Dominic Thiem tira dritto: “Non cambio una virgola di quello che ho detto. Voglio decidere io chi aiutare. Ho aiutato molti tennisti prima del Coronavirus. Non dirò i nomi perché non voglio farmi pubblicità. Una donazione è qualcosa di privato”
Dominic Thiem, numero tre della classifica mondiale, è stato ampiamente criticato da alcuni dei suoi compagni di circuito per essersi rifiutato di contribuire con i suoi soldi (gli sono stati chiesti 30.000 euro) all’ATP Tour Players Fund. L’austriaco, 26 anni, non cambia di una virgola la sua posizione di principio e afferma di essere pronto ad affrontare tutte le critiche.
“Non cambio una virgola di quello che ho detto. Le persone preferiscono leggere solo il titolo e non capire cosa significasse il resto. Ho detto fin dall’inizio che ci sono molti tennisti che hanno bisogno e meritano aiuto, ma ci sono anche altri tennisti che giocano i Futures e che conducono una buona vita e che non sono al livello superiore perché non lavorano per arrivare a questo obiettivo. Voglio decidere io chi aiutare. Ho aiutato molti tennisti prima del Coronavirus. Non dirò i nomi perché non voglio farmi pubblicità. Una donazione è qualcosa di privato, che viene dal cuore. Non dovrebbe essere imposta. Mensilmente aiuto delle associazioni che danno una mano alle persone e gli animali, progetti di cui penso abbiamo tutti bisogno “, ha confessato in un’intervista a” Der Standard “.
Thiem afferma di non essere preoccupato per le critiche a cui è sottoposto in questi giorni: “Ho ricevuto spesso questi trattamenti dopo aver perso degli incontri. Devi riuscire ad affrontarlo quando sei un atleta del mio livello ”.
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Bravo
Io sto con Thiem ma questa dichiarazione fa tanto “non ho niente contro i gay anzi ho tanti amici gay”
Chi sa i fischi che riceverà quando(e se) vincerà il RG..
Comunque non è più LiveTennis, ma LiveThiem. 🙂
Semmai excusatio non petita accusatio manifesta
Spero solo che vengano redistribuiti in modo più equo i premi dall’ATP così Thiem si toglie il problema. È ridicolo che in uno sport così importante ci siano solo 150 tennisti al mondo che vivono bene di tennis.
Un … esagerato, di certo cambiero’ canale quando lo vedro’ mi stava pure simpatico.
Un futuro vincitore di slam già criticato dagli utenti di livetennis.
Si chiama “contenere il danno provocato”. O come dicevano i latini “defensio non petita, accusatio manifesta”. Siamo alla 5° dichiarazione di Thiem, se ho fatto bene i conti, sullo stesso argomento in meno d’un mese. Pressing da parte dei suoi sponsor?
Noi comunque ci lamentiamo sempre che tutti fanno noiose dichiarazioni fotocopiate da qualche testo di marketing e poi quando uno dice due cose un po’ fuori dal mainstream si becca la reprimenda…
Poteva non dire nulla o dire subito queste cose e la sostanza non cambiava, ma la forma sì.
Era da un po’ che non si parlava di Thiem, in effetti.
Nella sua recente intervista, Dominic Thiem si è infine accodato ai pochi che contestano la modalità del piano di aiuti PRP, criticando la distribuzione di premi nei tornei, dicendo “Com’è possibile che vinci un Challenger e perdi soldi perché hai portato un allenatore che devi pagare? Ma non è il sig. Thiem che può rendere dritte le storture del sistema. Tocca ai tornei, organizzatori, e tutti quelli coinvolti nel tennis.”
A Thiem sembra sfuggire che i contributi al PRP provengono da circa 300 giocatori, considerando quelli dell’ATP e WTA e che giocano il doppio, anzi quest’ultimi che percepiscono dei premi partita sostanzialmente minori dei loro colleghi del singolare non si sono lamentati per la somma richiesta loro.
Riguardo i premi partita dei Challenger e la loro generale ridistribuzione, essa rimane una questione a lungo termine, e un problema portato alcuni anni fa all’attenzione generale anche da Pospisil, quando il canadese partecipava assiduamente al circuito Challenger, ma senza aver generato l’attenzione generale né quella degli altri tennisti di pari o inferiore classifica che, evidentemente, avevano altri ricavi a cui attingere (lezioni private, partite di tennis giocate per i club, etc.. ) che con l’attuale pandemia sono state bloccate. E non si sa quanto possa perdurare questa crisi.
Non è infatti un caso che anche in presenza del PRP, si siano levati molti altri a contribuire ed aiutare i giocatori di bassa classifica, sia attraverso Tornei nazionali/esibizioni dotate di montepremi, o come le Federazioni Nazionali (Canadese, e soprattutto l’iniziativa della Federazione Francese che rimarrà attiva fino ad Agosto 2021).
Fra le private iniziative di singoli occorre ricordare la Atton & Price, e la “Beyond 100” di Mouratoglou e di Tsitsipas (che contribuisce pure al PRP, conscio che agli inizi della sua carriera dovette chiedere come Gauff e Popyrin una riduzione del prezzo all’Academy di Mouratoglou perché privo dei mezzi per sostenerla a prezzo pieno. Riduzione accordatagli dalla Mouratoglou Foundation che se ne occupa specificamente) rivolta ad aiutare i tennisti e tenniste oltre la 100a posizione in classifica.
Confonde le donazioni private con quello che, nelle intenzioni, è un fondo di solidarietà
Si Thiem decidi tu chi aiutare(parenti) che noi gente comune decidiamo chi criticare..
bravo Thiem. sei tu il vero Saladino.