Aspettando Matteo Berrettini: Matteo Berrettini, crescita costante (archivio Live Tennis)
12/10/2019 08:34 
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Matteo Berrettini classe 1996 e n.13 del mondo
Riproponiamo un articolo scritto per Live Tennis da Alessandro Nizegorodcew apparso sul sito il 17 Luglio del 2015.
Roma, anno 2007, Circolo Magistrati Corte dei Conti. “Vieni qui, ti faccio giocare con Matteo…” – esclama Stefano Vannini, maestro del circolo capitolino. “Arrivo” – rispondo attraversando un paio di campi per raggiungere un ragazzino alto e magro pronto a dall’altra parte della rete. Iniziamo con una serie di esercitazioni: lui attacca e io devo giocare il passante (trovando qualche diritto strettino mancino notevole… ogni tanto è bello pavoneggiarsi sul passato, visto che il presente non regala grandi gioie sportive). Giochiamo anche un set, che vinco 6-1. Ma quel ragazzino mi colpisce, il suo diritto è splendido e, nonostante la giovanissima età, la palla esce benissimo dalle corde.
In quegli anni ho giocato spesso con Matteo Berrettini e, nel giro di pochissimi mesi, siamo passati inevitabilmente dal 6-1 al 7-5 per poi tornare al 6-1, questa volta per lui però… La serietà che Matteo ha sempre dimostrato negli allenamenti, la maturità palesata e, ovviamente, il suo tennis, mi hanno sempre fatto pensare che sarebbe diventato un signor giocatore. Qualche infortunio di troppo lo ha rallentato nella sua crescita, ma grinta e determinazione lo hanno portato nel tennis professionistico a grandi passi.
Classe 1996, cresciuto con Raoul Pientrangeli e oggi seguito al Circolo Canottieri Aniene da Vincenzo Santopoadre, Berrettini è un tennista completo che ama eseguire lo schema servizio-diritto senza peraltro essere carente dalla parte del rovescio. Come si suol dire in gergo “sa stare in campo” e, soprattutto, ama il tennis. Vederlo in allenamento al Foro Italico con Roger Federer è stato emozionante, per lui ovviamente, ma anche per chi l’ha visto crescere come me. Quest’anno ha saputo compiere un grande salto di qualità, che in poche settimane lo ha portato sino al numero 773 Atp. L’exploit che lo ha fatto conoscere è giunto al challenger del Garden (Roma), durante il quale ha superato le qualificazioni e, al primo turno del main draw, l’ostico ceco Jan Mertl. In Serie A difende i colori dell’Aniene, per cui ha portato a casa spesso e volentieri punti molto pesanti.
Il tempo ci dirà se Berrettini saprà ritagliarsi un posto nel tennis che conta ma, per ora, le indicazioni che arrivano da Santopadre (e anche dai tecnici federali che lo hanno seguito e supervisionato) sono più che positive. “Questo è buono davvero” – mi sono sentito ripetere più volte dagli addetti ai lavori. “Lo so bene” – ho sempre risposto ripensato a quel 2007 e ai tanti allenamenti svolti insieme a Matteo. Si, perché Berrettini è buono davvero. E senza la luce dei riflettori, come dimostrato da Matteo Donati, è più facile arrivare…
Alessandro Nizegorodcew
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A me non sembra tanto una cavolata … certo che superare Pietrangeli è dura, anche se Pietrangeli è stato agevolato dai forti tennisti professionisti sul circuito professionistico.
Panatta Adriano è già più abbordabile. E’ il più forte dell’era Open, a livello italiano, ma Panatta è stato poco tra i top 10, più che altro era un top 20, con un anno d’oro nel 1976.
Diciamo che come carriera, potenzialmente, Sinner e Berrettini stanno dando segnali che possono fare meglio anche di Panatta.
Giusto, ma quello che non arrivano – come me ad esempio – li vedi subito.
Quelli che hanno le carte in mano giuste per sfondare li si nota, se poi ce la fanno o no è un altro discorso.
Io ho ancora un numero del Tennis Italiano degli anni ’90, dove si parlava benissimo di due giovani promesse 14 enne :
uno era Djokovic
l’altra Francesca Schiavone.
E nella stessa pagina tra l’altro due articoli che li presentavano come probabili future stelle del panorama tennistico mondiale.
Ogni tanto ci prendono …
Mah, io guardando il ranking vedo che fin’ora è salito al n.11 del ranking mondiale, senza essere mai indietreggiato come classifica.
E’ entrato nei 200, poi nei 100, poi nei 50, poi nei 20 … ora va nei 10, senza mai essere sceso di classifica.
Stessa cosa si può dire per Sinner.
Ad esempio, Fognini e Seppi, ma anche Volandri, Starace etc. durante la loro crescita nel ranking hanno avuto degli alti bassi, momenti in cui sono scesi in classifica, per poi riprendere a risalire.
Addirittura ad un certo momento quasi Vagnozzi andava a prendere Seppi nel ranking !
