Us Open: il sindaco di New York conferma il torneo “La gente dovrà vederlo in televisione, ma continueremo a mantenere la tradizione del torneo”
Il sindaco di New York Bill de Blasio, ai microfoni della CNN, alla domanda se gli Us Open si disputeranno o saranno cancellati, ha risposto in questo modo: “Questo è uno dei numerosi eventi con attività sportive che si svolgeranno senza pubblico.
La gente dovrà vederlo in televisione, ma continueremo a mantenere la tradizione del torneo. Tennis e baseball torneranno a giocarsi”.
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Prevedo una giustissima pioggia di ritiri…..
@ il capitano (#2566883)
Il Roland Garros, perchè così avrebbe vinto almeno due volte tutti gli slam, impresa riuscita a nessuno in era open.
@ nicknole1964 (#2566874)
Nick, una domanda, ti piacerebbe che Novak vincesse gli US OPEN o il Roland Garros ? (non scrivermi tutte e due, ma solo una preferenza).
I tennisti che andranno a giocare in USA saranno le persone più CONTROLLATE E PROTETTE dello sport mondiale; quindi nessun problema per andare e tornare fra USA e Europa.
Dopo le chiare e definitive parole del sindaco di N.Y., adesso tutto dipende dalla volontà dei singoli tennisti.
E’ anche molto evidente che, purtroppo per loro, a molti ultras dell’idolo svizzero tutto ciò dispiacerà molto.
Giocare Cincinnati e non NY per andare a Kitz???????
È ovvio che non può essere questa la programmazione di Rafa, se va negli Usa è per tentare NY; al limite può giocare Kitz, Madrid e RG, sempre se può iscriversi a Kitz, che è quello che mi sto chiedendo e sto cercando di capire se è possibile. Stesso discorso per Thiem, che invece nella sua follia potrebbe aggiungere anche Roma. Spero con tutto il cuore che invece Rafa non commetta un tale madornale errore di programmazione…
@ Tiger Woods (#2566791)
Per me, rimane sempre valida la regola che gli Slam (ed altri tornei) se sono obbligatori, non li puoi saltare: infatti l’iscrizione degli aventi diritto avviene d’ufficio.
La recente decisione riguardante la composizione del rating (simile per ATP e WTA) tra l’altro dice che dei tornei giocati due volte viene contaggiato solo il migliore: essendo una regola generale, vale per tutti i giocatori e per tutti i tornei, non fa riferimento solo agli Slam e comunque già ti consente di evitare uno “zero”.
Però, se salti un torneo obbligatorio, dovrai giustificarti e sarebbe difficile farlo giocando Cincinnati, saltando U.S.Open e durante la seconda settimana di questo andare a giocare un altro torneo.
Secondo il mio parere è addirittura assurdo che chi in tempi normali abbia dovuto saltare per infortunio (e cioè per causa di forza maggiore, che è un’esimente pure per certi reati), uno o più tornei obbligatori (che sono i più remunerativi in termini di soldi e punti) si sia poi dovuto tenere i relativi “zero” in classifica per un anno e quindi non dovrebbe essere consentito.
Poi, volendo possono chiudere un occhio, tutti e due gli occhi, passare per buoni, per fessi e via dicendo.
quest’anno agli US open potrebbero esserci molte possibilità per Serena di raggiungere il record di slam della Court, se molte delle europee non andranno a giocare.
Grazie Carl. Insomma, è un gran casino e di certezze ce ne sono davvero poche…basti considerare che negli ultimi 4 giorni gli Usa hanno fatto registrare circa lo stesso numero di infezioni che si sono verificate in Italia in tutto l’arco temporale della pandemia…
Il punto è che giocatori come Rafa e Nole, ma non solo, devono decidere ora se andare negli States o ripartire dal rosso europeo, non credo avranno molto altro tempo per decidere, sempre che una decisione non l’abbiano già presa.
Sapresti rispondermi alla prima domanda? Si può giocare Washington e saltare volontariamente Cincinnati? Inoltre… potrebbero giocare Kitz al posto di NY o resta ancora impossibile farlo per i top players?
Grazie comunque per le tue preziose informazioni!
Ovviamente la situazione è fluida e può cambiare rapidamente, ad oggi è al seguente:
– Non c’è problema per l’ingresso negli USA per i giocatori impegnati in tornei ATP, WTA ed US Open, in quanto il 22 maggio è stato emesso un atto da parte della Homeland Security che esime gli atleti professionisti di alto livello (ed i loro accompagnatori) da ogni restrizione di ingresso.
https://www.dhs.gov/news/2020/05/22/acting-secretary-wolf-signs-exemption-allowing-entry-certain-foreign-professional
(Per la verità abbiamo appena visto anche tennisti entrare negli USA per semplici esibizioni, come Lisicki che è andata i West Virginia).
– Per il rientro in Europa la Commissione Europea ha emesso il 30 giugno una raccomandazione che esime da ogni restrizione i cittadini europei che rientrano da viaggi in paesi esterni all’area Shengen.
https://ec.europa.eu/info/live-work-travel-eu/health/coronavirus-response/travel-and-transportation-during-coronavirus-pandemic/travel-and-eu-during-pandemic_en
Questa però è una raccomandazione, che può essere recepita ed applicata in maniera diversa dalle varie nazioni europee. Al momento ad esempio gli italiani che rientrano in Italia dagli Stati Uniti devono stare in isolamento fiduciario per 14 giorni, salvo eccezioni. In Spagna non so.
Quanto poi sia complicato ed oscuro gestire le eccezioni ben lo sappiamo, valga ad esempio il caso dei 5 americani a cui è stato negato l’ingresso in Sardegna pochi giorni fa: dopo due giorni sono stati ammessi, con sentenza del TAR, avendo accettato la tesi che si recavano nell’isola “per lavoro” andando a soggiornare in lussuose ville per valutarne l’acquisto!
Per cercare di chiarire tutti gli aspetti Chris Widmaier, della USTA, ha detto che i funzionari della USTA stanno lavorando col governo federale americano, con ATP, WTA, la Federazione Francese, col CIO e con le varie sedi diplomatiche in Europa per cercare di garantire il libero rientro dei tennisti in Europa dopo gli US Open.
https://exbulletin.com/sports/199762/
In sostanza non si può essere ancora sicuri di niente, certo che stanno mettendocela tutta per cercare di far funzionare la baracca.
Ma questi veramente ancora si ostinano a volerli giocare?
Nadal punta sul Roland Garros lo sanno anche le pietre. Il suo entourage gli dirà di concentrarsi solo su quello.
Per Rafa sarà davvero un casino decidere adesso…
Ho due domande per chi possiede le competenze per potermi rispondere:
1) potrebbe decidere di giocare Washington e non Cincinnati?
2) al ritorno in Europa dovrà osservare il periodo di quarantena? Visto che questa seconda domanda dipenderà (credo) in parte anche da come evolverà la situazione a livello mondiale la trasformo così…oggi lo dovrebbe osservare? E se si faranno delle eccezioni, varranno solo per alcuni o per tutti gli iscritti al draw? Perché altrimenti chi giocherà a NY mi sembra abbastanza tagliato fuori per la stagione su terrà…
Francamente mi sembra un gran casino da cui l’Atp non ha proprio la più pallida idea di come uscirne.
Finirà che gli Us.Open avranno un tabellone da 500 tra un altro po