anche il suo lato positivo: insegnarci che non possiamo controllare tutto e che dovremmo apprezzare di più il presente, la libertà e i nostri amici”.
Sulla possibilità che un giorno possa tornare con qualche ruolo attivo nel mondo del tennis, pare abbia risposto solo con un sorriso. Ormai il mondo della racchetta è lontanissimo dalla sua vita, ma il ricordo del suo gioco e delle sue grandi partite resterà per sempre nei cuori degli appassionati di tutto il mondo.
Marco Mazzoni
TAG: Argentina, Campioni del passato, Gabriela Sabatini, Intervista, Marco Mazzoni, Sabatini, Steffi Graf
Bella e di gran classe, un solo major ma veramente quando giocava, soprattutto a Roma, i miei occhi si bloccavano. Adesso, bellissima e con un sorriso smagliante!
Mi sono ricordato il nome della tennista americana con gli occhiali, B.J King.È quella che ha vinto più di tutte nella storia del tennis. enzo
@ Nastase (#2635708)
Non farti trascinare dall’entusiasmo. È stata un’ottima tennista, ma non la migliore. Dimentiche Chris Evert, la Navratilova, Graff e Serena e l’occhialuta americana della quale non ricordo il nome. enzo
è sposata?
Sì, ricordo bene anche la sua camminata un pò alla “John Wayne”!
La vidi giocare più volte al Foro Italico e dal vivo la cosa era ancora più evidente.
La Graf era sicuramente meno bella, ma aveva un’eleganza nei movimenti e nelle postura sicuramente superiore.
Ma stiamo ovviamente cercando proprio pelo nell’uovo che dici tu!
Anche la capacità di riconoscere la verità è un valore. Come dici tu stesso, non l’unico ma…
Troppo mascolina per i miei gusti. Camminava come un camionista…
Per gli antichi esisteva anche la bellezza negli uomini.
Non sapevo fosse la zia della fidanzata di dybala. E adesso che lo so… ma che me ne frega?
@ chrolli (#2635655)
Commento spettacolare….nomi da brividi, scolpiti nella storia del tennis
@ Luis (#2635617)
Verissimo!
Bella era bella e lo è tuttora. A cercare il pelo (!) nell’uovo, la cosa che non mi piaceva era la postura delle spalle un pò da bulletta.
La bellezza non ha eta’ !
Come ha appena piu sotto ricordato Salvo, lei fu l unica a votare a favore del mantenimento del ranking protetto per la seles che decise di rientrare piu di due anni dopo l accoltellamento subito in germania.
questo fatto aiuta a far capire per quale motivo una giocatrice col suo talento, talento persino superiore a quello di graf e seles, per non parlare di sanchez, abbia incredibilmente vinto cosi poco. era troppo “buona” (certo, certo, era anche troppo “bona”, ma questo è un’altro discorso… ) probabilmente le è mancata un po di cattiveria, per es. la finale di wimbledon ’91 era vinta, la graf era alle corde, non ne aveva piu, bastava esser un po’ piu “cattiva”
P.S.non parlatemi della maglietta di cotone sergio tacchini, dopo la prima ora di gioco…avevo 18 anni…
Bella e intelligente
La bellezza è un valore, non l’unico ovviamente, nè il più importante, ma un valore (come ben sapevano gli antichi)
Ricordiamo che Gabriela Sabatini fu l’unica tennista a votare per mantenere il n.1 del ranking a Monica Seles dopo la pugnalata.
@ Leconte (#2635686)
L’intervista è perfetta, mio dispiace solo che non sopporti più il tennis, poteva essere una maestra eccezionale. Ma ha scelto la vita, brava Gabriela
La più bella e brava di sempre!
Ho tifato Gabriela perchè giocava benissimo ma sopratutto era di una bellezza sconvolgente. Capelli neri occhi 2 olive nere sorriso smagliante sempre abbronzata con completini bianchi. Non pensavo che potesse diventare più affascinante a 50 anni. Divina creatura.
Peccato che queste belle parole non provocano nemmeno un commento sul tema, e si commenta solo perché è una bellissima donna. È una occasione persa.
È più facile guardare l’immagine in alto che leggere decine di righe in basso…
Bella dentro e fuori. Gabriela TOP.
ahahahaahah
Gabi, ti invito a cena. Da cosa nasce cosa. Voliamo insieme.
Ho rischiato la cecità…
Io ero un tifoso di Steffi e quando la tedesca incontrava Gaby erano spesso dolori per me.
Tra il 1990 e il 1992 per Steffi la bella Gaby fu uno scoglio ben più duro da superare persino della Seles.
Ha vinto “poco” ma ha trovato sul suo cammino Evert Navratilova Graf Sanchez Seles e una baby Capriati.
Anni meravigliosi e per me vera epoca d’oro del tennis in gonnella.
Pensa se bella com’era avesse indossato all’epoca i completini scollati e attillati delle tenniste di oggi, voi maschietti sareste svenuti!
Tesoro, me lo ricordo quanto era impacciata nelle interviste e discorsi, soffrivo per lei!
Che splendida rivalità con la Graf (per la quale io tifavo, come si evince dal mio nick); credo che Gabi abbia sofferto soprattutto la personalità fortissima e glaciale della tedesca, oltre al suo dritto esplosivo.
E comunque non è che Steffi fosse molto più disinvolta davanti al microfono (ricordo che una volta Bud Collins cercò invano di scherzare con lei, che rispondeva a monosillabi e sorrideva imbarazzatissima!)
Oggi sono due splendide donne, massima ammirazione.
Quando ancora giocava, erano gli anni in cui i miei ormoni galoppavano felici ed ogni volta che vedevo la bella Gabri col suo gonnellino entrare in campo, erano gran mal di testa. A parte gli scherzi, le sue sfide col la grande Steffi erano veramente splendide ed a quanto pare è splendida anche ora.
Avevo 26 anni e mi ero invaghito di quella creatura di appena 15 anni.
Gia’ il fatto che continui a fare sport e’ tanta roba. Quando vedo ex campioni lasciati andare col fisico proprio da relitto beh, viene un po’ da riflettere.
Una 50enne con viso e corpo di una 30enne. FAVOLOSA
Chi non ricorda quella Tshirt di cotone ?
Un animo gentile, una grande tennista, un donna bellissima. Ha molti meno titoli delle sue grandi rivali, Graf e Seles, ma ogni sua partita, e non solo a Roma, riempiva gli stadi. Ci vorrebbe proprio una Sabatini oggi.
Decine di righe di intervista ed i commenti si limitano ad ammirare le virtù estetiche della Sabatini. Poi si parla di sessismo…
Più bella ora a cinquant’anni che quando giocava
Quanto sei bella
Ma quanto sei bella Gabriela.