Da Melbourne: Matteo Berrettini e l’infortunio alla caviglia in allenamento con Novak Djokovic
Matteo Berrettini in conferenza stampa dopo l’esordio vincente all’Australian Open: “Mi ero fatto male alla solita caviglia durante l’allenamento con Djokovic l’altro ieri, non pareva grave ma sentivo abbastanza dolore, e mi ero preoccupato. Vincenzo Santopadre mi ha tranquillizzato, abbiamo fasciato per bene l’articolazione, e per fortuna oggi è andato tutto bene”.
“Non è stato facile perché non giocavo un match ufficiale da novembre. Sono soddisfatto della mia performance. Voglio pensare partita dopo partita, sono felice di essere tornato in salute e di aver espresso un ottimo tennis”.
“La superficie mi sembra lenta, le palle Dunlop all’inizio sono piccole e veloci ma si gonfiano e si rallentano dopo pochi game. Ora vediamo il prossimo turno le condizioni fuori sono difficili, c’è vento“.
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@ Marco (#2497604)
Molto semplicemente, se giocando con le palle il feltro si espande rendendole più grandi, allora dovrebbe succedere in tutti i tornei dell’anno, mentre è la prima volta che sento parlare di questo difetto di palle “ingrandite”, per cui non può essere una caratteristica generale delle palle ma deve avere a che fare con l’Australia. Non solo, visto che nessuno se ne è lamentato nei precedenti tornei australiani da un mese a questa parte, deve avere a che fare con lo slam e/o con Melbourne.
con palline lente, per federer pochissime speranze. djokovic stra favorito.
Scusate ma il “pelo” delle palle, in generale e in particolare con quattro “topponi” di un pro, si spettina, si arruffa, perciò la palla offre più resistenza all’aria e attrito sulle corde e di conseguenza diventa più lenta. Un vantaggio per i giocatori di club, ma certo un evento sfavorevole per chi, come Berrettini basa il proprio gioco principalmente sull’uno-due servizio-diritto…
ma no, diventano più grandi, perché il pelo fa giusto in tempo ad espandersi, che poi arriva il cambio con le nuove.
mah. il giallo delle palline.
@ Mandalorian (#2497541)
A Mandalo’, sei troppo minuzioso. Troppa ricerca del pelo: so’ palline,mica uova.
Cosa ne pensavi delle Tretorn? A me sono sempre piaciute.
In casa ho un’esperta di palle, è brava a gonfiarle e a fartele girare. Se vuoi te la passo, resta in linea
Ho comprato Dunlop principalmente, da quel che scrivi riferendoti a palle “super-pelose” tu devi essere un estimatore delle Penn, che a me non sono mai piaciute.
Nello slam australiano usano le Dunlop e indipendentemente da quanto siano “pelose” via via che si gioca il feltro esterno si consuma, per cui dovrebbero diventare più “piccole”, non più “grandi”.
Non intendevo mica dire con la panza…ma al contrario che forse è un po’ troppo muscoloso. Un po’ troppo massiccio ‘sopra’, nel busto.
Djokovic ha lavorato molto su certi aspetti della preparazione fisica. Ha gambe flessibili e fortissime come quelle di uno sciatore e un busto risicato come quello di grimpeur. Comunque la mia e solo una ipotesi…anche se sono stato un preparatore FIDAL.
In astratto posso capire il paragone ma Matteo a 23 anni ha già fatto molto di più rispetto a Omar. Ricordati che è numero 8 ( Omar mi pare che sia stato max 18)e ha fatto le Finals.
Segnalo che anche Federer, al pari di Matteo, ha sottolineato con le stesse parole la particolarita’ di queste palline: più piccole e veloci all’inizio, ma dopo poco tendono a gonfiarsi ed a rallentare.
Gioco da una decina di anni a tennis, ovviamente a livello amatoriale, tuttavia questa storia delle palle più grandi o piccole non l’ho mai notata, mi sono sempre limitato a tastarle e farle rimbalzare per capire se rimbalzano ancora a sufficienza.
ma no, non c’entra l’acqua..
si gonfiano per il pelo, all’inizio ben pressato, si espande con gli impatti.
A loro bastano pochi colpi per farle diventare super-pelose.
Non avete mai comprato le palline usate dei tornei?
