Dirk Hordorff (Federazione tedesca tennis): “Mercoledì sarà annunciata la cancellazione di Wimbledon”
Secondo Dirk Hordorff, vice presidente della Federazione tennis della Germania, mercoledì prossimo arriverà l’annuncio della cancellazione di Wimbledon 2020. La pandemia del Corona virus sta dilagando anche nel Regno Unito, e questo avrebbe portato alla decisione, assai dolorosa. L”ha dichiarato in una intervista rilasciata al quotidiano sportivo francese l’Equipe, in cui “non le manda a dire”, un po’ a tutto il mondo del tennis, troppo impreparato nel prendere le giuste decisioni, a partire da Roland Garros.
“Probabilmente è l’unica decisione possibile” continua Hordorff. “Possiamo forse giocare a Roland Garros a settembre o ottobre, ma non Wimbledon, in quella stagione l’erba di Londra sarebbe troppo bagnata”.
A causa della pandemia di Covid-19, l’ATP e la WTA hanno sospeso ufficialmente tutti i tornei fino a giugno. “Oggi non sappiamo quando riprenderà la stagione. Non sappiamo se ci sarà più tennis nel 2020. Se non riescono a trovare un vaccino o una medicina, la stagione è finita. Immaginate che la gente possa andare in giro per il mondo per un torneo di tennis? Parlo di spettatori ed atleti, non è una situazione plausibile”, afferma Hordorff.
Punta il dito quindi sulla FFT, per la decisione di rinviare il Roland-Garros al 20 settembre, sia nei tempi che nei metodi: “Il loro modo di annunciarlo, la mancanza di consultazioni, le date … Non funziona così! Se iniziamo a lavorare così, il tennis è morto”. L’accusa a Bernard Giudicelli, presidente della Federazione francese, è diretta: cercare di salvare il torneo a tutti i costi per guadagnare punti in vista della futura rielezione a capo della FFT nel febbraio 2021. Hordorff ritiene che la decisione sarà un boomerang per la Federazione francese, che rischia di perdere credibilità con l’ATP e le altre Federazioni. “Andrea Gaudenzi potrebbe addirittura arrivare a cancellare i punti del prossimo Roland Garros. L’ATP è stata molto chiara”.
Affermazioni molto forti, che confermano come l’ambiente abbia davvero mal digerito la decisione presa a Parigi, spaccando un possibile nuovo calendario che, in realtà, andrebbe totalmente rivisto e concordato appena la situazione mondiale sarà in via di miglioramento.
Marco Mazzoni
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@ tinapica (#2541529)
“oltre che la durata degli scambi in sé”.
Credo che le partite su terra battuta siano mediamente parecchio più lunghe di quelle sul sintetico, anche se in realtà non è che io abbia fatto uno studio preciso in merito: la palla rimbalza meno velocemente, i vincenti sono più rari, gli scambi composti di più colpi e di conseguenza occorre più tempo.
Che poi non è detto sia un male, ma non va nella direzione “preferita” dalle tv: è cosi un po’ in tutti i campi, anche la pallavolo anni fa fece una riforma profonda con soli due cambiamenti, punti anche in risposta anziché solo al servizio (prima ci potevano essere serie infinite di cambipalla ed essere ancora 0-0) e quinto set a 15 anziché a 25.
Diversi altri sport nel tempo si sono “velocizzati”.
In fondo le poche modifiche attuate nel tennis in tanti anni, già vanno in questa direzione: tie-break sul 6 pari che ai tempi non c’era, e proprio negli Slam con il quinto set uno diverso dall’altro.
Mi scusi ma io ancora credo alla libertà di linguaggio e nei confronti di chi non conosco sono solito usare il lei. Quindi certo non mi offendo se lei mi da del tu ma mi lasci la libertà di esprimermi come più mi piace, nei limiti del rispetto e della buona educazione.
Oltre la forma, nel contenuto, sono purtroppo consapevole che lo scenario sia questo, ma se il popolo di chi ama questo gioco, compattamente, si rifiutasse di guardare tornei che stravolgono la tradizione (per località scelte, per assurde novità regolamentari, per la confusione a bordo campo tra un gioco e l’altro, per quant’altro si possa immaginare…) chi vuole dirigere il circo della racchetta in quella direzione non potrebbe che prenderne atto e tornare sui propri passi perché senza pubblico televisivo tutto il castello di banconote crolla di schianto.
