Trofeo Bonfiglio 2019: Forejtek infrange il sogno di Arnaldi
Milano, 25 maggio – Si è presentato a Milano senza la buona pubblicità degli “Alexander Zverev” o degli “Stefanos Tsitsipas”, ma con più o meno la stessa solidità, velocità e peso di palla. Lui si chiama Jonas Forejtek, viene dalla Repubblica Ceca e al 60° Trofeo Bonfiglio ha infranto i sogni di gloria di Matteo Arnaldi in semifinale. Gli Internazionali d’Italia juniores così perdono il loro azzurro, milanese d’adozione anche per tifo del pubblico, ma trovano una nuova stella da mostrare al mondo in anteprima (domenica in finale contro l’argentino Thiago Tirante). Ha il physique-du-role, Jonas, non altissimo, non palestrato (in questo sì è ancora un po’ indietro rispetto ai recenti vincitori del Bonfiglio oggi protagonisti del circuito Atp) e certamente ha i colpi. Lo sa il ligure, che pure non ha nulla da recriminare e anzi può dirsi soddisfatto per un torneo che testimonia la bontà del suo percorso. Che è cominciato e prosegue tra Sanremo, sotto la guida dello storico maestro Filippo Sciolli, Tirrenia, al centro tecnico federale, e Milano Tennis Academy, con il team di coach Ugo Pigato. E ad Arnaldi non si può rimproverare nulla nemmeno in relazione alla semifinale di sabato pomeriggio. Ci ha provato in tutti i modi, senza mollare mai né di testa né di braccio. Troppo forte però il classe 2001 di Pilsen, un biondino che sa giocare profondo profondo e poi accelerare all’improvviso sia col diritto che col rovescio. Uno che martella al servizio, che sa toccare la palla sottorete e che però non si fa ingolosire dalle proprie capacità, restando concreto e pragmatico senza strafare. Tutto questo ha mostrato in una settimana a Milano, e ancor più nell’ora e cinque minuti passata in campo contro Arnaldi, che ha rispedito negli spogliatoi col parziale di 6-1 6-3. Adesso è il ceco che si carica sulle spalle il fardello del favorito, non tanto e non solo per il ranking mondiale (n.9 Itf under 18) e per la testa di serie milanese (la quarta), ma perché davvero è quello che ha fatto vedere le cose migliori.
Più pragmatico, magari meno sfarzoso ma certamente efficace, il tennis di Thiago Tirante, che è uscito dal gruppo dei 64 al via spingendosi fino in fondo. E sabato, per aprirsi le porte della finale, ha impiegato due ore e 7 minuti per liberarsi del mancino americano Martin Damm (che nei quarti aveva eliminato Filippo Moroni) con il punteggio di 7-5 4-6 6-2. In realtà il sabato del Bonfiglio era cominciato con le semifinali femminili, alle 11, sul Campo Centrale, sul campo n.9 e in diretta su SuperTennis, la tv della Federtennis che trasmette in chiaro e gratis sul canale 64 del digitale terrestre oltre che sul 224 della piattaforma Sky. Gli spettatori del ‘Bonacossa’, così come quelli sul divano, hanno potuto ammirare in super-anteprima il talento di Linda Fruhvirtova, sconfitta dai suoi soli 14 anni e dall’inesperienza ancor prima che dalla statunitense Alexa Noel, la pupilla di Hana Mandlikova (ex n.3 Wta) brava a stare in partita dopo un primo set volato via e dopo un terzo parziale da montagne russe. 1-6 6-4 6-4 il punteggio finale dell’incontro. A contendere il titolo alla testa di serie n.6 da Scottsdale (Arizona) ci sarà la più grande sorpresa della settimana, vale a dire Sada Nahimana, giocatrice del Burundi qui a Milano grazie al progetto di sviluppo dei paesi africani dell’ITF. Ha 18 anni e si allena in Marocco, proprio con il team della federazione internazionale, e in finale ci è andata dopo il 6-4 6-3 (in un’ora e 21 minuti) alla canadese Melodie Collard. Anche nella giornata conclusiva si parte alle 11.00, con le ragazze ad aprire la via ai maschietti. Sada Nahimana punta a diventare la seconda giocatrice del continente africano di sempre a iscrivere il proprio nome nell’albo d’oro femminile (l’ultima la sudafricana Brenda Kirk nel 1975). Tra i maschi, Tirante tenta di far risuonare di nuovo il tango al ‘Bonacossa’ dopo la doppietta del 2008 e 2009 firmata da Guido Pella e Facundo Arguello, mentre Forejtek proverà a succedere niente di meno che a Ivan Lendl, vincitore nel 1978. A consegnare i trofei alla premiazione femminile ci sarà Lea Pericoli, ambasciatrice del tennis azzurro, mentre per quella maschile ci sarà Sergio Tacchini, primo vincitore del torneo nel 1959. Il modo migliore per celebrare i sessant’anni da campioni del Bonfiglio.
