Lorenzo Musetti ed il metodo per far passare la tensione
Lorenzo Musetti intervistato da Tuttosport ha rilasciato alcune interessanti dichiarazioni.
“Mi sono abituato e sono maturato soprattutto dopo il boom mediatico che è seguito al mio successo dello scorso anno agli Australian Open junior. Un mese continuo di chiamate, interviste, ospitate. Ho fatto un po’ di fatica a rifocalizzarmi interamente sul tennis in quel periodo. Piano piano ho imparato a gestire la situazione, anche lavorandoci sotto il profilo fisico e motorio. In certe situazioni mi si bloccava il diaframma, non riuscivo a fare ciò che volevo e mi innervosivo. Ho chiesto il supporto ad un ragazzo di Livorno che insegna agli apneisti e ne sono venuto fuori. Quando mi capita ora ho le contromisure”.
“Con Simone Tartarini, il mio coach, ci eravamo posti quale primo traguardo entrare nelle qualificazioni del Roland Garros. Mi mancavano ancora una cinquantina di posizioni in classifica mondiale, ma credo che sarei riuscito a scalarle visti i tanti appuntamenti che avrei potuto sfruttare. Sarebbe stato fantastico giocare a Parigi. Ora l’imperativo è migliorarsi tutti i giorni mantenendo elevata la motivazione. Un mattoncino alla volta, per costruire una casa solida. Questa è la nostra filosofia“.
“È Wimbledon il mio torneo preferito, dove ho raggiunto i quarti a livello junior provando grandi emozioni. Non avevo mai giocato sull’erba ma ho immediatamente trovato le giuste cadenze. Sarebbe il massimo fare bene tra i big”.
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No, l’altezza non è un problema, anche perchè non avrà mai un gioco di sfondamento, tra le due sono più i piedi che non sono proprio velocissimi a limitarlo.
Di suo ha che tendenzialmente è uno che sbaglia poco e che ha testa, il contro è che per fare il suo gioco a livello atp deve necessariamente arrivare ad una certa velocità ma adesso non c’è ancora.
Io non so come potrà lavorarci e se ci arriverà, ma lo spero perchè un Musetti competitivo ci farebbe divertire parecchio.
Il fatto che voglia migliorare ogni aspetto, tra cui la capacità respiratoria e la gestione dell’emotività, mi pare che sia gran cosa.
Tecnicamente è molto valido. Poi il futuro dipende da tante cose, spesso imponderabili.
@ Il palpa (#2558568)
Dov’è magrolino volevo dire scusa
Io,Capitano sono un profano e basto e avanzo per dirti che Lorenzo ha la palla leggera e farà molta fatica nei challenger…
@ And79 (#2558551)
È dove e magrolino…
@ Il palpa (#2558566)
Rublev
@ ilpallettaro (#2558552)
Comunque la partita a Dubai con ruvlev( con differenze dovute), fa ben sperare.
Tsitsipas futuro N1 al mondo sicuramente….. lascia perdere Garin
I big 3 saranno Tsitsipas Thiem e Zverev in attesa di Sinner appena dopo il resto il nulla
@ ilpallettaro (#2558552)
Speriamo riesca con un bel lavoro, a fare qualcosa in più.
Spero per lui che arrivi perché il suo tennis è poetico e quando il buon Roger andrà in pensione ci sarà bisogno di un po’ di “bellezza” nel circuito. Forza Lorenzo!
@ Il palpa (#2558553)
Il decimo vorrei fosse sinner.
@ tacchino freddo (#2558545)
Forse no, forse tra 3/4 anni si, facendo una ipotesi di quei che saranno i futuri top ten, tsitsipas, zverev, kachanov, berrettini, Medvedev, auger-alia.,thiem, shapovalov, garin, ultimi tre 1,85(vado a memoria) hanno una potenza e un lavoro atletico d’élite di al meno 3 anni in su di Lorenzo e per forza lui dovrà continuare a lavorare per equiparare sta differenza, questa è la mia opinione e forse non c’entra niente con un sviluppo effettivo del giocatore.
non carica la palla con l’addome, non abbastanza per stare tra i pro. se lavora sulla qualità del punto di impatto, può fare la sua carriera challenger.
E tra l’altro i 3 cm che gli mancano a nole e rublev li può ancora prendere.
Caxxo non vedevo rublev alto 1.88cm
Mi sembra uno scricciolo
È alto 185cm,come Federer, Nadal, Shapovalov, Thiem, più di Wawrinka, 3cm meno di Rublev e Djokovic….non credo proprio che l’altezza sarà un problema.
Premetto che non sono un vero conoscitore. Il ragazzo è un giocatore completo testa, mobilità, dritto, rovescio, sicuramente tocco, forse anche il servizio. Vederlo giocare è uno spettacolo; allo stesso tempo però deve migliorare in ogni aspetto, cosa normalissima a 18 anni, ma il percorso di un Sinner per esempio è diverso. Jannik in giornata ha già Rovescio, dritto e servizio da TOP, deve lavorare su costanza e variazioni. Infine per rispondere alla domanda, direi che farà carriera se troverà uno staff competente e adatto a lui, salvo infortuni ed epidemie permettendo.
Il suo percorso a livello junior lo ha fatto, 10 cm in meno al tennista odierno, talento c’è, io voglio credere che farà carriera, non lo dico da vero intenditore, ma come vero appassionato se così fosse, farebbe solo bene al movimento del tennis italiano.
Chiedo a chi segue il tennis da veri conoscitori, al di là “che è leggerino e che non ha la palla pesante”, questo ragazzo farà carriera?
Grazie all’apnea, il buon Lorenzo va propio a fondo…