È un’utopia? Lo so. Già io sono un’eccezione a non guardare Madrid e Shanghai (per tralasciare le esibizioni di fine anno, che neanche chiamo tornei, o le varie coppe e coppette di cui una usurpa il nome dalla tradizione).
Figuriamoci se troverei compagnia numerosa pronta a boicottare la visione di un torneo che in Cina prenda il posto del RG o che nella penisola araba, al chiuso di un impianto con aria condizionata a manetta, prenda il posto di Wimbledon!
Però chi ama questo sport secondo me ha il dovere almeno di provare a far pesare la sola forza che ha.
Infine un appunto: che i tempi su terra rossa siano meno televisivi perché ogni tanto i campi vanno bagnati mi sembra proprio una teoria balzana.
Tra un incontro e l’altro, ora che il pubblico si sistema sugli spalti, che chi gioca percorre il corridoio che separa spogliatoi e campi da gioco, che arbitri e raccattapalle si preparano a far quello per cui sono lì, anche nei tornei su sintetico intercorre lo stesso tempo. Ma anche fosse di un minuto più lungo le TV sarebbero soltanto ben contente di infilarci un po’ di pubblicità in più.
@ Fabblack (#2541486)
Rimango della mia idea che non capiterà, perché i cinesi avrebbero già dovuto imparare dall’infortunio al ginocchio di Del Potro a Shanghai e non l’hanno fatto, perpetrando la costruzione di campi “difficili” per gli atleti, mi correggo di un campo difficilissimo per le tenniste al top della classifica nelle WTA Finals (che poi davanti agli infortuni abbiano detto che cambieranno “un poco” le condizioni di gioco… che potevano dire di fronte le lamentele delle migliori tenniste?? )
TUTTAVIA
se dovesse succedere nel futuro, non sarà alle spese del RG.
Sarà l’AO a cadere, sia per questioni di vicinanza geografica (pubblico cinese non andrebbe più in Australia avendo lo slam in casa) sia per questioni di sponsor ( non so se ti sei accorto dei mega tabelloni dei cinesi a fondo campo a Melbourne. Sono i cinesi che generosamente finanziano lo slam australiano). Se pensi a un problema di clima, guarda dove si gioca a inizio Gennaio ( Pune, Bangkok, Hua Hin), basta scegliere come sede una fra Zhuhai, Hong Kong o Shenzhen ( dove si svolgono per ora le WTA Finals)
Dopo Nadal ci sarebbe un certo Thiem, non so quanto gli piacerebbe se eliminassero lo slam rosso ( anche se il peso specifico sulle grandi decisioni dei due giocatori è ancora diverso, per ora)
@ Mandrake (#2541453)
I cinesi sono gente che impara dagli errori.
E comunque ho pure scritto “massimo quando smetterà Nadal”, non sarà certo da quest’anno.
@ tinapica (#2541354)
Il Lei non si usa nei forum.
Non è che sia una mia idea; è che mi sembra che l’indirizzo sia quello.
Che i tempi dei match 3 set su 5 su terra battuta siano dilatati (anche per annaffiatura campo e pulizia righe, oltre che per la durata degli scambi in sé) rispetto a quelli sul sintetico (il cemento non si usa più) e quindi poco televisivi non è una mia idea ed anche l’esperimento (chiamiamolo così) del torneo Next Gen con set a quattro, senza tie break, senza vantaggi, senza giudici di linea mi sembra vada proprio nel senso di ridurre la durata dei match: cosa c’è di tradizionale in questo?
Vogliamo parlare di come hanno ridotto la Coppa Devis?
Sai che le squadre nazionali partecipanti alle Finali delle Fed Cup avranno alcuni miliodi di dollari da dividersi (credo proprio 12, ma non sono sicuro)?
Tutti possiamo essere, più o meno convintamente, della tua idea; ciò non toglie che uno sguardo alla realtà bisogna darlo e la realtà è che (e non è una novità) “c’est l’argent qui fait la guerre”, per cui se ITF, ATP e WTA decideranno di fare uno Slam a Pechino anziché a Parigi, possiamo stare tutti tranquilli: i giocatori andranno a Pechino, così come sono andati a Milano per il Next Gen, a Madrid per la Davis ed andranno (quando e dove, a questo punto, ci saranno…) alle Fed Cup Finals.
