Roger Federer parla di Moda: “cerco sempre di ricordare che siamo collegati alla strada”
Roger Federer ha parlato del suo rapporto con Mirka ed al modo ora di vestire.
“Quando ci siamo messi insieme, ha notato che avevo un paio di jeans, alcune magliette, forse un maglione e una cinta. Mirka mi disse che era ora di migliorare il mio guardaroba.
Poi lentamente ho iniziato a pensarci da solo. Viaggiavo di più, andavo in città diverse e incontravo persone interessanti. Anche l’abbigliamento nel tennis è cambiato molto. Eravamo più collegati alla strada negli anni ’50, ’60 e ’70.”
“Anche negli anni ’80 era così, soprattutto con le scarpe e la maglietta. Quando il gioco è diventato più aggressivo, le scarpe hanno iniziato a cambiare perché dovevano resistere all’usura.
Non erano più le scarpe che potevano essere indossate per strada. Sento però che ci siamo allontanati in modo troppo estremo. Non voglio dire che siamo persi, ma cerco sempre di ricordare che siamo collegati alla strada.
La polo che indossiamo per giocare la partita potrebbe essere benissimo associata ad un jeans”.
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7 commenti
Federer non dire sciocchezze, il tennis ha per defizione un vestiario ricercato, anche elegante. Lacoste, Fred Perrg, Sergio Tacchini… Ma quale strada?
Per non citare Rolex, Perrier e le grandi banche d’affari che sponsorizzano storicamente interi tornei!
Il vestiario della boxe è stato street, quello del calcio anche per certi versi, ma il tennis… Bah!
Ma che c’entra uno Svizzero con la moda? Questi al massimo hanno inventato l’orologio a cucù…
Osservazione Maliziosa 🙂 lapsus reverenziale freudiano?
Giustissimo
Re Roger fa marketing per la Uniqlo, questo è il segnale che ci manda, indossare le magliette per passeggiare. C’e’ da dire che i pigiamini della Nike non li indosserei mai, invece belle erano le magliette della Ellesse negli anni ’80, come pure sono belle quelle della Lacoste per i più ricchi.
Roger stilista è credibile come lo è quando fa lo chef…
Perché moda con la M maiuscola?