Dal Trentino al Roland Garros: azienda italiana protagonista dei lavori per la nuova copertura del centrale
Al Roland Garros 2020 c’è un gran bel pezzo d’Italia, e di Trentino, vincente anche fuori dal campo. Perché uno dei protagonisti assoluti, senza racchette o palline, dello storico Slam di Parigi è la Pintarelli Verniciature Srl di Lavis, borgata di 9 mila abitanti alla porta nord di Trento. Perché una delle grandissime novità dell’edizione di quest’anno dell’open francese è la nuovissima copertura del Philippe Chatrier. Un tetto retraibile di ultima generazione, perfetto per coprire il campo centrale del Roland Garros e permettere così il regolare svolgimento dei match anche in caso di pioggia battente. Un’opera alla quale ha collaborato attivamente la Pintarelli Verniciature Srl cui la Cimolai, azienda capofila di questa commessa da 150 milioni di euro complessivi, ha affidato il compito di occuparsi della verniciatura di tutti i pannelli che compongono il tetto retraibile.
«Siamo molto orgogliosi di essere stati coinvolti direttamente in quest’opera, di grande ingegneria oltre che sportiva – commenta Alessandro Pintarelli, titolare dell’azienda lavisana insieme alla sorella Tiziana – siamo fra le poche aziende italiane che possono contare su due certificazioni internazionali di grande importanza, in grado di garantire la durata nel tempo delle vernici sull’acciaio e sull’alluminio. Per quanto riguarda la verniciatura a polvere sull’acciaio siamo stati, in assoluto, la prima azienda italiana da ottenere questa certificazione». Ottenuta dopo un lungo percorso, iniziato ancora nel 1993, con la Facoltà di ingegneria dell’Università di Trento ed incentrato su ricerca e sviluppo. Per arrivare a determinare, oggi, un processo produttivo in grado di rispondere alle esigenze di tutti i partner, come dimostra la grande espansione sul mercato internazionale avuto negli anni dall’azienda fondata nel 1987. «Il nostro standard lavorativo non cambia in base al cliente – aggiunge Paolo Ferrero, direttore di produzione – queste certificazioni ci hanno aperto la porta per lavori su scala internazionale, ma la stessa qualità in tutto il ciclo delle lavorazioni la mettiamo sia per gli interventi al Roland Garros o negli Stati Uniti, quanto nei lavori quotidiani sul territorio trentino ed italiano».
Un lavoro determinante quello della Pintarelli Verniciature Srl, iniziato nell’estate del 2019. Sei mesi in apnea per riuscire a lavorare, trattare e verniciare qualcosa come 11 mila metri quadrati di lamiere. Un intervento di verniciatura a polvere per il quale sono state utilizzate circa 3 tonnellate di vernice. Per verniciare tutti i pannelli che compongono il tetto retrattile agganciati a quelle enormi trave, lunghe cento metri e grandi due metri, tanto che i tecnici responsabili possono addirittura camminarci e lavorarci dentro. Travi trasportate via mare dal Friuli fino a Marsiglia e poi portate a Parigi tramite un viaggio con carico eccezionale via terra. Trattasi di pannelli molto particolari, forati e dotati di uno strato fonoassorbente, i cui movimenti per aprire e chiudere il tetto del Philippe Chatrier sono interamente gestiti da un apposito software. Una commessa di verniciatura a polvere enorme ma gestita con grande professionalità, tanto da essere completata nel mese di gennaio 2020, giusto in tempo per lo svolgimento in primavera del torneo. Che poi il Covid-19 ha spostato ai giorni nostri. Dove i tennisti italiani si stanno facendo valere in campo, proprio come la Pintarelli Verniciature Srl si è fatta valere nell’essere protagonista di un intervento di grande ingegneria, sportiva ma non solo.
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4 commenti
La Cimolai è un colosso.
Ricordo le paratie ecc. per in nuovo maxi Canale di Panama.
Abbiamo aziende italiane che lavorano in tutto il mondo grazie alla loro capacità e serietà. Possono pure criticare noi italiani, ma nei Paesi Arabi dove girano i soldi, le commesse vengono per lo più assegnate a noi perché siamo fra i migliori.
Scusate ho letto in fretta, ho visto solo ora che è citata anche la cimolai
Orpo che marchetta. Credo comunque che la struttura metallica della copertura (se permettere un tantino più importante della vernice) sia stata costruita da un’altra eccellenza italiana, la Cimolai SPA di Pordenone.