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Diego Schwartzman vorrebbe avere il servizio di Federer e poi sul fondo dei giocatori ATP: ” Mi costa dare i miei soldi. Preferisco offrirne alcuni agli allenatori del mio paese in difficoltà piuttosto che ad un top 300 della Georgia”

28/05/2020 08:52 24 commenti
Diego Schwartzman nella foto
Diego Schwartzman nella foto

Diego Schwartzman, attualmente al 13 ° posto nella classifica mondiale e con lo status di numero 1 argentino, ha alcune caratteristiche uniche nel suo gioco, ma se potesse vorrebe rubarne una ad un altro tennista.

“E’ il servizio di Federer. Non è il più veloce, ma è perfetto. Con quel servizio, può fare quello che vuole con la seconda palla e con il mio gioco di fondo penso che sarebbe l’ideale la battuta di Roger. Ha un comando incredibile che gli permette di fare ciò che vuole ”, ha confessato l’argentino.

El Peque è anche un po ‘scettico riguardo al Fondo di supporto del giocatore, ampiamente criticato dal suo amico Dominic Thiem. “Ho molte informazioni sull’argomento, ho parlato con il Presidente dell’ATP e, sebbene l’idea sia buona, ci sono alcuni problemi che devono essere rivisti, in quanto vi sono giocatori tra i primi 200 che hanno situazioni economiche confortevoli per motivi familiari. Mi costa dare i miei soldi. Preferisco offrirne alcuni agli allenatori del mio paese in difficoltà piuttosto che ad un top 300 della Georgia”.


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24 commenti. Lasciane uno!

Mandrake. 29-05-2020 14:35

Scritto da DYLAN1998

Scritto da il capitano

Scritto da DYLAN1998
Azz, +1.
Avanti il prossimo..

Direi Murray che è scozzese, tu che ne pensi, altri non me ne vengono in mente.

Tanti altri! Bisogna solo aspettare, non c’è fretta

Dici?? A me risulta che il 2 Giugno l’ITF dovrebbe comunicare gli aiuti che devolverà e le modalità per accedervi.
Presumibilmente anche il piano di aiuti dell’ATP, WTA e dei Grand Slam dovrebbe diventare operativo.

Se andrà così, in un paio di giorni si chiuderà la discussione sul PRP. Gli sponsor di Thiem non hanno più molto tempo per fargli fare retromarcia. Però potrebbe fargli rilasciare ancora una 6a e 7a intervista sull’argomento.

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Chittammuorto (Guest) 29-05-2020 11:47

Magari preferirebbe offrire i suoi soldi ad un chirurgo che lo alza 15 cm… ma daaaiii ma che cce fregaaaa

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Shuzo (Guest) 29-05-2020 01:31

Scritto da Carl

Scritto da Shuzo
In effetti i problemi non si possono risolvere con la beneficenza forzata. Le cose si danno col cuore e come puoi darle con il cuore se vieni costretto a farlo?
A mio parere avrebbe avuto più senso concepire una distribuzione dei soldi più equa tra torneo e torneo. Tornei internazionali che danno punti della classifica ATP o WTA devono offrire l’ospitalità ai giocatori e un montepremi minimo di 50.000. Probabilmente i tornei diminuirebbero ma ci sarebbe più chiarezza e stabilità. Sarebbe forse più arduo arrivare a giocare i tornei internazionali ma nel momento in cui ci arrivi, avresti meno problemi economici. Oggigiorno troppi ragazzi mollano l’attività professionistica perché troppo costosa. Perché non creare un sistema per un/una giovane tale che ci sia una selezione più dura da superare ma nel momento in cui la superi, i guadagni che puoi ottenere sono maggiori e di conseguenza puoi programmarti con maggiore tranquillità?
Chi non riesce ad arrivare a giocare tornei ATP, WTA o ITF, può giocare nei circuiti professionistici nazionali come avviene in Germania. Non ha senso continuare con il sistema attuale in cui quasi tutti i giocatori sono costretti ad alternare tornei internazionali con tornei professionistici locali.

La riforma, poi abortita, dell’ITF che toglieva i punti ATP/WTA ai tornei di più basso livello andava proprio in questa direzione, ma è stata aspramente osteggiata dagli stessi giocatori.