André se non sbaglio Matteo da parecchio tempo gioca con delle cavigliere
🙂 🙂
Secondo te perché un Tennista sceglie le palline con tanta cura quando serve? Per scaramanzia? Io per il primo servizio sceglievo sempre la pallina più piccola (piccolo è veloce, anche questo dice la fisica) 😉 ma bisogna avere occhio… Quello ti viene con la pratica, fin da bambino. Ore, giorni, mesi, anni di pratica quotidiana passati sul campo da tennis. Certo che se tu ti ritrovi la domenica mattina alle 6 su un campo nebbioso assieme al tuo collega, geometra Battilei, hai voglia a capire se una pallina è grande o piccola, lenta o veloce…
@ WIMBLEDON (#2497483)
Forse intendeva dire che diventano leggermente più grandi e meno performanti
Secondo me voleva intendere che si “gonfiano” d’acqua sul feltro, e quindi rallentano, per via del peso maggiore.
@ rhobs (#2497509)
Se le palline fossero così elastiche da dilatarsi per attrito, dovremmo vedere dei rimbalzi maggiori via via che si usano, invece accade il contrario.
Inoltre ci sarebbe un calo di pressione (per via dell’aumento di volume) tale da doverle cambiare ogni 3 colpi.
senza scomodare gli “esperti”, faccio semplici considerazioni di natura fisica.
probabilmente la mescola è così elastica che con gli attriti tende a dilatarsi oltremodo, da cui la sensazione di palla più gonfia da parte di MB.
il processo di “sgonfiamento” invece (come per le gomme dell’auto ad es.), richiederebbe tempi più lunghi.
attendo eventuali smentite.
@ Givaldo Barbosa (#2497487)
La terra è sicuramente una superficie meno pericolosa per le caviglie, sollecita meno le articolazioni e consente di “scivolare” (in senso buono).
L’anno scorso,a fine stagione,non ricordo in quale torneo,si vide chiaramente una storta,presa durante uno spostamento laterale. È evidente che questo sia il suo tallone d’Achille. Ed è evidente pure il motivo per cui non lo abbiamo visto in campo per mesi. Chissà,facile che,proprio per questo, abbia scelto la terra sudamericana per la sua programmazione,invece del veloce (ma su questo non saprei dire, se il lento si addice o meno a una caviglia debole,me lo spieghi qualcuno più preparato di me).
In ogni caso,visto il suo gran dritto e una certa inadeguatezza negli arti inferiori,speriamo non sia un altro Omar Gambe-lese,
altro campione mancato per fragilità fisica.
Sarebbe un peccato.
Qualcuno degli esperti mi puó spiegare come fa una pallina ( Dunlop in questi caso) a “gonfiarsi” dopo qualche game?…
Ho sempre saputo che le palline si “sgonfiano”, cioè persono pressione, con l’utilizzo…
@ Luca Martin (#2497419)
Berrettini sovrappeso non si puo’ proprio leggere 🙄
Quello che manca a Matteo è l’elasticità muscolare.
E importante affiancare il lavoro muscolare fatto con tanto streching e mobilità articolare che ti permettono di giocare in modo meno macchinoso.
Quel suo difetto di rigidità penso sia il maggior indice di rischio che lo porta a infortuni alla caviglia perchè più ti muovi “con rigidità” e più sei a rischio muscolo-articolare.
Il peso che ha, o meglio la massa muscolare che si è costruito, gli serve per mantenere la pesantezza di palla su cui si basa il suo gioco. Se perdesse peso, a favore di una maggiore mobilità, perderebbe tuttavia questo vantaggio di potenza. Certo a lungo andare, magari con l’evoluzione del suo gioco, potrebbe anche decidere diversamente e alleggerirsi
Comunque Berrettini non è in sovrappeso eh…agli US Open alzò la maglietta, è tonicissimo, ha soltanto una parte superiore spessa, ma a livello muscolare..Sono le gambe ad essere molto esili, ma è strutturato così
I ‘giganti’ hanno a volte strutture molto delicate.
Mi ricordo il film ‘Il colosso d’argilla’ con Humphrey Bogart. Questo titolo sicuramente può calzare per del Potro. Spero non per il nostro Berrettini, che comunque dovrebbe riflettere sul suo peso. Forse è l’indiziato n.1 dei suoi problemi?
Quando ho letto il titolo mi sono sentito gelare, pensavo si fosse ritirato… menomale non è stato un’infortunio serio, cmq fossi in Berretto più che una fasciatura metterei una cavigliera elasticizzata.
Essere tra le prime 8 teste di serie è importante per avere primi turni più “agevoli” sulla carta. Un “vantaggio” per i più bravi, per i più forti. Berrettini con un 2019 spettacolare è riuscito ad arrivare al numero 8.
Prima partita di questo nuovo anno. Speriamo bene ora anche per il secondo turno
Dovrebbe arrivare almeno ai quarti ma occhio a non sottovalutare Querrey ( che ha gia fatto fuori Coric ) al 3 turno. Li ci sarà da sudare.
Prestazione molto convincente. Speriamo non risenta dell’infortunio e possa approdare come da pronostico almeno ai quarti, il tabellone lo vede favorito.