Nadal a El Pais: “Credo che il 2020 sia perso, firmerei per giocare l’Australian Open 2021”
Rafa Nadal ha rilasciato al quotidiano iberico “El Pais” alcune considerazioni sull’impatto sociale ed economico della pandemia in corso, dicendosi molto preoccupato per il prossimo futuro.
“Nessuno se lo sarebbe aspettato, è una situazione così grande che ci ha sovrastato. A livello generale ho la sensazione che tutti i leader abbiano commesso un errore, avrebbero dovuto avere accesso alle informazioni che avevano predetto uno scenario del genere, così da prendere misure preventive immediatamente, l’attesa ha peggiorato le cose. Penso che dovremo riconoscere tutti i nostri errori perché ci umanizza. Anche questo mi ha sorpreso, ero pronto a giocare a Indian Wells senza pensare a ciò che stava per accadere”. Tuttavia Nadal afferma di non voler essere mal interpretato: “Ogni messaggio diventa politicizzato, ci sono persone che si sentono attaccate. Io parlo solo da cittadino, pago le tasse e ho il diritto di esprimere un’opinione, come sul fatto che gli atleti Pro possano allenarsi con le cautele del caso”.
“La cosa migliore dell’essere umano – continua Rafa – è la sua capacità di adattamento; ma la cosa peggiore è la velocità con cui dimentica le cose. Vorrei che questa crisi diventasse un vero apprendistato, ma temo che tutto sarà presto dimenticato e ci lamenteremo di nuovo di cose senza valore. Questa situazione deve spingerci a focalizzare quali sono le cose importanti, come la salute, la famiglia o la possibilità di mangiare ogni giorno, diamo tutto per scontato”.
Nadal ha speso qualche parola per il suo paese: “Lo stato sociale in Spagna funziona, dobbiamo proteggerlo più che mai per affrontare la crisi economica che sta arrivando. Dobbiamo essere solidali, reinventarci e proiettare fiducia all’estero perché altrimenti finiremo per soffrire molto”.
La chiusura è dedicata al tennis, alla ripresa del tour Pro. Dopo parole di responsabilità e speranza, sul tema ripresa del circuito tennistico Rafa è pessimista: “Purtroppo non penso che torneremo in campo nel 2020. In questo momento firmerei affinché si possano svolgere gli Australian Open 2021, è quel che mi preoccupa adesso. Vedo il 2020 praticamente perso”.
Marco Mazzoni
TAG: Australan Open, Covid-19, Emergenza Coronavirus, Marco Mazzoni, Nadal, Rafael Nadal
Dillo a Binaghi però…….a settembre tutti fermi tranne Roma 🙂
Mentre Nadal firma per gli aus2021 Binaghi vuol giocare Roma col pubblico quest’anno!
Ma cos è sto disfattismo! Dai che ne stiamo uscendo, chi prima chi dopo ma almeno in estate in questo emisfero, dobbiamo ricominciare!
@ il capitano (#2552777)
A Vienna ammireranno il nostro protocollo: attesa 3 anni.
@ Il Polpo Paul (#2552752)
Il polpo Pula 🙂
Aeroporto di Vienna ti fanno tampone, attesa 3 ore, rilasciano certificato, costo €.190,00 (purtroppo).
Nadal grandissimo anche fuori dal campo, auguro ai politici di tutto il mondo di avere almeno il 30% della saggezza e della lungimiranza di questo campione
Nadal ma il trapianto di capelli da quello che vedo non ha funzionato …Perche ?
Si potrebbe fare qualcosa simile a Pula. Scegli un posto unico e lì fai giocare tornei in successione per più settimane di fila, anche a porte chiuse.
Caro Nadal ci sono utenti qui’che avevano gia’detto gia’un mese fa’quando pensavano ad una ripartenza nel giro di 3 mesi.
http://www.livetennis.it/post/327834
Il grosso problema del tennis sono i viaggi. Arrivano giocatori da tutto il mondo. Quindi prima dovrà essere introdotto un protocollo per i voli internazionali e poi si potrà pensare di organizzare tornei di tennis. Quindi temo che nadal non sia tanto distante dalla realtà.
È chiaro anche da queste dichiarazioni di rafa che i big del tennis non abbiano molta voglia di riprendere nel 2020 in condizioni strane e imprevedibili rispetto al solito. A differenza del calcio il tennis è uno sport dove gli interessi individuali sono molto maggiori e non si troverà quella unità comune per ripartire. So che è brutto da dire che ma i big che hanno molti soldi probabilmente non vogliono correre i tanti rischi(oltre allo spettro del virus che non sarà ancora sparito, ci sarebbe anche la scarsa forma fisica, il rischio conseguente di infortunio e penso che anche l idea di fare due slam a breve distanza di due/tre settimane piaccia poco ad alcuni) che la riapertura comporterà mentre giustamente i tennisti di rango inferiore hanno assolutamente bisogno di una ripartenza.
Non sarà facile far ripartire in fretta il sistema internazionale nonostante sotto molti aspetti questo sport è meno pericoloso di altri.
La mia speranza come quella di molti tifosi e che si riparta a settembre/ottobre magari sul rosso europeo(che comunque avrebbe l incognita meteo) però la vedo dura.
Sicuramente per quanto riguarda il sistema italiano bisogna cercare assolutamente di far ripartire i vari circoli al più presto e in sicurezza ovviamente. Se no il collasso con ripercussioni anche più grandi sarà inevitabile.
Rafa anche il 2021 è perso e tu lo sai bene.
@ nicknole1964 (#2552700)
Prima di settembre non riparte alcun torneo temo
Quale responsabilità non capisco.
Ha detto che non crede che si ripartirà prima del 2021 poi sinceramente se si dovesse riprendere lui sarebbe il primo a essere contento
Invece io credo che ti sbagli di grosso caro Rafa; fra non molto il tennis riprenderà, e tu ne sarai molto contento .
Saranno contenti a Madrid in vista delle finali di Coppa Davis. Mi pare ormai palese che Nadal non abbia alcuna voglia di giocare. Si prende una enorme responsabilità, ma contento lui…
Sul sito degli IBI leggiamo
“…Differentemente da quanto avvenuto in altre sedi e nell’interesse del movimento tennistico, dei fan e degli altri stakeholder del torneo, gli Internazionali BNL d’Italia non sono stati oggetto di cancellazione bensì di temporanea sospensione…”
>> piu’ che altro direi “..nell’interesse del nostro presidente Binaghi…”
Ad maiora e rimborsare i biglietti come han fatto tutti per favore (dimenticavo.. rimborsare anche i biglietti della Davis Cagliari giocata a Marzo a porte chiuse)
Grazie e un saluto