Certo che è ovvio che lo scrittore oggi riprenda questo articolo e lo sottolinei e neanche sto a sottolineare che con lui c’ha visto giusto e con Donati ni, dato che il ragazzo è stato ed è molto sfortunato, anche se poi su sto discorso bisognerebbe parlarne a 360° dato che si porta dietro da ragazzino problemi posturali che conformativi sul quale in età adolescenziale e puberale si poteva lavorare in altro modo e non lo si è fatto…ma quello che voglio dire che penso tutti voi abbiate visto ragazzi sui quali puntavate, alcuni arrivati ed altri no, purtroppo i parametri sono svariati che permettono di sfondare ad alti livello, quindi il ve lo avevo detto lascia il tempo che trova perché su uno che arriva sicuramente ce ne sono in rapporto e mi tengo anche stretto di una decina che non arriva
a proposito di archivi…..
http://www.livetennis.it/post/203662/circuito-future-risultati-italiani-18-marzo-2015-ok-napolitano-baldi-e-licciardi/
primo punto di Berrettini!
e già che ci siamo
http://www.livetennis.it/post/287623/italiani-nel-circuito-future-i-risultati-del-31-gennaio-2018-i-risultati-di-oggi/
primo punto di Sinner 🙂
https://i0.wp.com/viralximo.com/wp-content/uploads/2018/05/58c.png?fit=600%2C443&ssl=1
Uguale
Crescita confermata, 1.96 cm
Quello di Panatta era lo stesso tennis? Ogni epoca è diversa dalla precedente, i paragoni storici sono solamente un gioco. Certo che se per diventare il più forte della storia bastano 2 splendidi tornei… Io mi auguro che Berrettini vinca Slam a pioggia, al momento i 2 titoli (Roma + Roland Garros) di Panatta fanno sì che Adriano sia anni luce avanti. Pensiamo al presente: c’è una finale e ci sono le Finals da conquistare. Ad maiora!
Tutto quello che ho scritto in passato si sta verificando. Aveva solo un limite che conosciamo tutti e conoscono bene i suoi avversari. Infatti provano i vincenti sempre da quella parte. La differenza ora è che la palla torna spesso anche da lì.
Altre cavolate da sparare ❓ 💡 🙄
Matteo forse lo diventerà. Per ora, lasciamolo crescere. Lui come Sinner.
Con svariate cartucce nel caricatore di cui una di platino..
Io lo seguivo nei livescore Itf e vinceva spesso e speravo che diventasse un grande giocatore.
è già ora il tennista italiano più forte di tutti i tempi.
sinner ha le qualità per superarlo.
Quello che impressiona è la rapidità estrema in questa crescita. Matteo era alto e molto magro, oggi è un gigante di potenza che riesce a conservare una certa mobilità.
Poi lo stile di gioco, essenzialmente il medesimo da anni, con solo qualche aggiustamento per lo più sui dettagli. Matteo amava comandare ma io non pensavo che potesse farlo ai livelli massimi e contro i big defenders. Infine, il fatto di non essere stato, come si dice, un predestinato. Forse l’ha aiutato veramente.
Ora è lì, in alto. Io non credo proprio che si brucerà le ali.
Troppi infortuni purtroppo per Donati. Che con una gestione più accorta, più consapevolezza ed un pizzico di fortuna in più avrebbe potuto tranquillamente fare una carriera parallela a quella di sonego
@ Spider 99 (#2448396)
Straquoto, perché ha quella voglia di migliorare che solo i top hanno… Me lo ricordo 3/4 anni fa, era praticamente solo servizio e dritto.
Mi ha colpito il finale, perché scopriamo che nel luglio 2015 Donati era considerato uno “arrivato”…
Ricordo bene quel periodo, sinceramente ancora non conoscevo Berrettini, però era il momento dove Quinzi faticava e stava emergendo tra i nostri giovani Matteo Donati (che oggi non so più che fine abbia fatto..).
All’epoca avevamo praticamente il solo Fogna ad alto livello anche se era in una fase di stallo dopo le ottime annate 2013 e 2014.
A ripensarci ora sembra passato un secolo!
Tutto perfetto… Ma stona decisamente la parte su Donati… Fa tristezza vederlo così
Nel 2012 Qunzi vinceva il Bonfiglio (lasciando un game, in semi, a un bimbetto croato esile esile il cui nome era Borna)…in quel periodo, Matteo aveva provato a giocare le quali e Prato e Santa Croce venendo eliminato sin da subito,piuttosto nettamente, da Salviato e dal belga Storme…che mai riusciranno ad entrare nei 1000 nel tennis pro.
Ad Ottobre (mentre GQ si apprestava a diventare il numero 1 al mondo junior), lo troveremo impegnato nelle quali di 2 G5 egiziani…nel primo si fermerà agli ottavi per mano dell’egiziano Wakim (mai entrato in classifica Atp) e nel secondo ai quarti stoppato dal Tunisino Kilani (un anno più piccolo di Matteo…BR 921 🙂 ).
Che dire…in 7 anni un balzo enorme!!
I vari Salviato, Wakim e Kilani potranno raccontare ai propri figli e nipoti , con orgoglio, di aver battutto un certo Berrettini…ma magari nemmeno se lo ricordano 🙂 …che qualcono li avverta!!
Bel pezzo davvero, riletto oggi 4 anni dopo fa venire i brividi..da numero 773 a 19 anni a numero 11 a 23 anni…per me siamo di fronte al piu forte italiano di tutti i tempi ( non considero Pietrangeli perché era un altro tennis)
ma diciamolo a bassa voce sennò Adriano si arrabbia…
Bello, bello…
In 4 anni è cambiato il mondo per Matteo… e per l’Italtennis!