RISULTATI DI GIORNATA DEL 60° TROFEO BONFIGLIO
Tabellone singolare maschile, semifinali
J. Forejtek (Cze) [4] b. M. Arnaldi (Ita) 6-1 6-3
T. Tirante (Arg) [13] b. M. Damm (Usa) [15] 7-5 4-6 6-2
Tabellone singolare femminile, semifinali
S. Nahimana (Bdi) b. M. Collard (Can) 6-4 6-3
A. Noel (Usa) [6] b. L. Fruhvirtova (Cze) [WC] 1-6 6-4 6-4
Tabellone doppio maschile, semifinali
T. Schoolkate (Aus) / D. Sweeny (Aus) – M. Damm (Usa ) / H. Rune (Den) [4] in corso
A. Kalender (Cro) / T. Tirante (Arg) b. N.G. Dica (Rou) / P. Makk (Hun) 6-4 3-6 10/8
Tabellone singolare femminile, semifinali
S. Nahimana (Bdi) / S. Park (Kor) [6] b. L. Kostenko (Ukr) / T. Pachkaleva (Rus) 7-5 6-2
N. Kawaguchi (Jpn) / A. Nagy (Hun) [2] b. L. Anzalotta Kynoch (Pur) / M. Collard (Can) 6-4 4-6 10/2
😆 😆 😆 😆 😆
Parli non parti
Può essere così, spero cambi un po’ atteggiamento perché a livello di tennis è messa bene (anche se ho preferito l’americana Noel)
Forejtek diventerà più forte di Sinner, ha già la potenza in entrambi i colpi da Top player. Anche Tirante diventerà un top player. Beati argentini e cechi che potranno contare su due top 10 futuri
Non si può pretendere che, a quell’età, possa essere in grado da sola di gestirsi, è compito di chi le sta vicino, in primis la famiglia.
Purtroppo invece sono spesso proprio i genitori a caricare di pressioni eccessive i figli fin da giovanissimi.
Pallettaro
@ Gustaf (#2345332)
Secondo me il allettato non sa nemmeno dove sia il bonacossa
La Fruhvirtova anche se ha perso e urla come una iena, se aggiusta di sale (in zucca: fa degli errori perché è ancora immatura), diventerà una veramente molto molto forte.
Resta comunque insopportabile nonostante la giovane età. Ieri l’ho vista dal vivo, mamma mia che esagerazione… mi sa che deve imparare a gestire un po’ le “emozioni” se no finisce che scoppia
Nahimana comunque vive e si allena in Marocco ed è supportata dal fondo dell’ITF. Credo che abbia buone chance per crescere molto
Dillo al figlio di Damm, che a 15 anni ha appena fatto semifinale. O a Rune, che si becca un sacco di soldi da quei pazzi della Nike che lo ricoprono d’oro,L perché non hanno la fortuna di leggere quanto sentenzi, o ancora Mayot, Jianu, Kodat, Marmousez, Virtanen. Tutte pippe senza futuro. Ooooook. Chissà ad un Albot 17enne cosa avresti consigliato di fare, il tornitore?
Ho assistito dal vivo alle partite: impressionante la ragazzina ceca (davvero giovanissima…quando ha iniziato a piangere a fine partita sembrava proprio una bambina). Mi ha un po’ deluso Arnaldi; a parte qualche bella acelerazione di dritto, non ho visto nessun colpo interessate e neppure alcun acume tattico.
Bella storia quella della ragazza del Burundi, non so se riuscirà a vincere domani, ma spero che riesca a restare nel tennis anche nel circuito maggiore, anche se so che sarà difficile, e spero che altre ragazze e ragazzi dell’Africa centrale (Nord Africa arabo e Sudafrica sono altra cosa) possano essere sempre più presenti sui campi da tennis.
il declino del bonfiglio è il declino del circuito junior, completamente da ripensare perché così serve poco e suscita ancor meno interesse. poco pubblico, quasi tutti addetti ai lavori, anche tra gli appassionati regna l’indifferenza, fuori dal piccolo mondo degli aficionados semplicemente nessuno sa che esiste.
il vantaggio è che costa pochissimo.
passando al lato tecnico, non ho visto inversioni di tendenza rispetto al declino del tennis femminile, con giocatrici che pur lavorando come professioniste arrivano alla maggiore età con lacune francamente incredibili: nessuna tira un kick o qualcosa di diverso dallo slice a uscire, nessuna ha idea di come si faccia una volee o uno smash, la mobilità dopo i 3 metri è prossima allo zero.
tra i ragazzi il livello è al contrario mediamente alto, a cominciare dal servizio. detto questo, in tutto il torneo si contano sulle dita di una mano quelli che possono provarci davvero: nava, forejtek, garfia i tre nomi su cui puntare.
Però quando metterà su massa muscolare non so che cosa sparerà da quella racchetta.
Uno potrebbe dire che perfino il Burundi ci ha superato nel tennis femminile… Però questa ragazza gioca molto bene ed ha strameritato. In bocca al lupo a lei.
la ceca è francamente indisponente con tutti quegli urlacci dopo ogni punto
Forejtek,per la sua eta’ mi e’ sembrato piu’ solido,meno falloso.
Ha sicuramente meritato,e non mi stupirei che vincesse il Bonfiglio.