Pensa che, prima di tutto questo attuale ed imprevedibile caos, c’è stato comunque qualcuno che aveva deciso di giocare il Campionato USA a squadre e non le concomitanti Olimpiadi.
Non succede. La Cina non è preparata per organizzare uno slam.
Si è già visto nelle Finals WTA con la loro idea strampalata di rallentare al massimo il campo hanno fatto infortunare le tenniste una dopo l’altra (Andreescu out da allora)
Sarebbe lo “slam delle stampelle”.
o come mangiare i cavoli a merenda
Lo so che c’è chi la pensa veramente così ma, provocatoriamente, chiedo se lei fa sul serio con queste affermazioni.
Attribuire la qualifica ed il prestigio di un torneo solo in base ai soldi di cui dispone e non più per la Storia e la tradizione che esprime le sembra un bel futuro? Da non combattere?
Certo: il RG non è che recentemente si sia trovate molte alleanze…ci mettono anche del loro.
Il problema è che di gente -favorevole o rassegnata- come lei, verso uno scenario simile, se ne trova sempre di più a leggere i commenti dei siti tematici.
L’unica “arma” per difendere i tornei di tradizione dallo strapotere dei Paesi economicamente dominanti sarebbe il boicottaggio mediatico è pubblicitario. Se non ci sarà questa reazione compatta allora non mi resterà che guardare le immagini d’archivio.
@ il capitano (#2541308)
Questo passa il convento. Meglio giocare a porte chiuse che non giocare per niente.
Giocare a porte chiuse è come mangiare la carbonara con gli spaghetti stracotti.
@ marvar (#2541283)
Un inno all’ottimismo. Si può anche giocare a porte chiuse
Io ho letto che Hordorff dice di aver avuto “notizia certa” che Wimbledon non si giocherà.
Conseguentemente, secondo lui, vice- presidente della Federazione tedesca del tennis DTB, saltano tutti i tornei tedeschi su erba, cioè Halle, Stoccarda e il nuovissimo e molto pubblicizzato dalla Kerber torneo di Bad Homburg ( città dove risiede lo stesso Hordorff).
Lo stesso inoltre si dice “molto felice” se si potesse giocare sull’erba in autunno, e ritiene che difficilmente l’Open di Francia si giocherà, mentre per l’Open americano pensa ad uno slittamento di data.
Fonte ( come scrive rhobs, lo cito così non fa l’invidioso 😀 ): podcast di tennisnet a cui ha partecipato qualche giorno fa.
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Molti l’avete chiesto, nessuno ve l’ha fornito, allora l’ho cercato e trovato io.
Il fantastico Nadal della sfida contro Federer nella finale di Wimbledon 2008:
https://www.youtube.com/watch?v=mHsg2M25PzY&feature=youtu.be
E per i tifosi di Federer, probabilmente il più grande ritorno in campo di sempre, cioè contro Nadal nella finale AO 2017
https://www.youtube.com/watch?v=PnyAc93O3Zw
p.s: Sono incontri “interi” entrambi, no highlights.
@ Luigi (#2541278)
In che senso che fine faranno?
I crucchi con Wimbledon sono come i cavoli a merenda…
Il tennis e ‘uno di quegli sport che non potrà mai riprendere…nel 2020
Che fine faranno sky dazn e supertennis?
Il vaccino sara’pronto tra 11 mesi.
Fate voi.
Tecnicamente sì, cioè se si intende il grande slam come vittoria degli slam disputati nell’ anno solare ma, a parte gli scherzi, non credo che il 2020 sarà ricordato per questa statistica ….
Al massimo quando smetterà Nadal, Parigi perderà lo Slam a favore della Cina.
Un tedesco che ragiona…di questi tempi raro ed in estinzione come il rinoceronte bianco….
@ Gianluca (#2541174)
credo che proveranno a fare qualche cosa entro fine anno, tipo bercy e il master, sopratutto per dare un messaggio di ripartenza.
La mia domanda è: se non si giocano più tornei dello Slam quest’anno, Djoko tecnicamente ha fatto il grande slam vincendo tutti i tornei dell’anno ? (sto scherzando)
decisione giusta comunque secondo me fanno prima a cancellare la stagione!