Questa mi è nuova! In ogni caso io non parlavo di togliere punti (o soldi) ai tornei dell’ATP Tour. Ho sostenuto un montepremi minimo per tornei che danno punti per le classifiche mondiali e poi che fosse garantita l’ospitalità ai giocatori.
Questo potrebbe far abbassare i montepremi dei tornei maggiori? Forse sì, forse no!
In ogni caso leggo spesso interviste in cui i giocatori si lamentano che solo i top 100 guadagnano mentre gli altri sono in perdita, come se non potessero farci nulla. Invece di fronte alla possibilità di una strutturazione organizzativa più equa dei tornei internazionali, riescono a bloccare tutto! Quello che scrivi, con tutto il rispetto, appare poco credibile. Però tutto può essere!

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DYLAN1998 28-05-2020 21:59

Scritto da il capitano

Scritto da DYLAN1998
Azz, +1.
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Direi Murray che è scozzese, tu che ne pensi, altri non me ne vengono in mente.

Tanti altri! Bisogna solo aspettare, non c’è fretta 🙂

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+1: Giuseppespartano
Mandrake. 28-05-2020 18:44

Scritto da marco
Diego, tu che vieni da famiglia poco agiata, dovresti ben capire che nella solidarietà, come nel resto, per altro, è controproducente parlare di confini. Se ognuno aiuta i suoi vicini, i Paesi poveri rimarranno poveri e quelli ricchi rimarranno ricchi. Bisogna occuparsi di tutti quelli che hanno bisogno, a prescindere dalla nazionalità, anche dei georgiani. Esattamente come degli argentini.

Ricordo che quando feci la statistiche delle WC dei giovani promettenti ( bei tempi 😆 ) rimasi sorpreso nel vedere la carriera giovanile di Schwartzman. L’argentino aveva disputato tutti i Futures della sua Nazione. Tutti vuol dire dal n.1 al n.34 uno dopo l’altro, saltandone 2 mi pare.
Solo che il passato è alle spalle e il conto in banca è davanti… agli occhi.

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il capitano 28-05-2020 16:45

Scritto da DYLAN1998
Azz, +1.
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Direi Murray che è scozzese, tu che ne pensi, altri non me ne vengono in mente.

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+1: Giuseppespartano
il capitano 28-05-2020 16:41

Scritto da marco
Diego, tu che vieni da famiglia poco agiata, dovresti ben capire che nella solidarietà, come nel resto, per altro, è controproducente parlare di confini. Se ognuno aiuta i suoi vicini, i Paesi poveri rimarranno poveri e quelli ricchi rimarranno ricchi. Bisogna occuparsi di tutti quelli che hanno bisogno, a prescindere dalla nazionalità, anche dei georgiani. Esattamente come degli argentini.

Condivido il tuo post, ma attualmente l’Argentina è in default economico.

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DYLAN1998 28-05-2020 15:38

Azz, +1.
Avanti il prossimo..

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+1: il capitano
marco (Guest) 28-05-2020 14:31

Diego, tu che vieni da famiglia poco agiata, dovresti ben capire che nella solidarietà, come nel resto, per altro, è controproducente parlare di confini. Se ognuno aiuta i suoi vicini, i Paesi poveri rimarranno poveri e quelli ricchi rimarranno ricchi. Bisogna occuparsi di tutti quelli che hanno bisogno, a prescindere dalla nazionalità, anche dei georgiani. Esattamente come degli argentini.

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+1: il capitano
Carl 28-05-2020 12:41

Schwartzmann, con la sua dichiarazione sulla seconda di servizio di Federer, conferma l’opinione di Newcombe:

“Il tuo valore è determinato dalla tua seconda palla di servizio e dalla volèe con cui vai all’attacco”

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Carl 28-05-2020 12:30

Scritto da Shuzo
In effetti i problemi non si possono risolvere con la beneficenza forzata. Le cose si danno col cuore e come puoi darle con il cuore se vieni costretto a farlo?
A mio parere avrebbe avuto più senso concepire una distribuzione dei soldi più equa tra torneo e torneo. Tornei internazionali che danno punti della classifica ATP o WTA devono offrire l’ospitalità ai giocatori e un montepremi minimo di 50.000. Probabilmente i tornei diminuirebbero ma ci sarebbe più chiarezza e stabilità. Sarebbe forse più arduo arrivare a giocare i tornei internazionali ma nel momento in cui ci arrivi, avresti meno problemi economici. Oggigiorno troppi ragazzi mollano l’attività professionistica perché troppo costosa. Perché non creare un sistema per un/una giovane tale che ci sia una selezione più dura da superare ma nel momento in cui la superi, i guadagni che puoi ottenere sono maggiori e di conseguenza puoi programmarti con maggiore tranquillità?
Chi non riesce ad arrivare a giocare tornei ATP, WTA o ITF, può giocare nei circuiti professionistici nazionali come avviene in Germania. Non ha senso continuare con il sistema attuale in cui quasi tutti i giocatori sono costretti ad alternare tornei internazionali con tornei professionistici locali.

La riforma, poi abortita, dell’ITF che toglieva i punti ATP/WTA ai tornei di più basso livello andava proprio in questa direzione, ma è stata aspramente osteggiata dagli stessi giocatori.

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Il palpa (Guest) 28-05-2020 12:19

@ AndreTNS (#2557256@ AndreTNS (#2557256)

Nn credo siano in difficoltà, penso sia piuttosto una roba dal tipo”nn regalo quello per qui ho fatto fatica”, oppure avranno paura di rimanere poveri.. chissà!

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Shuzo (Guest) 28-05-2020 12:05

In effetti i problemi non si possono risolvere con la beneficenza forzata. Le cose si danno col cuore e come puoi darle con il cuore se vieni costretto a farlo?
A mio parere avrebbe avuto più senso concepire una distribuzione dei soldi più equa tra torneo e torneo. Tornei internazionali che danno punti della classifica ATP o WTA devono offrire l’ospitalità ai giocatori e un montepremi minimo di 50.000. Probabilmente i tornei diminuirebbero ma ci sarebbe più chiarezza e stabilità. Sarebbe forse più arduo arrivare a giocare i tornei internazionali ma nel momento in cui ci arrivi, avresti meno problemi economici. Oggigiorno troppi ragazzi mollano l’attività professionistica perché troppo costosa. Perché non creare un sistema per un/una giovane tale che ci sia una selezione più dura da superare ma nel momento in cui la superi, i guadagni che puoi ottenere sono maggiori e di conseguenza puoi programmarti con maggiore tranquillità?
Chi non riesce ad arrivare a giocare tornei ATP, WTA o ITF, può giocare nei circuiti professionistici nazionali come avviene in Germania. Non ha senso continuare con il sistema attuale in cui quasi tutti i giocatori sono costretti ad alternare tornei internazionali con tornei professionistici locali.

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Bibi (Guest) 28-05-2020 11:38

In passato avevo notato come uno dei grandi limiti della WTA rispetto all’ATP fosse la mancanza di solidarietà e armonia tra i propri membri. Comincio a ricredermi sul serio…

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Denis (Guest) 28-05-2020 11:28

Chi è che spiega a Schwartzman che probabilmente l’allenatore argentino in difficoltà avrà alle spalle una federazione ben più capace di aiutarlo rispetto al tennista georgiano alla posizione numero 300?
O forse ci va bene che il tennis. già ampiamente elitario da un punto di vista economico, continui ad esserlo anche da un punto di vista geografico.

Comunque questo periodo di crisi è stato utile per conoscere meglio diversi tennisti. Purtroppo le sorprese in positivo sono state poche.

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+1: Mandrake., tacchino freddo
AndreTNS (Guest) 28-05-2020 10:28

Scritto da Il palpa
Mmmm strano come un po’ alla volta i giocatori si trovano d’accordo sul concetto dei propri soldi….

In effetti tolto i primissimi della top ten, per tutti gli altri sembra proprio non essere il caso di fare questa donazione, possibile che questo stop abbia messo in difficoltà economicamente anche i primi al mondo del tennis?

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+1: il capitano
Luca Martin (Guest) 28-05-2020 10:24

Nella foto sopra, Diego assomiglia a Thiem…ah ah ahah! 🙂

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+1: il capitano, Mandrake., Miiiiiiii
Mandrake. 28-05-2020 10:09

Proprio l’altro giorno parlavo della seconda di servizio di Federer, riguardando delle sue “vecchie” partite, mi sono accorto come fosse attaccabile e vero punto debole dei suoi primi anni tennistici. Il suo rafforzamento, a mio avviso ancor di più del miglioramento del rovescio, è stata una tappa fondamentale nella crescita tennistica dello svizzero.

Anche Nadal nell’ultimo anno si è concentrato di più sul perfezionamento del servizio raccogliendo molti più successi, più facilmente, e tornando pure al n.1 in classifica. Giusto per sottolineare quanta differenza faccia in campo.

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+1: il capitano, DYLAN1998, tacchino freddo
Mandrake. 28-05-2020 10:05

Trovo assolutamente ragionevole che i soldi del PRP non vadano “sprecati” su giocatori fuori dalla top100 che possiedono ingenti risorse finanziarie, sia derivanti dai premi partita (guadagnati nell’ultimo anno o in carriera, come Murray, Sock, Robredo), sia derivanti da situazioni familiari (cioè sono ricchi come Gulbis), come avevo già fatto notare all’inizio della faccenda.

Mentre sul primo leggendo i rumours le organizzazioni sono intervenute, non ci sono notizie sulle seconde. Per cui o si chiede l’ultima dichiarazione dei redditi e si risolve a monte il problema, oppure ci si basa sul sistema d’onore e sulle autodichiarazioni dei singoli giocatori per quanto riguarda le risorse personali.

In ogni caso, come avviene per lo Stato che applica indistintamente le sue leggi a tutti i cittadini, senza differenza di censo, perché sono leggi necessarie ai molti, così anche se il PRP elargisse alcune donazioni non dovute sarebbe comunque un ottimo sistema perché aiuterebbe i moltissimi in difficoltà.

Infine sul donare di più ai tennisti/coach nazionali, sarebbe un contro senso e spiego perché. Laddove ci sono molti coach/tennisti, c’è una federazione tennistica sviluppata, ci sono più tornei e anche Slam che raccolgono molti soldi (Francia, USA) e quindi le donazioni sono meno importanti delle altre nazioni dove ci sono pochi giocatori e i 5000 dollari che andrebbe a versare al PRP l’ipotetico n.80 ATP di quel paese sarebbe del tutto insufficiente a coprire i suoi connazionali. Così alcune risorse andranno dove sono necessarie, altrimenti paesi più ricchi sarebbero ancora più ricchi e paesi più poveri sarebbero ancora più poveri. E non è così che funziona un piano di aiuti. Anzi, è proprio l’opposto.

Nel frattempo, giusto per allargare la visuale sul problema, la LTA, Federazione inglese ha organizzato qualche torneo a cui nelle loro intenzioni potrebbero partecipare i migliori 16 tennisti m/f britannici, con un premio che nel migliore dei casi è di 2250 sterline, pari a circa 2500 euro.
Sull’altra sponda dell’Atlantico invece è in corso il Grand Slam World Tour Matchplay120 che ha organizzato un torneo maschile e femminile i cui soli vincitori riceveranno un premio partita. Cioè uno solo nel maschile, e una sola nel femminile.

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+1: tacchino freddo, il capitano
cataflic (Guest) 28-05-2020 09:50

ah ah ah…ma poi di cosa stanno parlando? a forza di parlamentare la crisi sarà passata da un pezzo.
Sarebbe meglio si concentrassero su come rendere sostenibile l’attività professionistica nelle retrovie.

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Tommaso (Guest) 28-05-2020 09:37

chissà cosa ne penserà Metreveli

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tommyyy (Guest) 28-05-2020 09:36

chissa cosa ne penserà Metreveli

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Il palpa (Guest) 28-05-2020 09:28

Mmmm strano come un po’ alla volta i giocatori si trovano d’accordo sul concetto dei propri soldi….

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+1: il capitano
Markux f (Guest) 28-05-2020 09:13

Diego se ti costa dare i tuoi soldi lascia stare.. che pretendi di fare beneficenza con il denaro altrui?? Che fenomeno El Peque…

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-1: Ktulu, Luca Napoli